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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 76 di 238• trattare solo con vivaisti che abbiano una buona reputazione e che sianoconosciuti;• indicare in modo estremamente preciso nel capitolato speciale d’appalto 5 lecaratteristiche richieste (specifiche tecniche) del materiale di piantagione(specie, cultivar, metodo di produzione, altezza totale, altezza della primaimpalcatura, diametro della zolla, sistema di propagazione e di coltivazione,ecc.);• ispezionare minuziosamente le piante al momento della consegna perverificarne la rispondenza alle specifiche richieste (Barney, 1997; Vavassori,1998).Purtroppo solo di rado tutti e tre i punti summenzionati sono osservati e i risultatiottenuti ne sono la logica conseguenza. È, inoltre, da sottolineare come,frequentemente, la scelta delle specie e del tipo di materiale di piantagione avvengasolo qualche giorno prima della messa a dimora dello stesso, quando cioè non c’è piùtempo per “preparare” in maniera adeguata le piante (qualora si scelgano piante inzolla) o quando la/e specie e/o la/e varietà scelte non sono più reperibili. Gli alberihanno bisogno, come è noto, di alcuni anni per essere commercializzabili e i vivaistidevono fare un difficile “calcolo delle probabilità” valutando se quello che vienepiantato in un certo momento sarà utilizzato anche dopo 3-7 anni. Si deve considerare,inoltre, che il metodo di produzione condiziona la qualità della pianta econseguentemente la sopravvivenza all’esterno. È importante riflettere sull’importanzadi creare degli standard di qualità del prodotto per il settore vivaistico anche inconsiderazione del fatto che esso si trova, come altri, ad un punto di svolta dovuto aiprofondi mutamenti originati dalle attuali prospettive di internazionalizzazione delmercato e dagli innegabili cambi di indirizzo di produzione che ne discendono. Fermarestando l’importanza primaria delle problematiche fitopatologiche e genetiche – seuna pianta non è sana o non geneticamente rispondente, non si può parlare di qualità –,da quanto precedentemente esposto emerge come la necessità di disporre di piante “di5 La nuova terminologia e metodologia di progettazione derivante dalla legge quadro sui lavori pubblicati colloca questotipo di prescrizione nel capitolato prestazionale di cui all’art. del Dpr 554/99 (cfr. cap. *, pag.* e segg.).

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