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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 69 di 238qualità dell’impresa e del lavoro. È anche da rilevare che, in passato, raramente lecause della scarsa sopravvivenza e dei modesti sviluppi delle piante sono stateattribuite allo scarso potenziale di performance del materiale d'impianto e,storicamente, la valutazione della qualità delle piante è stata basata sull'apparenza eraramente è stata espressa tramite caratteristiche quantitative. Appare quindifondamentale mettere a punto una procedura di selezione da adottare nell'acquisto dimateriale di elevata qualità e soprattutto rispondente agli obiettivi per cui vieneimpiegata che, è bene ricordarlo non sono solo quelli estetico-ornamentali, ma cheinteressano l’intero ambiente fisico e socio-economico nel quale un impianto vienerealizzato. A questo proposito non è mai sufficientemente tenuto in considerazione ilfatto che l'impianto in ambiente urbano è il complesso risultato dell'azione cumulativaed equilibrata di una serie di fattori sia intrinseci, sia estrinseci al luogo d'impianto che,insieme alla scelta del materiale di piantagione, concorrono ad assicurarel'attecchimento e la successiva crescita delle piante. La riconosciuta importanza deisuddetti fattori e la conoscenza degli stretti rapporti di interdipendenza e dicomplementarietà che li legano implica, quindi, l'evidente necessità, non solo dellascelta di piante di qualità elevata, ma anche di tutte quelle tecniche colturali cheinfluiscono sul miglioramento delle caratteristiche fisico-chimiche del terreno, e checoncorrono, quindi, a stabilire complessivamente le premesse tecnico-agronomicheindispensabili per assicurare la riuscita dell'impianto. Gli interventi per migliorare lecaratteristiche del terreno d'impianto, che rappresentano la conditio sine qua non per ilbuon esito di un impianto in ambiente antropizzato, possono essere molteplici e,talvolta, non economicamente o tecnicamente proponibili: i più comuni sono l'apportodi terreno alloctono (topsoil), l'uso di ammendanti e di prodotti organici capaci distimolare la crescita radicale, e la creazione di mix artificiali. A questo proposito c’èun crescente interesse nell’uso di materiale organico come fertilizzante o ammendantedel suolo, attribuibile alla volontà di ridurre l’impiego di sostanze chimiche, conl’obiettivo di diminuire il potenziale inquinamento dell’ambiente, e alla necessità diconservare energia. La tematica legata all’uso dei materiali compostati in ambienteurbano si inserisce in un quadro molto ampio legato all’evidente interesse per gruppodi materiali, in un ambiente quale quello urbano, dove il principale fattore limitante per

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