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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 51 di 238L’applicabilità della fitorimediazione è stata studiata per alcune delle più significativee diffuse classi di inquinanti: gli organici, gli inorganici e le miscele di piùcontaminanti. La maggior parte della ricerca ha focalizzato l’interesse su classiindividuali di contaminanti e non su miscele di questi. Sebbene ci siano alcune proveche le piante possano tollerare miscele di contaminanti organici e non, non è statoapprofondito se una specie possa, con successo, rimediare siti in tal modo inquinati.L’uso di differenti specie, ciascuna delle quali usata per rimediare un diversocontaminante, potrebbe essere richiesta sia contemporaneamente che in sequenza. Lafitorimediazione è più appropriata per aree molto vaste, con una concentrazione diinquinanti non troppo elevata; questo perché si potrebbero venire a creare problemi ditossicità sulla pianta o danni allo sviluppo e alla crescita. La concentrazione dicontaminante limite per il successo della fitorimediazione deve essere determinata inparagone con quella che può essere rimediata da altre tecnologie di bonifica. Tuttaviale zone a più alta densità di contaminazione potrebbero venir trattate con altre tecnichepiù invasive come l’escavazione o altri trattamenti. Il terreno contaminato deve esserea contatto dell’apparato radicale, in modo tale che ci possa essere un impatto direttoradice-inquinante. Talvolta si può verificare che i composti inquinanti invecchiati nelsuolo possono diventare meno disponibili per la pianta. Questo fenomeno può, da unaparte, diminuire la loro fitotossicità, ma dall’altra ridurre l’efficienza delle tecnologiedi fitorimediazione basate sull’assorbimento dei contaminanti da parte delle specievegetali. Quindi, per giudicare le effettive potenzialità di un sistema difitorimediazione, è necessario che le prove siano fatte su suoli contaminati provenientidal sito da bonificare e non su terreni puliti contaminati solo in seguito. Il tipo dicontaminante, il suo pH, la sua forma fisica, la densità e la miscela con altricontaminanti hanno un ruolo fondamentale sui movimenti dell’acqua e dell’aria esull’assorbimento dei nutrienti necessari per la crescita della pianta (EPA, 2000).L’obiettivo del processo di scelta delle specie vegetali è quello di utilizzare piante che:• siano dimostrate adatte o promettenti per la fitorimediazione;• siano specie capaci di crescere ed adattarsi alle condizioni locali;

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