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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 32 di 238Spesso, però, la presenza di alberi monumentali o di vegetazione arborea di impiantoantico, se ben mantenuta, permette la presenza di specie particolari e rare: rapacinotturni, picidi, chirotteri, mammiferi arboricoli.I parchi di recente o di futura costituzione sono quelli che permettono unapianificazione finalizzata all'incremento della biodiversità, anche tramite un'analisi apriori delle possibilità di colonizzazione dell'area a partire dalla matrice di popolazionipresenti e dalla permeabilità degli ambienti circostanti; questo può essere realizzatocon grande accuratezza tramite gli strumenti dell'analisi territoriale (SistemiInformativi Territoriali/Geographic Information Systems). Da un punto di vistagestionale, inoltre, è possibile differenziare all'interno dell'area varie tipologieambientali (bosco, prato, area umida) in modo tale da massimizzare gli habitatdisponibili alla fauna ed alla flora spontanea. Addirittura è possibile diversificare,all'interno della stessa tipologia ambientale, i metodi di gestione che possonocorrispondere anche a tipologie di fruizione diversa. Per esempio, possiamo avere areea prato periodicamente sfalciate nelle zone maggiormente fruibili per gli aspettiricreativi e di gioco, aree a prato incolto nelle zone marginali o che comunque siprestano meglio ad attività di tipo didattico, percorsi fitness, ecc. La tipologia dellavegetazione da scegliere in caso di nuovo impianto acquisisce un'importanzafondamentale. In primo luogo, laddove non sussistano vincoli di tipo storico, la sceltapreferenziale dovrebbe riguardare essenze autoctone in modo da favorire lacostituzione di ambienti che si possano integrare con la realtà territoriale e che vadanoad interrompere la frammentazione dovuta allo sviluppo urbanistico. In secondaistanza, in base anche alle esigenze di fruizione e compatibilmente alle esigenze disviluppo temporale della fisionomia del parco, sono da preferire essenze capaci dicostituire una valida attrattiva per la fauna. In base a questo principio andrannoprivilegiate specie capaci di produrre, nei vari momenti dell'anno, frutti, bacche o altro,appetibili dagli uccelli e dai mammiferi; andranno disposte in modo tale dadifferenziare questa offerta all'interno dell'intera superficie interessata. Sarà necessariofornire anche gradi diversi di copertura vegetale in modo da favorire ilrifugio/nidificazione.

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