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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 30 di 238dell'area urbana, arricchendo il patrimonio faunistico generale e, inoltre, generando uninteresse didattico/culturale elevato dovuta anche alla loro facile osservabilità.L'utilizzo di cassette nido può essere sfruttata anche per favorire l'insediamento divarie specie di roditori e chirotteri, spesso considerati elementi di repulsione ma cheinvece possono svolgere un ruolo ecologico importante.Durante i mesi invernali, la disposizione di mangiatoie facilita l'osservazione di speciestanziali e svernanti. Il loro rifornimento, che può essere delegato ad appassionati escuole, avvicina alla conoscenza dei problemi ecologici legati alle singole specie edetermina la migliore conoscenza di specie talvolta comuni ma praticamentesconosciute ai più.In questi settori sono attivi una molteplicità di soggetti, a partire da associazioniambientaliste, che operano a livello volontario, sino a produttori specializzati in gradodi fornire prodotti finiti di varia tipologia.3.2.3 MammalofaunaLa presenza di mammiferi in aree urbane ha conosciuto negli ultimi decenni unnotevole incremento, reso popolare soprattutto dal caso delle volpi in alcune cittàinglesi (Londra, Oxford e Bristol soprattutto; Harris 1981, Macdonald and Newdick1982). Altre specie comuni sono il riccio (Micol et al. 1994) e alcune specie di cervidi.La presenza di queste specie, oltre a interessare una notevole parte dell'opinionepubblica, solleva una serie di problemi, anche di carattere sanitario, in quanto lepopolazioni urbane, potenziali serbatoi di importanti patologie, pericolose anche perl'uomo, quali l'echinococcosi e la rabbia (Threwella and Harris 1988), sono sempre incontatto più o meno stretto con le popolazioni selvatiche circostanti all'ambienteurbano (Broadfoot, et al. 2001). L'analisi di queste popolazioni è molto più difficile,per una serie di ragioni sia tecniche (difficoltà di rilevamento) che sociali (minoreattrazione dei cittadini verso il rilevamento di animali notturni e scarsamenteosserrvabili (Baker et al. 2004).

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