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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 225 di 238l’analisi di percezioni e preferenze sono i questionari e questi spesso vengonoconfezionati e somministrati senza una collaborazione interdisciplinare più ampia chene individui l’efficacia e ne analizzi i contenuti qualitativi: i risultati di tali indaginisono spesso ridotte ad una manciata di elaborazioni statistiche sommarie checonvertono il questionario in una sorta di bacchetta magica per giustificare scelte giàeffettuate. Questo è sicuramente un punto di debolezza che pone una sfida seria econcreta per la ricerca italiana. Un settore dove invece la ricerca (ma soprattutto laprassi) in Italia appare ben affermata è quello relativo all’educazione ambientale edintorni (si veda, ad esempio, l’esperienza dell’IRRSAE della Regione Toscana). Ciòvale soprattutto per i processi educativi che interessano le fasce di età della scuoladell’obbligo. Questo potrebbe essere inteso come punto di forza dal quale iniziare asviluppare ulteriori azioni e processi di coinvolgimento della comunità in attivitàconcernenti gli spazi urbani che potrebbero divenire “luoghi” verdi. Un ulteriore puntodi forza viene dalle esperienze promosse nell’ambito della cosiddetta “urbanisticapartecipata” che vedono una serie di gruppi di ricerca (si pensi, a titolo di esempio, alleesperienze del Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamentidell’Università di Firenze o al gruppo di Psicologia Ambientale dell’Università diRoma), di associazioni e organizzazioni non governative (le iniziative di Legambiente,LIPU e WWF ad esempio), di gruppi di professionisti (Avventura Urbana a Torino) edi amministrazioni locali, regionali e nazionali (il quartiere 5 di Firenze e il quartiereAvane di Empoli, i comuni di Venezia, Roma, Empoli, Ferrara ecc., la stessa RegioneToscana, il Ministero dell’Ambiente, ecc.) continuamente attivi e all’avanguardia inambito europeo.13.3 GRADO DI TRASFERIBILITÀ DELLE RICERCHELa trasferibilità delle ricerche relative all’allargamento delle conoscenze su percezionee preferenze è immediata qualora si pensi di ricorrere a strumenti classici, quali iquestionari, salva la necessità di una collaborazione attiva con sociologi e psicologi. E’invece necessario sviluppare e provare ulteriormente strumenti efficaci che colgano laricchezza di informazioni e conoscenze che possono derivare da un approccio

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