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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 221 di 238e produrre soluzioni come momento di crescita in un mondo dove i problemiambientali richiederanno processi complessi di soluzione dei problemi e approccidecisionali collettivi (Moore 1990, Stine 1997). I ragazzi all’età di 10 anni sonoestremamente sensibili ma non ancora capaci di entrare in reale contatto con la naturadal punto di vista esclusivamente nozionistico, l’apprendimento avviene attraversoesperienze sensoriali dirette (Pirnat, 2002). I ragazzi delle scuole impareranno acomprendere le differenze e la ricchezza della natura e nel contempo si renderannoconto che tutte le singole parti appartengono alla natura stessa.Quadro 18Esperienze di educazione ambientale nella scuola di Waldorf , Ljubljana, Slovenia.Le esperienze relizzate hanno avuto come obiettivo destare l’interesse per le questioni ambientali e farconoscere la natura a bambini di 10 anni attraverso attività pratiche nei boschi urbani. Spiegarepraticamente i fenomeni della natura diventa particolarmente importante quando si ha a che fare conbambini con esigenze particolari (es. disagio psichico, disagio visivo) integrati nelle classi normali nellascuola di Waldorf. Condizione tipica dei bambini con “esigenze particolari” è quella di uno o più sensi nonfacilmente accessibili. È per tale ragione che, solitamente, si sollecitano più intensamente gli altri sensi. Èinvece estremamente importante che le informazioni fornite dagli educatori sia bilanciata tra tutti i cinquesensi. In tal senso viene proposta la seguente combinazione di passeggiate-giochi-osservazioni in natura:- stare in silenzio con gli occhi chiusi fuori e dentro le aree verdi per provare la differenza;- confrontare gli eventi gli eventi della propria vita con eventi simili della vita degli alberi per sviluppare ilrispetto verso questi ultimi;- abbracciare gli alberi insieme, per rendersi conto delle loro dimensioni;- il gioco di ruolo della ”Albero Genealogico” per rendersi conto dell’età degli alberi più anziani;- il gioco di ruolo della “Rete del cibo” per rendersi conto del significato della catena alimentare.Quadro 19La Tavola Rotonda dei Ragazzi per la costruzione delle Visioni delle sviluppo e della gestione del ParcoAyazmo, Stara Zagora, Bulgaria. Progetto di Ricerca NeighbourWoods (Van Herzele et al., 2004).Il coinvolgimento dei giovani e il loro contributo sono ritenuti fondamentali per il successo dellarealizzazione di un Visione Permanente di progetto e gestione del Parco. A tal fine è stata lanciata l’idea diaprire un dibattito pubblico in cui i giovani avessero un ruolo di primo piano. La Tavola Rotonda deiRagazzi considera i giovani quali esperti che, una volta preparatisi per l’occasione, hanno l’opportunità direlazionare su argomenti importanti secondo la loro sensibilità e esperienza.Gli esperti “professionisti” sono invitati ad ascoltare, in qualità di osservatori, gli argomenti e le riflessionidei ragazzi: solamente nella seconda parte del dibattito potranno intervenire con i loro commenti.Tale strumento ha gli obiettivi di:· valutare la consapevolezza e l’atteggiamento dei giovani nei confronti del parco;· incoraggiare la partecipazione dei ragazzi al processo di creazione condivisa di una Visione futura delParco;· consentire agli “esperti” di imparare dai punti vista e dalle aspettative dei ragazzi;· arricchire la base di informazioni del processo di visione con le necessità specifiche, le preferenze e leidee dei ragazzi.Lo strumento ha richiesto la partecipazione di diversi attori: tecnici e amministratori comunali,rappresentanti di ONG, rappresentanti della scuola e della stampa, organizzazioni giovanili, associazioni. Ivari partecipanti sono stati contattati direttamente. Alcuni di loro, come ad esempio i membri del ConsiglioComunale dei Ragazzi, hanno suggerito di coinvolgere altri rappresentanti di varie scuole presenti nelterritorio comunale. Ai ragazzi è stato chiesto di riflettere e discutere fra loro (ad esempio in classe) sul

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