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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 219 di 238dell'UNICEF - ci sono almeno un milione di bambini che vivono in condizionidisagiate e che crescono in situazioni di difficoltà e che un numero altrettanto grandedi bambini vive altre forme di disagio ed emarginazione: la solitudine in famigliemonoparentali, l'isolamento dovuto al tipo di abitazione e alla insostenibileorganizzazione di tempi e di spazi nelle città, la mancanza di luoghi di incontro esocializzazione (Quadro 17).Quadro 17Le città sostenibili delle bambine e dei bambini. Ministero dell’Ambiente, ItaliaIl progetto internazionale "Città sostenibili delle bambine e dei bambini" ha l'obiettivo di avviare nelle cittàinterventi sia nella direzione dello sviluppo sostenibile che a favore dell'infanzia.Si tratta di studiare soluzioni per una gestione ottimale dell'"ecosistema urbano" per prevenire il degrado epromuovere processi di trasformazione dell'ambiente urbano anche attraverso forme di partecipazione,espressione e intervento dei bambini. E'evidente quindi la necessità di strategie locali per un modellourbano sostenibile: ogni città ha una sua specificità e quindi occorre che ciascuna trovi la propria via allasostenibilità secondo i principi e le indicazioni sanciti a livello internazionale.Sulla base di questi principi il Ministero dell'Ambiente ha avviato per il 1997 :- l'istituzione di una agenzia di servizi per città amiche dell'infanzia ;- l'istituzione del marchio di qualità infantile delle città ;- il sostegno al progetto "La città delle bambine e dei bambini";- l'organizzazione di un Forum internazionale delle città amiche dell'infanzia.In relazione ai processi partecipativi legati alla progettazione, gestione e regolamentazione della forestaurbana, le città amiche dell'infanzia devono:- destinare una quota degli interventi generali programmati dalle città a iniziative destinate alle bambine eai bambini ;- ripensare i servizi per i bambini;- organizzare aree di gioco più sicure, più colorate aperte alla progettazione partecipata;- istituire consigli dei ragazzi o forme analoghe di consultazione e discussione;- promuovere attività di educazione ambientale nella direzione dello sviluppo sostenibile per aiutareprocessi di identificazione tra i bambini, il territorio e la città e per incentivare comportamenti di tutela;- promuovere la riqualificazione e l'utilizzo nei quartieri di spazi da destinare alla socializzazione.Al progetto partecipano 14 città italiane, 15 città di paesi dell’Unione Europea e 9 città extra UE.

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