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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 207 di 238di Firenze. L’area è contraddistinta da un forte carattere rurale e forestale del paesaggio,dalle caratteristiche diversificate della popolazione, in parte costituita da persone che virisiedono da lungo tempo e in parte da “nuovi” residenti provenienti dalla città alla ricercadi tranquillità ma che nella città tuttavia continuano a lavorare, dal frequente utilizzo daparte di fruitori provenienti dall’area urbana e dall’esistenza di pressioni che talvoltaminacciano il territorio. In un siffatto contesto l’approccio partecipativo è statoindividuato dagli amministratori dell’area come strumento chiave per giungere alladefinizione di un Regolamento e di un Piano di gestione dell’ANPIL che scaturisserodalla mediazione tra il tradizionale modello istitutivo di un’area protetta legato aglistudi di settore realizzati da esperti, con le problematiche e le aspettative percepitedagli abitanti e dai fruitori della valle messe in luce attraverso processi partecipativi ditipo “aperto” (o indeterminato) e di tipo “analitico” (o predeterminato; Salbitano &Cuizzi, 2004). L’approccio seguito ha consentito di sviluppare un network di attorilocali, rappresentativo delle differenti istanze provenienti dai residenti e dai fruitori,dai tecnici e dai decisori, in cui si è andato sviluppando incontro dopo incontro un fortesenso di identificazione nel progetto. Il network costituitosi rappresenta il punto dipartenza per la costituzione di un modello partecipativo permanente di supporto allefasi di pianificazione, progettazione e gestione dell’area protetta in corso di istituzione.Sembra importante sottolineare come nel caso dei boschi periurbani i processipartecipativi applicati agli ambiti della progettazione, gestione e regolamentazioneconsentono di compiere quella “saldatura tra cultura urbana e cultura forestale chenella regione mediterranea, tradizionalmente, si sono sviluppate indipendentementel’una dall’altra“ (Simson, 2002). Numerosi sono gli esempi di processi partecipativi inambiti in cui le attività ricreative rappresentano l’elemento di gran lungapredominante, se non l’unico. Una simile situazione è frequentemente riscontrabilenelle aree verdi e nei parchi urbani di dimensioni da medie a piccole.

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