12.07.2015 Views

file pdf 6MB - Arsia

file pdf 6MB - Arsia

file pdf 6MB - Arsia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 196 di 238particolare non gradiscono visuali estremamente aperte e foreste eccessivamentedense. L’esperienza di maggior raggio temporale in Italia è senza dubbio legata alProgetto Multidisciplinare Pilota per l’Istituzione del Sistema delle Aree Verdi diRoma come Riserva della Biosfera MAB-UNESCO portato avanti da Mirilia Bonnes edal gruppo di ricerca del Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo eSocializzazione dell’Università “La Sapienza” di Roma (Bonnes, 1991; Bonnes,1993;Bonnes et al., 1995; Bonnes & Bonaiuto, 1995; Bonnes, 2000). Le ricerche sullapercezione sociale e i comportamenti dei cittadini di Roma nei confronti delle areeverdi hanno avuto l’obiettivo di costruire una base scientifica per la costituzione di un“Osservatorio per il Monitoraggio Ambientale e la Consapevolezza Pubblica”nell’ambito della creazione del Sistema di Aree Verdi di Roma. La ricerca è stataorientata in quattro direzioni: 1. soddisfazione/insoddisfazione dei residenti neiconfronti delle aree verdi del contesto residenziale urbano; 2. attitudini dei residentinei confronti delle aree verdi urbane (attribuzione di valore e svalutazione della naturain città); 3. comportamento dei residenti (frequenza d’uso, motivazioni) nei confrontidi aree verdi urbane e extra-urbane; 4. attivismo ambientale. Il metodo di indagineutilizzato è per interviste e questionari. Sulla base dei risultati dei questionari sono statiidentificati i diversi livelli di soddisfazione e comportamento di residenti più o menovicini a aree verdi o corridoi ecologici. In effetti, le interviste tramite questionarirappresentano il metodo più utilizzato in Italia. Si nota però una evoluzione nellastrutturazione, portata e interpretazione dei questionari. In particolare la tendenza,come vale per Bonnes (opp. citt.) e quindi nell’esperienza di ricerca diNeighbourWoods (Salbitano & Cuizzi, 2004), è quella di creare un canovaccio diquestionario in collaborazione con gli attori locali: utilizzare i saperi della comunitànella predisposizione della struttura e dei contenuti delle domande da sottoporre a uncampione della comunità stessa può contribuire in modo significativo a una miglioreaccettazione del questionario e a una maggior frequenza di risposte. Un ulterioreproblema è rappresentato dal linguaggio utilizzato, soprattutto nei casi in cui leinformazioni richieste siano piuttosto articolate e complesse. Nel caso di unquestionario sociale elaborato per comprendere le preferenze e i comportamenti diresidenti e non residenti nei confronti di scelte strategiche da operare per la futura

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!