12.07.2015 Views

file pdf 6MB - Arsia

file pdf 6MB - Arsia

file pdf 6MB - Arsia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 186 di 238approccio è stato utilizzato più frequentemente da organizzazioni non-governative.D’altra parte Van Herzele (1999) sottolinea che in molti casi e nelle più variesituazioni del mondo, anche progetti di gestione forestale tendono a fallire senza ilsupporto delle popolazioni locali. Si sviluppano così procedure, ormai consolidate e inparte promosse da organizzazioni internazionali autorevoli (FAO), quali i programmidi Community Forestry e i progetti integrati di conservazione e sviluppo; in parallelovengono messe a punto e diffuse tecniche specifiche di approccio partecipativo: atitolo di esempio si pensi alla Formazione Rurale Partecipata (Participatory RuralAppraisal) o al MARP, Metodo Attivo di Ricerca Participativa. Pretty (1995) haosservato l’esistenza di due scuole di teoria e pratica di partecipazione. La prima vedela partecipazione come un “mezzo” per aumentare l’efficienza, avendo come concettocentrale il fatto che se la comunità è coinvolta molto probabilmente sarà d’accordo esupporterà le nuove iniziative di sviluppo e/o i servizi. La seconda vede lapartecipazione quale diritto fondamentale: in questo caso, l’obbiettivo principale èinnescare una mobilitazione collettiva che comporta la condivisione del poteredecisionale e la costruzione di nuove istituzioni comunitarie. La parola“partecipazione” è stata associata a un ampio spettro di termini ambigui quali “autoaiuto”“auto-dipendenza” “coinvolgimento della comunità”, “cooperazione”,“decentralizzazione” e “autonomia a livello locale”, solamente per citarne alcuni.Questo è probabilmente uno dei motivi per cui vari autori hanno sostenuto che èimpossibile stabilire una definizione “universale” di partecipazione. Sempre Pretty(1995), ha tentato di definire una tipologia di partecipazione basandosi sull’analisi didiversi programmi e progetti di sviluppo. Lo studio ha identificato sette diversi modellipartecipativi: la partecipazione può essere una semplice etichetta per camuffare ancoraapprocci manipolati dall’alto fino a scaturire spontaneamente da fenomeni dimobilitazione autonoma dei soggetti fruitori del progetto stesso. Tale tipologiasuggerisce che la parola partecipazione deve essere usata con cautela e non essereaccettata senza i necessari chiarimenti relativi alla realtà sociale che rappresenta. NelRapporto FAO/ECE e ILO (2000) il gruppo di lavoro sulla Partecipazione nelleattività forestali definisce il concetto di partecipazione come “le varie forme dicoinvolgimento diretto del pubblico dove le persone, individualmente o organizzate in

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!