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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 184 di 238diritto, residenti, decisori o voci silenziose) è termine spesso dichiarato in documentipiù o meno ufficiali ma appare ancora lungi da divenire esperienza quotidiana nelcampo progettuale, pianificatorio e gestionale a tutti i livelli e nel campo degli spaziurbani in particolare. Ma che significato e rilevanza hanno questi termini, percezione epartecipazione, in riferimento all’argomento di ricerca? Perchè abbiamo ritenuto utiletenerli insieme? Percezione è il processo attraverso il quale l’organismo entra inrelazione con il mondo esterno. Criticando la posizione strutturalista che distingue unafase di contatto, di fatto non consapevole, da una fase di interpretazione edelaborazione cognitiva, la Gestalt-theorie ridefinisce il processo percettivo comeconoscenza già in parte immediata delle forme e sollecitazioni derivate dall’ambienteche circondano l’individuo. La percezione dell’ambiente assume un significatocognitivo completo nel momento in cui la memoria elaborata delle esperienzesensoriali si afferma a creare un senso di appartenenza o di distanza dall’ambientestesso. Lo spazio si fa luogo: “when space feels thoroughly familiar to us, it hasbecome place … space is transformed into place as it acquires definition andmeaning 17 ” (Tuan, 1977). Studiare la percezione e le preferenze di coloro cheinteragiscono, realmente o potenzialmente, con uno spazio in generale e con unospazio urbano in particolare, è quindi un momento fondamentale e imprescindibile nelprocesso di progetto-piano-gestione del verde urbano. L’uomo ha teso, storicamente, aorganizzare lo spazio in modo da conformare e massimizzare le proprie necessitàbiologiche, culturali, politiche e sociali. La conoscenza della percezione così definitava dunque al di là degli aspetti più propriamente visivi e investe una serie dielaborazioni sensoriali, culturali e psicosociali che costituiscono la gamma di necessitàfisiche, psichiche e socioeconomiche che il singolo individuo esprime e la comunitànel suo insieme manifesta. In definitiva, lo studio delle percezioni è uno dei momentiformativi e informativi della elaborazione progettuale e pianificatoria dell’ambienteurbano. La diversità della qualità “mentale” fra individui e gruppi, derivata dadifferenti elaborazioni cognitive e afferenze culturali, pone una serie di problemimetodologici che possono essere affrontati solo tramite il coinvolgimento diretto e17 Quando “sentiamo” lo spazio familiare, esso è divenuto un luogo….lo spazio, divenuto luogo, acquisisce definizione esignificati

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