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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 170 di 238In Italia pur non esistendo la dinamicità che ha contraddistinto gli USA in questosettore, si deve segnalare una cresciuta sensibilità nei confronto delle analisiriguardanti il verde urbano sia dal punto di vista scientifico sia da quello tecnico. Nelcorso degli anni ’90 e dei primi anni del 2000, alcuni autori hanno contribuito aformare una seppure parziale e ridotta bibliografia su questo argomento (Ferrara et al.1991, Pandini e Stucchi 1993, Strazzullo e Capuzzi 1993, Vaccari 1993, Bambozzi eSanesi 1995, Lastrucci 1996, Villa 1996, Minelli e Delloste 1997, Giordano 1998,AAVV. 1999, Miola e Porzio 2001). Nell’ambito di questi contributi è possibileevincere come, specie alcune amministrazioni comunali del centro nord Italia, abbianoincominciato a prender in considerazione questo strumento ed abbiano elaborato iprimi inventari su supporto informatico: all’inizio tramite programmi di archiviazionetipo database e successivamente implementando le informazioni anche attraverso larealizzazione di un GIS. Anche se nella maggior parte di casi si tratta ancora diinventory programs 14 , risulta evidente che, grazie ai progressi della tecnica, siapossibile utilizzare, anche in Italia, il censimento del verde come uno strumentodinamico di tipo interattivo e non come una semplice raccolta di informazioni. Daqueste prime esperienze, spesso mutuate da quanto già elaborato negli USA(Widdicombe e Carlisle 1999), grazie all’utilizzo di appositi supporti di software e dihardware si ravvisa la possibilità di utilizzare il censimento del verde come una dellebasi informative per la gestione sostenibile delle città e delle aree urbanizzate ingenere. Il catasto del verde diventa pertanto, anche in Italia, uno strumento dal qualepotere raccogliere informazioni 15 in merito a: quantità e qualità del verde, costi per lemanutenzioni, efficienza della gestione, pianificazione di nuove aree, biodiversità,accessibilità degli spazi, etc. (Angeloni 2002). Secondo diversi autori (Miller op cit.) èpossibile classificare i censimenti del verde urbano secondo diverse tipologie aseconda della categoria oggetto dello studio e della complessità e metodologia delrilevamento. Le principali categorie oggetto di indagine sono il verde pubblico, il14Solo recentemente si sono sviluppati anche in Italia veri e propri programmi gestionali. Le esperienze citate hanno perlo più finalità di monitoraggio e pertanto sono finalizzate ad una gestione delle informazioni di tipo statistico oppure afornire report sulla base di specifiche query.15 I censimenti effettuati recentemente a Ferrara e Prato e le relative finalità e metodologie sono parzialmente visionabilisu internet ( http://www.geographics.it/progetti/ambiente/verde_fe/index.htm e http://www.dreamitalia.it/serspec.html)

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