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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 130 di 238Tale modello si fonda sul fatto che l’albero (più precisamente l’alburno) è in grado dicompartimentare la degradazione interna attraverso la formazione di quattro barriere(Shigo, 1990).La prima barriera. Dopo essere stato ferito, l’albero risponde in modo dinamicoall’avanzare dell’infezione saturando il tessuto vascolare sopra e sotto la ferita. Lasaturazione avviene mediante la formazione di tille, materiali gommosi o nelle coniferemediante sistemi di chiusura nelle tracheidi. La prima barriera è però piuttosto debole.La prima parete limita la colonizzazione in direzione assialeLa seconda barriera. Le ultime cellule dell’anello di crescita vanno a costituire laparete tangenziale del compartimento. Infatti le cellule del legno tardivo dell’annoprecedente sono più resistenti alla penetrazione delle ife fungine. E’ una barrieracontinua attorno ad ogni anello di crescita.La terza barriera. Le cellule dei raggi parenchimatici frenano l’infezione in direzionetangenziale. E’ una barriera discontinua perché varia notevolmente in lunghezza,spessore e altezza. Ai microrganismi d'invasione, la terza parete rappresenta unlabirinto di ostacoli. Le cellule parenchimatiche nell’alburno contengono compostichimici che possono subire delle modificazioni al momento dell’infezione del fungo.Questi composti modificati possono essere tossici ad alcuni microrganismi.La quarta barriera. Dopo l’infezione il cambio comincia a formare una nuova pareteprotettiva. Essa garantisce sia una protezione anatomica che chimica (per la presenzadi cellule parenchimatiche metabolicamente attive che producono sostanze inibitrici lecrescita del fungo) e separa il tessuto sano da quello cariato. E’ la più forte di tutte leprecedenti. Quando i funghi non penetrano nel tronco attraverso il cambio ma, peresempio, attraverso radici o rami feriti, la pianta non è in grado di generare la IVbarriera.Ognuna delle quattro barriere ha un proprio grado di efficienza nel contenimento dellacarie. Il grado di efficienza segue un ordine decrescente a partire dalla quarta barriera.Pertanto l’infezione fungina procede a velocità massima in direzione verticale, a

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