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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 127 di 238raramente si espande nel legno di riparazione di nuova formazione. Si possono infinedistinguere due tipi di carie:di primo tipo, in cui le ife fungine producono “canali nei cavi di cellulosa”di secondo tipo, in cui le ife fungine erodono dall’interno dei cavi di cellulosala parete cellulare inoltrandosi fino alla lignina.9.2.6 Meccanismi di difesa della piantaLa resistenza alle infezioni nella pianta è il risultato di diversi meccanismi di difesache operano in modo coordinato. Infatti, una pianta aggredita da un fungo cariogeno èin grado di attivare una serie di processi di difesa con l’obiettivo di ostacolare ladiffusione dell’infezione. Nelle prime fasi di infezione viene attivato un meccanismoattraverso il quale si producono sostanze antimicrobiche (composti fenolici, stilbeni,diterpeni). Questa prima risposta è di estrema importanza perché è in grado di inibirela crescita fungina nei tessuti corticali fino a che non si verifica la formazione dibarriere strutturali. Nei tessuti corticali si ha la produzione di enzimi ad azioneantifungina (ad es. l’enzima chitinasi, un enzima capace di dissolvere la paretecellulare del fungo) o la sintesi di composti come la lignina e la suberina che invecebloccano fisicamente, saturando la parete cellulare, la diffusione del patogeno. Almomento dell’infezione il fungo libera nell’organismo ospite dei messaggi chimici chela pianta è in grado di captare e che gli permettono di attivare i suddetti sistemi didifesa. La trasduzione del segnale coinvolge un sistema costituito dalle g-protein(proteine g-trimeriche)(Mona –C. Mehdy, 1994), i canali del calcio e il NADPHossidasi. Tale sistema è in grado di attivare la sintesi dell’H 2 O 2 . Il perossido diidrogeno può essere utilizzato direttamente contro il patogeno estraneo o può attivaregeni che inducono resistenza alla pianta o reprimerne altri. Inoltre in caso di infezioneduratura l’H 2 O 2 può attivare il meccanismo dell’apoptosi (morte programmata dellecellula). Tra i sistemi di difesa post-infezionali vi è l’accumulo di fitoalessine: studicondotti sul Tilia x europaea aggredito da Ganoderma applanatum hanno confermatola presenza di fitoalessine nell’alburno (Burden e Kemp, 1983). La suberificazioneindotta dall’infezione nell’alburno è altamente resistente alla degradazione da parte dei

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