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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 119 di 238direttamente o indirettamente possono avere influenze negative sulla stabilità deglialberi. Le alterazioni del legno su piante vitali sono connesse a funghi parassiti cheoltre a danneggiare fisiologicamente la pianta ne alterano le caratteristiche del legno. Idanni di maggior importanza sono i marciumi radicali, i cancri le tracheomicosi e lecarie. I principali appartengono alla sottodivisione (Anselmi e Govi, 1996) deiBasidiomiceticlasse Hymenomycetes ordini dei Agaricales (Armillaria) eAphyllophorales (Fistulina, Ganoderma, Inonotus, Phellinus, Fomes). Allo statoattuale non esistono modelli sicuri che spieghino nel dettaglio il meccanismo diformazione dei corpi fruttiferi sugli alberi. Esistono solo delle teorie suffragate dalleosservazioni dirette. Innanzitutto va detto che la funzione del corpo fruttifero è legataalla produzione delle spore, grazie alle quali il fungo può abbandonare il vecchioospite per colonizzarne uno nuovo. La decisione del fungo di attivare il meccanismodi formazione del corpo fruttifero è ancora sconosciuto. Si sa però che dipende dallecondizioni locali del legno e dalla presenza di un’efficace barriera dicompartimentazione (Weber e Matteck, 2001). In quest’ultimo caso il fungo nondecompone la parete restante e forma corpi fruttiferi nel punto di ingresso oppure,nell’albero cavo, verso l’interno della cavità. Questa teoria spiegherebbe il motivo percui non sempre la presenza di corpi fruttiferi esterni di notevoli dimensioni determinala presenza di cavità interne altrettanto estese. Inoltre sembra che la formazione dicorpi fruttiferi venga stimolata dal contatto con l’aria (Weber e Matteck, 2001). Comeabbiamo avuto modo di ricordare in precedenza l’unità di propagazione del fungo sonole spore. Esse possono essere formate da basidi presenti nei corpi fruttiferi attraversoun processo sessuale, oppure possono derivare da una disarticolazione delle cellulepresenti all’estremità delle ife. I Basidiomiceti si riproducono con entrambi i sistemi:in modo gamico, formando basidiospore sul corpo fruttifero e in modo agamicoformando conidi sul corpo fruttifero secondario. Una volta formate, vengono liberatenell’aria e veicolate dal vento verso i nuovi ospiti. I potenziali punti di ingresso per lespore germinanti sono costituiti da tutti i tipi di lesioni presenti sulle piante.L’infezione avviene infatti a partire da:

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