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RISVEM: D3 - REVISIONE CRITICA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA Data: 31/03/2004Documento: RS_01_D3-1.1 Pagina 10 di 238Le prime iniziative legislative tendenti a ridurre il carico degli inquinanti risultanoconnesse alla dimostrazione degli effetti negativi degli stessi sulle piante. Dunque, iltema della fitotossicità dei contaminanti aerodispersi gioca un ruolo di primo pianonon solo per la salubrità del verde urbano, ma anche nelle scelte operate in tema dipolitica ambientale e di gestione del territorio antropizzato all’analisi di questatematica .2.2 STATO DELL’ARTE DELLA RICERCANell’ambito della Patologia Vegetale, si assiste al passaggio da un sistemainterpretativo caratterizzato da un rapporto di “causalità” forte (ovvero la sindromecome effetto di una causa patogena ben identificabile) ad un sistema rappresentato dauna “causalità” debole, dove sindromi aspecifiche sono difficilmente riconducili - conun meccanicistico nesso di causa-effetto appunto - ad una precisa causa patogena.Sempre più frequentemente è possibile imbattersi in sindromi che non hanno apparenticause dirette, ma che non per questo sono meno pericolose o temibili. E’ stato questo ilcaso, negli anni settanta, dei fenomeni descritti come “moria del bosco”, verificatisi apartire dall’Europa centrale soprattutto a carico di Abies alba, nonché dell’attualedeperimento delle querce (Ragazzi et al., 2000). In molte situazioni, un’importanzafondamentale è stata attribuita al ruolo negativo giocato dagli inquinanti atmosfericisia come agenti di stress che come predisponenti verso altre patologie (diremmo le più“classiche”). I principali inquinanti legati all’ambito urbano derivano dai processi dicombustione, ossidi di azoto (NO e NO 2 , collettivamente indicati con NO x ) e compostiorganici volatili (idrocarburi, in primo luogo), dai quali si genera - sotto l’azione dellaradiazione solare, nell’ambito del complesso fenomeno denominato “fotosmog” -l’ozono (O 3 ), universalmente riconosciuto come il principale (più diffuso, ma anchepiù nocivo) agente tossico nell’atmosfera. Non sono, poi, da trascurare gli ossidi dicarbonio e di zolfo (in particolare il biossido, SO 2 , in passato assai più importante chenon oggi), gli elementi in tracce e le polveri sospese. L’intrusione dalla stratosfera allatroposfera – insieme ad altri fenomeni, quali le scariche elettriche durante i temporali –sono responsabili di livelli di background naturale di O 3 “al suolo” pari al massimo a

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