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Economia ambiente.pdf - La prima radice di Corrado Bevilacqua

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tato, tanto da rendere preferibile la neutralità dell’autorità a qualunque intervento,anche concepito con criteri utilitaristici.Su queste basi, pubblicando le loro opere intorno al 1870, i pensatori neoclassicicostruiranno un modello teorico destinato a <strong>di</strong>ventare imme<strong>di</strong>atamente ladottrina economica dominante per quasi un secolo; ciò anche perché si rendeva<strong>di</strong>sponibile, a beneficio della classe borghese, uno strumento scientifico sofisticatoper combattere anche sul piano dottrinario la teoria marxista. Non bisogna<strong>di</strong>menticare che questi sono anni <strong>di</strong> lotte politiche e sociali, che portano anche allarealizzazione della Comune <strong>di</strong> Parigi del 1870.Con questo approccio, uno dei massimi esponenti della teoria neoclassica,Leon Walras (1834-1910) costruì un modello formalizzato con funzioni <strong>di</strong> utilitàe <strong>di</strong> produzione che, sottoposte a massimizzazione, fornivano un sistema <strong>di</strong>equazioni determinato, che aveva per soluzione una serie <strong>di</strong> prezzi e quantità <strong>di</strong>merci che rendeva simultaneamente in equilibrio tutti i mercati, vale a <strong>di</strong>re cherendeva eguali fra loro domanda e offerta per qualunque bene prodotto, o risorsaimpiegata nella produzione.L’opera walrasiana è una costruzione teorica molto ar<strong>di</strong>ta ed elegante, chesulla base <strong>di</strong> alcune ipotesi, <strong>di</strong>mostrava che il sistema capitalista aveva in se stessomeccanismi e forze <strong>di</strong> mercato tali da permettergli <strong>di</strong> raggiungere una situazione<strong>di</strong> massima efficienza nella <strong>di</strong>stribuzione dei red<strong>di</strong>ti e delle risorse.Va detto che queste ipotesi saranno oggetto <strong>di</strong> critica nel periodo successivo,ma, come detto, questa teoria riuscirà ad affermarsi, portando con sé, tra le altreconseguenze, il fatto che la teoria economica privilegerà l’aspetto dello scambiodelle risorse rispetto a quello della accumulazione; l’efficienza sarà consideratacon maggiore attenzione rispetto all’equità e alla giustizia, e minore attenzionesarà de<strong>di</strong>cata ai problemi e ai limiti dello sviluppo fino al 1970. In questi anni,infatti, saranno evidenti problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse e fenomeni <strong>di</strong> inquinamento;la risposta della teoria economica dominante sarà <strong>di</strong> considerare la crescitacome sempre realizzabile e comunque opportuna; accetterà, tutt’al più, il fatto chesia necessario rimuovere possibili ostacoli che impe<strong>di</strong>scano ai mercati <strong>di</strong> giungereautonomamente alla situazione <strong>di</strong> equilibrio, ripristinando in tal modo la lorofunzione auto-regolatrice e quin<strong>di</strong> la capacità <strong>di</strong> giungere alla massima efficienza.1.3 L’economia dell’<strong>ambiente</strong>L’ambientalismo nasce negli anni ’60 nei paesi più sviluppati; il fenomeno haorigine con la accresciuta consapevolezza dei problemi <strong>di</strong> degrado ambientale; lapossibilità stessa <strong>di</strong> una crescita economica senza limiti venne messa in <strong>di</strong>scussione,anche per effetto delle critiche mosse alla teoria economica dominante inseguito all’osservazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione persistente negli anni trenta: cosa che10

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