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Iglesias. Architetture religiose e arte sacra. - Sardegna Cultura

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IGLESIAS<strong>Architetture</strong> <strong>religiose</strong> e <strong>arte</strong> <strong>sacra</strong>


IGLESIASSommarioVilla di Chiesa 2Architettura <strong>sacra</strong> dimatrice bizantina 6Le chiese della <strong>Iglesias</strong>pisana 8Carta dei monumenti 20Chiese di derivazionecatalano - aragonese 22Dalla Controriforma alperiodo sabaudo 34Architettura della memoria 38Come arrivare 40I turisti in visita ad <strong>Iglesias</strong> sono spessoincuriositi dal grande numero di chiese e dallasuggestione degli antichi riti della SettimanaSanta. In questa guida le descrizioni dellearchitetture <strong>religiose</strong> e delle opere sacre dellacittà, svelano il cammino percorso nei secoli daisuoi abitanti che, fin dalle origini, hanno volutorappresentare la propria fede nelle pietre degliedifici del culto, nelle immagini dipinte oscolpite e negli arredi sacri.Il susseguirsi di importanti vicende storiche,dalla colonizzazione fenicio-punica a quellaromana, dalle incursioni barbaresche alladominazione spagnola e poi francese e poipiemontese, fino alla “neocolonizzazione”mineraria, ha lasciato traccia di sé in moltestraordinarie opere d'<strong>arte</strong>, realizzate spessoattraverso materiali poveri, ma impreziosite daquel fascino che solo il trascorrere del tempo coisuoi mutamenti religiosi, economici e sociali sadonare a luoghi e oggetti, facendo di <strong>Iglesias</strong>una città dall'aspetto intenso e dall'animoprofondo.Il Sindaco1


Villa di Chiesaono passati moltianni da quando, sulfinire del secolo SXIX, il noto storiografoVittorio Angius scriveva aproposito di Villa di Chiesa(odierna <strong>Iglesias</strong>): «vuolsicosì chiamare pel grannumero delle chiese che nelmedioevo erano stateedificate in quello e neiluoghi circostanti».Attualmente si è inveceinclini a ritenere il toponimoVilla di Chiesa come elementoidentificativo maturato nelparticolare ambito della realtàdei Giudicati Sardi (secc. X -XIII) e cioè riconducibile ad unChiesa di Nostra Signora di Valverde, interno - Church of Nostra Signora di Valverde, interiorperiodo in cui, nel territorio in esame, gli edificidi culto, pur presenti, non erano di certo piùnumerosi che altrove, e in cui il toponimo inquestione si affermò come risultanza diretta diuna prassi molto diffusa tra i Giudici e cioèquella delle donazioni. Quando, infatti, una villa(intesa come modesto aggregato urbano) venivadonata o confermata nel possesso dal Giudice(inteso come autorità sovrana) o dai suoifamiliari ad un'istituzione ecclesiastica (mensaepiscopale, monastero, fabbrica religiosa) allorail piccolo centro urbano, con le sue pertinenze,assumeva, come afferma lo studioso PieroMugoni, il nome di Villa della Chiesa.Villa di ChiesathIn the 19 C., the historian V. Angiuswrote that the name of 'Villa diChiesa' (the present-day <strong>Iglesias</strong>)referred 'to the high number ofchurches raised in the Middle Ages'.Now the place-name tends to be linkedthto the age of Sardinian kingdoms (10 -th13 C.), when sacred architecture wasflourishing and sovereigns used todonate 'villas' (small urban centres) toreligious institutions; hence the placenameof 'Villa della Chiesa' ('of theChurch').2


gendo in questo modo i Giudici non fecero altroche sancire ufficialmente una situazione di fattoloro precedente perché, nel momento in cuiAnell'isola, già provincia dell'impero d'Oriente, sidissolse l'amministrazione bizantina e si creò undrammatico vuoto di potere, la Chiesa isolana, quicome altrove, assunse il gravoso onere dellariorganizzazione dello Stato e per farlo si servì dellerendite economiche sarde e prime fra queste quellederivanti dalla produzione dei centri minerari,soprattutto dei più produttivi e cioè quelli della<strong>Sardegna</strong> sud occidentale che proprio per questovennero incamerati nel patrimonio ecclesiastico.La successiva formazione del nuovo potere giudicale,costituitosi sulle ceneri del sistema amministrativo eburocratico bizantino, non poté che avvallare lasituazione patrimoniale ecclesiastica e in cambioricevere dalla massima autorità religiosa dell'isola ilriconoscimento ufficiale del proprio potere; lalegittimazione a regnare.Stemma dei Donoratico nella facciata di Santa ChiaraDonoraticos' coat of arms, Saint Clare's façadeSuccessivamente, a seguito della caduta del giudicatodi Cagliari (1258), l'antica Villa di Chiesa entrò a farp<strong>arte</strong> dei territori amministrati dalla nobile famiglia delcontado pisano dei Donoratico la quale, nella personadel Conte Ugolino, diede particolare impulso allepotenzialità estrattive della zona. Egli non rifondò lacittà come si è soliti credere, ma la riorganizzò secondole forme del comune italiano di tipo podestarile. Delresto la presunta paternità ugoliniana sul centrourbano si sarebbe dovuta esprimere anche esoprattutto attraverso l'atto di nominazione, ma nelcaso specifico sarebbe inverosimile anche solo pensareche un nobile pisano potesse chiamare un proprioborgo Villa di Chiesa, toponimo che esprime già di persé l'indicazione di un possesso preciso; quelloesercitato dalla Chiesa.By doing so, the 'Giudici'(sovereigns of local kingdoms)did nothing more thanratifying an existing status.Indeed, when Byzantineadministration broke up in theIsland - that, until then, was aprovince of the Eastern Empire- leaving a serious gap inpolitical powers, the Church ofSardinia committed itself toreorganizing the State,drawing on local revenues.Mining centres, namely thoseof south-western Sardinia,were the most productive ones;therefore, these latter wereeventually included into theecclesiastic heritage.Certainly, subsequent newlocal kingdoms inspired to theByzantine ruling model couldnot but endorse the status ofreligious properties, in order toget an officialacknowledgement of theirpowers - namely, to belegitimated to reign - from themaximum religious authorityof the Island.After the fall of the Kingdomof Cagliari (1258), the ancientVilla di Chiesa was annexed tothe lands administered by thenoble household of the PisanCounts of Donoratico.In the person of CountUgolino, they promoted themining resources of the area.Despite of common beliefs, hedid not re-found the town.What he did, in fact, wasrather to reorganize it inaccordance with the form ofItalian Communes of podestà.Furthermore, the supposedpaternity of the Count on theurban centre should have beenconfirmed by a nominationact. Here, the very fact that aPisan nobleman would assignthe place-name of 'Villa diChiesa' - denoting a specificpossession of the Church - toone of his boroughs wouldsound less than plausible.3


’iniziativa pisana che fece di Villa di Chiesail centro politico ed economico diriferimento di tutta l'area capovolse le coseLe la municipalità si assunse, come era ormaiprassi consolidata nelle realtà comunali italiane,l'onere di sovrintendere anche allo svolgimentodella vita religiosa e all'edilizia <strong>sacra</strong>; onere chel'amministrazione civica manterrà anchedurante il periodo catalano prima e spagnolopoi. Il modello cui guardare nell'organizzazioneThe Pisan act that made Villa di Chiesaa political and economic indicator forthe whole area had turned the tables:now the municipality took on thesuperintendence of church matters, too,including sacred building - aconsolidated practice in the ItalianCommunes, that would be maintainedeven during the Catalan and Spanishperiods.Stemma gigliato, Nostra Signora di Valverde - Fleur-de-lis, church of Nostra Signora di Valverdedella gestione della chiesa locale e dell'attivitàreligiosa fu indubbiamente il Comune nel qualeavevano maturato sensibilità civica e capacità digoverno i signori di Villa di Chiesa e cioè Pisa.Proprio nel Comune dell'Arno si erainaugurata, del resto, per questo preciso scopol'istituzione dell'Opera Ecclesiastica. Con essasi diede vita a un ente patrimoniale costituitoper lo più da laici di nomina comunale, a cui siconferiva il compito di amministrare ilpatrimonio di cui si andavano dotando(attraverso l'amministrazione attenta di entrategarantite da diritti tributari, lasciti, legati pii,ecc.) le più importanti fabbriche <strong>religiose</strong>;prima fra tutte quella della cattedrale cittadina.Undoubtedly, the Commune was amodel to look at in the organization oflocal church and religious activities, asthe rulers of Villa di Chiesa (i.e., thePisans) had been able to develop eithercivic and governmental skills.This is why an Ecclesiastic Institutionhad been inaugurated in Pisa. It hadprompted the creation of a patrimonialauthority, mostly composed of laymenappointed by the Municipality, whosepurpose was to administer the heritagethat the major sacred buildings (first ofall, the town Cathedral) were acquiring,by a thorough administration ofincomes, ensured by taxation laws,bequests, charitable legacies, etc.4


lla figuradell'Operaio,inteso come Areferente primodell'Opera,felicementesperimentata in Pisaed innestata anche inVilla di Chiesa,competerà quindi ladirezione dei lavoriper l'edificazione deinuovi cantierireligiosi, come quelloavviato per lacostruzione dellachiesa di santa Chiara,tipico esempio dichiesamunicipalizzata, edella chiesa di santaMaria di Valverde.Questi edificivennero, in seguito alpassaggio della<strong>Sardegna</strong> alla coronad'Aragona, fattioggetto di numerosi interventi dimodifica volti ad adeguarli ai nuovicanoni architettonici Catalano -Aragonesi. Tali adeguamenti però,a causa della complessa situazionepolitica ed economica, non furonoimmediatamente successivi alcambio di dominazione. Solo tra lafine del Cinquecento e gli inizi delSeicento, grazie anche all'iniziativadi private famiglie app<strong>arte</strong>nentialla piccola nobiltà locale, siassisterà, infatti, ad una ripresamassiccia dell'edilizia religiosa che,connotata dal quel gusto tardogotico, si dispiegherà negli edificiprecedenti e nelle fabbrichesuccessive. La dipendenzaarcaizzante da questi modelli siinterromperà bruscamente solocon l'avvio della fabbrica dellachiesa della Purissima o delCollegio che rappresenta l'unicoesempio cittadino di architetturadella Controriforma.Pala d’altare, chiesa delle Anime - Altar-piece, Church of AnimeThe figure of the 'Operaio' - meant as thesupervisor of the 'Opera' (Institution), successfullytested in Pisa and, hence, applied to Villa di Chiesa- would direct the works for new religiousbuildings, such as the one st<strong>arte</strong>d for theconstruction of Saint Clare's Cathedral (a typicalinstance of municipalized church) and of SantaMaria di Valverde.Following the passage of Sardinia under the reignof Aragon, a number of interventions wereimplemented to suit the new Catalan-Aragonesearchitectural principles. Yet, such adjustments,because of the complex political and economicalstatus, did not take place after the change of crown.ththOnly between the end of the 16 and the early 17century, thanks to the initiative of private familiesbelonging to the local noble class, did a massivereprise of religious building occur, characterised bya late-Gothic taste, as either previous and laterbuildings would confirm.The influence of archaic criteria upon these modelswould abruptly cease at the time when thebuilding of the church of 'Purissima'(or 'chiesa delCollegio') was st<strong>arte</strong>d. Indeed, the edificerepresents the only instance of Counter-Reformarchitecture in town.5


Architettura<strong>sacra</strong> di matricebizantinaSacred architecture of Byzantine rootsChiesa di sant'Antonio Abate’edificio si colloca in una tipologia dicostruzioni che rimandano alle influenzeartistiche e <strong>religiose</strong> di matrice bizantinaLche si palesano nell'originario assettodell'edificio: pianta a tre navate terminanticiascuna in una piccola abside semicircolare. Ilprospetto, del tutto manomesso, non presentacaratteristiche notevoli mentre l'internodell'edificio si mostra, a seguito di numerosiadattamenti, come un'aula scandita in quattrocampate da archi trasversali a tutto sesto erealizzati in laterizio. Questi archi, poggianti susemipilastri, sostengono una copertura a travilignee disposta su due falde spioventi.6


er l'innalzamento dei semipilastri venneroimpiegate pietre di recupero e tra questetre delle sei mensole (una delle quali Pancora nella sua collocazione originaria sul latosinistro dell'aula) che in origine erano destinatea reggere la copertura.Sopra la porta che conduce alla sagrestiaun'iscrizione ricorda i lavori di restaurocompiuti nell'edificio negli anni 1923 - 1929per iniziativa del vescovo Saturnino Peri e delcanonico Oliviero Angioni.Chiesa del santo Salvatorea chiesa del santo Salvatore, scon<strong>sacra</strong>tadagli anni ‘60 dell’Ottocento, rappresentauno dei rari esempi di architettura religiosaLdi epoca bizantina conservati in <strong>Sardegna</strong>.La sua costruzione è, infatti, riconducibile alperiodo compreso fra il IX e l'XI secolo, cosìcome rivelano le sue strutture murarie, leuniche che, in assenza di documenti relativi aquell'epoca, possiamo interpellare perapprofondire la conoscenza dell'antico edificio.La chiesa ha sviluppo planimetrico cruciforme,internamente è coperta da una volta a botte ein origine si concludeva a est con tre absidi dicui solo recentemente si sono rinvenute letracce a livello di fondazione.Church of Sant'Antonio AbateByzantine features are reflected in thenave with two aisles, all ending insmall hemi-circular apses. The façade(completely altered) is quite plain.The hall is marked by four bays oftransverse, brickwork round arches,resting on semi-pillars, supporting adouble-pitched, wooden truss roof.Salvaged stones were used tomanufacture the semi-pillars and threeout of six corbels initially meant tosupport the roof.Above the sacristy door an inscriptionindicates works of 1923-1929, carriedout by will of the bishop Peri and thecleric Angioni.Church of Santo SalvatoreThe church stands as one of the rareinstances of sacred architecture ofByzantine age in Sardinia.Its construction, indeed, can be datedth tharound 9 -11 century, as the wallstructure suggests (the only elementavailable for an analysis, given the lackof any other documents referring to theearlier building).The church has got a cross-shaped planand is covered by a barrel vault.Anciently, it was completed by threeapses, on its eastern side, whosefoundation ruins have been recentlyfound.Chiesa del santo Salvatore - Church of Santo Salvatore7


Le chiese della<strong>Iglesias</strong> pisanaChurches of Pisan <strong>Iglesias</strong>Chiesa di Nostra Signora di Valverdea chiesa, sorta intorno alla fine del sopracciglio. Teoria di archettisecolo XIII, propone, al pari della ascendenti e trilobati segue l'andamentopiù manomessa cattedrale cittadina del terminale a falde.Ldedicata a santa Chiara, un modello L'interno ad aula monovata,architettonico di matrice romanica su originariamente con coperturacui si innestano le linee del gotico ormai impostata su mensole ancora visibiliacclimatatosi anche nell'isola.nelle pareti laterali, presenta attualmenteLa facciata, interamente realizzata in copertura a falde lignee impostate suconci di pietra vulcanica, è divisa in due archi ogivali trasversali che suddividonoordini da una cornice orizzontalelo spazio interno in campate e termina inmodanata. Nel primo ordine si apre il un vasto ambiente presbiteriale di formaportale sormontato da arco a tutto sesto quadrangolare, coperto da una bellacon sopracciglio, nel secondo ordine si volta a crociera stellare nervata ecolloca una bifora gotica, anch'essa con gemmata.8


ella gemma centrale, la più grande, è raffigurata la Madonna col Bambino. Lequattro gemme minori recano incisi rispettivamente il nome dell'autoredell'opera: Melchiorre Serra; la data di esecuzione della stessa 1592; il nome delNcuratore della fabbrica, l'obrer Antioco Spada; il monogramma di Cristo JHS.Sul lato destro vennero aperte in tempi diversi due cappelle. La prima di queste,realizzata nel secolo XVI, presenta una bella volta con nervature radiali che consente ilpassaggio dal quadrato di base all'imposta semiottagonale mediante voltine a crocieranervata. Dirimpetto a questo ambiente un arco a fasce dicrome impostato su fasci disemicolonne dagli alti zoccoli e capitelli con decorazioni floreali.Interno della chiesa di Nostra Signora di Valverde - Church of Nostra Signora di Valverde, interiorChurch of Nostra Signora di ValverdeSimilarly to what occurred to the more largelyrestyled town Cathedral, dedicated to SaintClare, this church raised around the end of theth13 century shows an architectural model ofRomanesque roots, with insertions of thatGothic taste that was increasingly beingappreciated in the Island.Entirely built in volcanic ashlars, the façade isdivided in two orders by a horizontal mouldedcornice. The portal is surmounted by a roundarch with hood moulding; in the second orderopens a two-light Gothic window, with hoodmoulding, too. A profile of ascending andtrilobate Lombard bands follows the outlineof the two-pitched roof.The previous roofing of the single-nave hallwas supported by corbels, still visible on theside walls. Currently, the wooden roof issupported by transverse ogival arches, dividingthe internal space into bays. The vast presbyteryarea, of quadrangular shape, is covered by afine, ribbed cross vault with gems.The keystone presents a figure of the Virginwith the Child. The four minor gems bear,respectively: the author's name, MelchiorreSerra; the date of the work, 1592; the name ofthe responsible person, the “obrer” AntiocoSpada; Christ's monogram, JHS.On the right side, the first chapel was opened inththe 16 century; it shows a refined vault withradial ribs, linking the squared basis to thehemi-octagonal impost by means of ribbed,cross little vaults.Opposite this space, an arch with bichromebands is sustained by clusters of semi-columnswith high plinths and capitals with floraldecorations.9


Chiesa dellaMadonnadelle Graziechiesa, di unmonastero diclarisse voluto nel1620 dallo stessocanonico esoppresso alla finedell'Ottocento. Ilsecondo ordinepresenta unamonofora dallelinee gotiche mentrela p<strong>arte</strong> superiore,in cui si aprono duefinestre, è di fatturaseicentesca etermina con untimpano ad alispezzate ecampanile a velache conserva unacampana recantel'effige di santaCaterinad'Alessandria e ladata 1649.L'interno, ha piantaad aula mononavatacon coperturalignea sorretta da 5archi a sesto acutoin trachite che aloro volta dividonola navata incampate.a facciata di questoedificio di culto,originariamente dedicato La san Saturno (martirecagliaritano), è divisa in dueordini. Il primo, risalente alXIII secolo, inquadra ilportale con architrave scolpitoa girali d'acanto e sormontatoda arco di scarico a tutto sestoche al suo interno conservaun'iscrizione recante lostemma del canonicoiglesiente Marco Canavera eposta a ricordo dellafondazione, presso questaIscrizione della facciata - Inscription onto the façade10


Chiesa della Madonna delle Grazie, interno - Church of Madonna delle Grazie, interiorella seconda campata, sul latosinistro, si trova la grata con unapiccola porta che serviva per la Ncomunione delle monache Clarisse.Sulla parete destra della quinta campatasi trova in basso, inserita nel muro,l'iscrizione funebre in memoria delsacerdote cappuccino Benedetto da<strong>Iglesias</strong> morto nel 1713, qui traslatadalla chiesa della Madonna di Valverdea seguito dell'istituzione presso questachiesa della Madonna delle Grazie diuna comunità di frati cappuccini chedal 1925 provvede all'ufficiatura diquesta chiesa. Nell'ultima campata siaprono due piccole cappelle laterali.Quella di sinistra dedicata a SanFrancesco e quella di destra al SacroCuore di Gesù. L'intradosso dell'arco asesto ribassato d'accesso al presbiterio,suddiviso in quindici formellerettangolari, propone decorazioni conmotivi di rose e conchiglie del tuttosimili a quelle che ornano l'arcotrionfale della chiesa di san Domenico,sempre ad <strong>Iglesias</strong>.Church of Madonna delle GrazieOriginally dedicated to Saint Saturn (a martyrfrom Cagliari), this sacred edifice has got afaçade divided into two orders. The first,thdating from the 13 century, enframes theportal with a lintel sculpted in acanthus spirals,surmounted by a relieving round arch. Thislatter bears an inscription (bearing the heraldicsign of a priest from <strong>Iglesias</strong>, Marco Canavera)placed to remember the foundation of amonastery of Clarisses in this church (1620),by will of the same cleric; the convent wasthclosed down at the end of the 19 century.The second order shows a Gothic, one-lightwindow and an upper section, with twothwindows, dating back to the 17 century; itends in a broken pediment and a sail-shapedbell tower. One of the bells shows an image ofSt. Catherine of Alexandria and the date 1649.The inside has got a single-nave plan, withwooden roof supported by five pointed archesin trachyte, dividing the nave into bays.ndThe 2 bay on the left side presents a gratewith a small door, used for the Clarisses' HolyCommunion.11


Simulacro ligneo di Nostra Signora delle Grazie - Wooden simulacrum of Our Lady of Gracesa zona presbiteriale è sormontata da una cupola che si raccorda con il vanopresbiteriale, di pianta quadrata, mediante pennacchi a scuffia in cui sono inseritemensole angolari in pietra. Una di queste reca incisa la data 1708. Sulla parete diLfondo entro una nicchia, è conservato il seicentesco simulacro ligneo di Nostra Signoradelle Grazie, venerata dalla comunità iglesiente perché si ritiene che grazie alla suaintercessione la città sarebbe stata liberata dal flagello delle locuste nel 1735. Tutti gliarredi liturgici, l'altare, lamensa eucaristica e l'ambonesono stati realizzati di recentenel tentativo di ricostruire, neilimiti del possibile, l'assettodella zona presbiterialeprecedentemente allemodifiche tardonovecentesche.Ha così ritrovato collocazionenel nuovo altare anche ilgrande reliquiario ligneo chevenne realizzato da suorGiuseppina Pinna nel 1903. Sitratta di un manufatto diimpostazione neo goticaeseguito in legno intagliato edorato al fine di custodire lereliquie di san Placido donateal monastero iglesiente nelmaggio del 1842 dal papaGregorio XVI.Reliquiario ligneo - Wooden reliquary12


ttualmente esposte alla venerazione e disposte nelle pareti della navata si trovanoalcune tele di un certo interesse artistico e storico. Meritano, infatti, menzione iquadri raffiguranti rispettivamente san Saturno e la Vergine con Bambino. IlAprimo (cm 100 x 180) è opera di ignoto pittore ed è riconducibile ai secoli XVI (fine) eXVII (inizio). Il secondo (secc. XVIII - XIX) raffigura la Vergine attorniata dai santiSevero e Severino, Cartoforo e Vittorino che vengono venerati come protettori deimuratori e per questo si ritiene che l'opera pittorica sia stata commissionata ad unartista di ambito locale dal gremio cittadino dei muratori che aveva sede proprio inquesta chiesa.Iscrizione funebre in memoria del sacerdote Benedetto da <strong>Iglesias</strong>Burial inscription in memory of the cleric Benedetto of <strong>Iglesias</strong>thIncorporated onto the wall of the 5 bay,in a low position, is a burial inscriptionin memory of the Capuchin priestBenedetto from <strong>Iglesias</strong>, died in 1713.The slab was transferred here from thechurch of Valverde, following theinstitution of Capuchin Friars'community at the church of Madonnadelle Grazie. The friars have beenofficiating this church since 1925.In the last bay are two small side chapels,dedicated to Saint Francis (on the left)and to the Sacred Heart of Jesus.The intrados of the depressed round archopening to the presbytery, subdivided in15 rectangular panels, is decorated bymotifs of roses and shells, very similar tothose adorning the triumphal arch of thechurch of San Domenico in <strong>Iglesias</strong>.The presbytery area, of squared plan, issurmounted by a dome. This is linked tothe underneath space by pendentives andcorbels, inserted at the corners; one ofthem bears an incision of the year 1708.On the bottomwall, inside aniche, is awoodensimulacrum ofOur Lady ofGraces,worshipped bythe communityof <strong>Iglesias</strong>, as abelief has itthat the Virginwould haveinterceded forthe town to beset free fromthe calamity oflocusts in1735.All the liturgical pieces of furniture - the altar, theEucharistic table and the ambo - are recent worksmade in the attempt to recreate, as far as possible,the presbytery area as it was before modifications ofthlate 19 century.Therefore, the great wooden reliquary made bySister Giuseppina Pinna has found a new place ontothe new altar. It is a handicraft of neo-Gothic style,in carved, gold-plated wood, guarding the relics ofSan Placido, donated to the monastery of <strong>Iglesias</strong> byPope Gregory XVI in May 1842.Exposed for veneration along the walls of the naveare a few noteworthy canvases of artistic andhistorical interest, such as a painting of Saint Saturnand another one featuring the Virgin with theChild. The first (100 x 180 cm) was painted by anunknown author and can be referred to the end ofth16th and the beginning of 17 century. The secondth th(18 -19 century) portrays the Virgin surrounded bySaints Severo and Severino, Cartoforo andVittorino, worshipped as protectors of masons. Thisis why the work was probably requested to a localartist by the town Guild of masons, whose seat washosted right in this church.13


Cattedrale di santa Chiaraa chiesa di santa Chiara, eretta tra il1284 ed il 1288 durante la signoria delConte Ugolino di Donoratico il cui Lstemma campeggia nell'iscrizionededicatoria a lato dell'ingresso, è l'unicaCattedrale della Cristianità dedicata allaSanta di Assisi e rappresenta, nellestrutture originarie superstiti, unatestimonianza della transizione dalle lineeromaniche a quelle gotiche, entrambe peròlette in chiave isolana. La facciata èaffiancata da un coevo campanile a cannaquadrata nella cui cella campanaria sitrovano quattro bronzi di cui il più antico -opera di Andrea Pisano - rimonta al 1327.14


'interno ad aula mononavata èsuddiviso in quattro campate daarchi trasversali acuti, ciascuna Ldi queste, compresa l'ultima che èoccupata dall'area del presbiterio, ècoperta da elaborate volte a crocieranervate. Queste vennero poste inopera negli anni compresi fra il 1576ed il 1588 e rivestono particolareimportanza per le loro raffigurazioniche rimandano alla sensibilitàartistica e religiosa che ha connotatola società cittadina in epocaspagnola. La gemma centrale dellaprima volta reca scolpito ilcrocifisso, quella della secondacampata una scena del martirio diSant'Antioco (patrono delladiocesi). La terza volta ha al centrola figura a tutto tondo diSant'Antioco orante. La voltapresbiteriale al centro presenta ilCristo nelle vesti di Giudice alla finedei tempi, mentre nelle gemme ochiavi minori sono raffiguratirispettivamente santa Chiara, sanSebastiano, ancora sant'Antioco esan Giovanni Evangelista.Sulla destra dell'ingresso si trova unangelo porta bacile in marmobianco, realizzato nella prima metàdel secolo XVII, riconducibile allaproduzione tardo manierista diambito napoletano.Al centro della navata, sulpavimento, tra la prima e la secondacampata, una lastra in marmo indicala sepoltura del canonico iglesienteEmanuele Marongiu che fu vescovodi Nuoro fino al 1852.Saint Clare's CathedralRaised in 1284-1288 during the signoriaof Count Ugolino of Donoratico - whosecoat of arms stands out in the inscriptionbeside the entrance - this is the onlyCathedral of Christianity ever dedicatedto Saint Clare. Representing an evidenceof the change from Romanesque toGothic style in Sardinia, its façade issided by a coeval bell tower of squaredplan, guarding four bronze bells;Angelo porta bacile, chiesa di santa ChiaraAngel carrying the stoup, Saint Clare's churchthe oldest (1327) is by A. Pisano. Inside, transversepointed arches divide the single nave into four bays;all of them (including the last one, above thepresbytery area) are covered by cross vaults built in1576-1588, enriched by fine works reflecting localsttaste in the Spanish age. The 1 keystone is sculptedndwith a Crucifix; the gem of the 2 bay contains ascene from the martyrdom of St. Antioco (Patron ofrdthe diocese). In the 3 key is a figure in the roundof a praying St. Antioco. The presbytery vaultcarries a figure of Christ the Judge and gems withSaints Clare, Sebastiano, Antioco and John theEvangelist.To the right of the entrance is an angelin white marble, carrying a holy-water font,thsculpted in 17 C. in late-Mannerist style. Betweenst ndthe 1 and 2 bay, a gravestone on the floorindicates the burial of a cleric from <strong>Iglesias</strong>,Emanuele Marongiu, bishop of Nuoro until 1852.15


ulle pareti della navata vennero aperte a L'attuale transetto sinistro è invece ilpartire del secolo XV due cappelle per risultato dell'ingrandimento di unalato. La prima a destra dedicata a san piccola cappella cinquecentescaSNicola vescovo di Mira ne accoglie ildedicata a sant'Antioco; cappellasimulacro di fattura seicentesca. Nella che, a partire dal 1656, venneseconda cappella di destra, estesamente ingrandita e abbellita, ma che vennerimaneggiata nel secolo XIX e attualmente ultimata solamente nel 1680 e cioèdedicata alla Vergine del Carmelo, vi è la quando l'architetto ligure Domenicolastra tombale del vescovo di <strong>Iglesias</strong>Spotorno costruì il corpo cupolato.Giuseppe Delle Piane, morto nel 1920. Nel 1683, il Capitolo dellaSull'altro lato la prima cappella, già dedicata Cattedrale, commissionò, per questaal Santissimo Sacramento, ospita un altare cappella, allo scultore di originenella cui nicchia si trova il simulacro della siciliana Onofrio Damatto laVergine del Rosario. Si tratta di uncostruzione dell'altare da realizzarsisimulacro ligneo policromo e in p<strong>arte</strong> in stucco e marmo. Questodamaschinato, riconducibile alla metà del manufatto fu presto soppiantatosecolo XVII. La seconda cappella a sinistra dalla messa in opera del grandeoggi destinata al culto di san Giovanni altare ligneo che, iniziato nel 1712,Battista accoglie i resti del vescovo di <strong>Iglesias</strong> venne ultimato nel 1718 e che ancoraGiovanni Pirastru, deceduto nel 1978. oggi si impone con la sua mole.Statua di sant’Antioco, chiesa di santa ChiaraStatue of St. Antioco, Saint Clare's churchTwo chapels were opened on each side ofththe nave walls, starting from the 15 C.On the right side, the first chapel hosts ath16 -C. simulacrum of San Nicola, bishop ofMira. The second, largely restyled in theth19 C. and now dedicated to the Virgin ofCarmelo, guards the tombstone of thebishop of <strong>Iglesias</strong> Giuseppe Delle Piane,died in 1920.On the opposite side, the first chapel(formerly dedicated to the HoliestSacrament) hosts an altar in whose niche isthe simulacrum of the Virgin of theRosary, a wooden, partly damaskedthpolychrome statue, dating from mid-17century.Dedicated to Saint John the Baptist, thesecond chapel on the left guards theremains of the bishop of <strong>Iglesias</strong> GiovanniPirastru, died in 1978.The present-day left transept results fromththe enlargement of a small 16 -centurychapel dedicated to Saint Antioco. Thechapel was widened and embellished since1656, but it was completed only in 1680,when the Ligurian architect DomenicoSpotorno built its domed structure.In 1683, the Chapter of the Cathedralentrusted the Sicilian sculptor Onofrio Damatto with the building of an altar for this chapel, to bemade in plaster and marble.His work was soon replaced by the installation of a great wooden altar completed in 1718, stillimpressive in all its grandeur.16


'altare (m 11,00 x contenente le reliquie del Santo. Nelle nicchie laterali7,70), realizzato in del primo ordine vennero invece inseriti i seicenteschilegno di ginepro simulacri di san Benedetto e di santa Chiara.Lintagliato e dorato, si Nella più ampia nicchia centrale si trova invecesviluppa su due ordini: l'imponente statua tardo cinquecentesca di sant'Antioco.quello inferiore scandito Sulla parete destra di questa cappella è posta un'epigrafeda tre nicchie racchiuse risalente all'VIII secolo e che, trovata nelle catacombe dientro quattro colonne sant'Antioco, nell'isola omonima, venne qua trasferitatortili; quello superiore, insieme alle reliquie del santo. L'iscrizione menzionacompreso fra duelavori di restauro svolti nella chiesa sulcitana dal suocornicioni spezzati vescovo Pietro.aggettanti, è suddiviso intre specchi da quattrograndi telamoni.Il tutto è coronatodall'imponente fastigiocon dipinto raffigurantel'Onnipotente(attribuito a GiacomoAltomonte), incorniciatoda balaustri tra vasi,volute e festoni.Negli specchi laterali delsecondo ordine sonoinseriti due scompartipittorici eseguiti da JuanMaria Scaleta nel 1718 eaventi come soggettoepisodi della vita disant'Antioco. Nellanicchia centrale delsecondo ordine siconservava, fino al 1851,l'urna d'argentoVolte a crociera della chiesa di Santa ChiaraCross vaults of Saint Clare's churchThe altar (11.00 x 7.70 m), enframed by balustrades Clare, while the wider,made of carved and gilt among vases, wreaths and central niche shows anjuniper wood, is structured festoons. impressive statue of Saintthin two orders: the lower oneThe side panels of the secondAntioco, of late 16 century.is marked by three nichesorder host two pictorial On the right wall of thisenframed by four spiralcompartments performed by chapel is an epigraph of thecolumns; the upper one,thJuan Maria Scaleta in 1718, 8 century found in thecomprised between twofeaturing scenes from the life catacombs of Saint Antioco,broken, jutting cornices, isof Saint Antioco. In the in the homonymous island.divided into three panels bycentral niche of the second The piece was transferred tofour big telamons.order was a silver urnSt. Clare's along with theSuch a work is crowned by containing the relics of the relics of the Saint. Thean imposing fastigium with a Saint (until 1851). The side inscription mentionspainting representing the niches of the first order restoration works carried outAlmighty (work attributed guarded the wooden statues in the Sulcis church by itsto Giacomo Altomonte), of San Benedetto and Saint bishop Pietro.17


ella parete opposta è invece inseritauna lapide del 1763 che ricorda ilristabilimento dell'indipendenza Ndella diocesi di <strong>Iglesias</strong>, arbitrariamenteunita a quella di Cagliari nel 1513.Il transetto destro, costruito nel 1841,ospita un altare in marmo policromorealizzato per il presbiterio nel 1769 damaestranze di probabile formazioneligure e donato dal vescovo TomasoMaria Natta. Sulla parete di fondo diquesta stessa cappella si trova inoltreun'opera pittorica realizzata da GiovanniMarghinotti nella prima metà del secoloXIX e raffigurante la Vergine con AnimePurganti.Simulacro di santa Chiara - Simulacrum of Saint ClareA gravestone of 1763 was incorporated ontothe opposite wall to celebrate the newlyconquered independence of the diocese of<strong>Iglesias</strong>, that had been arbitrarily annexed tothe diocese of Cagliari in 1513.The right transept, built in 1841, hosts analtar in polychrome marble, created for thepresbytery in 1769 by workers of likelyLigurian school and donated by the bishopTomaso Maria Natta.On the bottom wall of the same chapel is apictorial work by Giovanni Marghinotti, ofththe first half of 19 century, portraying theVirgin with the Souls of Purgatory.18


l presbiterio, il della vergine e della Trinità, indicata da un angelo.cui assetto La cattedrale custodisce inoltre un'importante collezione diattuale si deve in oggetti preziosi ad uso liturgico e di paramenti sacri. Tra gliIgran p<strong>arte</strong> agli argenti particolare importanza rivestono un pastorale,interventi attuati finemente lavorato con la tecnica del cesello e dello sbalzo, enella metà del attribuito a bottega cagliaritana del secolo XVI; due crocisecolo XIX,processionali di struttura tardo gotica e diversi calici, uno deiaccoglie un altare quali datato reca l'iscrizione “de la obra de santa Juliana 1628”.neoclassicorealizzato suprogetto di AndreaUgolini. Nell'absideè presente il corodei Canonicirealizzato in legnointagliato mentresulla parete difondo si trova unimponente olio sutela riconducibile alsecolo XVIII eraffigurantesant'Antioco,santa Chiara esant'Agnese ai piediThe presbytery,whose presentappearance is largelydue to worksperformed in midth19 century, hosts aneo-classical altarmade upon a projectby Andrea Ugolini.The apse is linedwith a choir stall incarved wood, whilethe bottom wallshows a magnificentoil on canvas datingthfrom the 18century, portrayingSaint Antioco, SaintClare and SaintAgnes before theVirgin and theTrinity, indicated byan Angel.The Cathedral alsoguards an importantcollection of preciousitems for liturgicalCampanile della chiesa di santa ChiaraBell tower of Saint Clare's churchuse, as well as several sacred vestments.Among the silverware is a noteworthy pastoral staff, finely chiselledthand embossed, a work attributed to a shop of Cagliari of the 16century; also, two processional crosses, of late-Gothic structure, andseveral calices, one of them bearing the inscription 'de la obra de SantaJuliana 1628'.19


AV IO N T FA I VA N AVAIIC A M PD A N OMura pisaneI VS. GiuseppeNVA ISA T A TVICO DUOMOC O RS OVIA SARCIDANOVIACANELLESM A TT EO T T IVI AO M A RAD O IMMunicipioS. MicheleOLLMura pisaneChiesa dellaPurissimaP.zzaMunicipioP.zzaCollegioPalazzoVescovileA V ITeatro ElectraD ECattedrale disanta ChiaraL L AL O T T IC A V A LV I AL EMuseoEtnograficoP.zzaLa MarmoraS. DomenicoA O N O R EPalazzettoLibertyN Z O N IV IA S. MARCELLOAIVUPV I AArchivio storicoD E L LA Z ES. FrancescoC CAI M D E CAI VP.zzaManzoniAG.M.A N G IO YMadonnadelle GrazieChiesa delleAnime PurgantiPIstituto Minerario“G. Asproni”TorrepisanaVAISIC RIScuole elementariV I AR O M APalazzinadell'AssociazioneMineraria Sarda20


VIAS.OV I AV I AC AP PU CC IN IR EICarta dei monumentiMonuments mapS. AntonioAbateNostra Signora diBuoncamminoA N TO N ICastello diSalvaterraG I U S E PEG A R I B A L D IMura pisaneStazioneFerroviariaV I AA I VS A NCSAA LP PV AU CT OCI NNostra Signora di ValverdeCimiteromonumentaleTorre pisanaChiesa delsanto SalvatoreP.zza SellaBizantinoByzantineC IA M SP.zza OberdanPisanoPisanG RV IABibliotecaMediatecaCatalano-AragoneseCatalan-AragoneseDalla Controriforma al periodo SabaudoFrom the Counter-Reform to the age of SavoyMura visibiliVisible wallsMura inglobate negli edifici privatiWalls inbuilt in private structures21


Chiese di derivazioneCatalano - AragoneseReligious architecture of Catalan-Aragonese derivation22


Chiesa di san Francescoa presenza dei frati minori è testimoniata ad<strong>Iglesias</strong> dal 1324, ma si dovrà attendere il 1328per avere le prime attestazione dell'esistenza inLcittà di un vero e proprio loro convento. Anche inquel contesto non si ha però menzione di una chiesadedicata al Santo di Assisi per quanto sia lecitoritenere che annesso ad un primo convento vidovesse essere anche un edificio di culto.Di questa chiesa originaria, presumibilmente didimensioni più contenute rispetto a quella giuntafino a noi, persistono alcuni resti identificabili con ivani finestrati che si aprivano sulle pareti dellanavata. Si è recentemente cercato di ricondurreanche alla primitiva fabbrica un plinto di colonnarinvenuto in seguito a recenti lavori di restauro e cheha fatto supporre una struttura iniziale dell'edificiodi tipo romanico e pianta basilicale. L'ipotesi, perquanto affascinante, non trova corrispondenza neifatti perché quell'interessante manufatto altro non èche il supporto e p<strong>arte</strong> di una colonna su cuipoggiava il pulpito collocato proprio in quel sito ecioè tra la quarta e la quinta cappella sul lato destro.L'edificio attuale, frutto di un totale rifacimentoiniziato sul finire del Quattrocento e protrattosi finoagli ultimi anni del secolo XVI, rispondecompletamente ai canoni dell'architettura tardogoticacatalana.Nella semplice facciata si apre un portale archiacutotipico degli edifici sardi di ispirazione catalana. Inlinea con esso un rosone racchiuso da cornicimodanate e più in alto una mensola su cui poggiauna graziosa scultura in marmo che rappresenta laVergine incinta. Altri due oculi laterali completanola decorazione del prospetto.La Vergine incinta su una mensola della facciataStatue of the pregnant Virgin upon a console onto the façadeSaint Francis's churchThe presence of Minor Friars in<strong>Iglesias</strong> was confirmed since1324, though the first evidenceof a proper convent assigned tothem dates back to 1328.Despite that, there is nomention of a church dedicatedto the Saint of Assisi, althoughit is likely that the earlyconvent had to be sided by achurch.The earliest edifice, probablysmaller in size if compared tothe present one, has left a fewvestiges of windowed spacesonce opening along the nave.Recently, an attempt was madeto ascribe a plinth of column,unearthed during restorationworks, to the earlier building;this has led to theorize aninitial Romanesque structure,with basilica plan. Thoughinteresting, such hypothesis hasnot been confirmed, as thehandicraft is in fact a fragmentof a column supporting thepulpit, sited right there,between the fourth and thefifth chapel on the right side.The present-day building,resulting from a totalthrenovation st<strong>arte</strong>d in late 15century and continued untilthlate 16 century, is a perfectexample of Catalan, late-Gothicarchitecture.The plain façade presents aportal with pointed arch,typical of Sardinian buildings ofCatalan roots. The decorationof the prospect is completed bya rose window, enframed bymoulded cornices and sided bytwo oculi, and a consolesupporting a fine, little marblestatue representing thepregnant Virgin.23


'interno si presenta scandito in campate da archi trasversali poggianti su semipilastri in conci di trachite sagomati. Sui capitelli di quest'ultimi insistono scudiche, uguali specularmente, recano stemmi e iscrizioni. La prima coppia di scudi,Lquella posta sui semipilastri dell'ultima campata in direzione del presbiterio, reca unostemma inquartato; nei quarti primo e quarto di questo scudo si vede un ramo traversoe nel secondo e terzo una mano che stringe un albero diradicato. Ai lati dello scudo,nella p<strong>arte</strong> bassa del capitello sono incise le prime due cifre dell'anno 1584 che sicompleta nel capitello difronte, sotto un altro scudoche porta la medesima figura.Nei capitelli del secondo eterzo pilastro sono scolpitiscudi con lo stemma dellamunicipalità iglesiente inepoca aragonese e spagnola.Sul capitello del quartopilastro appare sia a destrache a sinistra lo stemmadell'ordine francescano: duebraccia incrociate. Lo scudosuccessivo, sul quintocapitello, reca l'iscrizioneO.P.A. (opera) e la data 1558.Nella prima campataaddossata alla controfacciatainsiste la cantoria sorretta daarco a sesto ribassato,anch'esso tipicodell'architettura isolana coevae chiusa da un alto parapettosuddiviso in 8 scompartidecorati a traforo.Il presbiterio in originealquanto sopraelevato neiconfronti dell'aula, vennerealizzato come si evince dallalapide posta alla sua sinistranel 1523. Aperto da un arcoogivale a fasce bicrome sicaratterizza per la sua voltasemipoligonale che siraccorda al centro nella chiavedi volta in cui è scolpito ilcrocifisso doloroso.Sull'aula mononavata copertada una travatura lignea aInterno di san Francesco - Saint Francis's, interiorspioventi, tra i semipilastri si aprono sette cappelle per lato. Questi ambienti, perquanto quasi tutti riconducibili alla comune matrice tardo gotica di derivazionecatalana, risultano tra loro non conformi per ampiezza e per esecuzione. Costruiti inmomenti diversi essi si legano all'iniziativa privata riconducibile ad alcune famiglieiglesienti che vollero erigere queste cappelle a luogo delle proprie sepolture.24


Inside, transverse arches are supported by semi-pillars of shaped trachyte ashlars; capitals arestengraved with identical and opposite shields with coats of arms and inscriptions. The 1 couple ofstshields, supported by the semi-pillars of the last bay, shows a qu<strong>arte</strong>rly heraldic sign. In the 1 andth nd rd4 qu<strong>arte</strong>rs is a transverse branch and, in the 2 and 3 ones, a hand holding an eradicated tree.At the shield sides are the first two figures of year 1584, reflected by an identical shield (oppositerd ndcapital). Capitals of the 3 and 2 pillars are sculpted with the emblem of the municipality ofth<strong>Iglesias</strong> in Aragonese and Spanish age. The capital of the 4 pillar shows the Franciscan insigniath(i.e., two crossed arms) on either sides. The shield on the 5 capital bears the O.P.A. ('opera')stinscription and the date 1558. Above the 1 bay of the counter-façade, the choir is supported by atypical depressed round arch and closed by a high parapet with 8 compartments, decorated infretwork. The presbytery (1523) was initially raised above the ground level of the hall, as a marbleslab confirms. Opening into an ogee arch with bichrome bands, it shows a semi-polygonal vault anda keystone with a doleful Christ. The single-nave hall has got a two-pitched wooden truss roof andcounts 7 chapel on each side, divided by semi-pillars. Despite of their common late-Gothic Catalanderivation, these structures differ as to width, manufacturing and age. They were commissioned bya few households of <strong>Iglesias</strong> who had these chapels built as their sepulchre.25


a quinta cappella di sinistra, entrando, voltata acrociera e con chiave decorata dall'iscrizione delmonogramma cristologico JHS ospita un altareLmarmoreo eseguito su progetto dell'architettoGariazzo nel 1931 e comprendente un mosaico incui è raffigurata santa Barbara. La sesta cappellapresenta un altare (collocato nel 1939) e una piccolamonofora entrambi eseguiti su disegnodell'architetto Gina Baldacchini che realizzò gliaffreschi che ornano le pareti della cappella. Nel1938 venne anche collocata sull'altare una palapittorica raffigurante l'Immacolata. L'opera furealizzata da Antonio Cianci. Per quanto riguarda lecappelle del lato sinistro la serie si apre con quellache immette in un vano più ampio e di realizzazionetardo seicentesca. Questo ambiente con cupolavenne realizzato dall'architetto di origine ligureDomenico Spotorno come cappella dedicata al cultodi sant'Antonio da Padova. Oggi ospita il retablodel Mainas. Tra le altre cappelle del lato sinistro sisegnala la quarta in cui si trova attualmentecollocato un organo a canne realizzato a cavallo traSei e Settecento e proveniente dalla chiesa sassaresedi santa Maria di Betlem. La quinta cappella,dedicata al ricordo dei caduti nella guerra del 1915-18 e il cui nome è eternato dalle lapidi apposte allepareti, ospita un grande crocifisso in bronzo operadello scultore sassarese Tilocca. Il crocifisso el'altare in pietra della cappella furono inaugurati il 4novembre 1951.Qui è anche collocata la pietra tombale del primocamerlengo catalano di Villa di Chiesa, Guglielmode Rivo morto nel 1328. La lastra sepolcrale vennerinvenuta durante alcuni lavori di restauro nelchiostro annesso al convento, nella p<strong>arte</strong> dello stessoche ora è di proprietà comunale.Sempre in questa cappella, voltata con crocieranervata, si trova anche una statua in terracotta cheraffigura un frate seduto e meditabondo. Si tratta diun pregevole manufatto riconducibileprobabilmente al secolo XV.The fifth cross-vaulted chapel onthe left, whose keystone on thecross vault is decorated with theChristological monogram (JHS),hosts a marble altar made upon aproject by the architect Gariazzo(1931), including a mosaicfeaturing Santa Barbara.The sixth chapel shows an altarplaced in 1939, as well as a onelightwindow. Either works, aswell as the frescoes adorning thewalls of the chapel, were madeupon a project by the architectGina Baldacchini.A pictorial altar-piece representingthe Immaculate was added in 1938(work by Antonio Cianci).Regarding the chapels on the leftside, the first one to the right leadsto a wider space, dating back toththe late 17 century, surmountedby a dome. Built by the Ligurianarchitect Domenico Spotorno andformerly consecrated to St.Anthony from Padua, this chapelnow exhibits Mainas's retable.Among the other chapels on theleft, the fourth chapel is worthnoticing as it contains a pipe organof 1600-1700, coming from St.Mary of Bethlehem's.On the walls of the fifth chapel,two plaques immortalize thenames and the memory of thedead of 1915-18 war. This chapelalso hosts a big bronze Crucifix bythe sculptor Tilocca, from Sassari.Both the Crucifix and the stonealtar of the chapel werethinaugurated on 4 November,1951. Still in this chapel is agravestone placed to remember thefirst Catalan camerlengo of Villadi Chiesa, Guglielmo de Rivo(died in 1328). This tombstonewas found during restorationworks in the cloister annexed tothe convent, in the portion nowbelonging to the municipality.This ribbed, cross vaulted chapelalso hosts an earthenware statuerepresenting the figure of a sittingfriar caught in a meditatingattitude. This is a valuable workththat might be dated from the 15century.Scudo tardogotico, San FrancescoLate-Gothic shield, Saint Francis's


Il retablo del Mainasl polittico, tempera su tavola (cm335 x 242), attribuito ad AntiocoMainas (1537-1571) è formato da I6 scomparti, divisi da corniciintagliate e dorate, disposti su dueordini e poggia su una predellasuddivisa a sua volta in cinqueriquadri. Nello scompartoprincipale in basso l'Annunziata ein alto il Crocifisso tra la Madonnae san Giovanni. In quello di destra,l'Adorazione dei pastori in basso esant'Orsola fra le vergini in alto. Inquello di sinistra l'Adorazione deimagi in basso e santo Stefanolapidato in alto. La predellapresenta nel riquadro centrale laResurrezione di Gesù; nel primoriquadro a destra i santi Pietro eAccursio, i santi Bernardo edAdiuto nel secondo. A sinistra isanti Ottone e Francesco d'Assisi enello scomparto esterno Bernardinodi Siena e Antonio di Padova.L'opera si inscrive nell'ambito dellaproduzione artistica della bottegacagliaritana di Stampace (dal nomedell'omonimo quartiere di Cagliariin cui aveva sede) e si definisce perun carattere stilistico dai tonipopolari e narrativi. In questa stessacappella sono inoltre conservate trecampane provenienti dal distruttocampanile. Si tratta di tre bronzirealizzati tra la fine del secolo XVI ela seconda metà del secolo XVII.Mainas's retableThe polyptych (tempera on canvas, 335 x242 cm) attributed to Antioco Mainas(1537-1571), consists of 6 compartmentsdivided by carved, gilt frames, arranged on two orders and supported by a predella divided into 5panels. The main panel (lower sect.) illustrates the Annunciation; above is a painting of the Crucifixbetween the Virgin and Saint John. The right p. shows shepherds' Adoration (lower sect.) and St.Orsola among the virgins (up. sect.). The left p. describes the three Kings' Adoration (lower sect.)stand St. Stephen's martyrdom (up. sect.). In the central p., on the predella, a Resurrection; the 1 p.ndon the right portrays St. Peter and Accursio, while in the 2 p. are St. Bernard and Adiuto. On theleft, St. Ottone and St. Francis of Assisi. The external compartments feature Saints Bernardino ofSiena and Anthony of Padua. This work refers to the artistic production of the Stampace shop(after the name of the homonymous qu<strong>arte</strong>r of Cagliari), marked by a popular, narrative style.th thThe same chapel guards 3 bronze bells of 16 -17 C. recuperated from the destroyed bell tower.27


Chiesa di san Michele’edificio, il cui prospetto non venne mai ultimato, costruito tra la fine del secoloXV e gli inizi del successivo, propone i consueti caratteri del tardo gotico catalano:aula scandita in campate da archi acuti trasversali e presbiterio coperto da volta aLcrociera. Sulla parete di fondo una nicchia centinata ospita il simulacro del santotitolare. Riconducibile all'impianto originario è l'acquasantiera posta a sinistradell'ingresso. La pila è sostenuta da una base tronco piramidale che regge il fustoornato da una decorazione a matassa e da bacellature, e che si rastrema fino a unostretto collarino da cui comincia ad allargarsi fino all'innesto del bacile. All'esternoquest'ultimo presenta una decorazione che richiama le composizioni ad ovuli epalmette di tradizione antica. All'interno del bacile si trovano scolpiti ad alto rilievoquattro grossi pesci, sparsi disordinatamente.Successivamente, secolo XVII, all'originario corpo di fabbrica venne aggiunta unacappella laterale con volta “a botte”. In essa sono custoditi i simulacri che in occasionedei riti religiosi della Settimana Santa vengono portati in processione.Interno della chiesa di San Michele - Interior of the church of San MicheleChurch of San MichelethThe façade of this building was never completed. Built between the end of the 15 century andththe early 16 century, it presents the typical features of Catalan late-Gothic style: a hall markedby bays with transverse, pointed arches and a presbytery covered by a cross vault. On the bottomwall, a shell-like fluting niche hosts the simulacrum of the Saint to whom the church is dedicated.The original plan has conserved the holy-water font on the left of the entranceway. The stoup issupported by a stem decorated with interlace motifs and mouldings, supported by a truncatedpyramidbasis, tapering in a thin neck and then widening up to the insertion of the basin. Theexterior of this latter presents a decoration recalling compositions with egg-and-dart moulding,of most ancient tradition. Inside the stoup is a high-relief of four big fish, randomly scattered.thA barrel-vaulted side chapel was then added to the original building structure (17 C.).It guards the statues that are carried in procession on the occasion of Holy Week rites.28


uesto oratorio dedicato all'arcangelo Michele venne edificato, infatti, per iniziativadella Confraternita del Santo Monte sotto l'invocazione ed il titolo dellaQSS. Vergine della Pietà. Questa istituzione religiosa che venne eretta adArciconfraternita con breve pontificio del 16 novembre 1616, annovera del resto, sindalle origini, tra i suoi scopi e le sue finalità quelle di esercitare opere di misericordiacorporale e di misericordia spirituale. Queste due attività si realizzaronoconcretamente nell'assistenza che i confratelli offrivano ai condannati a morte enell'organizzazione dei riti della Settimana Santa. Questi ultimi riti si compiono ancoroggi e in occasione della Settimana Santa l'oratorio di san Michele diviene il centrodella vita religiosa cittadina. Da qui partono le suggestive processioni attraverso lequali il popolo dei fedeli è chiamato a rivivere i misteri della passione e morte di Gesù.Con rituali rimasti invariati nei secoli i confratelli nei loro caratteristici abiti diderivazione spagnola accompagnano i fedeli in questa rievocazione suggestiva chepercorrendo le strade del centro storico di <strong>Iglesias</strong> invita al raccoglimento, allameditazione e alla preghiera. I bambini, i giovani e gli adulti p<strong>arte</strong>cipano alleprocessioni indossando una tunica bianca di tela che copre fino al polpaccio e che èstretta in vita da un cordone, mentre il viso è celato da un cappuccio detta Visiera.A motivo di questo abbigliamento vengono detti Baballotti; termine che in sardocampidanese si può tradurre come animaletto o piccolo insetto. Coloro cheapp<strong>arte</strong>ngono all’Arciconfraternita sono detti invece Germani; termine che derivadallo spagnolo hermano (=fratello). Il loro abito è composto da una camicia ornata dafiocchi di velluto nero e davolanti sulle spalle, sul girocollo,lungo l’apertura anteriore enell’estremità delle maniche.Un’ampia gonna lunga fino acoprire le caviglie completal’abito, arricchito da una fasciadi seta bianca con coccarda chestringe i fianchi.Processione del Venerdi Santo - Good Friday's processiongarments of Spanish origin and accompany thecongregation down the streets of the old town, in anevocative event inviting to meditation and prayer.Children, youngsters and adults take part to processionswearing a white, calf-length tunic of cloth, tightened by acord at their waist. Their face is concealed by a hood called'visiera'. Due to their particular outfit, they are called'Baballotti' in Sardinian (in the Campidanese variant,where it means 'small animal, or insect'). In contrast, theArchconfraternity members are called 'Germani' - term ofplain Spanish derivation, from 'hermano', i.e.'brother').Their shirt is adorned by black velvet ribbons and volantson the shoulders, around the neck, along the frontopening and at the end of the sleeves. A starched ankle-length skirt - tied on the hips by a white silk band endingin a rosette - and a pointed hood complete their attire.Indeed, this oratory dedicated tothe Archangel was built on theinitiative of the 'Confraternita delSacro Monte della SS.Verginedella Pietà'. The Brotherhood wasraised to the status ofArchconfraternity by a Papal Briefthof 16 November, 1616. Indeed,charitable corporal works andspiritual mercy have always beenits inspiring principles, put intopractice in the assistance to peoplesentenced to death and in theorganization of Holy Week ritesas well. In Holy Week, theoratory becomes the focus of thereligious life of the town, as this isthe meeting place of theprocessions, calling the faithful tothe mysteries of Jesus's passion.Carrying out rituals unchangedthroughout the centuries, thebrothers wear their characteristic29


Chiesa di san Domenicoa costruzione di questo edificio fu patrocinatanei primi anni del secolo XVII dal vescovo diAlghero Nicolò Canavera, nativo di <strong>Iglesias</strong>, cheLvolle apporre il suo stemma episcopale al centrodell'architrave del portale. Grazie ad un lascito,disposto nel 1613, dal canonico Melchiorre FençaCanavera, venne annesso alla chiesa un convento difrati domenicani che, accettando le condizioni dellascito, si impegnavano a impartire gratuitamentel'istruzione ai bambini poveri.I domenicani continuarono ad ufficiare la chiesafino a quando, a seguito della soppressione degliordini religiosi, questa passò primaall'amministrazione statale del Fondo per il cultoper essere poi, da questa, ceduta al Comune di<strong>Iglesias</strong>, in modo definitivo, il 22 febbraio 1885.L'edificio, nel suo evidente aspetto tardo gotico,rappresenta una testimonianza di quella faseartistica di revival stilistico che caratterizza un certotipo di committenza artistica sarda sul finire delCinquecento e l'inizio del Seicento.La facciata presenta un portale inquadrato dacolonne corinzie ed architrave, sormontato da unarco trilobato in cui si apre una piccola finestra; ailati altre due colonnine sostengono un piccolotimpano. Il modello ispiratore è il portale gotico deltransetto sinistro del duomo di Cagliari e ripropostopoi nel portale principale della chiesa di sanLeonardo a Serramanna.Church of San DomenicoThe bishop N. Canavera, fromth<strong>Iglesias</strong> (early 17 C.), wanted tohave his Episcopal emblem on thelintel of this church.A 1613 bequest by the priest M. F.Canavera annexed a convent ofDominicans to the church, uponthe friars' commitment to teachpoor children for free.The clear late-Gothic appearanceof the building is a stylistic repriseof a Sardinian artistic productionmarking the end of 1500-beginning of 1600. The façade,outlined by a flat roofing withsawteeth crenellation, refers toCatalan models.The portal is enframed byCorinthian columns; the lintel issurmounted by a trilobate archwith a small window. Two littlecolumns on either sides support asmall tympanum.Inside, the single-nave hall isdivided into four bays by pointedarches springing from pillars oftrachyte ashlars. On the right sideof the entrance is a white marbleholy-water font of 1611, bearingbishop Canavera's heraldic sign.30


Pila per l’acqua santa - Holy-water fontInterno - InteriorSeveral gravestones were inserted along the navewalls. Four side chapels open along the walls. Theyare all barrel vaulted, except for the one dedicated tothe Virgin of the Assumption, which has got apavilion dome.Built in 1641 by the Confraternity of the Rosary, thischapel was used by the sodality for their meetings.Then, in 1699, a house adjacent to the right side ofthe edifice was ceded to the brothers to use it as theirOratory.The first chapel on the left presents a marble altarwith a statue of San Domenico. Three niches host thesimulacra of the Virgin of the Defence, of San Biagioand Sant'Anna.The chapels on the right were built 1910-1926. Thethfirst one hosts a Crucifix; in a side niche is a 17 -C.wooden polychrome statue of St. V. Ferrer. The otherchapel, featured as a grotto, is dedicated to the Virginof Lourdes.l prospetto del san Domenico, aterminale piano con merlatura adenti di sega, rimanda, invece, a Iedifici coevi del meridionedell'isola; edifici a loro voltaimpostati su modelli provenientidal meridione della penisola Ibericae più precisamente dalla chiesa diSan Giorgio di Plobet (Catalogna).L’interno ha pianta ad aulamononavata, divisa in quattrocampate da archi a sesto acutoimpostati su semi pilastri realizzatiin conci di trachite. A destradell'ingresso è posta la pila perl'acqua santa. Si tratta di unmanufatto realizzato nel 1611 inmarmo bianco e recante lo stemmadel vescovo Canavera.Sulle pareti della navata vennerocollocate diverse lastre tombali chein origine risultavano inserite nellapavimentazione. La prima a destraè del canonico Francesco Fontana,morto nel 1801, la seconda reca ilsettecentesco epitaffio del canonicoBenedetto Apostoli il cui ritratto èscolpito in alto rilievo sul marmo.La terza lastra tombale è delvescovo Nicolò Canavera (morto il13 luglio 1613). L'ultima epigrafe sitrova nella parete sinistra; è diGiovanni Battista Cogoti e risale al1772.Lastra tombale del vescovo CanaveraBishop Canavera's gravestone31


i lati dell'aula si aprono quattro cappellelaterali, due per lato. Queste hannocopertura con volta a botte, tranne la Aseconda a sinistra, quella dedicata oggiall'Assunta, ma anticamente alla Madonna delRosario, coperta con cupola a padiglione.In questa cappella, eretta nel 1641 per iniziativadella Confraternita del Rosario quando eraconservatore della stessa Giacomo Cavardo, siriuniva questo pio sodalizio almeno fino aquando, nel 1699 il rettore della chiesa padreNicolò Cani (futuro vescovo di Bosa), cedette aiconfratelli una casa addossata al lato destra dellachiesa al fine di adibirla a Oratorio del Rosario.La prima cappella a sinistra, originariamentededicata a san Domenico, presenta un altare inmarmo sul cui fronte è scolpito il santo fondatoredell'Ordine.Sulla parete si aprono trenicchie che ospitanoaltrettanti simulacri, al centrola Vergine della Difesa, adestra san Biagio e a sinistrasant'Anna. Le cappelle dellato destro furono realizzatetra il 1910 e il 1926. La prima,entrando, venne dedicata asan Luigi Gonzaga (ora ospitaun crocifisso e in una nicchialaterale il seicentescosimulacro ligneo policromo disan Vincenzo Ferrer) mentrela successiva cappella,realizzata a foggia di grotta èdedicata alla Madonna diLourdes.Cappella della Vergine Assunta - Chapel of the Virgin of the AssumptionInterestingly, this church does not have a presbytery, as it had been completely demolished tobuild a street. The arch once opening to the presbytery is now closed by a bottom wall.th thThe current altar was placed there between 19 -20 C. Its central niche guards the simulacrumof San Domenico.The underside of the triumphal arch, marked by rectangular panels, is decorated by Renaissancemotifs, very similar to those of the church dedicated to the Virgin of Graces.A fine stone lavabo in the annexed sacristy shows a lobated rim, adorned in the outside, and arosette with rough images of water animals. The small basin is supported by a large basementfeaturing a demon with two wide wings. It is impossible to avoid touching it to get to the holywater, so this simple act carries a symbolic meaning.th thThe sacristy guards a canvas dating 16 -17 C., representing the Holiest Trinity.32


a rilevare in questa chiesa l'assenza del presbiterio, che fu completamentedemolito per consentire l’apertura al traffico della retrostante via Eleonora. L’arcod’accesso al presbiterio venne così inglobato nella nuova parete di fondo in cui siDcollocò tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento l'attuale altare nella cuinicchia centrale si trova il simulacro di san Domenico. Nel sottarco dell'arco trionfale,scandito da formelle rettangolari, sono scolpiti motivi decorativi rinascimentali deltutto simili a quelli dell'arco d'accesso al presbiterio di un'altra chiesa cittadina, quelladedicata alla Vergine delle Grazie. Si segnala inoltre la presenza di un interessantelavabo realizzato in pietra scolpita e situato nell'annessa sagrestia. Il lavabo ha bordolobato ornato all'esterno, oltre che da un'approssimativa rosetta, anche da altrettantoapprossimative immagini di animali acquatici. Il sostegno della piccola vasca èpoggiato su una base abbastanza ampia, occupata quasi per intero dall'immagine di undemone dalle ampie ali, sul quale è inevitabile posare i piedi per usare dell'acqua che siraccoglie nel lavabo e così questo semplice gesto viene volutamente caricato di valenzesimboliche. Sempre nella sagrestia si conserva una tela riconducibile al finire del secoloXVI e agli inizi del successivo e raffigurante la Santissima Trinità.Chiesa di san Giuseppeostruita tra la fine del secolo XVI e gli inizi del XVII si caratterizza per le consueteforme tardo-gotiche. L'edificio, presenta una semplice facciata sormontata da untimpano ed arricchita da una finestra ad oculo con vetri policromatici cheCcompongono l'immagine di san Giuseppe e Gesù Bambino, mentre all'internol'impianto ad aula è contraddistinto da una copertura con volta a sesto acuto.L'abside, a pianta quadrangolare, è coperto da una volta a crociera nervata nella cuigemma pendula è scolpita l'immagine del crocifisso doloroso. L'altare ospita unastruttura lignea che contiene il simulacro di san Giuseppe. Ai lati dell'aula si trovanodue cappelle. In quella di destra è il simulacro di santa Lucia del XV secolo. In quelladi sinistra una statua della Vergine del XVIII secolo, un Gesù bambino del XIX secoloe l'antica campana del santuario fatta fondere dal canonico Antonio Canavera nel1639. Nella sagrestia del santuario è conservata un'acquasantiera su cui è impressaun'effigie di santa Chiara mentre si difende dai saraceni innalzando l'ostensorio.Church of San GiuseppeththBuilt between the late 16 C. and the early 17 C.,it is characterised by the usual late-Gothic lines.Its plain façade is surmounted by a tympanum andenriched by an oculus, with polychrome stained glasscomposing the image of St. Joseph and Jesus Child.Inside, the hall layout is marked by a lancet archroofing. The apse, of quadrangular plan, is coveredby a rib cross vault and a hanging keystone with animage of a sorrowful Christ on it.The altar hosts a wooden case containing thesimulacrum of St. Joseph.On the hall sides are two chapels, guarding athsimulacrum of Santa Lucia (15 century), a statue ofthththe Virgin (18 century), a Jesus Child (19 century)and the ancient bell of the sanctuary, cast by will ofthe cleric Antonio Canavera in 1639.In the sacristy of the church is a stoup with an effigyof Saint Clare defending herself against Saracens byraising the monstrance.Chiesa di san Giuseppe - Saint Joseph's church


Dalla Controriformaal periodo sabaudoFrom the Counter-Reform to the age of Savoy34


Chiesa della Purissima o del Collegio’edificio, annesso al collegio dei gesuiti giunti incittà stabilmente nel 1572, rappresenta l'unicoesempio cittadino di chiesa costruita secondo iLcanoni architettonici della controriforma. Lacostruzione della chiesa, avviata sul volgere delsecolo XVII, ebbe uno sviluppo piuttosto lungo evenne con<strong>sacra</strong>ta nel 1728 durante la visita pastoralecompiuta dall'arcivescovo Falletti. Quando i gesuiti,soppressi con decreto papale nel 1773, lasciarono lacittà per non farvi più ritorno neanche a seguito delpieno ristabilimento della stessa Compagnia diGesù, l'edificio non era però ancora stato ultimato esarà l'amministrazione comunale e il clero colconcorso del popolo a intervenire nella metà delsecolo XIX e anche in seguito per portare a terminela decorazione delle cappelle laterali e altri lavoriche hanno consegnato l'edificio così come sipresenta oggi. La sobria facciata ha terminale adoppia inflessione. Il portale inquadrato da corniciin trachite è sormontato da un timpano spezzato alcui centro si colloca lo stemma della Compagnia diGesù. Nell'architrave del portale compare ancheuno stemma nobiliare forse riconducibile allafamiglia Serra. In asse con l'ingresso si colloca unafinestra quadrangolare dagli stipiti modanati erealizzati in trachite. Sulla sinistra, in posizionearretrata rispetto al prospetto, si eleva il campanileche nelle sue forme attuali è il risultato di interventicompiuti tra il 1909 ed il 1913. In questi anni,infatti, si sopraelevò il settecentesco campanile e sicollocò il nuovo orologio pubblico.L’interno è caratterizzato da un'ampiaaula coperta da volta a botte a tuttosesto con lunette. La navata è percorsa,all'imposta della botte, da un cornicioneaggettante dentellato, sostenuto dalleparaste di ordine dorico che la dividonoin quattro campate. Sull'aula, mediantearconi a tutto sesto che scaricano sucapitelli compositi, si aprono seicappelle, tre per lato e anch'esse voltatea botte e scarsamente profonde. I dipintidella seconda e terza cappella a sinistrache raffigurano la Natività,l'Annunciazione, la Preghiera nell'orto,la Cena in Emmaus e l'Apparizione asanta Margherita sono stati realizzati trail 1906 ed il 1908 dal pittore LuigiGambini e da collaboratori.Simulacro della Vergine ImmacolataSimulacrum of the Immaculate Conception32Il presbiterio di formaquadrangolare e ridotto inlarghezza e altezza rispettoall'aula è arricchito da unsontuoso altare in marmopolicromo con colonne tortilie complesso fastigio. Nellanicchia centrale vennecollocato nel 1765 il simulacrodell'Immacolata.


Church of the 'Purissima' or 'del Collegio'Annexed to the college of Jesuits, who permanently settled in town in 1580, the edifice stands asthe only instance of a church built in accordance with the architectural canons of the CounterthReform. St<strong>arte</strong>d at the end of the 17 century, the construction had a rather long development. Thechurch was consecrated in 1728 on the occasion of archbishop Falletti's pastoral visit. When thePapal decree of 1774 abolished the Order of the Jesuits and they left the town forever, the buildinghad not been finished yet. Then the municipality and the clergy, with the population's aid,thintervened in the mid-19 century to complete the decoration of the side chapels, as well as otherworks that gave the edifice its current appearance.The sober façade is delineated by a double-inflected roofing. The portal is enframed by trachytecornices; it is surmounted by a broken tympanum, showing the emblem of the Company of Jesus.On the lintel is also a coat of arms, perhaps referable to the Serra household.Vertically aligned with the entranceway is a quadrangular window with moulded jambs made oftrachyte. The bell tower is on the left of the façade, set back from it. Its present lines are the resultthof restoration works of 1909-1913. In those years, indeed, the height of the 18 -century bell towerwas increased to host a new public clock.The inside is marked by a wide hall covered by a round arch barrel vault and lunettes. At theintersection with the vault, the length of the nave is decorated by an indented jutting cornice,supported by Doric pilasters dividing it in four bays.Six barrel-vaulted, scarcely deep chapels open along the hall (three on each side), spanned by largeround arches supported by composite capitals.The paintings of the second and third chapel on the left, featuring the Nativity, the Annunciation,the Prayer in the Orchard, the Supper in Emmaus and the Apparition to Santa Margherita, weremade between 1906 and 1908 by the painter Luigi Gambini and collaborators.The quadrangular-plan presbytery, whose width and height are lesser than those of the hall, isembellished by a sumptuous, polychrome marble altar, with spiral columns and complex fastigium.A simulacrum of the Immaculate was installed in the central niche in 1765.Santuario della Beata Vergine del Buon Camminol santuario sorse intorno agli anni'30 del secolo XVII. Del 1668 è unadelle due campane che attualmente Isi trovano nel campanile a vela checorona il prospetto dell'edificio.La chiesa venne totalmente ricostruitanel 1777, anno in cui i coniugi MariaAntioca Pisano e Antioco Bernardini,dopo aver ottenuto il nulla osta delvescovo, finanziarono i lavori.Alla costruzione settecentesca siaggiunse nel 1803 un altro corpo difabbrica. Esso serviva per offrireospitalità ai pellegrini nei giorni difesta. Un terzo elemento architettonicofu aggiunto ai precedenti nel 1817.La chiesa già dai primi decenni delNovecento minacciava rovina e glieredi di Maria Antioca Pisano, nonpotendo provvedere alle riparazioninecessarie, decisero nel 1957 dicederne la proprietà all'autoritàecclesiastica.36Chiesa della Vergine del Buon CamminoChurch of the Virgin of Buon Cammino


I lavori di rifacimento perquanto avviati a partire dal 1961trovarono compimento solo conla solenne con<strong>sacra</strong>zione dellachiesa avvenuta nel 1977.Dal 2002 la chiesa della Verginedel Buon Cammino che col suocaratteristico profilo dallebianche mura domina dal colleomonimo la città di <strong>Iglesias</strong> èaffidata alle cure delle sorellepovere di santa Chiara.Sanctuary of Beata Vergine del Buon CamminoRaised around 1730 - one of the bells of the sail-shapedbell tower dates from 1668 - the sanctuary was rebuiltin 1777, when M. A. Pisano and her husband A.Bernardini financed the works.In 1803, a structure was added to offer hospitality topilgrims, completed by a third element in 1817.thSince the early 20 C., the church structure began toneed maintenance. Thus, in 1957, M. A. Pisano's heirsresolved to cede their property to the ecclesiasticalauthority.Restoration works, st<strong>arte</strong>d in 1961, were concludedonly when the church was solemnly consecrated, in1977. Dominating the town with the characteristicoutline of its white façade, the church has beenentrusted to St. Clare's Sisters since 2002.Chiesa delle Anime Purganti’edificio religioso vennecostruito nella seconda metàdel secolo XVIII e per Liniziativa della confraternita delleAnime, sodalizio iglesientefondato il 15 giugno 1713 daGiuseppe Atzori con le finalità difornire assistenza gratuitanell'accompagnamento deiconfratelli defunti e per garantirela celebrazione delle messe insuffragio delle loro anime.Il semplice prospettodell'edificio, decorato da unampio rosone, ha terminale pianoed è coronato da un campanile avela che custodisce una piccolacampana ornata da quattroangeli inseriti fra foglie d'acanto.L'interno è costituito da unasemplice aula scandita in campateda archi a tutto sesto.Chiesa delle Anime Purganti - Church of Anime PurgantiChurch of Anime PurgantithThe sacred building was constructed in the second half of the 18 century, on the initiative of thethConfraternity of Souls, a sodality of <strong>Iglesias</strong> founded on 15 June, 1713 by Giuseppe Atzori, withthe aim of providing free assistance to accompany the deceased brothers and offer liturgical servicesin suffrage of their souls.The simple prospect of the building, decorated by a wide rose window, has got a flat roofingcrowned by a sail-shaped bell tower, hosting a small bell adorned by four little angels amongacanthus leaves. The inside consists of a simple hall, marked into bays by round arches.37


Architetturadella memoriaMemorial architecture38


Cimitero Monumentalel Cimitero di <strong>Iglesias</strong> accolse il primodefunto il 20 agosto 1835. L'areainizialmente predisposta per le Isepolture si rivelò presto insufficiente egià nel 1838 fu chiara la necessità di unampliamento; questo fu attuato solodopo dodici anni.A causa di epidemie e dell'aumentatonumero dei cittadini (le miniereavevano favorito l'arrivo in città anchedi molti stranieri), lo spazio cimiterialesi rivelò ben presto di nuovoinsufficiente e si dovette provvedere anuovi ampliamenti. La caratteristicafondamentale del cimitero di <strong>Iglesias</strong> èla presenza di pregevolissime sculturealcune delle quali realizzate dall'artistaGiuseppe Sartorio. Questi aveva ricevutol'incarico di scolpire anche unmonumento commemorativo in ricordodi Quintino Sella dai dirigenti piemontesidelle miniere. A seguito dell'ultimazionedi questo lavoro la sua fama crebbenotevolmente ed egli dovette aprirelaboratori in <strong>Sardegna</strong> (Cagliari e Sassari)e assumere del personale per far frontealle numerose richieste che glipervenivano.Nel cimitero di <strong>Iglesias</strong> sono presenti ben65 opere firmate da Giuseppe Sartorio.Si tratta di sculture che anche in ragionedel loro commovente realismo hannoaiutato molte generazioni di iglesienti amantenere vivo il ricordo dei propri cari.Cimitero monumentale - Monumental cemetery<strong>Iglesias</strong>, Monumental CemeteryThe cemetery of <strong>Iglesias</strong> wasthopened on 20 August, 1835. In1838 it already required anenlargement, st<strong>arte</strong>d only 12years later. Because of epidemicsand population growth, partlydue to mining activities, whichhad been attracting manystrangers in town, the burial areasoon needed a new expansion.What characterizes the graveyardof <strong>Iglesias</strong> is the presence of mostvaluable sculptures, including anumber of works by the artistGiuseppe Sartorio, to whom thePiedmontese mining managementhad commissioned a bust inmemory of Quintino Sella. Thatmonument increased the artist'sfame to such a point that he hadto open new workshops inSardinia (Cagliari and Sassari)and recruit more staff, to be ableto cope with the copious orders hewas receiving.A good 65 works are signed bySartorio in the cemetery of<strong>Iglesias</strong>. The moving realism ofhis sculptures has comforted manylocal generations by helping themto keep a more vivid memory oftheir dearest ones.39


Come arrivareHow to get thereTraghettoLa <strong>Sardegna</strong> è collegata al continente dalle lineemarittime che fanno scalo nei porti di Cagliari, PortoTorres, Olbia, Golfo Aranci (Olbia), Arbatax.AereoGli aeroporti europei di Cagliari (Elmas), Olbia, Alghero(Fertilia), Tortoli (Arbatax) collegano la <strong>Sardegna</strong> con leprincipali città europee.Treno<strong>Iglesias</strong> è collegata alle principali città sarde eall’aeroporto di Elmas con i treni delle FS.Autobus<strong>Iglesias</strong> è collegata con i centri dell’internoattraverso gli autobus dell’ARST.AutoDa Cagliari: SS. 130 direzione <strong>Iglesias</strong>tre uscite a partire dal km 47.Da Portotorres-Olbia: SS. 131 direzioneCagliari, dopo Sanluri deviare per laSS. 293 direzione Samassi-Vallermosa fino adarrivare all'incrocio con la SS. 130 per <strong>Iglesias</strong>.AlgheroSassari<strong>Sardegna</strong>OlbiaNuoroBy ferrySardinia is linked to the mainland by sea linesoperating in the ports of Cagliari, Porto Torres,Olbia, Golfo Aranci (Olbia), Arbatax.By planeEuropean airports of Cagliari (Elmas), Olbia, Alghero(Fertilia), Tortolì (Arbatax) link Sardinia to themain European destinations.By train<strong>Iglesias</strong> is linked up to the main Sardinian townsand to Elmas airport by the State Railways (FS trains).By coachARST coaches connect <strong>Iglesias</strong> to hinterland centres.By carFrom Cagliari: State Road 130, direction <strong>Iglesias</strong>;three exits from km 47.From Porto Torres-Olbia: State Road 131, directionCagliari; after Sanluri, take State Road 293,direction Samassi-Vallermosa, then reach thejunction with State Road 130, direction <strong>Iglesias</strong>.<strong>Iglesias</strong>OristanoCarboniaCagliariLanuseiDA / FROM KM DA / FROM KMCagliari 58 Olbia 282Sassari 225 Alghero 238Nuoro 190 Lanusei 180Oristano 105 Carbonia 2240


Testi: Roberto PolettiProgetto grafico: Giuseppe LonisFoto: Ivo PirasTraduzioni: Raffaella ToccoStampa: C.T.E. <strong>Iglesias</strong>Si ringraziano:Diocesi di <strong>Iglesias</strong> "Ufficio per i Beni <strong>Cultura</strong>li Ecclesiastici e per l’Arte Sacra"Arciconfraternita del Santo Monte, Matteo Melis, Angelo CuccaRealizzazione ConsulMedia 2008In collaborazione con il Progetto Bes è attivo un contact center per fornireinformazioni sulla Settimana Santa.Gli operatori daranno indicazioni su programmi, eventi, località, possibilità di alloggioe ristoro, tramiteposta elettronica eventi@regione.sardegna.itnumero verde 800 88 11 88sito web www.sardegnacultura.it - grandi eventi


Comune di <strong>Iglesias</strong> - via Isonzo 7 - 09016 <strong>Iglesias</strong> (CI)Telefono 0781 2741www.comune.iglesias.ca.itmediatecaIGLESIASMediateca di <strong>Iglesias</strong> - via Gramsci 11- 09016 <strong>Iglesias</strong> (CI)Telefono e Fax 0781 41795biblioteca@comune.iglesias.ca.itwww.mediatecaiglesias.itInformazioni Turistiche - via Verdi 2 - 09016 <strong>Iglesias</strong> (CI)Telefono 0781 252539Assessorato del Turismo,artigianato e commercioBene realizzato con il contributo della L.R. 7/1955“Manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico”

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