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ORATORIO DI SAN LORENZO - la Notizia

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Il 26 ottobre 1998, a due secoli dall'ultimo significativo interventorealizzato dal<strong>la</strong> Famiglia Rizzini, sono iniziati i <strong>la</strong>vori di restaurodell'Oratorio di San Lorenzo.I guidizzolesi attendevano da tempo questo evento e finalmente,dopo decenni di tentativi andati a vuoto, l'Amministazione comunaleha ottenuto un primo finanziamento Regionale che consentirà il recuperostrutturale del<strong>la</strong> Chiesetta.Il gruppo che sta <strong>la</strong>vorando è tutto locale: dagli esperti e storici d'arte,Professori Franco Mondadori e Cesarino Monici, che hanno dato estanno dando un indispensabile e fattivo supporto al<strong>la</strong> progettazionee direzione dei <strong>la</strong>vori, all'Impresa dei fratelli Sergio e GiancarloRoverselli, assistiti in questa impegnativa operazione dal padre Renzo,ai Resposabili dell'Ufficio tecnico comunale, C<strong>la</strong>udio Lugoboni edAntonio Ma<strong>la</strong>gutti, che seguono con me <strong>la</strong> gestione del cantiere edelle pratiche amministrative.Nel primo mese di <strong>la</strong>voro sono state eseguite le sottofondazioni deimuri perimetrali esterni; opera assai delicata che ha fatto trascorrerealcune notti insonni sia ai Roverselli che al sottoscritto, ma indispensabileper stabilizzare l'intera massa muraria, pervasa da preoccupantifenditure verticali che ne mettevano in pericolo <strong>la</strong> stabilità.Anche i coniugi Gennari, residenti nel<strong>la</strong> contigua cascina, hannomanifestato <strong>la</strong> loro apprensione per sinistri scricchiolii notturni, matutto si è concluso nel migliore dei modi.Quest’operazione ha confermato che l'abside originale del luogo sacroera emiciclica, perché gli angoli del <strong>la</strong>to orientale poggiavano direttamentesugli strati superificiali del terreno vegetale.Nelle stesse condizioni era lo sperone posto sul<strong>la</strong> facciata occidendale,perciò, data <strong>la</strong> sua inutilità statica, in accordo con l'ArchitettoFasser del<strong>la</strong> Soprintendenza, ho deciso di rimuoverlo per ripristinare ilfronte originale.Prima di richiudere gli scavi con ciottoli, le murature sono state trattatecon intonaci traspiranti antisale e lungo il loro perimetro sono statiposizionati dei tubi forati di calcestruzzo, confluenti in pozzetti dellostesso materiale.Questa condotta, collegata al fossato che <strong>la</strong>mbisce il promontorio sulquale si erge <strong>la</strong> Chiesetta, consente un rapido smaltimento delle acquemeteoriche, ma soprattutto serve per venti<strong>la</strong>re le murature stesse chein questo modo ri<strong>la</strong>sciano più velocemente l'umidità di cui sono intrise,evitando <strong>la</strong> formazione di efflorescenze saline e lo sgreto<strong>la</strong>mento120

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