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Aprile 2013 - CNA Emilia Romagna

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Pagina 2 Numero 2, aprile <strong>2013</strong>COLPA LIEVE DEPENALIZZATAn. 4 del 5 febbraio <strong>2013</strong>Salvi i medici che seguono linee guida ebuone prache accreditateNon ha più rilevanza penale la condoadel medico connotata da colpa lievequando si colloca «all’interno dell’areasegnata da linee guida o da virtuoseprache mediche, purché esse sianoaccreditate dalla comunità scienfica».Lo ha stabilito la quarta sezione penaledella Cassazione (presidente Carlo Brusco)con una «nozia di decisione» (lasentenza, del 29 gennaio, non è ancorastata depositata).La quesone sooposta alla SupremaCorte era se l’arcolo 3 della legge Balduzzi(n. 189/2012) abbia determinatola parziale abrogazione delle faspeciecolpose «commesse dagli esercen leprofessioni sanitarie». E la risposta diPiazza Cavour è stata affermava, con laconseguente applicazione del principiodel “favor rei” (art. 2 Cp): le nuove normesi applicano cioè anche ai casi penden.La Cassazione ha così annullatocon rinvio la condanna per omicidiocolposo inflia a un chirurgo che,effeuando un intervento di ernia deldisco, aveva leso i vasi sanguigni delpaziente provocando un’emorragia fatale.Al giudice di merito è stato chiesto diriesaminare il caso per verificare se esistanolinee guida o prache medicheaccreditate relave all’ao chirurgico inquesone, se l’intervento si sia mossoentro i confini segna dalle direve e,in caso posivo, se nell’esecuzione vi siastata colpa lieve o grave. La pronuncia èstata salutata con favore dal mondomedico, anche se sono in mol a chiederedi più. Per il presidente Fnom,Amedeo Bianco, e per il segretarioAnaao, Costanno Troise, ad esempio,si pone il problema da un lato di accreditarele linee guida e, dall’altro, di definirein modo unitario il conceo di«virtuose prache mediche». Non solo:sia l’Anaao sia il Sumai sollecitano unalegge che regolamen la responsabilitàmedica «in una logica di sistema». E laFp Cgil medici minimizza: «La decisioneè soltanto un ao dovuto che non risolveil problema vero: l’aumento esponenzialedelle denunce strumentali alimentatedalle campagne pubblicitarie dichi vuole speculare sulla salute dei ciadinie sulla professionalità dei medici».Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi,si prende la rivincita nei confron deidetraori della legge e gongola: «È ilprimo passo verso una maggiore serenitànello svolgimento delle prestazionisanitarie». Più diversificata la leura dei“tecnici”. Il penalista Luigi Isolabella èconvinto che la sentenza, rimarcando ilvalore delle linee guida, permee diuscire dalla «discrezionalità totale» e«consente di non strumentalizzare l’azionepenale» nei confron dei mediciper oenere risarcimen. Più restrival’interpretazione di Gianfranco Iadecola,ex giudice di Cassazione, secondo cui«la depenalizzazione vale soltanto per ilvizio di imperizia, sempre che non siagrave, e non anche per imprudenza onegligenza (come la dimencanza di unagarza), per le quali connua a rilevareogni po di colpa: se così non fosse lanorma si esporrebbe a censure di incostuzionalità».L’impao sul contenzio-so e sui cos assicuravi è comunque davalutare, dice Dario Focarelli, direoregenerale Ania. E Maurizio Maggioro,presidente di Amami, l’associazione peri medici accusa ingiustamente di malpracce,mee in guardia dall’“effeoboomerang”: «Ora che è stata introdoala disnzione tra colpa grave ecolpa lieve gli avvoca tenteranno didimostrare in tu i casi la colpa gravedel medico ospedaliero e in questo casoi medici eventualmente condanna sarannochiama dalla Corte dei con arisarcire l’Erario per impor enormi».Manuela PerroneConnua da pagina 1MA CHI HA DETTO CHE IL SSN NON È SOSTENIBILE?n. 4 del 5 febbraio <strong>2013</strong>(Connua da pagina 1)Regioni; Dirindin invece riene necessarioun ruolo più forte del Governo centrale- entrambi concordano su un punto:se ci si rimbocca le maniche perauare quanto è già scrio nelle leggi enella Costuzione il più è fao. Se vincela polica che sa programmare, che saavvalersi delle competenze dei tecnici,che risponde dei suoi comportamen,allora la musica può cambiare. «Maserve un po’ di schiena dria da parte ditu», ha ammonito Bissoni. «E bisognameere in piedi una generazione dipiani di rientro diversi da quelli auali,che sono taglia unicamente per averela massima resa finanziaria nel minortempo possibile».Insomma: le strade ci sono, se c’è lavolontà di percorrerle. «Di fronte allacrisi - dice Maura Cossua, del comitatofondatore di Snoq Sanità - le scelte ope-rate fin qui rilegimano ricee fallimentarie svuotano princìpi, diri econquiste che sembravano irrinunciabili.Ma il modello pubblico e universaliscoè una conquista che non dobbiamoperdere e che ci possiamo permeere.Se non ora, quando?».Manuela Perrone

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