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rimembranza di una solennità in onore di maria ... - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Rimembranza <strong>di</strong> <strong>una</strong> solennità <strong>in</strong> <strong>onore</strong> <strong>di</strong> Maria Ausiliatriceche ottenne favori segnalati, e che non può offerire altro al Signore che la gratitu<strong>di</strong>ne e lapreghiera? Che <strong>di</strong>remo delle molte grazie spirituali, <strong>di</strong> cui non si suole dare segno esterno?Mentre accenniamo <strong>di</strong> volo queste cose, cre<strong>di</strong>amo opportuno <strong>di</strong> mettere qui alcune relazioni <strong>di</strong>persone accre<strong>di</strong>tate, le {153 [155]} quali non hanno <strong>di</strong>fficoltà che il loro nome comparisca,quando ciò possa tornare a maggior gloria <strong>di</strong> Dio.Scrivono da Carignano: «Erano trascorsi ormai c<strong>in</strong>que mesi da che la mia cara genitriceera travagliata da acutissimi dolori <strong>di</strong> capo. Alle volte sentivasi talmente oppressa, che perdendol'uso delle facoltà <strong>in</strong>tellettuali rimaneva delirante. In quel miserabile stato ora piangeva osospirava; ora <strong>in</strong>vitava noi <strong>di</strong> casa ad aiutarla con qualche conforto. Invano eransi adoperate lecure <strong>di</strong> un valente dottore; <strong>in</strong>vano io mi stu<strong>di</strong>ava <strong>di</strong> lenire le sue pene coll'<strong>in</strong>vitarla alla pazienza,prestarle i necessari servigi o confortarla. Non rimaneva più altro che ricorrere con fiducia aMaria Ausiliatrice, siccome altri parenti ed amici nostri avevano fatto. Pertanto, secondo l'avutoconsiglio, abbiamo <strong>di</strong>visato <strong>di</strong> far <strong>una</strong> novena che abbiamo com<strong>in</strong>ciato accostandoci a SS.Sacramenti della Confessione e Comunione. Ciò avveniva ai 24 giugno. Da quel giorno miamadre ebbe tal miglioramento, che si poteva <strong>di</strong>re guarita. La novena non era ancora term<strong>in</strong>ata,che ella era <strong>in</strong> perfetta sanità.Invitato da mia madre, dalla mia famiglia, dal vic<strong>in</strong>ato, unitamente a persone {154 [156]}saggie e <strong>di</strong> autorità, io m'affretto <strong>di</strong> esternare la comune gratitu<strong>di</strong>ne al Signore colla presenterelazione, e pregare il sacerdote <strong>Bosco</strong> a voler dare pubblicazione, onde sia ovunque conosciutaed <strong>in</strong>vocata la potenza <strong>di</strong> Maria Aiuto dei Cristiani.Carignano, 8 agosto 1868.FEA Ch. DOMENICO.«Le maraviglie che Id<strong>di</strong>o opera ad <strong>in</strong>tercessione <strong>di</strong> Maria Ausiliatrice sono <strong>in</strong>numerabilispecialmente nella città <strong>di</strong> Chieri. Valga por tutti l'esempio mio. Da oltre un anno io eratravagliata da convulsioni e da sf<strong>in</strong>imenti così frequenti, che mi ridussero all'estremo della vita.Tale era la mia debolezza, che poteva nemmeno più <strong>in</strong>ghiottire un cucchiaio d'acqua. Fu allorache alcune pie persone mi consigliarono a raccomandarmi a Maria Ausiliatrice, adducendomil'esempio <strong>di</strong> molte persone guarite con tal genere <strong>di</strong> preghiera. Di buon grado acconsentii allaproposta; mi misi la medaglia <strong>in</strong> collo, e com<strong>in</strong>ciai la novena con tre Pater, tre Ave, tre Gloria alSS. Sacramento, con tre Salve Reg<strong>in</strong>a. Chi {155 [157]} lo crederebbe? La notte stessa del primogiorno della novena potei riposare assai bene, cosa che da più mesi non mi era più avvenuta.Quel miglioramento fu tale, che nel giorno seguente io era perfettamente guarita. Ciò <strong>di</strong>chiaro amaggior gloria <strong>di</strong> Dio e della B. Verg<strong>in</strong>e Maria con facoltà <strong>di</strong> pubblicare ogni cosa, se saràgiu<strong>di</strong>cato bene per le anime.»Chieri, 12 agosto 1868.CARLOTTA SCALERO.Se è sempre cosa consolante il raccontar le cose che possono tornare a maggiore gloria <strong>di</strong>Dio, riesce ancor più caro quando ci abbiamo parte e riguardano a persone notoriamenteconosciute. Ecco adunque il racconto che fedelmente le espongo. La mia parocchiana C. G.,nell'età <strong>di</strong> 45 anni trovavasi da ventic<strong>in</strong>que mesi affetta da un morbo che le m<strong>in</strong>acciava graviconseguenze. Sebbene non fosse costretta a tenere il letto, tuttavia dai dottori e professori <strong>in</strong>me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a il suo male era giu<strong>di</strong>cato tale da non lasciarle più che alcuni mesi <strong>di</strong> vita. Accortasi ellada alcune espressioni {156 [158]} dei detti professori (sebbene abbiano cercato <strong>di</strong> occultarle ilpericolo) della gravità del male, e che i rime<strong>di</strong> suggeriti erano paltiativi, pensò rivolgersi a MariaSS. Aiuto dei Cristiani, sotto il qual titolo u<strong>di</strong>va fabbricarsele <strong>una</strong> chiesa <strong>in</strong> Tor<strong>in</strong>o, con promessa<strong>di</strong> <strong>una</strong> offerta per tale chiesa, e prendere poi <strong>in</strong> essa il perdono, se guarita. Da lì ad alcuni mesi,www.donboscosanto.eu 40/47

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