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rimembranza di una solennità in onore di maria ... - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Rimembranza <strong>di</strong> <strong>una</strong> solennità <strong>in</strong> <strong>onore</strong> <strong>di</strong> Maria Ausiliatriceaccolta con animo sottomesso e riverente <strong>in</strong>nalza l'uomo a Dio, causa suprema <strong>di</strong> tutte le cose,gli mostra nella sapientissima provvidenza, nella immutabile giustizia, nell'immensamisericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Lui le ragioni dell'ammirabile or<strong>di</strong>namento mon<strong>di</strong>ale, e dei gran<strong>di</strong> avvenimentiche dom<strong>in</strong>ano la storia dell'umanità, {145 [147]} gli spiega <strong>in</strong>numerevoli <strong>di</strong>fficoltà che purtroppo s'<strong>in</strong>contrano nello stu<strong>di</strong>o delle scienze, e non possono dalle sole forze dell'umano<strong>in</strong>ten<strong>di</strong>mento venir <strong>di</strong>ssipate.9. F<strong>in</strong>almente alla sommissione verso il magistero della Chiesa dee la gioventù stu<strong>di</strong>osacongiungere la pratica della virtù e della pietà se vuol cogliere tutti i vantaggi del cattolico<strong>in</strong>segnamento. Anche su questo punto rilevantissimo non pochi s'<strong>in</strong>gannano a' <strong>di</strong> nostri. Quasichèla dottr<strong>in</strong>a cristiana non fosse che <strong>una</strong> teoria speculativa, molti si contentano <strong>di</strong> farla imparare aigiov<strong>in</strong>etti come qualsiasi altra scienza, nulla curandosi che i medesimi conform<strong>in</strong>o i giu<strong>di</strong>zii, gliaffetti, le azioni loro ai doveri, ed alle regole <strong>di</strong> condotta che dai pr<strong>in</strong>cipii religiosi scaturiscono.Anzi alcuni giungono a <strong>di</strong>stogliere positivamente la gioventù stu<strong>di</strong>osa delle religioseesercitazioni, e la stimolano a correre le vie che il mondo loda, ma la Chiesa riprova. Di talmaniera viene elisa la forza dell'<strong>in</strong>segnamento cattolico, e il m<strong>in</strong>or male che <strong>in</strong><strong>di</strong> proviene si è <strong>di</strong>vedere lo <strong>in</strong>segnamento stesso rimanersi sterile ed <strong>in</strong>eficace. A comprendere quanto questo modo<strong>di</strong> procedere sia falso e rov<strong>in</strong>oso, e come si debba adottare il metodo opposto {146 [148]} ènecessario considerare che l'<strong>in</strong>segnamento religioso non è cosa <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne naturale, masoprannaturale, e che desso è un mezzo con cui la grazia celeste vuol condurre il cristiano per lastrada della salute f<strong>in</strong>chè le sia dato <strong>di</strong> arrivare al cielo. Così essendo la cosa, siccome ognuno sache non basta per andar salvo conoscere le verità religiose, ma bisogna alle verità medesimeconformare le opere, e che le accennate verità s'impongono al cristiano quai regole impreteribilidella sua condotta; è manifesto che la gioventù cattolica ove non congiungesse allo stu<strong>di</strong>o dellareligione la pratica delle virtù da essa religione volute, non solo non caverebbe alcun vantaggiodal suo stu<strong>di</strong>o, ma si ribellerebbe alla grazia che, <strong>in</strong>nalzandola a conoscere le verità della fede, leimpone <strong>di</strong> regolare secondo le medesime gli atti della vita. Veggiamolo col fatto. Ecco unbamb<strong>in</strong>o che riceve il gran beneficio della spirituale rigenerazione mercè del santo battesimo.Per la efficacia del sacramento egli viene mondato dalla macchia del peccato d'orig<strong>in</strong>e, rivestitodella grazia santificante, arricchito degli abiti della fede, della speranza e della carità. Ma<strong>in</strong>sieme con questi sublimissimi doni celesti rimangono <strong>in</strong> lui i germi del <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne provenienti{147 [149]} dal peccato. F<strong>in</strong>chè ei si trova nell'età <strong>in</strong>fantile non sa nulla nè delle dottr<strong>in</strong>ereligiose, nè dei beni superni, nè dell'<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita amabilità <strong>di</strong> Dio, e neppure gli deriva alcun dannodalle non ancora sviluppate sue passioni. Egli non è obbligato a far nulla, e per salvarsi gli bastala stola della santità ricevuta nelle sacre onde battesimali. Ma poi che sia giunto al libero usodella ragione, e si svegl<strong>in</strong>o e si r<strong>in</strong>forz<strong>in</strong>o nell'animo e nei corpo <strong>di</strong> lui le <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nate passioni,egli non può più conseguire l'eterna salvezza pel solo titolo <strong>di</strong> essere stato battezzato, ei deve atal effetto unirsi colla sua mente e col suo cuore a Dio, riducendo all'atto le virtù teologali, il cuiabito nel santo battesimo ricevette, dee ubbi<strong>di</strong>re alla <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a legge, dee partecipare dei <strong>di</strong>v<strong>in</strong>imisteri, dee tenere a freno la concupiscenza che lo sp<strong>in</strong>ge a voltare le spalle a Dio ed ai benispirituali e celesti e a darsi alle creature ed ai go<strong>di</strong>menti materiali e terreni. Se egli fosseabbandonato alle sole sue forze naturali non potrebbe far nulla <strong>di</strong> tutto questo, e sarebbeirremissibilmente perduto. Ma la grazia del Signore che me<strong>di</strong>ante il battesimo l'avea santificatonon lo abbandona, anzi amorosa lo assiste, lo aiuta onde {148 [150]} possa sod<strong>di</strong>sfare ai nuovisuoi doveri. A tal uopo gli fa ascoltare gl'<strong>in</strong>segnamenti della Chiesa riguardanti la grandezza<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita, e i misteri profon<strong>di</strong> <strong>di</strong> Dio, i <strong>di</strong> Lui beneficii le <strong>di</strong> Lui promesse, le tremende <strong>di</strong> Luim<strong>in</strong>accie, la <strong>di</strong> Lui legge, e i sacramenti da Lui per l'uomo istituiti, a <strong>di</strong>re breve le precipue veritàdella religione soprannaturale. Nè dessa permette che queste dottr<strong>in</strong>e sieno mero pascolo dellamente, sibbene vuole che pass<strong>in</strong>o a reggere la volontà, ad accendere il sentimento, ad <strong>in</strong>formarele azioni esteriori, poichè la grazia non è solo lume superno dell'<strong>in</strong>telletto, ma ezian<strong>di</strong>o fuoco <strong>di</strong>santo amore, non padroneggia soltanto l'anima, ma dom<strong>in</strong>a anche il corpo e lo muove ad operare.Così il cristiano corrispondendo alla grazia conserva la giustificazione battesimale e l'aumenta,così non solo ha la fede, ma vive <strong>di</strong> fede, ha <strong>una</strong> speranza viva, e possiede la vita della carità,www.donboscosanto.eu 38/47

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