<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Rimembranza <strong>di</strong> <strong>una</strong> solennità <strong>in</strong> <strong>onore</strong> <strong>di</strong> Maria Ausiliatrice<strong>in</strong>tanto altri e<strong>di</strong>fica sopra la fede, <strong>in</strong> quanto corrispondendo alla grazia celeste coll'affetto e colleazioni adempie ciò che dalla fede viene <strong>in</strong>segnato ed imposto. Fate che la dottr<strong>in</strong>a della fede sialume che rischiari la vostra mente, e lucerna che <strong>di</strong>rigga i vostri passi, adoperatevi perchè tutto ilpopolo non altronde pigli norma de' suoi giu<strong>di</strong>zi e delle sue azioni che dalla dottr<strong>in</strong>a della fede, evoi allora potrete gloriarvi nel Signore <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficare efficacemente <strong>in</strong> voi stessi e ne' prossimivostri il tempio vivo dello Spirito Santo. Ma ahi! che specialmente a dì nostri il padre dellamenzogna per abbattere nel popolo cattolico l'e<strong>di</strong>fìzio spirituale, e impe<strong>di</strong>re che desso sorga e siraffermi nell'animo delle crescenti generazioni rompe guerra alla religiosa istruzione, e si sforza<strong>di</strong> privare <strong>in</strong> particolar modo i fanciulli e gli adolescenti <strong>di</strong> questo latte, e <strong>di</strong> questo pane <strong>di</strong> eternavita. Ed ahi! troppo spesso il {122 [124]} maligno riesce nell'abbom<strong>in</strong>evole <strong>in</strong>tento. Io qu<strong>in</strong><strong>di</strong> asventar col <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o aiuto l'orribile <strong>in</strong>si<strong>di</strong>a mi assumo dapprima <strong>di</strong> provare la somma importanzadell'<strong>in</strong>segnamento religioso per la retta istituzione della cattolica gioventù, poscia <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tare lecon<strong>di</strong>zioni da cui l'<strong>in</strong>segnamento stesso dee essere accompagnato perchè produca i preziosi suoifrutti.1. Non vi fu mai tempo, <strong>in</strong> cui si desiderasse e si favorisse tanto l'istruzione dellagioventù quanto <strong>di</strong> presente. Si vuole che i fanciulli anche i più poveri impar<strong>in</strong>o a leggere,apprendano il modo <strong>di</strong> mettere <strong>in</strong> carta i loro pensieri, sappiano eseguire le prime operazionidell'aritmetica, conoscano almeno i fatti pr<strong>in</strong>cipali della storia, e non siano al tutto <strong>di</strong>giuni <strong>di</strong>fisica, <strong>di</strong> geometria, <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno, e <strong>di</strong> molte altre scientifiche <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>e. A tale scopo simoltiplicano scuole pei figli e per le figlie non solo nelle città e nelle popolose borgate, maperf<strong>in</strong>o nei più oscuri villaggi, e si procura che anche per quelli i quali debbono nelle ore <strong>di</strong>urne,e lungo il corso della settimana attendere all'esercizio delle arti e dei mestieri, non manch<strong>in</strong>o lescuole serali e festive. Non è poi a <strong>di</strong>re quanto sia l'impegno <strong>di</strong> provvedere onde i giovani chevogliono applicarsi alle {123 [125]} lettere ed alle scienze trov<strong>in</strong>o la maggiore opportunità <strong>di</strong>fare la loro carriera. Per loro g<strong>in</strong>nasii e collegi, licei, università ed accademie, per loro testiappositamente elaborati e professori <strong>di</strong>st<strong>in</strong>ti, per loro programmi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>i molteplici ed estesi,per loro sussi<strong>di</strong>i e premi, per loro <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e ogni maniera d'<strong>in</strong>coraggiamento e <strong>di</strong> sollecitu<strong>di</strong>nipubbliche e private. Così cercasi sban<strong>di</strong>re da tutte le menti l'ignoranza, e <strong>di</strong>ffondere <strong>in</strong> tutti laluce della scienza e della civiltà, lo certamente non riprovo, nè avverso sì grande premura <strong>di</strong>estendere a tutti il beneficio della istruzione, ma <strong>di</strong>co che la dottr<strong>in</strong>a della religione dee tenere ilprimo posto sopra ogni altro ramo <strong>di</strong> <strong>in</strong>segnamento non meno pei fanciulli che per gli adulti, nonmeno per le umili scuole del volgo che per gl'istituti più elevati della colta gioventù; <strong>di</strong>co chetutti gli stu<strong>di</strong>i devono essere <strong>in</strong> perfetto accordo colle dottr<strong>in</strong>e cattoliche, sicchè, <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> urlarecon esse, vengano anzi dalle medesime illustrati e <strong>di</strong>retti; e ciò perchè la cognizione dei gran<strong>di</strong><strong>in</strong>segnamenti <strong>di</strong> nostra religione sacrosanta è <strong>in</strong>comparabilmente più importante d'ogni, ultraumana coltura, e perchè gli stu<strong>di</strong>i delle lettere e delle scienze, ove non sieno <strong>in</strong> armoniacogl'<strong>in</strong>fallibili dettami della {124 [126]} fede, <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> rischiarare la mente, la ottenebrano,<strong>in</strong>vece <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere ed avvalorare la volontà, la pervertono e la svigoriscono, <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> giovare,riescono <strong>di</strong> gravissimo detrimento.2. A penetrare le verità <strong>di</strong> queste sentenze avvertite, amatissimi u<strong>di</strong>tori, che l'importanza<strong>di</strong> <strong>una</strong> dottr<strong>in</strong>a si deduce dall'eccellenza degli oggetti <strong>in</strong>torno ai quali versa, dal dovere che gliuom<strong>in</strong>i hanno <strong>di</strong> impararla e <strong>di</strong> consentirvi, e dai vantaggi che essa arreca a quelli checoll'adesione della mente e della volontà vi si conformano. Sotto tutti questi rispetti è<strong>in</strong>contrastabile che la dottr<strong>in</strong>a cattolica ha un'importanza maggiore senza confronto <strong>di</strong> quella <strong>di</strong>qualsivoglia altra più nobile e celebrata <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a.3. F<strong>in</strong> da primi loro anni i fanciulli si veggono aperte <strong>in</strong>nanzi due scuole, la prima nellacasa del Comune, dove sono chiamati ad imparare a leggere, la seconda <strong>in</strong> seno alla famiglia enel sacro tempio, dove dalla bocca della madre e dal sacerdote apprendono il catechismo. Quale<strong>di</strong> queste due scuole è più importante? La prima è senza dubbio da apprezzarsi perchè porge algiov<strong>in</strong>etto un mezzo potente <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, gli apre, a così <strong>di</strong>re, la porta della scienza, ma laseconda, {125 [127]} è manifestamente <strong>di</strong> motto maggior rilievo, poichè essa mette a <strong>di</strong>rittura ilfanciullo <strong>in</strong> possesso della verità celeste. Quella ha ragione <strong>di</strong> mezzo, questa <strong>di</strong> f<strong>in</strong>e, quellawww.donboscosanto.eu 32/47
<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Rimembranza <strong>di</strong> <strong>una</strong> solennità <strong>in</strong> <strong>onore</strong> <strong>di</strong> Maria Ausiliatriceperciò a questa dee essere subor<strong>di</strong>nata. E siccome la lettura è bensì mezzo <strong>di</strong> acquistare lascienza, ma non unico, potendo benissimo supplirvi l'<strong>in</strong>segnamento orale, ne consegue da un latoche la scuola orale del catechismo, che si fa <strong>in</strong> famiglia e nel sacro tempio, ritiene sempre tutta lasua importanza e basta da se medesima a raggiungere il suo scopo <strong>di</strong> istruire le tenere menti deiparvoli nelle verità religiose, e dall'altro lato che la scuola della lettura <strong>in</strong> rapporto all'educazionereligiosa non ha valore se non <strong>in</strong> quanto serve all'educazione medesima, e <strong>di</strong>venta <strong>in</strong>utile, anz<strong>in</strong>ociva quando o non giova ad aiutare i giov<strong>in</strong>etti ad imparare e ritenere i documenti della fede edella morale, o porge occasione <strong>di</strong> spirituale pervertimento. Laonde i parenti e tutti quelli chehanno fanciulli da istruire e da educare debbono essere assai più impegnati d'<strong>in</strong>segnar loro a vivavoce il catechismo, e <strong>di</strong> condurli nella casa del Signore ad ascoltare la spiegazione delle veritàreligiose, che non <strong>di</strong> mandarli ad imparare le lettere dell'alfabeto e ad addestrarsi nella {126[128]} lettura. Un giov<strong>in</strong>etto se <strong>in</strong> casa ed <strong>in</strong> chiesa venne istruito nelle massime pr<strong>in</strong>cipali dellareligione e abbracciolle col fermo consenso della mente e col vivo affetto del cuore potràprovvedere anche senza lettura ai suoi bisogni morali e religiosi, ed ove <strong>di</strong>venga capace <strong>di</strong>leggere si servirà della lettura come <strong>di</strong> un mezzo opportuno per istu<strong>di</strong>are ed approfon<strong>di</strong>re ognorpiù le massime stesse con grande suo spirituale vantaggio. Ma se nè <strong>in</strong> casa fu nudrito del lattedella sana dottr<strong>in</strong>a cattolica, nè <strong>in</strong> chiesa recossi ad apprendere i precipui documenti dellareligione, ancorchè sappia leggere correrà grave pericolo o <strong>di</strong> non voler leggere il catechismo, o<strong>di</strong> non <strong>in</strong>tendere a dovere quello che legge, o <strong>di</strong> assorbire da letture perverse il veleno dell'erroree della <strong>in</strong>iquità.4. Proseguendo nella carriera degli stu<strong>di</strong> i giovani si applicano alle lettere ed alle scienzeprofane. Ma <strong>di</strong> che cosa trattano queste? Non d'altro che degli esseri cont<strong>in</strong>genti e f<strong>in</strong>iti, o deirapporti onde questi esseri sono tra <strong>di</strong> loro coor<strong>di</strong>nati, o degli <strong>in</strong>teressi umani. Non sono a<strong>di</strong>spregiarsi questi oggetti, ma non pot<strong>in</strong>o nemmeno paragonarsi colla eccellenza degli oggetti<strong>in</strong>torno a cui versa la religione, la quale, secondo che si esprime 1'Angelico, non {127 [129]}parla che <strong>di</strong> Dio, e delle cose f<strong>in</strong>ite <strong>in</strong> quanto si riferiscono a Dio come a loro pr<strong>in</strong>cipio e a lorof<strong>in</strong>e. Quale può egli neppure immag<strong>in</strong>arsi oggetto più nobile ed eccellente, a cui applicare lamente umana, <strong>di</strong> Dio che è l'essere necessario, eterno, immutabile, giustissimo, buonissimo,sapientissimo, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itamente perfetto, <strong>di</strong> Dio che è la causa prima <strong>di</strong> tutte le cose, il padroneassoluto, il governatore provvidentissimo dell'universo? Nè la religione si eleva alla cognizione econtemplazione <strong>di</strong> Dio colle sole forze limitate ed <strong>in</strong>certe della ragione umana, ma s'<strong>in</strong>nalzasublime mercè del lume celeste della fede a riconoscere ed adorare i misteri della natura <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ada Dio stesso rivelati, la sussistenza cioè nell'unità della essenza <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita delle tre Persone <strong>di</strong>v<strong>in</strong>erealmente <strong>di</strong>st<strong>in</strong>te, vale a <strong>di</strong>re del Padre che genera ab eterno il Figliuolo a Lui uguale econsostanziale, del Padre e del Figliuolo che spirano con spirazione <strong>di</strong> carità <strong>in</strong>effabile lo SpiritoSanto, Dio anch'esso come il Padre ed il Figliuolo. La religione ci fa pure conoscere le altissimeoperazioni <strong>di</strong> Dio, la creazione per la quale con un fiat onnipotente. Ei trasse dal nulla ad esisteretutte le cose ed assoggettolle con sovrana sapienza a leggi impreteribili; l'Incarnazione {128[130]} del Verbo <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o e la Redenzione da esso consumate per la salvezza dell'uomo, il qualecreato <strong>in</strong>nocente e decorato della grazia santificante, <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> stare nella verità, avea rotto<strong>in</strong>degnamente il comando, che a riscuotere da lui l'omaggio della sud<strong>di</strong>tanza eragli stato impostodal Signore, ed avea perciò meritata la eterna condanna; la santificazione, che è la <strong>di</strong>ffusione deidoni dello Spirito Santo nella Chiesa da Gesù Cristo fondata, e negli uom<strong>in</strong>i che a Cristo ed allasua Chiesa vivono congiunti coi v<strong>in</strong>coli della fede e della carità. Tutte queste eccelse verità senza<strong>di</strong>squisizioni ed ambagi, con tutta facilità e certezza vengono mercè del religioso <strong>in</strong>segnamentoapprese e possedute anche dal popolo più semplice, e dai fanciulli appena giunti all'età della<strong>di</strong>screzione, talchè questi stessi fanciulli istruiti nel catechismo avanzano <strong>di</strong> lunga mano isapienti più vantati dell'antichità, e sono a gran pezza più <strong>in</strong>nanzi nel posse<strong>di</strong>mento della veritàche non tutti i superbi filosofanti del secolo, i quali cadono <strong>in</strong> tanta stoltezza da pretendere che lavera scienza non sia già posta nel possedere la verità, ma nel cercarla angosciosamente, e nelperpetuamente dubitarne.www.donboscosanto.eu 33/47