<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Rimembranza <strong>di</strong> <strong>una</strong> solennità <strong>in</strong> <strong>onore</strong> <strong>di</strong> Maria Ausiliatricebattere per iscansare i pericoli, e giugnere alla patria dei Santi, qui vengono i tribolati e glioppressi e ricevono le più pure consolazioni, gustano un saggio soavissimo <strong>di</strong> celeste felicità. Inquesto luogo <strong>di</strong> grazia e <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zione convengono i fedeli <strong>di</strong> ogni l<strong>in</strong>guaggio formanti un solocorpo mistico, qui i poveri e i ricchi, i nobili ed i plebei, i saggi e gli i<strong>di</strong>oti sono accolti collostesso favore, colla stessa liberalità, poichè son tutti figli dello stesso Padre <strong>di</strong> famiglia, che èDio, son tutti fratelli <strong>di</strong> Gesù Cristo. Si può <strong>di</strong>re che la serie dei riti augusti della de<strong>di</strong>cazione deltempio è <strong>una</strong> cont<strong>in</strong>ua <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> questa verità, cioè che il tempio consacrato al <strong>di</strong>v<strong>in</strong> cultoè {114 [116]} il luogo prescelto dal Signore a <strong>di</strong>ffondere i suoi benefizii. Il vescovo <strong>in</strong>fatti,descritte sulla cenere le lettere greche e lat<strong>in</strong>e, esprimenti la comunione <strong>di</strong> tutte le genticattoliche, asperge coll'acqua benedetta le pareti <strong>in</strong>teriori del tempio, prega e <strong>di</strong>ce: «O Dio chesantifichi i luoghi che vogliono de<strong>di</strong>carsi al tuo Nome, effon<strong>di</strong> sopra questa casa <strong>di</strong> orazione latua grazia, aff<strong>in</strong>chè tutti quelli che qui t'<strong>in</strong>vocano esperiment<strong>in</strong>o l'effetto della lua misericor<strong>di</strong>a.»Se la fede, la speranza e la carità sono le virtù sovrane <strong>in</strong> cui è posta la vita soprannaturale,queste si <strong>in</strong>generano e crescono nell'animo del Cristiano per la grazia che precipuamente nelsacro Tempio è impartita, e tale è appunto nella de<strong>di</strong>cazione il significato della profusione deisacri olii, con cui le porte, le pareti e l'altare s'<strong>in</strong>ungono, dei cerei che nel circuito <strong>in</strong>teriore deltempio e sulla pietra dell'altare ardono moltiplicati e dell'<strong>in</strong>censo che <strong>in</strong> gran copia abbrucia, sisvolge <strong>in</strong> globi vorticosi, e sale <strong>in</strong> odore <strong>di</strong> soavità al Signore.6. Ma nel mirabile or<strong>di</strong>namento della provvidenza suprema le cose <strong>in</strong>feriori per lesuperiori sono governate. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> siegue che la corte celeste è quella che si <strong>in</strong>teressa pelvantaggio degli uom<strong>in</strong>i ancora {115 [117]} viatori sulla terra, acciocchè arriv<strong>in</strong>o a conseguirel'ere<strong>di</strong>tà della salute; e <strong>in</strong>tercede loro da Dio, e da Gesù Cristo l'abbondanza dei superni aiuti.Ora, anche siffatta comunicazione dei fedeli coi celesti comprensori ha luogo <strong>in</strong> particolar modonel tempio a Dio consecrato. Egli è perciò che il vescovo consecratore <strong>in</strong>voca tutti gli Angeli e iSanti del Cielo, nell'atto <strong>di</strong> <strong>in</strong>ungere col crisma benedetto le pareti del tempio, e <strong>di</strong>ce: «Siasantificato e consecrato questo tempio nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, <strong>in</strong><strong>onore</strong> <strong>di</strong> Dio, della gloriosa Verg<strong>in</strong>e Maria e <strong>di</strong> tutti i Santi. Egli è perciò che rappresenta gliAngeli come quelli che nella chiesa abbruciano gli <strong>in</strong>censi all'Altissimo, offrono cioè a Lui leorazioni dei fedeli, e ripete l'antifona: «Ascese per man dell'Angelo il fumo degli aromi alcospetto dell'Altissimo: stette l'Angelo presso l'altare del Tempio, avente <strong>in</strong> mano il turibolod'oro, e gli fu dato molto <strong>in</strong>censo, e salì il fumo degli aromi al cospetto <strong>di</strong> Dio.» Egli è perciò chesotto l'altare ei colloca le reliquie dei santi martiri, e supplica che que' gloriosi, i quali trionfaronocon Cristo, soccorrano ne' spirituali combattimenti i fedeli ancor militanti sulla terra. Egli è {116[118]} perciò che il sacro antistite, dopo avere <strong>in</strong>vocato sul nuovo tempio il nome santo <strong>di</strong> Dio,mette il tempio medesimo sotto il patroc<strong>in</strong>io <strong>di</strong> Maria che è la Madre <strong>di</strong> Dio e la Madre nostra, lanostra potentissima avvocata, la <strong>di</strong>spensatrice <strong>di</strong> tutte le grazie. Di tal modo il tempio consacrato<strong>di</strong>venta il gazofilaccio delle celesti bene<strong>di</strong>zioni, non solo perchè è la casa <strong>di</strong> Dio, <strong>di</strong> Gesù Cristo,dell'Emanuele, cioè <strong>di</strong> Dio con noi, ma ezian<strong>di</strong>o perchè quivi concorrono tutti i celesti<strong>in</strong>tercessori a raccogliere le nostre preghiere, e ad ottenerci i più preziosi <strong>di</strong>v<strong>in</strong>i favori. QuestoTempio poi, della cui consecrazione <strong>di</strong> presente ci rallegriamo, è <strong>in</strong> particolar modo il tesorodelle grazie celesti perchè è de<strong>di</strong>cato espressamente <strong>in</strong> <strong>onore</strong> <strong>di</strong> Maria Verg<strong>in</strong>e Ausiliatrice, equ<strong>in</strong><strong>di</strong> è guardato da Lei con occhio <strong>di</strong> specialissima pre<strong>di</strong>lezione. La gran Reg<strong>in</strong>a già <strong>di</strong>mostròquanto aggra<strong>di</strong>sse l'erezione <strong>di</strong> questo magnifico Tempio, poichè si può <strong>di</strong>re che Ella stessa collafrequenza e magnificenza de' suoi favori all'<strong>in</strong>gente spesa della fabbrica e degli adornamenti delmedesimo provvedesse. O Maria, noi siam sicuri, che come promoveste, e con ogni maniere <strong>di</strong>grazie conduceste a buon term<strong>in</strong>e l'<strong>in</strong>nalzamento <strong>di</strong> questa nobilissima mole, così ora che {117[119]} a vostro <strong>onore</strong> è solennemente de<strong>di</strong>cata, farete <strong>in</strong> essa risplendere più che mai la vostraclemenza; prenderete vieppiù sempre sotto la vostra tutela il piissimo vostro servo, che da voiispirato si acc<strong>in</strong>se alla grande impresa <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficare questa chiesa, nè risparmiò cure e fatichef<strong>in</strong>chè con sommo suo gau<strong>di</strong>o non la vide compiuta, assisterete con materna tenerezza lanumerosa gioventù che, dal medesimo vostro servo, per sentimento <strong>di</strong> carità, raccolta <strong>in</strong> collegi esem<strong>in</strong>ari ed oratorii da lui saviamente <strong>di</strong>retti, si de<strong>di</strong>ca ai buoni stu<strong>di</strong>i, all'esercizio delle arti, edwww.donboscosanto.eu 30/47
<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Rimembranza <strong>di</strong> <strong>una</strong> solennità <strong>in</strong> <strong>onore</strong> <strong>di</strong> Maria Ausiliatricealle pratiche <strong>di</strong> nostra sacrosanta religione; accoglierete con benignità tutti quelli che <strong>in</strong> questoTempio, d'<strong>in</strong>nanzi al vostro altare verranno con fiducia ad onorarvi, a pregarvi, a mettersi sotto leali dell'onnipotente vostra protezione; farete <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e succedere alle molte e gravi, pubbliche eprivate calamità, la tranquillità dell'or<strong>di</strong>ne domestico, sociale e religioso.7. Io non aggiungo <strong>di</strong> più, riveriti u<strong>di</strong>tori, per <strong>di</strong>mostrarvi che il tempio mercè dei ritidella vera religione consacrato, è la casa <strong>di</strong> Dio e <strong>di</strong> Gesù Cristo, è il tesoro delle supernebene<strong>di</strong>zioni. Quanto vi ho detto f<strong>in</strong>ora basta abbondantemente a mettere <strong>in</strong> piena luce queste duegran<strong>di</strong> verità, {118 [120]} e ad eccitarci a r<strong>in</strong>graziare il Signore che per la consecrazione <strong>di</strong>questo Tempio ha voluto dare nuovo argomento della bontà colla quale egli si piace <strong>di</strong> fars<strong>in</strong>ostro concitta<strong>di</strong>no, e quasi <strong>di</strong>ssi nostro famigliare, ed è non solo pronto, ma ardentementedesideroso <strong>di</strong> comunicarci i suoi benefizii. Conchiuderò con <strong>di</strong>re che sta a noi <strong>di</strong> corrisponderealla <strong>in</strong>effabile sua bontà, rispettando il sacro tempio, dandoci premura <strong>di</strong> visitare nel tempio ilnostro clementissimo Dio, l'amabilissimo Salvatore, la tenerissima nostra madre Maria,apprezzando, cercando e conservando le <strong>di</strong>v<strong>in</strong>e bene<strong>di</strong>zioni. Oh riflettiamo, amatissimi, che ilsacro tempio è quaggiù sulla terra l'immag<strong>in</strong>e e il vestibolo della Gerusalemme trionfale. Felic<strong>in</strong>oi se animati da viva fede, da ferma speranza, da fervida carità ci compiaceremo <strong>di</strong> abitare nellacasa del Signore! Qui faremo tesoro <strong>di</strong> abbondantissime grazie che ci renderanno esatt<strong>in</strong>ell'adempimento della <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a legge, ansiosi <strong>di</strong> partecipare degnamente ai <strong>di</strong>v<strong>in</strong>i misteri,vittoriosi <strong>di</strong> tutti i nostri spirituali nemici per tutto il corso della vita mortale, e con questo cimeriteremo <strong>di</strong> entrare <strong>in</strong> cielo ad abitare coi Santi, cogli Angeli, con Maria Santissima, ed avedere, possedere, godere con loro l'Essere {119 [121]} <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itamente perfetto, Dio Uno e Tr<strong>in</strong>o,il nostro Creatore, Redentore, Santificatore ed anche il nostro Glorificatore per tutti i secoli deisecoli. Così sia.Dell'importanza e delle con<strong>di</strong>zioni dell'Insegnamento Cattolico.Grande ed augusta è la solennità della de<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> un sacro tempio, poichè per essa ilrec<strong>in</strong>to coi religiosi riti consacrato viene sottratto ad ogni uso profano e costituito casa <strong>di</strong>orazione, porta del cielo, abitacolo santo e terribile della Div<strong>in</strong>ità. Ma questa de<strong>di</strong>cazione se perse medesima è degna <strong>di</strong> tutta venerazione, essa è ancor più sublime e gioconda <strong>in</strong> quanto esprimela santificazione del popolo fedele. Come <strong>in</strong>fatti il tempio materiale me<strong>di</strong>ante le mistichecerimonie, le sacre unzioni, e le molteplici preghiere del vescovo e de' sacerdoti viene purificatoe preparato per l'esercizio del culto <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o, così ogni cristiano <strong>in</strong><strong>di</strong>vidualmente, e tutto <strong>in</strong>sieme ilpopolo fedele viene mercè dei Sacramenti, {120 [122]} delle soprannaturali virtù, e dellepratiche <strong>di</strong> pietà consecrato siccome tempio vivo dello Spirito Santo. Tale è l'<strong>in</strong>segnamentodell'apostolo Paolo, il quale scriveva ai fedeli <strong>di</strong> Cor<strong>in</strong>to: «Non sapete voi, che siete tempio <strong>di</strong>Dio, e che lo Spirito <strong>di</strong> Dio abita <strong>in</strong> voi? (I, ad Chor. c. 3).» Io pertanto pieno <strong>di</strong> questa altissimaidea mentre mi unisco a voi, riveriti u<strong>di</strong>tori, partecipando del gau<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> che vi sentite <strong>in</strong>ondatiper lo splendore <strong>di</strong> questo nuovo tempio <strong>in</strong>nalzato a gloria <strong>di</strong> Dio, e ad <strong>onore</strong> dell'alma Verg<strong>in</strong>eMaria potentissima nostra Ausiliatrice, e per la de<strong>di</strong>cazione del medesimo testè fatta collamassima pompa del cattolico rito, giu<strong>di</strong>co opportunissima cosa <strong>in</strong>vitarvi a riflettere al dovere chevi str<strong>in</strong>ge <strong>di</strong> dare opera ad <strong>in</strong>nalzare e consolidare <strong>in</strong> voi stessi e ne' prossimi vostri il misticotempio della soprannaturale giustizia. Vuolsi notare che il tempio materiale può <strong>in</strong> breve esserecondotto a term<strong>in</strong>e, e che <strong>in</strong>vece lo spirituale non può essere compiuto quaggiù sulla terra, sicchèbisogna che noi cont<strong>in</strong>uiamo a lavorare per farlo sorgere a sempre maggior altezza e ognor piùdecorarlo, secondo l'oracolo del Dottor delle genti: «Voi siete e<strong>di</strong>fizio <strong>di</strong> Dio, ma ba<strong>di</strong> ognuno almodo con cui <strong>in</strong>nalza la fabbrica (v. 9-10). Se {121 [123]} mi chiedete, ascoltatori umanissimi,<strong>in</strong> qual maniera ciò si debba e si possa da voi eseguire, vi rispondo subito: potete e dovete ciòfare col conservare e crescere <strong>in</strong> voi e ne' prossimi vostri la vita soprannaturale della fede, poichèla fede è il fondamento posto <strong>in</strong> noi da Gesù Cristo onde vi e<strong>di</strong>fichiamo sopra la nostra salute; ewww.donboscosanto.eu 31/47