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Indagini trimestrali Artigianato 3° 2012 (413 KB) PDF

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INDAGINE TRIMESTRALESETTORE ARTIGIANATO3° trimestre <strong>2012</strong>Allegato StatisticoUnioncamere LombardiaFunzione Informazione economicaOttobre <strong>2012</strong>


INDICETabella 1: Variazioni tendenziali delle principali variabili ........................................... 3Tabella 2: Variazioni congiunturali delle principali variabili ........................................ 4Tabella 3: Indicatori occupazionali ........................................................................ 5Tabella 4: Variazioni tendenziali per classi dimensionali ........................................... 6Tabella 5: Variazioni tendenziali per settore d’attività .............................................. 7Tabella 6: Variazioni tendenziali per destinazione economica dei beni prodotti ............ 8Note metodologiche: ......................................................................................... 13GLOSSARIO .................................................................................................... 14Grafico 1: Andamento della produzione ................................................................ 9Grafico 2: Tasso di utilizzo degli impianti ............................................................ 10Grafico 3: Andamento del fatturato .................................................................... 11Grafico 4: Aspettative su produzione e occupazione ............................................. 12Grafico 5: Aspettative su domanda interna ed estera ............................................ 12


Allegato <strong>Artigianato</strong>Tabella 1: Variazioni tendenziali delle principali variabiliDati corretti per i giorni lavorativi (salvo diversa indicazione)4°2011 <strong>2012</strong>Media20111° 2° 3°Media 3trim.Produzione -2,7 0,3 -6,4 -8,6 -8,4 -7,8Tasso di utilizzo degli impianti (1) 69,3 69,7 67,0 67,0 66,8 66,9Ordini interni (4) -5,3 -2,7 -8,0 -10,0 -9,2 -9,1Ordini esteri (4) 1,2 0,2 3,1 3,7 -2,8 1,3Periodo di produzione assicurata (2) 29,3 34,7 34,5 33,3 33,7 33,8Fatturato totale -1,0 1,4 -5,3 -8,2 -7,8 -7,1Giacenze prodotti finiti (3) -20,9 -17,8 -16,7 -19,8 -20,6 -19,1Giacenze materiali per la produzione (3) -10,3 -8,8 -8,8 -9,8 -8,5 -9,0Fonte: Unioncamere LombardiaNota: L'aggiunta di una nuova informazione porta ad una stima migliore del modello di correzione per i giorni lavorativie quindi alla possibile revisione dei dati già pubblicati.(1) Tasso di utilizzo degli impianti nel trimestre (dato destagionalizzato)(2) Numero di giornate - dato destagionalizzato(3) Saldo (punti %) fra indicazioni di eccedenza-scarsità (dato grezzo)(4) Dati a prezzi costantiCommento:La crisi continua a mordere nel settore artigiano lombardo, con una flessioneproduttiva importante rispetto ai livelli di un anno fa (-8,4%). Per la prima voltasi assiste però a una decelerazione, seppur lieve, del processo di caduta, che finqui aveva continuato ad aggravarsi. Nella media dei primi tre trimestri del <strong>2012</strong>la produzione artigiana registra un decremento pari al 7,8% rispetto allo stessoperiodo dell’anno scorso. Il tasso di utilizzo degli impianti cala leggermente(66,8%).Sul fronte degli ordinativi quelli provenienti dall’Italia confermano il forte calo(-9,2%), ma anche in questo caso la situazione è in miglioramento rispetto alpassato trimestre. Frenano invece gli ordini esteri (-2,8%) dopo la crescitaevidenziata nell’ultimo periodo. Il numero di giornate assicurate dal portafoglioordini risulta comunque stabile (33,8).Anche il fatturato registra una flessione meno marcata (-7,8%), sebbene di entitàancora preoccupante, mentre sulle scorte continuano a prevalere i giudizi discarsità sia per i prodotti finiti (-20,6%) che per le scorte (-8,5%).3


Allegato <strong>Artigianato</strong>Tabella 2: Variazioni congiunturali delle principali variabiliDati destagionalizzati3°20114°1°<strong>2012</strong>2° 3°Produzione -1,9 -1,8 -2,6 -2,5 -1,6Ordini interni (1) -3,1 -2,1 -2,9 -3,0 -1,4Ordini esteri (1) 1,7 3,9 -2,8 0,6 -3,9Fatturato totale -1,1 -1,7 -3,1 -2,4 -0,7Quota fatturato estero (%) 6,1 6,1 6,3 6,3 5,8Prezzi materie prime 3,1 3,3 2,1 1,8 2,2Prezzi prodotti finiti 0,3 0,4 0,0 0,2 0,0Fonte: Unioncamere Lombardia(1) Dati a prezzi costantiNota: L'aggiunta di una nuova informazione porta ad una stima migliore del modello di correzione per i giorni lavorativie quindi alla possibile revisione dei dati già pubblicati.Commento:Il quadro delle variazioni congiunturali evidenzia maggiormente quello chesembra configurarsi come un rallentamento della recessione: il calo dellaproduzione artigiana rispetto al trimestre precedente è pari all’1,6%, la flessioneminore registrata da un anno a questa parte. Anche il fatturato frenasignificativamente la sua caduta, mostrando una contrazione pari allo 0,7%.La dinamica degli ordinativi sembra invertire la tendenza manifestata negli ultimitrimestri: gli ordini interni perdono l’1,4%, in miglioramento rispetto alle perditeregistrate nell’ultimo periodo, mentre gli ordini esteri tornano in territorionegativo (-3,9%) dopo la leggera crescita del trimestre scorso. Il calo degliordinativi esteri rappresenta l’unico dato che segnala un peggioramento delquadro congiunturale, tuttavia la scarsa entità del fatturato legato all’estero(5,8%) indica come non sia tanto l’accesso diretto ai mercati esteri la possibilevia di uscita dalla crisi per l’artigianato lombardo, almeno non per tutti i settori,quanto piuttosto un solido rapporto di fornitura con le industrie esportatrici locali.I prezzi si confermano bloccati per quello che riguarda i prodotti finiti, mentre icosti delle materie prime tornano a registrare incrementi superiori ai due puntipercentuali (+2,2%), allargando nuovamente la forbice negativa della ragione discambio.4


Allegato <strong>Artigianato</strong>Tabella 3: Indicatori occupazionaliAnni 2009 – <strong>2012</strong>Tassi % Ricorso alla CIG (%)Ingresso Uscita Saldo QuotaaziendeQuota sulmonte ore1° trim. 2009 1,5 3,0 -1,5 - -2° 1,1 2,4 -1,3 - -3° 1,1 2,3 -1,2 - -4° 1,2 2,9 -1,6 - -1° trim. 2010 1,7 1,7 0,0 - -2° 1,5 1,6 -0,1 16,1 2,33° 1,8 2,0 -0,2 10,8 1,64° 2,1 2,6 -0,6 12,0 2,41° trim. 2011 0,9 1,0 -0,1 8,7 1,02° 2,0 2,0 0,0 10,0 1,33° 1,7 1,9 -0,2 9,9 1,44° 1,4 2,2 -0,8 12,9 2,71° trim. <strong>2012</strong> 1,7 2,2 -0,5 16,3 2,52° 1,5 2,0 -0,5 17,8 2,53° 1,6 2,6 -1,0 17,9 2,5Fonte: Unioncamere LombardiaCommento:Se i dati congiunturali di produzione e fatturato lasciano intravedere una possibilefrenata della fase recessiva, non avviene così per l’occupazione, la cui situazionesembra invece aggravarsi. Un leggero incremento del tasso di ingresso (1,6%,+0,1%) viene infatti più che compensato da un deciso aumento di quello di uscita(2,6%, +0,6%), decretando un saldo negativo e in netto peggioramento (-1,0%).Per trovare valori inferiori del saldo occupazionale bisogna risalire al 2009.Non si registrano variazioni sostanziali nell’utilizzo della cassa integrazione:risultano infatti stabili sia la percentuale di aziende che ne fa ricorso (17,9%) siala quota di ore di CIG utilizzate sul monte ore totale (2,5%). Si tratta comunquedi valori elevati, soprattutto quello riguardante il numero di aziende, che haraggiunto il suo massimo da quando è stato inserito il quesito nell’indagine(secondo trimestre 2010).5


Allegato <strong>Artigianato</strong>Tabella 4: Variazioni tendenziali per classi dimensionaliTerzo trimestre <strong>2012</strong>Dati corretti per i giorni lavorativi, salvo diversa indicazioneProduzioneTassoUtilizzodegliimpianti(1)(4)Fatturatototale(6)Ordiniinterni(5)(6)Ordiniesteri(5)(6)Giornateproduz.Assicurata(2)(4)Saldoscortematerieprime(3)Totale -8,4 66,8 -7,8 -9,2 -2,8 33,7 -8,53-5 addetti -10,4 61,2 -9,9 -9,4 1,3 31,2 -8,66-9 addetti -9,6 65,5 -8,6 -12,0 -5,1 31,4 -10,310-49 addetti e oltre -5,7 73,6 -5,2 -6,9 -4,6 37,7 -6,5Fonte: Unioncamere Lombardia(1) Tasso di utilizzo degli impianti nel trimestre(2) Numero giornate(3) Differenza giudizi di esuberanza e scarsità(4) Dati destagionalizzati(5) Dati a prezzi costanti(6) Dati a parità di giorni lavorativiCommento:Anche nel terzo trimestre <strong>2012</strong> la dimensione aziendale si conferma una variabilecruciale nel determinare la performance delle aziende artigiane.Le tre principali variabili che fotografano lo stato di salute attuale di un’impresavedono infatti un andamento crescente all’aumentare del numero degli addetti: leaziende con più di 49 addetti limitano le perdite produttive e di fatturato tra i 5 ei 6 punti percentuali, raggiungendo un tasso di utilizzo degli impianti pari al73,6%, mentre per le imprese al di sotto di tale soglia si registrano cali compresitra gli 8 e i 10 punti percentuali e un tasso di utilizzo degli impianti inferiore allasoglia del 70%.Diversa risulta invece la situazione per gli ordini, dove quelli interni risultano inforte calo soprattutto per le imprese con un numero di addetti compreso tra i 6 ei 9, mentre la contrazione degli ordini esteri verificatasi in questo trimestrecoinvolge soprattutto le aziende con più di 6 addetti.6


Allegato <strong>Artigianato</strong>Tabella 5: Variazioni tendenziali per settore d’attivitàTerzo trimestre <strong>2012</strong>Dati corretti per i giorni lavorativi, salvo diversa indicazioneProduzioneTassoUtilizzodegliimpianti(1)(4)FatturatototaleOrdiniinterni(5)Ordiniesteri(5)Giornateproduz.Assicurata(2)(4)Saldoscortematerieprime(3)Totale -8,4 66,8 -7,8 -9,2 -2,8 33,7 -8,5Siderurgia -8,9 67,2 -9,8 -16,9 1,3 22,4 -7,0Min. non metall. -11,8 61,6 -9,5 -10,7 0,8 21,6 -4,2Meccanica -8,0 69,6 -6,3 -8,7 -5,1 36,3 -10,7Alimentari -3,3 68,0 -3,4 -3,3 -2,9 39,9 -7,1Tessile -4,9 64,1 -7,0 -10,0 -7,3 28,6 -1,1Pelli e calzature -5,3 70,2 -4,2 -3,6 0,7 37,3 0,0Abbigliamento -12,8 67,9 -14,2 -10,2 4,3 25,7 -4,4Legno e mobilio -10,6 64,4 -9,6 -11,5 -0,7 38,8 -9,7Carta-stampa -14,8 62,1 -16,2 -12,7 5,7 16,9 -17,0Gomma-plastica -7,4 66,2 -8,4 -12,5 0,2 28,6 -9,9Manifatturiere varie -8,6 63,7 -5,2 -13,7 -3,9 37,5 -4,5Fonte: Unioncamere Lombardia(1) Tasso di utilizzo degli impianti nel trimestre (2) Numero giornate(3) Differenza giudizi di esuberanza e scarsità (4) Dati destagionalizzati(5) Dati a prezzi costantiCommento:Anche in questo trimestre tutti i principali settori dell’artigianato lombardomostrano il segno negativo, con i comparti della carta-stampa (-14,8%),dell’abbigliamento (-12,8%), dei minerali non metalliferi (-11,8%) e del legno emobilio (-10,6%) che registrano le perdite produttive più pesanti. Il settore dellacarta-stampa sembra quello maggiormente in difficoltà, come confermato anchedalla pesante flessione del fatturato (-16,2%) e dal basso tasso di utilizzo degliimpianti (62,1%). All’estremo opposto si posiziona il comparto dell’alimentare,che conferma la sua natura anti-ciclica mostrando le flessioni più ridotte sia sullaproduzione (-3,3%) che sul fatturato (-3,4%); anche il settore delle pelli ecalzature evidenzia buone capacità di tenuta, grazie probabilmente all’elevataquota di fatturato estero (23,6%), registrando il tasso di utilizzo degli impiantipiù elevato (70,2%) e contenendo le perdite produttive e di fatturato. Questi duecomparti sono anche quelli che vantano il maggior numero di giornate assicuratedal portafoglio ordini insieme alle imprese manifatturiere varie e al settore dellegno e mobilio.7


Variazione %IndiceAllegato <strong>Artigianato</strong>Grafico 1: Andamento della produzionePRODUZIONE ARTIGIANATO MANIFATTURIERODati <strong>trimestrali</strong>. Anni 2009 - <strong>2012</strong>10Variazione congiunturale - dato destagionalizzatoVariazione tendenziale - corretta per i giorni lavorativiIndice (base anno 2005=100) - dato destagionalizzato52.74.03.5780-5-3.5-0.7 -0.70.61.41.31.1 0.80.20.01.3-0.9-1.9 -1.8-2.7-2.6 -2.5-1.676-10-6.5-6.4-8.6 -8.474-15-13.772-17.6-20-20.1-22.170-25-24.12009 II III IV 2010 II III IV 2011 II III IV <strong>2012</strong> II IIIFonte: Unioncamere LombardiaNota: L'aggiunta di una nuova informazione porta ad una stima migliore del modello di correzione per i giorni lavorativie quindi alla possibile revisione dei dati già pubblicati.CommentoContinua la caduta dei livelli produttivi del settore artigiano manifatturierolombardo avviata nella seconda metà del 2011, con l’indice destagionalizzatodella produzione che raggiunge il nuovo minimo storico (68,5) dopo che la breveripresa a cavallo del biennio 2010-2011 aveva consentito all’indice di toccarequota 77. Per la prima volta però si coglie una lieve decelerazione della discesa,che potrebbe rappresentare il preludio a una fase di stabilizzazione.9


Saldo punti %Saldo punti %200620062007200720082008200920092010201020112011<strong>2012</strong><strong>2012</strong>Allegato <strong>Artigianato</strong>Grafico 4: Aspettative su produzione e occupazioneASPETTATIVE SU PRODUZIONE E OCCUPAZIONEDati <strong>trimestrali</strong> destagionalizzati. Anni 2006 - <strong>2012</strong>20Saldi valutazioni di aumento e diminuzioneProduzioneOccupazione100-10-20-30II III IV II III IV II III IV II III IV II III IV II III IV II IIIFonte: Unioncamere LombardiaGrafico 5: Aspettative su domanda interna ed esteraASPETTATIVE SULLA DOMANDADati <strong>trimestrali</strong> destagionalizzati. Anni 2006 - <strong>2012</strong>20Saldi valutazioni di aumento e diminuzioneDomanda internaDomanda estera100-10-20-30II III IV II III IV II III IV II III IV II III IV II III IV II IIIFonte: Unioncamere Lombardia12


Allegato <strong>Artigianato</strong>Note metodologiche:L’indagine sulla congiuntura del settore manifatturiero di Unioncamere Lombardia si svolgeogni trimestre su due campioni: aziende industriali 1 e aziende artigiane. Per la selezione delleaziende da intervistare è stata utilizzata la tecnica del campionamento stratificatoproporzionale secondo: l’attività economica in base alla codifica ATECO 2007, la dimensioned’impresa e la provincia di appartenenza. Alcuni degli strati sono stati sovracampionati pergarantire una maggiore significatività dei dati disaggregati per classe dimensionale, provincia osettore. Per garantire il raggiungimento della numerosità campionaria fissata è stata estrattacasualmente anche una lista di soggetti sostituti. Questo metodo garantisce ogni trimestre laraccolta di 1.500 interviste valide, cioè al netto delle mancate risposte, per l’indagine sulleimprese industriali e 1.100 per l’indagine sulle imprese artigiane.Le interviste vengono svolte utilizzando la tecnica CATI 2 che permette di rilevare, in tempialquanto contenuti, più di 20 variabili quantitative e una decina di variabili qualitative.Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede allaponderazione dei dati in base alla struttura dell’occupazione. La struttura dei pesi vieneperiodicamente aggiornata, così da recepire tempestivamente significative modificazioni nellastruttura dell’universo.Le informazioni ottenute dall’indagine sono disaggregabili per: dimensione d’azienda, in treclassi 3 ; secondo l’attività economica, in 11 settori 4 ; secondo la destinazione economica deibeni, in tre classi 5 ; secondo il territorio, nelle 12 province lombarde (compresa la nuovaprovincia di Monza-Brianza).Dalle serie storiche dei dati raccolti, si ricavano numeri indici a base fissa che rappresentano undato sintetico e quantitativo di facile interpretazione. Gli indici degli ordinativi sono depuratidall’effetto prezzi e vengono quindi presentati a prezzi costanti per una più chiara lettura degliandamenti.Le serie storiche sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS 6 , che è correntementeimpiegata dai principali istituti di ricerca nazionali e internazionali (EUROSTAT, ISTAT, ISAE,ecc.). Gli interventi effettuati sulle serie sono: correzione automatica degli outliers (AdditiveOutliers; Level Shift e Transitory Change); correzione dell’effetto Pasqua; correzione deglieffetti di calendario dovuti ai giorni lavorativi e agli anni bisestili; correzione degli effetti dovutialle festività “fisse” italiane. Le variazioni tendenziali sono corrette per i giorni lavorativiimpiegando la procedura TRAMO-SEATS con un regressore doppio che elimina l’effetto deigiorni lavorativi e l’effetto pasqua e degli anni bisestili. E’ da notare che la procedura TRAMO-SEATS opera ogni trimestre su tutta la serie storica e non solo sull’ultimo dato inserito, con unincremento progressivo della precisione nella stima dei dati passati. Quindi, ad ogniaggiornamento possono verificarsi piccole correzioni dei dati dei trimestri precedenti in basealle nuove informazioni acquisite.Per quantificare i risultati delle variabili qualitative oggetto d’indagine 7 si utilizza la tecnica delsaldo, tutt’oggi molto diffusa e ritenuta la più efficiente.1 Il campione industria comprende aziende con più di 10 addetti, mentre il campione artigiano comprende imprese conpiù di 3 addetti.2 C.A.T.I.: Computer Assisted Telephone Interview.3 Da 3 a 5 addetti, da 6 a 9 e da 10 a 49.4 Siderurgia, Minerali non metalliferi, Meccanica, Alimentare, Tessile, Pelli calzature, Abbigliamento, Legno mobilio,Carta editoria, Gomma plastica e Varie.5 Beni di consumo finali, beni di investimento e beni di consumo intermedi.6 TRAMO-SEATS è un metodo model-based in cui l’estrazione delle componenti viene effettuata utilizzando un filtroottimo ricavato dal modello ARIMA che meglio si adatta alla serie di dati.7 I dati qualitativi riguardano le aspettative degli imprenditori, il livello delle scorte e la capacità produttiva utilizzata.13


Allegato <strong>Artigianato</strong>GLOSSARIOBeni di consumoBeni intermediBeni diinvestimentoGiorni diproduzioneassicurataGiorni diproduzioneequivalenteVariazionetendenzialeVariazionecongiunturaleBeni impiegati per soddisfare direttamente i bisogniumani. Si possono dividere in: durevoli (produzione diapparecchi per uso domestico, radio e televisori,strumenti ottici e fotografici, orologi, motocicli ebiciclette, altri mezzi di trasporto, mobili, gioielli eoreficeria e strumenti musicali); non durevoli (prodottialimentari, tabacco, articoli in tessuto, altre industrietessili, vestiario, pelli e calzature, editoria, stampa esupporti registrati, prodotti farmaceutici, detergenti,articoli sportivi, giochi e giocattoli).Beni incorporati nella produzione di altri beni.Beni utilizzati per la produzione di altri beni (macchine,mezzi di trasporto ecc.), destinati ad essere utilizzati perun periodo superiore ad un anno.Numero di giorni di produzione necessari ad evadere gliordini totali presenti in portafoglio alla fine del trimestrein esame.Numero di giorni di produzione necessari ad evadere gliordini in portafoglio raccolti nel trimestre in esame.Variazione rispetto allo stesso trimestre dell’annoprecedente.Variazione rispetto al trimestre precedente.14

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