L'adolescenza una sfida per la psicoterapia - Università degli Studi ...
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2.Lo sviluppo dell’adolescente: complessità e temi emergenti dei modelli psicoanalitici2.1. PremessaCon lo scritto Frammenti di un analisi di isteria (caso clinico di Dora) e successivamente coni Tre saggi sul<strong>la</strong> teoria sessuale (Freud, 1901, 1905) Freud individuò alcune tematiche che aprirono<strong>la</strong> strada al<strong>la</strong> comprensione dell’adolescenza e dei conflitti di questa età. In partico<strong>la</strong>re, sotto l’egidadel modello pulsionale, veniva sottolineato il valore del<strong>la</strong> pubertà e il ruolo svolto dall’accesso al<strong>la</strong>sessualità che coronava il cammino evolutivo verso <strong>la</strong> riorganizzazione delle pulsioni parziali.Freud infatti dedica il terzo dei tre saggi proprio alle trasformazioni del<strong>la</strong> pubertà, descrivendol’adolescenza come l’epoca in cui «[...] subentrano i cambiamenti che debbono condurre <strong>la</strong> vitasessuale infantile al<strong>la</strong> sua definitiva strutturazione normale. Finora <strong>la</strong> pulsione sessuale eraprevalentemente autoerotica, ora trova l’oggetto sessuale» (Freud, 1905, p. 514).Gli avvenimenti principali individuati da Freud erano appunto <strong>la</strong> subordinazione delle zoneerogene al primato del<strong>la</strong> zona genitale, l’istituzione di nuove mete sessuali diverse <strong>per</strong> maschi e <strong>per</strong>femmine e il ritrovamento di nuovi oggetti sessuali al di fuori dal<strong>la</strong> famiglia. Tale ottica deve essereovviamente inquadrata in un modello che fa dell’Es e del<strong>la</strong> vita istintuale il nucleo propulsoredell’essere umano senza partico<strong>la</strong>ri concessioni all’’ambiente”.Vi era inoltre il rischio che, se da un <strong>la</strong>to questa esposizione poteva dar ragione di moltecaratteristiche del comportamento adolescenziale, <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re sottolineatura dell’esistenza di <strong>una</strong>vita sessuale infantile, l’aspetto nuovo e dirompente messo in luce dal fondatore del<strong>la</strong> psicoanalisi,non poteva non ridurre il significato dell’adolescenza all’essere in un certo senso solo un <strong>per</strong>iodo dimera ratifica di trasformazioni definitive, <strong>una</strong> transizione e un ponte tra <strong>la</strong> sessualità infantilediffusa e <strong>la</strong> sessualità adulta centrata sul<strong>la</strong> genitalità.Al <strong>per</strong>icolo di <strong>una</strong> così limitata prospettiva si può ricondurre quello che è ormai diventatocome un aforisma citato nei vari saggi su questo tema: «sentiamo dire frequentemente chel’adolescenza è un <strong>per</strong>iodo trascurato, un figliastro <strong>per</strong> quanto riguarda il pensiero analitico» (A.Freud, 1957, p. 627).È ben noto come il brutto anatroccolo, <strong>per</strong> così dire, non sia rimasto tale: l’adolescenza non èinfatti più vista come un semplice capolinea e numerosissimi sono gli studi che, seppure daprospettive diverse, ne hanno indagato <strong>la</strong> specificità e peculiarità come <strong>per</strong>iodo evolutivo.I vari contributi psicoanalitici sull’adolescenza, è opportuno precisarlo ulteriormente, purtenendo conto del<strong>la</strong> tematica da cui è partito Freud con il modello pulsionale, hanno messo in luceaspetti differenti tra cui può esserci <strong>una</strong> integrazione, ma talora rimangono divergenze anchesostanziali.Nel primo capitolo ho fatto riferimento ad alcune linee interpretative di cui già sono stateprese in considerazione le dimensioni critiche, mi riferisco al<strong>la</strong> teoria dell’adolescenza comericapito<strong>la</strong>zione, il tema delle identificazioni strutturanti e infine l’adolescenza come <strong>per</strong>iodoall’insegna del<strong>la</strong> confusione. Questi temi che saranno qui ripresi vanno a loro volta inscritti in dueaspetti di fondo che indicano <strong>una</strong> direzionalità <strong>degli</strong> studi da Freud ai tempi odierni in linea con icambiamenti nel<strong>la</strong> storia delle idee e dei paradigmi teorici.In primo luogo, rispetto agli studi iniziali che hanno fatto riferimento all’integrazione nel<strong>la</strong><strong>per</strong>sonalità delle mutate caratteristiche fisiche (come altezza, peso, caratteri sessuali primari esecondari), oggi si è molto più consapevoli che questo processo è assai più complesso/ <strong>per</strong>ché lecaratteristiche fisiche suddette, ben lungi dal potere essere prese in considerazione come datiobiettivi, sono soggette non solo a situazioni storiche e culturali (Cal<strong>la</strong>ri-Galli, 1989; Montemayor,F<strong>la</strong>nnery, 1990), ma devono essere ricollegate al tema del<strong>la</strong> processualità del ciclo vitale (Scabini,Gilli, 1988), in partico<strong>la</strong>re all’integrazione e individuazione dell’identità, di cui l’adolescenza è9