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L'adolescenza una sfida per la psicoterapia - Università degli Studi ...

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nell’atteggiamento verso il proprio corpo andrebbero inquadrati in questa funzione evolutivafondamentale, piuttosto che intesi come compiti distinti.Se dunque in questi termini viene individuato il ‘compito evolutivo” dell’adolescente, il modoin cui i ragazzi affronteranno <strong>la</strong> maturazione corporea integrando<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> rappresentazione del Sépuò <strong>per</strong>mettere di sa<strong>per</strong>e se continueranno a procedere rego<strong>la</strong>rmente verso l’età adulta oppure se ènecessario un intervento terapeutico.Una notevole importanza viene infatti assegnata all’instaurarsi dell’organizzazione sessualedefinitiva poiché successivamente non appare più possibile alcun tipo di compromesso interiorequale poteva esistere e poteva essere assorbito e adattato in fasi precedenti dell’adolescenza.Parimenti, i disturbi patologici che si possono riscontrare successivamente nei giovani adultidebbono essere letti come il risultato di un break-down del processo evolutivo che ha avuto luogonell’adolescenza.L’adolescenza appare quindi <strong>per</strong> i Laufer come un’età cerniera in cui, <strong>per</strong> così dire, i nodivengono al pettine soprattutto in re<strong>la</strong>zione alle fantasie masturbatorie che riattivano soddisfacimentidi tipo regressivo e che se rimangono eccessivamente vive e attive possono ostaco<strong>la</strong>re lo sviluppo.Gli autori non intendono fare un discorso normativo, <strong>la</strong> fantasia masturbatoria centrale vieneinfatti considerata «un fenomeno universale, e di <strong>per</strong> sé, non ha nul<strong>la</strong> di patologico»; così durantel’infanzia e il <strong>per</strong>iodo di <strong>la</strong>tenza il suo contenuto, pur potendo rimanere inconscio, traspare in formacontraffatta nei sogni a occhi a<strong>per</strong>ti o nelle fantasie che accompagnano <strong>la</strong> masturbazione nei giochio nelle attività di finzione.Diviene invece <strong>una</strong> complessa prova evolutiva s<strong>per</strong>imentare queste fantasie in uno scenario incui <strong>la</strong> maturità fisica dei genitali esas<strong>per</strong>a ogni cosa e soprattutto l’organizzazione difensiva vienesottoposta a <strong>una</strong> forte tensione. Dopo <strong>la</strong> pubertà infatti <strong>la</strong> fantasia masturbatoria centrale assume uncarattere coatto nel senso che è forte il bisogno di viver<strong>la</strong> all’esterno nelle re<strong>la</strong>zioni oggettuali enelle proprie es<strong>per</strong>ienze sessuali.Appare tipica di questa età <strong>la</strong> tendenza a esteriorizzare i conflitti e <strong>la</strong> messa in atto di questafantasia come se fossero l’unico soddisfacimento importante (Laufer, Laufer, 1984, p. 25).Si ha l’impressione che i comportamenti di messa in atto che associamo all’adolescenza e chespesso accettiamo come un aspetto normale dello sviluppo, riflettano in gran parte gli sforzidell’adolescente <strong>per</strong> trovare nuove modalità d’integrazione del<strong>la</strong> fantasia masturbatoria centrale.Analogamente, alcune delle crisi o dei transitori episodi psicotici che si manifestanonell’adolescenza rappresentano l‘unica soluzione (seppure patologica) che l’Io ha a disposizione <strong>per</strong>trovare modi nuovi <strong>per</strong> integrare il contenuto del<strong>la</strong> fantasia masturbatoria centrale nel contesto del<strong>la</strong>genitalità.L’aspetto coatto che può assumere questa fantasia, nonché <strong>la</strong> forza e <strong>la</strong> distruttività chepossono essere eventualmente a essa associate e <strong>la</strong> possibile negazione del<strong>la</strong> realtà, possonospaventare profondamente l’adolescente con molte conseguenze che, se gravi, possono rientrare inciò che è stato proposto sotto il termine di break-down evolutivo.11 break-down evolutivo in adolescenza è qui inteso come il rifiuto inconscio del corposessuale e il concomitante sentimento di passività di fronte alle esigenze derivanti dal corpo. Sitratta di un «arresto del processo di integrazione dell’immagine del corpo» fisicamente maturo nel<strong>la</strong>rappresentazione che l’adolescente ha di se stesso. Può affermarsi allora <strong>una</strong> visione distorta delproprio corpo e del rapporto con esso espressi come odio e vergogna.A differenza infatti del bambino e dell’adulto, l’adolescente vive il proprio corpo, ossia le suetrasformazioni, gli eccitamenti, come <strong>la</strong> riprova di qualcosa che lo può travolgere o sommergere confantasie ed emozioni talora penose, talora addirittura paurose. E un momento evolutivo in cui puòprendere forma il timore di un cedimento o di un senso di resa a esigenze regressive, tra cui essere13

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