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Le maschere e la commedia dell'arte - Maestra Sabry

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ArlecchinoÈ <strong>la</strong> maschera più nota del<strong>la</strong> Commedia dell'Arte. Di probabileorigine francese, Herlequin o Hallequin era il personaggio deldemone nel<strong>la</strong> tradizione delle favole francesi medievali, nelCinque-Seicento divenne maschera dei Comici dell'Arte, con ilruolo del secondo Zani il servo furbo e sciocco, <strong>la</strong>dro, bugiardoe imbroglione, in perenne conflitto col padrone e costantementepreoccupato di racimo<strong>la</strong>re il denaro per p<strong>la</strong>care il suo insaziabileappetito. Col passare del tempo il carattere del personaggioandò raffinandosi: l'aspro dialetto bergamasco <strong>la</strong>sciò il posto alpiù dolce veneziano, l'originaria calzamaglia rattoppata divennevia via un abito multicolore col caratteristico e ricercato motivoa losanghe, ingentilirono gli originari lineamenti demonici del<strong>la</strong>maschera nera, così come <strong>la</strong> mimica e <strong>la</strong> gestualità. Nel corsodel Settecento Arlecchino divenne oggetto di svariateinterpretazioni ad opera di diversi autori, fra cui Carlo Goldoni,che rivestì il personaggio di un carattere sempre più realistico.

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