12.07.2015 Views

Relazione Minelli - Comune di Vignola

Relazione Minelli - Comune di Vignola

Relazione Minelli - Comune di Vignola

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Alma Mater Stu<strong>di</strong>orum – Università <strong>di</strong> BolognaFacoltà <strong>di</strong> AgrariaAlberto <strong>Minelli</strong>La valutazione e la gestione <strong>di</strong>giar<strong>di</strong>ni storici:il caso del polo universitario“ex-Agraria”


Stima delle variazioni <strong>di</strong> alcuni parametri climatici in aree urbane rispetto allezone circostantiParametro climaticoEffetto(crescita/<strong>di</strong>minuzione)Stima delcambiamentoInquinamento dell’aria ▲ 5-25 volteRa<strong>di</strong>azione solare ▼ 15-20%Temperatura dell’aria (me<strong>di</strong>aannuale)Velocità del vento:Me<strong>di</strong>a annualeCalme <strong>di</strong> ventoUmi<strong>di</strong>tà relativa:EstateInverno▲▼▲▼▼0,5-1,5°C10-20%5-20%8-10%2%Copertura nubi ▲ 5-10%Precipitazioni totali ▲ 5-10%Fonte: Ns elaborazione da Horbert et al., 1982


2 – La legislazione per i giar<strong>di</strong>ni storiciInizialmente vincolati a funzioni <strong>di</strong> utilità, poi elementi unificatori tra e<strong>di</strong>ficio e spaziocircostante, naturale completamento delle singole abitazioni o delle città, i giar<strong>di</strong>nipossono rappresentare uno degli specchi del modo <strong>di</strong> vivere dei popoli che lihanno <strong>di</strong>segnati (Chiusoli, 1985).Per la realizzazione dei giar<strong>di</strong>ni nelle varie epoche storiche si sono manifestate trefondamentali tendenze:Architettonica: propria dei giar<strong>di</strong>ni regolari, nei quali l’elemento naturale vieneconcepito ed impiegato in maniera rigorosamente geometrica e costretto in formeartificiose;Pittorica: propria dei giar<strong>di</strong>ni irregolari nei quali si tenta <strong>di</strong> riprodurre il piùpossibile la natura, per avvicinarla in modo completo e spontaneo all’uomo;Funzionale: nel nostro secolo il giar<strong>di</strong>no moderno, avvalendosi <strong>di</strong> inputarchitettonici e paesaggistici, è teso a realizzare insiemi funzionali, <strong>di</strong> facilemanutenzione pur in <strong>di</strong>verse gradualità. L’elemento “architettonico” o l’elemento“pittorico” vengono oggi visti in modo prevalente sotto un profilo <strong>di</strong> praticità, in quantoil giar<strong>di</strong>no rappresenta oggi un elemento che deve tendere principalmente a finiigienico sanitari, <strong>di</strong> miglioramento ambientale, funzionali, <strong>di</strong> protezione, e in viasubor<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> arredo ed estetici.


Queste importanti ed innovative funzioni del verde sono andate con il tempo ad essereco<strong>di</strong>ficate ed opportunamente normate per una migliore tutela del verde urbano.In Emilia Romagna prese forma a partire dal 1986, in virtù del mandato conferito dallalegge statale n. 431 del 1985 (Decreto Galasso), l’idea <strong>di</strong> uno strumento urbanisticoterritorialeincentrato sui valori paesaggistici e ambientali: il Piano TerritorialePaesistico Regionale. Si tratta <strong>di</strong> un Piano a cui è affidata la tutela dell’identitàculturale e dell’integrità fisica dell’intero territorio regionale, nella convinzione che nonci sono paesaggi che meritano <strong>di</strong> essere conservati e altri consumati, ma piùcorrettamente che esistono livelli <strong>di</strong> trasformabilitàLa pianificazione paesistica, quin<strong>di</strong>, consapevoledell’importanza <strong>di</strong> salvaguardare il grande patrimonio <strong>di</strong> verdeesistente nel nostro Paese, considera attentamente tutti quegliaspetti che concorrono a definire la cornice paesaggistica,culturale e sociale del territorio, in altre parole il cosiddetto“verde storico”.Il “verde storico” è un accezione semplicistica dei giar<strong>di</strong>ni e dei parchi.Nel corso degli anni ha avuto sempre più spazio all’interno della normativa.Di seguito è presentato un rapido “excursus”


Legge 1089 del 1939, riguardante tutte le opere <strong>di</strong> interesse storico e artisticoConsidera i giar<strong>di</strong>ni come monumenti e prevede per la definizione “interesse storicoartistico” per elementi <strong>di</strong> almeno 50 anni <strong>di</strong> età. Costituito principalmente da materiavegetale, e come tale deteriorabile e rinnovabile, il giar<strong>di</strong>no storico richiede regolespecifiche per la sua salvaguar<strong>di</strong>a e manutenzione…Legge 1497 del 1939, inerente le “bellezze naturali” quali ville, giar<strong>di</strong>ni e parchi nontutelati dalla legge precedente, caratterizzati da una non comune bellezza.Se nella quasi totalità dei casi si impone ai possessori dei beni tutelati il non obbligo <strong>di</strong>intervento, ai proprietari dei giar<strong>di</strong>ni storici viene imposto l’obbligo <strong>di</strong> effettuare tutte quelleoperazioni <strong>di</strong> manutenzione in<strong>di</strong>spensabili a conservarne le caratteristiche e l’identità.Carta <strong>di</strong> Atene del 1931Carta <strong>di</strong> Venezia del 1964due documenti che non trattano in modo specifico i giar<strong>di</strong>ni, ma si riferiscono agli elementivegetali quale elemento a ornamento <strong>di</strong> alcuni monumenti a conservazione del loro anticocarattere.Risale ai primi anni Ottanta il tentativo <strong>di</strong> normare la complessità dell’approccio <strong>di</strong>sciplinareal giar<strong>di</strong>no storico attraverso la redazione <strong>di</strong> due Carte redatte a Firenzedel 1981


Carta internazionale è stata elaborata dal Comitè International des Jar<strong>di</strong>nset Sites Historiques Icosmos-Ifla, riunitosi a Firenze il 21 maggio 1981, per lasalvaguar<strong>di</strong>a dei giar<strong>di</strong>ni storici, registrata il 15 <strong>di</strong>cembre 1982.Carta italiana dei giar<strong>di</strong>ni storici (Carta <strong>di</strong> Firenze), approvataall’unanimità dai partecipanti alla Tavola Rotonda organizzata dall’Accademiadelle Arti e del Disegno a Firenze il 12 settembre del 1981, secondo la proposta delgruppo italiano Icosmos e Italia Nostra.Strutturata in quattro punti e in una serie <strong>di</strong> raccomandazioni, si richiama allaCarta italiana del restauro del 1964 e alle Disposizioni del 1972.Nella Carta <strong>di</strong> Firenze è riba<strong>di</strong>to il rispetto del “complessivo processo storicodel giar<strong>di</strong>no”, considerando riduttiva e una sottrazione <strong>di</strong> risorse, “ogni operazioneche tendesse a privilegiare una singola fase assunta in un certo periodo storico e aricrearla ex novo a spese delle fasi successive”.Il giar<strong>di</strong>no costituisce un unicum, limitato, peribile, irripetibile, ha unproprio processo <strong>di</strong> sviluppo, una propria storia (nascita, crescita, mutazione,degrado) che riflette le società e le culture che lo hanno ideato, costruito, usato eche, comunque, sono entrate in relazione con esso.


Decreto legislativo, il T.U. 490/99Testo unico delle <strong>di</strong>sposizioni legislative in materia <strong>di</strong> beni culturali eambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre, n. 352Tale Decreto raccoglie e unifica tutte le normative finora esistenti nel campo dellaconservazione dei beni culturali, comprese le norme relative ai beni architettonici eambientali. I giar<strong>di</strong>ni e i parchi storici hanno così trovato una giusta e autonomacollocazione tra i beni da proteggere..Decreto legislativo n. 42 del 2004Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6luglio 2002, n. 137.Articolo 10, comma 1 e 4: “le ville, i parchi e i giar<strong>di</strong>ni che abbiano interesseartistico o storico”Art. 136, comma 1 lettera b: “le ville, i giar<strong>di</strong>ni e i parchi (…) che si <strong>di</strong>stinguonoper la loro non comune bellezza”


3 – Materiali e meto<strong>di</strong>Restaurare, conservare e manutenere i giar<strong>di</strong>ni storici, sono compiti non facili poichéinvestono campi assai <strong>di</strong>versificati: l’architettura, la storia e la botanica, aspetti cheprevedono la collaborazione tra <strong>di</strong>versi campi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.A sostegno della conservazione e della funzionalità esistono <strong>di</strong>verse scuole <strong>di</strong> pensiero:1) Quella italiana fondata sul principio della massima conservazione possibile deglielementi del giar<strong>di</strong>no anche se appartengono ad epoche <strong>di</strong>verse;2) Altre scuole <strong>di</strong> pensiero europee pre<strong>di</strong>ligono la ricostruzione dell’impiantoprimitivo del giar<strong>di</strong>no; in questi casi si può arrivare alla vera e propria ricostruzione<strong>di</strong> un giar<strong>di</strong>no antico.La regola generale è che le modalità <strong>di</strong> intervento considerino sia i risultati della ricercastorica sia la destinazione d’uso dello spazio verde.Esiste una <strong>di</strong>stinzione chiara tra i giar<strong>di</strong>ni storici privati e quelli pubblici.1) Il restauro può riportare il giar<strong>di</strong>no alla con<strong>di</strong>zione del progetto originario.2) Quando il giar<strong>di</strong>no storico è pubblico, invece, il problema del restauro è fortementeinfluenzato dalle destinazioni d’uso future del giar<strong>di</strong>no che deve presumibilmente sopportare lapresenza <strong>di</strong> un numero elevato <strong>di</strong> persone.


Il modello <strong>di</strong> stimaIn<strong>di</strong>catori strutturaliIn<strong>di</strong>catori sanitari edesteticiPrezzo <strong>di</strong>riferimentoValore = X * Y *(valore max = 10)Genere especie(1/10) Prezzodella pianta invivaiosecondospecifiche<strong>di</strong>mensioniPosizione Dimensione Stato sanitario edesteticoLocalizzazionedella pianta neltessuto urbanoZ *(valore max = 50)In<strong>di</strong>ce inrelazione allacirconferenzaW(valore max = 10)In base a:- Posizionesociale;- Stato sanitario;- Simmetria;- Tipo <strong>di</strong> danno;- Tipo <strong>di</strong> potatura.


In<strong>di</strong>catori sanitari ed estetici1. Posizione SocialeViene in<strong>di</strong>cato il rapporto concui una pianta si trova rispettoalle altre1. Stato sanitarioViene espresso un giu<strong>di</strong>ziosulle principali parti dellapianta valutandone: seccume,carie, ferite, marciumi, funghi,patogeni, danni al colletto, allera<strong>di</strong>ci, al fusto, alle branche ealle foglie3. La simmetria4. La tipologia del danno5. La tipologia <strong>di</strong> potatura245


Lo stato sanitarioRa<strong>di</strong>ci interessate da scaviquin<strong>di</strong> è possibile che sianostate danneggiateRegione del colletto cariataFusto con carie


Il tipo <strong>di</strong> dannoArboricultural Advisory and Information Service, 1998Corpi estranei Carie Danno alle branche Disseccamenti


Il tipo <strong>di</strong> potaturaPrima della potaturaDopo la potatura la piantaè statacapitozzata


PiantaValore storicomonumentaleValore pianta invivaio (1/10)In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>posizione:-Centro città 10- Prima per. 8- Seconda per. 6In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><strong>di</strong>mensione inrelazione allacirconf.In<strong>di</strong>ceesteticosanitarioValore(euro)A. . hippocastanum ** = 7,00 euro * 10 * 23,00 * 8,45 = 13.604,50Circonferenza: 30 cm 1,00 Circonferenza: 220 cm 21,00Circonferenza: 40 cm 1,40 Circonferenza: 240 cm 22,00Circonferenza: 50 cm 2,00 Circonferenza: 260 cm 23,00Circonferenza: 60 cm 2,80 Circonferenza: 280 cm 24,00Circonferenza: 70 cm 3,80 Circonferenza: 300 cm 25,00Circonferenza: 80 cm 5,00 Circonferenza: 320 cm 26,00Circonferenza: 90 cm 6,40 Circonferenza: 340 cm 27,00Circonferenza: 100 cm 8,00 Circonferenza: 360 cm 28,00Circonferenza: 110 cm 9,50 Circonferenza: 380 cm 29,00Circonferenza: 120 cm 11,00 Circonferenza: 400 cm 30,00Circonferenza: 130 cm 12,50 Circonferenza: 420 cm 31,00Circonferenza: 140 cm 14,00 Circonferenza: 440 cm 32,00Circonferenza: 150 cm 15,00 Circonferenza: 460 cm 33,00Circonferenza: 160 cm 16,00 Circonferenza: 480 cm 34,00Circonferenza: 170 cm 17,00 Circonferenza: 500 cm 35,00Circonferenza: 180 cm 18,00 Circonferenza: 600 cm 40,00Circonferenza: 190 cm 19,00 Circonferenza: 700 cm 45,00Circonferenza: 200 cm 20,00 Circonferenza: 800 cm 50,001. Posizione sociale (max 1,00)- dominante- codominante- dominata verticalmente- dominata orizzontalmente- in crescita2. Stato sanitario (max 4,00)- ra<strong>di</strong>ci- colletto- fusto fino a m 1,5- fusto oltre a m 1,5- branche- rami- foglie3. Simmetria (max 1,00)- pianta simmetrica- pianta asimmetrica (entro 20°)- pianta asimmetrica (oltre 20°)4. Tipo <strong>di</strong> danno (max 2,00)- assenza <strong>di</strong>sseccamenti- assenza carie- assenza <strong>di</strong> ferite- assenza <strong>di</strong> sintomi alle foglie- assenza <strong>di</strong> corpi estranei5. Tipo <strong>di</strong> potatura (max 2,00)- pianta capitozzata- pianta ricostruita dopo capitozzatura- cimatura delle branche- taglio <strong>di</strong> ritorno- eliminazione delle branche per malattia- eliminazione delle branche per allevamento


INDICE ESTETICO-SANITARIO1. Posizione sociale (max 1,00)3. Simmetria (max 1,00)Punteggio massimo: 2,002. Stato sanitario (max 4,00)4. Tipo <strong>di</strong> danno (max 2,00)Punteggio massimo: 8,005. Tipo <strong>di</strong> potatura (max 2,00)Punteggio rilevato: 6,45PiantaValore davivaioDifferenza: - 1,55In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>posizioneIn<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioneValoreA. Hippocastanum 7 euro * 10 * 23 = 1.610 euroPer cui: 1.610 * (- 1,55) = - 2.495,5 euro


4 – Il caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: il giar<strong>di</strong>no storico dell’”ex” Facoltà <strong>di</strong> AgrariaIl polo deve la sua nascita alla Famiglia Bentivoglio che alla fine del 1400 fececostruire la Palazzina della ViolaSi tratta <strong>di</strong> un giar<strong>di</strong>no storico che interessa una superficie <strong>di</strong> 50.000 mq su cuiinsistono circa 300 piante sud<strong>di</strong>vise in 40 specie.Quadro generale


Il Progetto con il Software GISCensimento piante


Indagine puntuale


Il DatabaseQuery


Un esempio <strong>di</strong> stimaParametri ed in<strong>di</strong>catori Tilia europea Cedrus deodaraa) Prezzo della pianta in vivaio (1/10) (euro) 5,33 5,40b) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> posizione 10,00 10,00c) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione 19,00 23,25d) In<strong>di</strong>ce estetico e stato sanitario, <strong>di</strong> cui: 8,05 9,40Posizione sociale (max: 1,0) 0,25 1,00In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> simmetria (max: 1,0) 1,00 1,00Stato sanitario (max: 4,0) 3,18 3,60Tipo <strong>di</strong> danno (max: 2,0) 1,62 1,80Tipo <strong>di</strong> potatura (max: 2,0) 2,00 2,00e) Valore della pianta ornamentale (euro): 8.152,24 11.801,70f) Stima del danno subito: 1,20 0,60- f1 In<strong>di</strong>ce estetico e stato sanitario massimo (*) 8,00 8,00- f2 In<strong>di</strong>ce estetico e stato sanitario rilevato (*) 6,80 7,40h) Valore del danno subito (a*b*c*g) (euro) 1.215,24 753,30(*) Al netto dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> simmetria e <strong>di</strong> posizione sociale non <strong>di</strong>rettamente mo<strong>di</strong>ficabili dall’intervento dell’uomo.


Alcune conclusioni e prospettive <strong>di</strong> lavoro


Tra<strong>di</strong>tional Classification:step 4SAM Classification(a = 0.01 rad)


Obj Oriented Classification: step 3Information classes hierarchizationit is possible to createa practically boundlessnumber of classesthe classes are organisedby the user through aprocess ofhierarchization


Grazie per l’attenzione

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!