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06_giugno - Porto & diporto

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e mondo ambientalista,in cui sono stati discussii problemi che interessanola gestione,la valorizzazione dellerisorse e la formazioneprofessionale fra i variPaesi che si affaccianosul Mediterraneo, evidenziandoil ruolo cheha la Sicilia in questocontesto.“Uno degli aspettichiavedella politicamarittima, come eraemerso lo scorso annoad Alghero per la ventunesimaedizionedella rassegna delMare – spiega l’Avv.Daniela Addis, membrodel Consiglio direttivodi Mareamico, è lapianificazione spazialemarittima, strumentoper risolvere i conflittiinterstatali e intersettorialisugli spazi marittimi,quali le attività dinavigazione, il trasportomarittimo, l’energiaoffshore, lo sviluppoportuale, la pesca el’acquacoltura, la tuteladell’ambiente, i beniculturali, il turismo. Lapianificazione spazialemarittima (PSM) e lagestione integrata dellezone costiere (GIZC) –continua l’Avv. Addis- pur essendo ancoraconsiderate in modoindipendente l’unadall’altra, a volte gestite la prima dagliorgani di governo nazionali e la secondada quelli regionali, sono in realtàriconducibili ad una stessa logica dipianificazione tendente a facilitare lacoesistenza di attività umane potenzialmenteconcorrenti all’interno di unostesso spazio. La GIZC e a PSM significano,in estrema sintesi, l’uso razionaledegli spazi marino – costieri nelquadro di una gestione integrata peruno sviluppo sostenibile degli interessisocio-economici connessi, rispettosodelle esigenze di tutela dell’ambientemarino costiero.A conclusione dei lavori è stato redattoun documento conclusivo perportare avanti le istanze del mondoscientifico e dei soggetti interessati allasalvaguardia del mare.“La pianificazione degli spazi marittimi- spiega il Sen. Roberto Tortoli,Presidente di Mareamico - è fonda-mentale in ogni attività connessa agliusi del mare e della costa, come giàda tempo ha evidenziato e raccomandatol’Unione Europea, e come ribaditonei vari consessi internazionali, a cuipartecipa a vario titolo anche l’Italia.”“La PSM necessita di una solida basedi dati e di conoscenze – come ricordal’Avv. Addis - in quanto deve necessariamentefondarsi su informazioniaffidabili e su conoscenze scientifichecerte: la necessità della ricerca scientificacome presupposto su cui fondarela PSM, nonché la GIZC e, in ultimaanalisi, la politica marittima integrata.Evidenziando le problematiche nelsistema Italia relativamente sia allaindividuazione delle competenze e deisoggetti attuatori della politica marittimae della PSM/GIZC, sia alle carenzenella disponibilità e attualità dei dati ometa dati a disposizione delle istituzioni,si erano avanzate già ad Alghero loscorso anno, alcune proposte.La prima istanza scaturita dal Convegnoè che l’Italia si doti di una strutturaamministrativa specificamentededicata come, ad esempio, un comitatointerministeriale per gli affari marittimi.Si chiede inoltre che venga promossauna coerente riorganizzazione deidati, attraverso la istituzione di una retedi osservazione dell’ambiente marinocostiero italiano; che venga adottataquanto prima una definizione univocadi zona costiera (certamente flessibilee declinabile alle diverse esigenze),nell’ambito di una altrettanto necessariaprogrammazione e pianificazionedegli usi degli spazi marino costierie delle attività che in essi insistono;che siano individuate chiaramente lecompetenze decisionali, quindi gli attoriche operano sulla zona costieracon la definizione delle rispettive competenze,in un quadro di coerente eprogrammata interazione e integrazione,al fine di migliorare l’efficacia degliinterventi, guadagnando in chiarezza etempestività. Infine, che l’Italia estendala propria area di giurisdizione a mare,attraverso la dichiarazione di una propriaZona Economica Esclusiva, coerentementea quanto previsto dal dirittointernazionale e in linea con la Zona diProtezione Ecologica prevista con L. n.61/20<strong>06</strong>, oltre alla definizione degli accordidi delimitazione della piattaformacontinentale per quei tratti di mare incui ancora non si è provveduto.Al Convegno di Siracusa hannopartecipato, fra i numerosissimi intervenuti,l’ On. Stefania Prestigiacomo,Ministro dell’Ambiente; l’ On. SaverioRomano, ministro delle Politiche Agricole;il Sottosegretario di Stato al Ministerodell’Istruzione, Università e Ricerca,Prof. Giuseppe Pizza; il Presidentedell’Assemblea della Regione Siciliana,On. Francesco Cascio, del Presidentedella Commissione Trasportidella Camera dei Deputati, On. MarioValducci, del Presidente della CommissioneAmbiente del Senato, Sen. AntonioD’Alì, dell’Assessore all’Ambientedella Regione Siciliana, Dott. GianmariaSparma; il Sindaco di Siracusa,Dott. Roberto Visentin; il Presidentedella Provincia di Siracusa, On. NicolaBono e l’On. Francesco Pionati.Patrizia LupiRecenti provvedimenti adottati in materiaEntrata in vigore del Protocollo GIZC e Protocollo Offshore della Convenzionedi Barcellona (anche grazie alla loro adozione, ossia ratifica, da partedell’UE);D.Lgs. 190/2010 di attuazione della Direttiva quadro sulla strategia marina2008/56;DLgs 128/2010 che, modificando il Dlgs 152/20<strong>06</strong> (c.d. Testo Unico Ambiente),introduce il divieto di attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazionedi idrocarburi liquidi e gassosi in mare:a) all’interno del perimetro delle aree marine e costiere a qualsiasi titoloprotette per scopi di tutela ambientale;b) nelle zone di mare poste entro 12 miglia marine dal perimetro esternodelle suddette aree marine e costiere protette;c) per i soli idrocarburi liquidi, nella fascia marina compresa entro 5 migliadalle linee di costa delle acque territoriali lungo l’intero perimetro costiero nazionale.DL sullo sviluppo n. 70/2010 (che dovrà essere convertito in legge entro il14 luglio p.v.), con cui (i) è introdotto un diritto di superficie sugli arenili aventedurata di vent’anni, (ii) è prevista l’istituzione nei territori costieri dei Distrettituristico-alberghieri, che costituiscono “Zone a burocrazia zero”, (iii) sono introdottemodifiche alla disciplina della navigazione da <strong>diporto</strong>, a cui si equiparaquella esercitata per fini commerciali, con la previsione sia di incentivi per la realizzazionedi porti e approdi turistici anche attraverso la “razionalizzazione”delprocedimento di rilascio delle relative concessioni demaniali marittime; sia delladestinazione al <strong>diporto</strong> delle aree inutilizzate nei bacini portuali esistenti.<strong>giugno</strong> 2011 - 57

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