trasporti / porto&<strong>diporto</strong>Gruppo FS - Vola l’utileUtile netto a 129 milioni di euro(+139%), crescita di tutti imargini operativi, sempre piùdeciso il percorso verso il mercato, lacreazione di valore e l’internazionalizzazione.E’ questo il principale risultatodi bilancio 2010 del gruppo FS cherafforza tutti i suoi obiettivi e chiudeper il terzo esercizio consecutivo conun risultato netto positivo in crescitarispetto ai 54 milioni dell’anno precedente(+ 139%). Molto significativa laperformance a livello di ebitda, chesupera 1,6 miliardi di euro (il margineè pari al 20,6%) grazie a ricavi operativiche, per la prima volta nella storiadel gruppo, oltrepassano gli 8 miliardidi euro (a fine 20<strong>06</strong> erano 6,7 miliardi),trainati dalla crescita dei ricavi datraffico. Allo stesso tempo, scendonoancora i costi operativi (-128 mln dieuro sul 2009), grazie alla forte razionalizzazioneavviata dagli ultimi mesidel 20<strong>06</strong>, e tuttora in corso, e agli interventimirati di reingegnerizzazione deiprincipali processi industriali. Positivoanche l’ebit, pari a 508 milioni di euro,con una crescita di 73 milioni sul 2009.Rispetto all’esercizio 20<strong>06</strong>, quando èstato avviato il piano industriale dellariconversione del gruppo (che ha fattoleva soprattutto sull’aumento dei ricavie diminuzione dei costi), la variazionepositiva del risultato netto è stata di2,244 miliardi di euro. Corrispondentivariazioni positive si sono avute nellostesso periodo per Ebit e per Ebitda rispettivamente+2,436 e +2,310 miliardidi euro). Il 2010 del gruppo FS si caratterizzain positivo anche per l’ulteriorediminuzione del numero degli incidentidenominati “tipici” dalla classificazioneinternazionale di settore: negli ultimianni si è passati infatti dai 35 di fine20<strong>06</strong>, a 23 del 2007, ai 19 del 2008, perarrivare a 13 nel 2009, a 10 a fine 2010e la presenza, in forte crescita, sugliscenari operativi internazionali chehanno visto il gruppo conquistare quotedi mercato del trasporto oltre confineattraverso le operazioni di acquisizionedella maggioranza del gruppo ArrivaDeutschland (oggi Netinera) e di alleanzacon il gruppo Veolia, entrambiprotagonisti consolidati e fortementepresenti sul mercato trasportistico europeo.Tra le controllate del gruppoFs anche gli indicatori di Rfi, societàdi gestione della rete infrastrutturaleche mostra, a fine 2010 e in coerenzacon gli ultimi esercizi, un rafforzamentodella propria performance economicacon dati in rilevante crescita e con unrisultato netto che migliora sensibilmente,passando dai 9 milioni di eurodel 31 dicembre 2009 ai circa 92 milionidi fine 2010. E migliora il risultato perTrenitalia, pur in presenza di perdurantidifficoltà del panorama nazionale einternazionale del trasporto merci cheregistra una crescita positiva del trend,in linea con quello degli ultimi anni. Ilrisultato netto si attesta a 73 milioni dieuro, con un miglioramento sul 2009di oltre 56 milioni di euro (a fine 20<strong>06</strong>la perdita della società di trasporto delgruppo era stata pari a 1,989 milioni dieuro). Un risultato ottenuto proseguendonell’azione di sviluppo sia dei nuovibusiness sia di quelli tradizionali, ancheattraverso gli ingenti investimenti miratiche sono stati realizzati.Eduardo Cagnazzi42 - <strong>giugno</strong> 2011
aziende / porto&<strong>diporto</strong>A Sorrentola Borsa Valoriper sostenerela qualitàIl futuro dell’olivicoltura vienedal cielo. Non è fantasia mapura realtà. Ne sa qualche cosaTullio Esposito, amministratore delConsorzio di tutela Olio Dop dellapenisola sorrentina e amministratoredell’azienda agricola La Villanella diMassalubrense: mesi fa è stato costrettoa ricorrere a un elicottero perraccogliere le olive dagli alberi collocatisui terrazzamenti degradantiverso il mare, quasi a toccarlo. SullaCostiera la coltivazione dell’olivo risalea tempi remoti. La tipicità orografica,la sua natura vulcanica, latipica configurazione a terrazza degliappezzamenti, rendono pregiati i suoiprodotti. E l’olio, al pari degli agrumi,occupa un posto di assoluta eccellenzatra i prodotti della terra. La leggendaracconta che proprio qui, nellesue acque che lambiscono la collina,abitassero le mitiche Sirene che tentaronoUlisse con il loro canto melodioso.E la Sirena rappresenta quelfilo giallo che da Nord a Sud unisceda millenni l’Italia, che ne caratterizzanon solo la tradizione agricola mal’intero paesaggio integrandosi coni ritmi di vita delle piccole comunità.Una ricchezza che scaturisce daun’antica tradizione e da un copiosopatrimonio di varietà, segno distintivodel territorio italico, come quellodelle dolci colline Senesi o quellobrullo Cilentano e Salentino, fatto diforeste di ulivi ultrasecolari forgiatinelle forme più strane dall’azione deltempo. Se in Italia l’olivo ha dunquetrovato da secoli remoti il suo habitatnaturale, la penisola sorrentinane è uno straordinario ambasciatorecon le sue eccellenze agroalimentari:qui limoneti ed aranceti si cullanoprofumando i caratteristici pergolatiche si protendono dalla collina finsul mare, in questo territorio si produconoil Provolone del Monaco eil limoncello ottenuto rigorosamenteda limoni Igp. Non meno importanteè la birra. Quasi interamente lavoratamanualmente dal Birrificio Sorrento,senza alcun processo di pastorizzazionee di filtrazione meccanica, perla complessità olfattiva e gustativa,diventa un prodotto artigianale peri palati più esigenti. Un connubio disapori e di profumi, dunque, che haindotto quest’anno la città del Tassoad affiancare il Sirena d’Oro, la vetrinadelle migliori produzioni di oliextravergini Dop d’Italia, con la Borsavalori del territorio sorrentino. “LaCostiera vanta un’antica tradizione ditipicità contrassegnate dalla qualità edalla sicurezza, l’unica la strada percorribileoggi per affermare prodottie territorio. In quest’ambito, il premioSirena d’Oro rappresenta una vetrinadi primo piano non solo per i miglioriextravergini d’oliva, ma ancheper le altre eccellenze della Costiera”,afferma il sindaco di Sorrento,Giuseppe Cuomo. Sono eccellenzelegate alla terra, “da cui dipende laconservazione del paesaggio, trattoidentitario della comunità e dellaDieta mediterranea, riconosciutapatrimonio immateriale dell’umanitàe, pertanto, sempre più presentesulle tavole degli italiani”, sostienel’assessore all’Agricoltura, GiuseppeStinga. Ecco che il Sirena d’Oro nonpuò che giovare ad un comparto chevede nella qualità e nella qualificazionela strada maestra per consentireagli extravergini nazionali, comesostengono Massimo Gargano e SilvanoFerri, rispettivamente alla guidadi Unaprol e Federdop, di imporsi suun mercato sempre più competitivo eglobale nel quale le Dop sono lo strumentopiù idoneo per rappresentarea pieno la straordinaria varietà di gustie sensazioni che solo l’olio di olivaè in grado di esprimere.E che il Sirena d’Oro riesce adesprimere. E proprio per promuoveresia il premio in Italia e nel mondo, sial’olio extravergine contrassegnatodalla Dop, si profila un percorso comunetra il comune sorrentino, l’Unaprole Federdop finalizzato anche asviluppare il turismo in Costiera.Eduardo Cagnazzi<strong>giugno</strong> 2011 - 43