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06_giugno - Porto & diporto

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zione come dicevo. Non è possibile andareavanti senza creare delle specificitànei vari porti sardi, in questo modo tutticercano di accaparrarsi traffici di tutti i tipie nessuno riesce ad avere in un settoreparticolare quei numeri necessari per esserecompetitivi sul mercato.Ma se programmazione significa investimenti,le istituzioni sono disponibilial dialogo?Vede la parola d’ordine oggi è “far funzionaremeglio quello che c’è per ridurre icosti di miglioramento” … non è un controGiancarlo Acciarosenso. Vi è sempre necessità di miglioramentoin un sistema portuale come quellosardo, ma l’investimento diventa accettabilese iniziamo ad usare meglio ciò cheabbiamo già. I nostri porti hanno dellecaratterizzazioni, diciamo così, naturali.Olbia svolge un ruolo importante per i collegamenticon il Centro-Nord Italia. <strong>Porto</strong>Torres con la vicina raffineria offre spazi efondali adatti anche alle rinfuse. Oristanoha da sempre una vocazione industriale,e così via.Con i nuovi scali delle navi da crocierail turismo si dimostra ancora unavolta l’industria trainante per l’isola?Senza dubbio. Grazie al turismo ognianno la popolazione sarda passa da circaun milione e mezzo di abitanti a circa cinquemilioni e mezzo, con ricadute economichesu tutti i settori, nessuno escluso.Ma anche questa è una nota dolente perchéquesto picco di presenze si registrain un periodo molto breve, sessanta novantagiorni. Avendo poi nove dieci mesidi situazione ben diversa non si operanoinvestimenti importati di lungo respiro.Basti pensare che non esistono strutturericettive in grado di ospitare contemporaneamentecinquecento o seicento ospiti;certo l’investimento necessario a crearnenon sarebbe ripagato dalla stagionalitàdei flussi attuali ma se non si creano estrutture non si può destagionalizzarecon il turismo congressuale e creare serviziidonei a proporsi sulle piazze del Nord Europa dove po-della Regione la nostra professionalità dichiarandoci pronti acollaborare nelle fasi programmatiche e sulle strategie della tremmo avere grandi possibilità di azione per la nostra offertapolitica per il trasporto ed i territorio.turistica. Anche in questo caso vale il principio che avendo iSi capisce che dietro questo tipo di impegno c’è un lavoro numeri giusti si riuscirebbe ad essere competitivi. La Sardegnaè un sistema microeconomico con tutte le carte in regoladi paziente mediazione e condivisione all’interno dell’associazione.per decollare, bisogna però che tutti si faccia la propria parteVeniamo alla politica regionale. Quali le richieste più affinché l’isola “si avvicini” al continente.urgenti?Pensando alla Saremar sembrerebbe che qualcosa inizia muoversi in questo senso.Parlando in generale della regione, senza scendere nellospecifico di ogni singolo porto, sicuramente spingiamo per Non discuto nei meriti di decisioni di tipo industriale cheuna programmazione di ampio respiro, non possiamo lavoraresolo e sempre sull’emergenza che si traduce in ritardo tiamo con soddisfazione l’iniziativa della creazione della flottahanno portato a questo punto la Tirrenia ma è ovvio che salu-confronto alle altre realtà europee. Se da un lato la globalizzazioneci impone di confrontarci con i mercati in competiziotapuò calmierare i collegamenti. Basti pensare agli aumentisarda. Solo la scesa in campo di una Compagnia così pensane,ad esempio la Corsica, la Spagna, la Turchia ed i Balcaniper il turismo e il Nord Europa per le merci, dall’altro lato Quali saranno i prossimi passi dell’Associazione?ingiustificati dei trasporti che i sardi stanno subendo.non si riesce a sviluppare una reale continuità territoriale che L’azione per il prossimo futuro sarà ancora più incisiva versole istituzioni affinché si rendano conto che siamo interlocu-garantirebbe di agire in un contesto nazionale ricavandonei vantaggi di cui godono le aziende su terra ferma. Questa tori validi e consulenti efficaci per una buona programmazionedei trasporti e del territorio in Sardegna. Mentre all’internosituazione di isolamento genera un effetto a cascata su tuttele attività da quelle energetiche alla produzione ed i servizi, continueremo un’incessante operazione di coinvolgimentopenalizzando notevolmente l’economia isolana.dei soci per sviluppare sempre maggiore spirito di gruppo.Per tornare al nostro settore, c’è necessità di programma-MDC<strong>giugno</strong> 2011 - 19

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