fedespedi / porto&<strong>diporto</strong>Il porto di Savona Vado si caratterizzasoprattutto per la differenziazionedei traffici e delle mercitrattate, ed è quindi naturale che l’andamentoregistrato nei primi 4 mesidell’anno rifletta dati in apparenza contrastanti,o quantomeno disomogenei.Alcuni settori, infatti, hanno registratoottimi risultati: +125% per i traffici di acciai,+ 89% per i traffici di oli vegetaliper biodiesel, + 29% per cereali, + 38%per il carbone e + 18,7% per i transiti dipasseggeri. Ci sono poi settori nei qualisi è registrata una sostanziale stabilità:cellulosa, forestali, ro-ro e, infine, settoriche hanno subito contrazioni: glienergetici sono calati del 15% a causadella perdurante crisi generale accentuatadai continui rincari del prezzodel petrolio e i traffici container hannoregistrato una diminuzione del 30%. Ilcalo dei traffici container è dovuto principalmenteal fatto che a Vado Ligurenon scalano linee provenienti dal FarEast, che stanno trainando la ripresadei traffici internazionali. Al contrario,le linee presenti a Vado trattano rottequali Sud America e Mediterraneo, chehanno maggiormente subito la crisi internazionalee stanno avendo maggioriritardi nella ripresa.Inoltre, su tali rotte vi è un accesacompetizione tariffaria, che ha comportatouna razionalizzazione dei servizi ela conseguente cancellazione di alcunidi essi.Infine, il settore ortofrutticolo, che dasempre costituisce un punto di forzadel terminal di Vado Ligure essendo ilpiù importante terminal ortofrutticolodel Mediterraneo, ha registrato un andamentodi segno lievemente negativoa causa dei minori volumi sbarcatidal cliente israeliano Agrexco. Questoimportante operatore, a gennaio 2009aveva trasferito i suoi traffici dalla Franciaall’Italia in attesa di veder ultimatala costruzione di un nuovo terminalortofrutticolo a Sete in Francia. La lievediminuzione registrata non destaparticolari preoccupazioni, soprattuttose raffrontata con i risultati particolarmentepositivi registrati negli ultimi dueanni in cui i volumi trattati sono passatidalle 500.000 tonnellate del 2008 alle628.000 tonnellate del 2010.A partire dalla fine di Giugno, il trafficoAgrexco verrà trasferito a Sete in Francia,ma la dipartita di tale traffico verràcompensata con i maggiori volumi previstisbarcare dalla Linea Costa Rica -Colombia derivanti dalla cancellazione8 - <strong>giugno</strong> 2011
Le nuoverealizzazionidel portodi Savona Vadodello scalo Seatrade a Genova.Riguardo ai progetti di futura realizzazione,il primo quadrimestre 2011 èstato un periodo particolarmente positivoin quanto sono stati definitivamenteapprovati 3 progetti di primaria importanzache contribuiranno alla crescitaed allo sviluppo del <strong>Porto</strong> di SavonaVado.In particolare, la costruzione dellanuova piattaforma multipurpose, fruttodella collaborazione tra Autorità Portualedi Savona e APM Terminals, e i cuilavori sono stati avviati proprio all’iniziodel 2011 con l’affondamento dei primicassoni, porterà nel prossimo futuro aduno sviluppo dei traffici stimato in circa720.000 teus all’anno, garantendo almeno400 posti di lavoro.Nell’ambito di tale progetto sono inoltreprevisti importanti interventi infrastrutturalivolti ad ottenere un’ottimizzazionedei processi operativi portualie del successivo sistema di trasportointermodale, con una previsione di movimentazionevia treno verso i retroportidi Rivalta Scrivia e Mortara del 40% deivolumi trattati.Inoltre, è stata approvata la realizzazionedel secondo terminal crociere delporto di Savona. Anche questo progettoriveste una notevole importanza, inquanto risponde alle esigenze legateal forte aumento del traffico crociereregistrato negli ultimi anni (nel 2010780.000 passeggeri) e previsto soprattuttoper l’anno in corso (239 accostipari a 1 milione di passeggeri). I lavoripartiranno entro l’estate e la durata delprogetto è prevista in 12 mesi. Infine, èstato recentemente approvato l’ampliamentodel parco serbatoi del terminalMonfer. Grazie a tale progetto Monferrealizzerà 5 nuovi serbatoi, che andrannoa potenziare l’impianto già esistente.Il nuovo impianto sarà dedicatoallo stoccaggio di oli vegetali e Fame(olio utilizzato per la produzione di biodiesel).Con la crisi economica mondialedel 2009 la società, che ha sempreoperato nel mercato dei cereali, ha decisodi diversificare le tipologie di mercitrattate e ha realizzato un impiantodedicato alle rinfuse liquide di 13.000m3. Dato il buon andamento dei nuovitraffici (dati 2009 rinfuse liquide 33.000t, dati 2010 60.000 t pari +70%) Monferha deciso di investire in questa direzione,raddoppiando l’esistente impiantodel porto di Savona.Riguardo infine allo stato dell’artedello Sportello Unico, purtroppo, i segnalisono tutt’altro che confortanti.Le Direzioni Regionali dell’Agenziadelle Dogane hanno iniziato a fissare iprimi incontri con gli operatori ed il quadroche ne emerge non è certo positivo:numerosi sono gli enti coinvolti nei controlliall’importazione, ma la comunicazionetra tali enti è, nella maggior partedei casi, inesistente. L’Italia è il PaeseComunitario che vanta il maggior numerodi controlli all’importazione e laconseguenza è che i traffici si stannospostando verso quei porti, in particolareNord Europa, ma anche Sloveniae Francia, ove i controlli sono inferiorio, quantomeno, meglio gestiti. Vogliocitare un caso pratico: l’operatore israelianoAgrexco sino al 2008 operava inFrancia, dove i prodotti alimentari ortofrutticolivengono sottoposti alla visita diun solo ispettore, il servizio fitosanitarioantifrode, che svolge anche le funzionidella Sanità Marittima ed il cui costonon viene addebitato agli importatori.A partire dal 2009, a seguito deltrasferimento dei suoi traffici in Italia,Agrexco ha pagato circa 140.000 euroall’anno per l’emissione dei nulla ostasanitari all’importazione, rilasciati daparte degli USMAF (Uffici Sanità Marittimadi Frontiera). Va precisato cheil 95% circa dei prodotti importati daAgrexco attraverso il territorio italiano,sono destinati ai mercati dei Paesi delNord Europa, dove non viene riconosciutoalcun valore ai certificati emessidalle USMAF e, di conseguenza,la merce è potenzialmente soggettaai controlli sanitari effettuati nel territoriodi ciascuno stato. È evidente che,di fronte ad una situazione di questotipo, che prevede maggiori controllie, soprattutto, maggiori costi, diventasempre più difficile attirare nuovi trafficie mantenere quelli esistenti.Infatti, nonostante il Nuovo PianoGenerale della Logistica preveda, tral’altro, l’insediamento di un tavolo diesperti per la semplificazione normativa,con l’obbiettivo di raggiungere unamigliore efficienza operativa, gli operatoricontinuano a scontrarsi quotidianamentecon appesantimenti burocraticie con difficoltà interpretative delle molteplicinormative in essere.L’auspicio è che, anche grazie allacollaborazione tra operatori ed autoritàtestimoniata dalla convocazione deinumerosi tavoli tecnici, si arrivi ad unamaggiore efficienza del sistema attraversouna reale semplificazione delleprocedure.Alessandra OrseroPresidente ISOMAR<strong>giugno</strong> 2011 - 9