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Rapporto 2001 - Territorio - Regione Emilia-Romagna

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<strong>Rapporto</strong> annuale SITAR <strong>2001</strong><strong>Regione</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>0.0 PresentazioneLa pubblicazione di questo rapporto annuale sui lavori pubblici, predisposto edelaborato dal QUASAP, interviene in un momento di grandi e significativi cambiamentinel rapporto governo centrale - governi locali. Con la promulgazione della leggecostituzionale n.3/<strong>2001</strong> di riforma del Titolo V, Parte II della Carta Costituzionale,infatti, la competenza legislativa sui Lavori Pubblici è stata definitivamente affidata alleRegioni.Per tale motivo la <strong>Regione</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, fatte salve le norme riservate allacompetenza legislativa dello Stato, in primo luogo quelle relative alla tutela dellaconcorrenza, sta predisponendo una propria legge nel rispetto dei vincoli derivantidall’ordinamento comunitario. Si tratta di un nuovo, fondamentale ruolo di politicaamministrativa che la nostra <strong>Regione</strong> intende assumere ed esercitare, pienamente e alpiù presto, dotandosi di agili norme, capaci di favorire gli investimenti in operepubbliche. A tal proposito è solo il caso di ricordare che la <strong>Regione</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>ha impugnato, con ricorso diretto alla Corte Costituzionale, sia la cosiddetta LeggeObiettivo (legge 21 dicembre <strong>2001</strong>, n.443), sia la legge finanziaria 2002 che,continuando a legiferare su queste materie, di esclusiva competenza regionale,presentano evidenti profili di illegittimità.D’altra parte la nostra <strong>Regione</strong> ha sempre esercitato il massimo delle competenzeassegnate precorrendo anche le stesse normative nazionali. Già nel 1990, infatti, fuattivato il Sistema Informativo Telematico Appalti Regionale (SITAR) in anticipo sulleindicazioni della stessa legge Merloni, che è di quattro anni dopo. Grazie a questostrumento, al quale concorrono le oltre 800 pubbliche amministrazioni che trasmettonocon continuità e puntualità le informazioni richieste, la nostra <strong>Regione</strong> ha realizzato unOsservatorio sugli appalti regionali. L’Osservatorio rappresenta non solo unostrumento necessario per la programmazione regionale ma è a disposizione delleAssociazioni imprenditoriali, degli Ordini professionali, delle Organizzazioni sindacali edi numerosi Organismi istituzionali. Il nostro Osservatorio, in questi anni, è andato via,via affinando il proprio funzionamento giungendo a rappresentare il punto di riferimentoindispensabile per quantificare e comprendere fenomeni di grande interesseeconomico ed anche sociale.Come si può rilevare anche dalla notevole massa di dati qui presentata, con questapubblicazione non si forniscono le solite informazioni di massima, spesso poi smentitedai primi dati analitici, ma si indicano con assoluta precisione le cifre che quantificano ifenomeni più rilevanti nello strategico settore delle opere pubbliche.Col continuo monitoraggio, ad esempio, è possibile individuare indicatori precisisugli eccessivi ribassi d’asta, sulla migrazione delle imprese, sulla tipologia delladomanda degli appalti. Dati che hanno consentito e consentono la sottoscrizione diprotocolli d’intesa tra amministrazioni pubbliche, associazioni imprenditoriali e sindacalial fine di approntare anche eventuali azioni di prevenzione.Come si ricordava, il <strong>2001</strong> è stato un anno di importanti cambiamenti per i lavoripubblici, non solo per il trasferimento delle competenze alle Regioni, ma anche perchési è compiuto il percorso di avviamento della qualificazione delle imprese (DPR34/2000).ElaborazioneQUASAP7

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