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Rapporto 2001 - Territorio - Regione Emilia-Romagna

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<strong>Regione</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> <strong>Rapporto</strong> annuale SITAR <strong>2001</strong>e quindi possono ritenersi ascrivibili alla potestà legislativa regionale, che esceindubbiamente valorizzata nel nuovo sistema. Tuttavia, la presenza di materie su cui loStato ha potestà legislativa, e che hanno incidenza sui lavori pubblici, impone unadelicata opera di individuazione degli ambiti di intervento su cui potrà esercitarsi lapotestà legislativa, rispettivamente, statale e regionale, e dei relativi confini."10) Ministero per i beni e le attività culturali, Decreto 24 ottobre <strong>2001</strong>, n. 420 -Regolamento recante modificazioni e integrazioni al decreto del Ministro peri beni e le attività culturali, concernente l’individuazione dei requisiti diqualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzionedei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici.Il decreto in esame introduce alcune modificazioni alla normativa relativa ai soggettiabilitati ad eseguire interventi di restauro e di manutenzione dei beni mobili e dellesuperfici decorate dei beni architettonici facenti parte del patrimonio artistico statale.L’art. 8 comma 11-sexies della L. Merloni demanda infatti al Ministero per i beni ele attività culturali l’individuazione dei requisiti di qualificazione che tali soggettidebbono possedere. Con il d.m. 3 agosto 2000, n. 294 si è quindi provveduto adintrodurre una prima disciplina che ora è stata modificata in più punti.L’art. 1 del decreto in esame apporta modifiche all’art. 5 del Decreto 294/2000 inmateria di idoneità organizzativa dell’impresa restauratrice richiedendo che almeno il40% (anziché il 50%) dei dipendenti rivesta la qualifica di “collaboratori restauratori dibeni culturali” (tale figura professionale viene disciplinata al successivo art. 4 deldecreto). Inoltre il personale impiegato a tempo determinato o in forza di rapporto dicollaborazione continuata e continuativa non può eccedere il limite del 30%. Inentrambi i casi la durata del contratto non potrà essere inferiore ad un anno.L’art. 2 del decreto disciplina invece la capacità economica e finanziaria che devepossedere l’impressa restauratrice e che può ora essere dimostrata da idoneereferenze bancarie rilasciate dai soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria.Si segnala infine l’art. 3 che ritocca la nozione di Restauratore di beni culturali giàin precedenza delineata.11) L. 21 dicembre <strong>2001</strong>, n. 443 - Delega al Governo in materia di infrastrutture edinsediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attivitàproduttiveSi tratta dell’intervento di gran lunga più rilevante del <strong>2001</strong> nel settore dei lavoripubblici. La L. 443/2000 (c.d. legge obiettivo) si propone di rimuovere gli ostacoli chefino ad ora hanno impedito di dare compiuta attuazione al programma delle grandiopere pubbliche soprattutto di carattere infrastrutturale la cui realizzazione appareoramai non più differibile in un’ottica di modernizzazione e sviluppo del Paese (cfr. art.1 comma 1, L. cit.).In verità, il provvedimento in parola ha un contenuto più vasto, in quanto le sueprevisioni da un lato concernono anche le infrastrutture e gli insediamenti produttiviprivati, dall’altro introducono alcune importanti novità nel settore dell’edilizia privata.20ElaborazioneQUASAP

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