12.07.2015 Views

Rapporto 2001 - Territorio - Regione Emilia-Romagna

Rapporto 2001 - Territorio - Regione Emilia-Romagna

Rapporto 2001 - Territorio - Regione Emilia-Romagna

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Rapporto</strong> annuale SITAR <strong>2001</strong><strong>Regione</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>1.0 Il contestoCon l’entrata in vigore dell’Euro è stato compiuto un passo decisivo verso l’Europaa cui l’Italia contribuisce, alla pari degli altri, con le proprie potenzialità e prerogative.In quest’ottica le nostre risorse naturali, culturali, artistiche, del sapere scientifico edel saper fare devono essere valorizzate, anche realizzando le necessarie operepubbliche.La mobilità di merci e persone, la cura dell’ambiente e del patrimonio artistico eculturale, il benessere residenziale, il diritto di cura ed assistenza sociale, il sostegnodella ricerca e delle attività economiche: sono questi i fattori su cui si misurerà laqualità del nostro paese.Questo sforzo può essere compiuto con efficacia se vedrà concordi e motivati gliattori coinvolti ad agire in modo complementare alle leggi ed alle norme – ahimetroppe contrastanti e confuse.Solo se si saprà trovare, nel rispetto delle diversità, l’unità sugli obiettivi e su chiariprincipi guida potremo conseguire il risultato auspicato.Abbiamo il dovere di costruire le opere pubbliche necessarie nel minor tempo, nelmiglior modo e sostenendo il giusto costo; dovremmo ritrovare quella “fides” checonsentì alla “Roma repubblicana” di riunire popolazioni molto diverse tra loro sotto ununico Stato; resistere ad invasioni epocali e vincere superando enormi difficoltà.Se la riforma della legge costituzionale n. 3/<strong>2001</strong> assegna alle Regioni competenzaesclusiva sulla materia dei lavori pubblici mantenendo allo Stato la competenzaesclusiva sulla concorrenza è opportuno che le Regioni provvedano a normare lamateria ma è auspicabile che lo facciano in accordo tra loro ed in accordo con lerappresentanze dei professionisti, delle imprese e dei lavoratori definendo quei principiche dovrebbero essere recepiti da tutte le leggi regionali. Tra questi non può certomancare il principio della trasparenza e quindi la realizzazione di un puntuale edefficiente sistema informativo per il monitoraggio dei lavori pubblici (più in generaledegli appalti pubblici) di cui SITAR è il prototipo funzionante da oltre 10 anni.1.0.0 La domanda di lavori pubbliciDopo la frenata del biennio 1999-2000 il settore dei lavori pubblici ritrova nelcomplesso nazionale la forza di riprendere la crescita degli investimenti.Prendendo a riferimento il valore degli investimenti in lavori pubblici del 1996 dopoil + 37,2% del 1997 e il +57,4% del 1998 si era passati, rallentando, al + 39,5% del1999 e al + 30,3% del <strong>2001</strong>. Il + 40,5% del <strong>2001</strong> segnala come la curva degliinvestimenti in lavori pubblici inizi nuovamente a salire e l’auspicio è che il trend simantenga nei prossimi anni al fine di conseguire quei risultati che l’Europa Unita cirichiede.Analizzando il trend per macroregioni vediamo inoltre come il Nord e il Centroabbiano un comportamento analogo alla media nazionale mentre il Sud continui nellafrenata passando al +20,9% dopo il +88,2% (’98), il +64,2% (’99) e il + 44,3% (’00).Dall’analisi della ripresa si rileva che questa è da assegnare soprattutto alle grandiopere infrastrutturali.ElaborazioneQUASAP11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!