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Le diverse espressioni della conduzione nodale nei battiti reciproci ...

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GIAC • Volume 10 • Numero 2 • Giugno 2007FIGURA 3con 4 si comporta esattamente come la precedente: nonattiva i ventricoli ma dà luogo a un battito reciprocogiunzionale di origine atriale.DiscussioneI secondi 6 complessi <strong>della</strong> Figura1 vengono ripresentaticon un diagramma a scala.A, atrio; AV, nodo atrioventricolare;V, ventricolo; VIC, via inferiore comune.La differenza fra gli effetti delle <strong>diverse</strong> extrasistoliatriali dipende, in questo caso, dalla loro prematurità,e può essere schematizzata come segue:1. un impulso relativamente tardivo (extrasistole 1)viene condotto ai ventricoli e dà luogo a un battitoreciproco di origine atriale (P contrassegnata con a)che non è seguito da un QRS;2. un impulso più precoce (extrasistoli 3 e 4) non vienecondotto ai ventricoli perché si blocca nella via finalecomune, ma dà comunque luogo a un battito reciproco(P indicate con b e c) che viene seguito da unnuovo QRS;3. un impulso ancora più precoce (extrasistole 3) nonviene condotto ai ventricoli e non dà luogo a un battitoreciproco.In genere, i <strong>battiti</strong> <strong>reciproci</strong> giunzionali di origine atrialesono caratterizzati dalla sequenza P-QRS-P, cioè dauna P prematura seguita da un QRS normale, dopo ilquale compare il battito reciproco, rappresentato da unaP “giunzionale” dovuta al rientro nel nodo AV. 1,2 Nellamaggior parte dei casi l’impulso prematuro ectopico ècondotto con un P-R lungo, e la P reciproca compare altermine di un intervallo R-P breve. Ciò si deve al fattoche l’impulso prematuro anterogrado è condotto dallavia <strong>nodale</strong> lenta mentre l’impulso reciproco attraversala via rapida. Questa serie di eventi si realizza nell’extrasistole1.A volte la sequenza reciproca continua, poiché l’impulsoretrogrado che aveva attivato gli atri viene nuovamentecondotto ai ventricoli, dando luogo a un nuovoQRS. In altre condizioni, la sequenza reciproca è incompleta,perché l’impulso prematuro si blocca prima diraggiungere la camera verso cui è diretto; tuttavia il rientroavviene ugualmente e l’onda P ectopica prematuraè seguita da una P reciproca. 3 Nel caso qui presentato,questo fenomeno si realizza nelle extrasistoli 3 e 4, doveil costante accoppiamento di un’extrasistole atriale conuna P prematura negativa in II e III suggerisce l’esistenzadel rientro.Bibliografia1. Oreto G, Luzza F, Satullo G, Donato A. I disordini del ritmo cardiaco.Torino, Centro Scientifico Editore 1997:119-124.2. Schamroth L. I disordini del ritmo cardiaco. Roma, Marrapese1981;253-263.3. Pick A, Langendorf R. Interpretation of complex arrhythmias.Philadelphia, <strong>Le</strong>a & Febiger 1979;127-165.Indirizzo per la corrispondenzaGiuseppe OretoVia Terranova, 998122 MessinaTel.: 090 2213520Fax: 090 2213845E-mail oretogmp@tin.it96

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