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RAPPORTO ATTIVITà 2012 - Save the Children Italia Onlus

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<strong>RAPPORTO</strong>ATTIVITà2 0 1 2


NOTA METODOLOGICA• Per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, da sempre, il rispetto di genere rappresentauna priorità fondamentale e, in tutte le nostre attività, poniamo lamassima attenzione al rispetto delle bambine. Nel presentedocumento, per semplificazione e sintesi, ci riferiamogenericamente ai beneficiari utilizzando il termine “bambini” comefalso neutro e cioè con riferimento sia a bambine che bambini.Tale termine, sempre ai fini della semplificazione del linguaggio,ricomprende anche la fascia d’età dei ragazzi fino ai 18 anni inclusi.• <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora per cambiamenti duraturi, sostenibili e alungo termine. Per questo la gran parte delle nostre progettualitàsi sviluppa con modalità pluriennale. La necessità di rendicontarefinanziariamente su base annuale ci costringe spesso a estrapolare12 mesi all’interno di progettualità più durature. Tali progettualitàpluriennali si possono apprezzare in modo più significativo eorganico attraverso la relativa rendicontazione nei rispettivi terminidi realizzazione.• Ancora riguardo le progettualità, gli esempi che includiamo inquesto Rapporto Attività sono stati selezionati in quantorappresentativi, ma certo non esaustivi, di tutto il nostro lavoro.• I fondi raccolti nel corso dell’anno vengono destinati a progettie a coprire i costi delle attività di sviluppo dell’Organizzazione.Per i progetti che non vengono realizzati o completati nel corsodell’anno, viene stanziato un fondo e ne viene accantonato ilcosto. È dunque importante sottolineare che alcuni dei progettirealizzati nel <strong>2012</strong> sono stati finanziati con fondi raccolti eaccantonati nel 2011. Analogamente parte dei fondi raccolti nel<strong>2012</strong> sono allocati a progetti che verranno realizzati nel 2013.• Negli interventi umanitari in risposta alle emergenze nel mondo<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> contribuisce allo sforzo coordinatodell’intera organizzazione a livello internazionale. Nell’ottica diprivilegiare l’efficienza e l’impatto, l’intervento umanitario nella faseacuta dell’emergenza viene pianificato, implementato erendicontato in maniera complessiva. Il calcolo dei beneficiariraggiunti con il contributo di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> viene dunquestimato in proporzione alla quota di fondi allocati dall’<strong>Italia</strong> allaspecifica emergenza.Per maggiori informazioni consultare la versione integraledel bilancio certificato <strong>2012</strong> su www.save<strong>the</strong>children.itFoto:<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>Grafica:Enrico CalcagnoAC&P RomaStampa:Artigrafiche AgostiniPubblicato da:<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> <strong>Onlus</strong>Via Volturno 58 - 00185 Roma<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> <strong>Onlus</strong>Via Volturno 58 - 00185 Romatel +39 06 480 70 01fax +39 06 480 70 039info@save<strong>the</strong>children.itwww.save<strong>the</strong>children.it


<strong>RAPPORTO</strong>ATTIVITà2 0 1 27IndiceCHI SIAMO101216181928343644515658COME LAVORIAMOCOSA FACCIAMOEFFICIENZA ERESPONSABILITàRISULTATI RAGGIUNTIPROGRAMMIINTERNAZIONALIPROGRAMMA ITALIARISPOSTA ALLE EMERGENZECAMPAGNERACCOLTAFONDIDESTINAZIONEFONDICOMUNICAZIONEI NOSTRI PARTNER,AMICI E SOSTENITORI


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>il <strong>2012</strong> in numeriBENEFICIARI RAGGIUNTI:OLTRE 2,2 milioniIN ITALIA:43.530NEL MONDO:2.190.624TOTALE PROGETTI:133IN ITALIA:25NEL MONDO:108BENEFICIARI DIRETTI PER AREE TEMATICHESalutee nutrizione1.059.798Protezione133.662Rispostaalle emergenze62.980TEducazione868.456Contrasto allapovertà e sicurezzaalimentare109.258ToTale2.234.154FONDIRACCOLTI:52,6 milioniCRESCITAFONDI AIPROGETTI:+18%DONATORIATTIVI:268.0003


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>IntroduzioneClaudio Tesauro - Presidente <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>Valerio Neri - Direttore Generale <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>1I dati si riferiscono al <strong>2012</strong>.2Sono 27 i paesi nei quali operiamo conattività progettuali continuative più 10 quellinei quali siamo intervenuti con interventi dirisposta umanitaria alle emergenze.Il <strong>2012</strong> appena trascorso è stato un anno impegnativo e gravoso: ancoracrisi economica in Europa, altri scontri sanguinari in Nord Africa eMedio Oriente, stesso vacuum della leadership politica internazionale.Aumentano la popolazione, le disuguaglianze e i paradossi. Diminuisconole certezze, la spesa sociale, i servizi. Se poi ci concentriamo sull’infanzia ilquadro si fa ancora più cupo. 61 milioni di bambini non hanno lapossibilità di andare a scuola; 250 mila bambini sono arruolati neglieserciti; 115 milioni di essi svolgono lavori pericolosi per la loro salute.E, tristemente, anche guardando alla nostra <strong>Italia</strong>,1 minore su 4 è a rischio povertà 1 , 18 su 100 sono fuoridalla scuola, 1 giovane su 3 disoccupato.Insomma, non c’è di che rallegrarsi, ma proprio lacomplessità di questo contesto, ha confermato il ruolodelle organizzazioni come la nostra e ci ha ricordato lacentralità del compito di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in materia didiritti dei minori. Oggi più che mai crediamonell’urgenza di mettere l’infanzia al centro delle politichee di lavorare alla definizione di nuovi spazi diresponsabilità pubblica, sperimentando alleanze con unapluralità di attori del settore pubblico e privato.Crediamo anche nella necessità di sensibilizzare il grandepubblico sulle tematiche legate all’infanzia perché solocreando una forte consapevolezza dei problemi econdivisione delle possibili soluzioni le nostre azionipotranno diventare davvero incisive e determinanti.Un importante passo in questa direzione è stato l’utilizzostrategico delle campagne come strumento disensibilizzazione, mobilitazione e advocacy, quali il lanciodella campagna “Ricordiamoci dell’Infanzia” sulla povertàche minaccia i minori in <strong>Italia</strong> e il rilancio dellacampagna “Every One” sul drammatico problema dellamortalità materno-infantile nel mondo.Venendo all’impatto dei nostri progetti, nel <strong>2012</strong>abbiamo sostenuto interventi in un centinaio di localitàsul territorio nazionale e in più di 27 2 paesi al mondo,raggiungendo l’importante traguardo di oltre 2,2 milionidi beneficiari diretti. Abbiamo garantito educazione diqualità a circa 800.000 bambini e offerto protezione aoltre 110.000 minori a rischio di sfruttamento e abuso. Tutto questo graziead una raccolta fondi di 52,6 milioni. Ed è importante sottolineare la forzadella nostra raccolta perché è proprio grazie a questi fondi che nel <strong>2012</strong>abbiamo potuto aumentare del 18% le risorse destinate ai programmi eraggiungere così oltre 100.000 beneficiari in più rispetto al 2011.Ma ancora più importante è ringraziare i nostri donatori perché è graziealla loro appassionata adesione alla nostra missione che abbiamo avuto glistrumenti per realizzare i nostri progetti e salvare – o migliorare – la vita dimilioni di bambini in <strong>Italia</strong> e nel mondo.In tema di crisi umanitarie, le emergenze appaiono purtroppo come uno deifenomeni in aumento a livello globale e si stimano in 175 milioni ogni annoi minori colpiti da calamità naturali. Per questo <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>International ha approvato una nuova strategia umanitaria che promuove ilconcetto di “doppio mandato”, ovvero capacità di garantire identicapriorità e rilevanza ad attività di sviluppo e di risposta umanitaria. Nel corsodel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> quindi ha assunto un ruolo più attivo intermini di numero di interventi e di risorse dedicate alle situazioni di4


emergenza, concentrando i propri sforzi sia sulle attività di prima rispostache sulla prevenzione e riduzione dei rischi. La risposta umanitaria hacoperto diverse aree, dalla salute alla nutrizione, dai programmi diprotezione dei minori ai progetti di educazione, oltre alle attività disupporto psicologico.Esemplare di questo approccio nel <strong>2012</strong> è stato l’intervento multisettorialein risposta alla crisi alimentare nel Sahel dove <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> con unosforzo internazionale congiunto ha direttamente raggiunto, in sei mesi, oltre1,5 milioni di persone con assistenza medica, trattamenti per lamalnutrizione, interventi di protezione, educazione, salute e igiene.Anche a livello nazionale, a partire dalle prime scosse del terremoto inEmilia Romagna, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha supportato direttamente oltre 400minori nei 4 Spazi a misura di bambino, garantendo protezione e aiutando iminori vittime del trauma a ritrovare quel senso di normalità che èfondamentale per poter ricominciare a vivere.In <strong>Italia</strong> il <strong>2012</strong> ha visto un forte impegno, testimoniato dalla crescita delnumero dei beneficiari diretti - oltre 40.000 - e dalla presenza attiva in 12regioni italiane. In particolare abbiamo raggiunto 7.717 minori con progettidi educazione, 5.346 con progetti di protezione, 1.150 nella risposta alterremoto in Emilia e circa 29.000 con una serie di attività che possiamoricondurre al contrasto alla povertà.Tutto questo è stato reso possibile grazie all’identificazione dei partner piùcompetenti e funzionali agli obiettivi progettuali e alla loro messa in rete,creando così una significativa amplificazione dei risultati e del radicamentoterritoriale.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> da sempre crede che esistano soluzioni possibili anchenelle situazioni più complesse e ostili. Per questo ci focalizziamosull’identificazione di approcci innovativi che consentano di migliorare inmodo radicale e duraturo le difficili condizioni dell’infanzia a rischio.Viviamo in un mondo in costante evoluzione ed è cruciale adoperarsi per ilcambiamento ed essere pronti ad assumere dei rischi. Sempre più dobbiamolavorare affinché si ribalti l’approccio in materia di welfare e far in modoche i servizi per l’infanzia e l’adolescenza siano considerati un investimentoe non una spesa. Dobbiamo lavorare a strategie di lungo periodo e costruiremeccanismi di protezione per l’infanzia che mettano in rete soggetti nonprofit, comunità locali, istituzioni e investitori privati intorno ad obiettivicomuni. Lavorare per questo tipo di cambiamento significa rinforzare lagovernance dei paesi riceventi e confrontarsi costantemente con lasostenibilità delle risorse, la trasparenza della gestione, la comunicazione aipropri donatori e stakeholder e la misurabilità dei risultati. Per questocontinueremo a porci obiettivi più ambiziosi e saremo sempre più esigenti,più preparati e più efficaci. Crediamo fortemente che per alimentare unasocietà più prospera e giusta l’infanzia debba essere al centro delle politichee delle prassi e con passione e determinazione faremo tutto quello che ènelle nostre possibilità per garantire ai bambini di oggi il futuro chemeritano.Claudio TesauroPRESIDENTESAVE THE CHILDREN ITALIAValerio NeriDIRETTORE GENERALESAVE THE CHILDREN ITALIA5


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>Chi siamo<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è la più grande Organizzazione internazionale indipendenteche lavora per migliorare concretamente la vita dei bambini in <strong>Italia</strong> e nelmondo. Esiste dal 1919 e opera in 119 paesi del mondo con una rete di 30organizzazioni nazionali e una struttura internazionale (<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>International). <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> nel mondo è una Organizzazione NonGovernativa (ONG) con status consultivo presso il Consiglio Economico eSociale delle Nazioni Unite (ECOSOC).<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> è stata costituita alla fine del 1998 e ha avviato le sueattività nel 1999. È una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale(ONLUS), quindi non ha scopo di lucro e reinveste gli utili interamente perrealizzare i propri scopi statutari. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> in quanto ONG èriconosciuta dal Ministero degli Esteri e concentra la sua attività nellacooperazione allo sviluppo e nella risposta umanitaria, portando avanti attivitàe progetti rivolti sia a bambini dei cosiddetti paesi in via di sviluppo, sia aquelli che vivono sul territorio nazionale.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> adotta un approccio che si fonda sulla Convenzione ONUsui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’<strong>Italia</strong> nel 1991, perpianificare, gestire, realizzare, monitorare e valutare tutti i programmisviluppati.la nosTra missionePromuovere miglioramenti significativi nel modo in cui il mondo si rivolge aibambini e ottenere cambiamenti immediati e duraturi nelle loro vite.la nosTra visioneUn mondo in cui ad ogni bambino sia garantito il diritto alla sopravvivenza,alla protezione, allo sviluppo e alla partecipazione.PAESI IN CuI OPERASAVE ThE ChILDREN7


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>Cosa caratterizza<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>?• L’infanzia al centro del nostro lavoro - <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è statafondata nel 1919 da una donna illuminata, Eglantyne Jebb, che harivoluzionato il modo di vedere l’infanzia affermando che i bambinisono detentori di diritti e che ogni attività deve essere fatta nel lorosuperiore interesse.• Il nostro obiettivo è il cambiamento - <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> adotta unapproccio finalizzato a garantire un cambiamento su larga scala, ossianon mira a sollevare solo le sorti di alcuni bambini e della lorocomunità, ma a garantire un cambiamento che coinvolga milioni dibambini ovunque nel mondo.• Valorizziamo le culture locali - <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> realizza i suoi progetticon personale locale e s’impegna affinché le proprie attività partanodalle esigenze delle comunità locali e non da quelle del donatore. Adoggi, il 97% degli interventi realizzati nel mondo coinvolge partner localie una delle priorità dell’organizzazione è garantire la sostenibilitàinvestendo in formazione del personale locale.uNA STORIA DI OLTRE 90 ANNINEL MONDO E 12 IN ITALIA<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> nasce a Londra il 19maggio 1919 grazie ad Eglantyne Jebb,una donna anticonformista e coraggiosa,che colpita dalle terribili sofferenze inflittealle popolazioni civili durante la PrimaGuerra Mondiale, decise di creareun’Organizzazione internazionale chelottasse per garantire diritti, protezione eassistenza a tutti i bambini. Nel 1923Eglantyne scrisse la prima Carta dei Dirittidel minore sancendo quelli che sono idiritti inviolabili di cui ogni bambinodovrebbe godere. La Carta diventò labase fondamentale della ConvenzioneONu sui Diritti dell’Infanzia edell’Adolescenza del 1989. Tanti sono gliinterventi che segnano la storia el’impegno di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. Dallacarestia del 1921 in Russia, quandol’Organizzazione fu in grado di sfamare650.000 bambini, agli interventi in Europaa favore delle popolazioni colpite dallaSeconda Guerra Mondiale. Dalla rispostaall’emergenza a seguito della guerra inCorea negli anni '50, alla campagnamondiale contro la poliomelite nel 1979.Dall’intervento per combattere la crisialimentare in Etiopia nel 1984,all’emergenza nei paesi devastati dallotsunami o nei campi profughi del Darfur.Fino ad arrivare alla campagna globale“Riscriviamo il Futuro” che ha garantitoeducazione di qualità a 10 milionidi bambini in paesi in guerra e, dal2009, “Every One” una nuova grandecampagna mondiale per dire bastaalla mortalità infantile.I NOSTRI VALORI<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> si riconosce nei seguenti valori di riferimento:TRASPARENZASiamo personalmente responsabili nell’utilizzare le nostre risorse in modoefficiente, e adottiamo il massimo livello di trasparenza nei confronti deidonatori, dei partner e, più di ogni altro, dei bambini.AMBIZIONESiamo esigenti con noi stessi e con i nostri colleghi, stabiliamo obiettiviambiziosi e ci impegniamo per migliorare la qualità di tutto ciò chefacciamo per i bambini.COLLABORAZIONEPerseguiamo il rispetto reciproco, valorizziamo le diversità, e lavoriamocon i partner unendo le nostre forze a livello globale per migliorare la vitadei bambini.CREATIVITàSiamo aperti a nuove idee, ci adoperiamo per il cambiamento e siamopronti ad assumerci rischi per sviluppare soluzioni sostenibili per e coni bambini.INTEGRITàLavoriamo aspirando sempre al massimo livello di onestà morale ecomportamentale; non compromettiamo mai la nostra reputazione eagiamo sempre nel superiore interesse dei bambini."Il futuro è nelle mani dei bambini.""Che ogni bambino affamato sia nutrito,ogni bambino malato sia curato, ad ogniorfano, bambino di strada o ai margini dellasocietà sia data protezione e supporto."Eglantyne Jebb, fondatricedi <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, 19198


STAKEHOLDERNello svolgere la propria missione, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> si confronta e si avvaledi diversi interlocutori interni ed esterni - individui, gruppi, entità organizzatee istituzioni - che rappresentano categorie portatrici dell’interesse condiviso dipromuovere miglioramenti significativi per bambini e adolescenti. Ognuno diquesti portatori di interessi – o stakeholder - interagisce con <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>attraverso specifici strumenti e forme di supporto o partecipazione ad hoc.TELEVISIONERADIOCARTA STAMPATAAGENZIE STAMPAWEB E SOCIALMEDIAInformazione,sensibilizzazione, canale dicomunicazione per ilpubblico di riferimentoPUBBLICIDI RIFERIMENTOInformazione,sensibilizzazione,mobilitazione, confrontoSOCIETàCIVILEALTREORGANIZZAZIONIPARTNERPROGRAMMATICIPARTNER DELLACOMUNICAZIONECONSULENTI EFORNITORIImplementazione progettie iniziative sul territorioVisibilità, sensibilizzazione,raccolta fondiProfessionalità e supportoMEDIAPARTNERBAMBINI/EADOLESCENTISOSTENITORIISTITUZIONIDONATORIAZIENDEE FONDAZIONIVOLONTARITESTIMONIALSupporto economico,partecipazione allecampagne disensibilizzazioneSupporto eco nomico,visibilità, buone prassi,coinvolgimento dipendentiPartecipazione,sensibilizzazione eradicamento sul territorioTestimonianza autorevolee accesso privilegiatoal bacino di ascoltoSTAFF EGOVERNANCESTAFFCONSIGLIERICOLLEGIOSINDACALEProfessionalitàe dedizione alla causaNAZIONALILOCALIINTERNAZIONALIPolitiche favorevoliall'infanzia, sostegnoeconomico, patrocini evisibilità, buone prassi9


Come lavoriamo<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha sviluppato un approccio di lavoro ispirato al processometodologico della Teoria del Cambiamento 3 che consente di raggiungere ilmassimo dell’impatto e la sostenibilità dei progetti relativi all’infanzia.Teoria DelCamBiamenToPER GARANTIREUN IMPATTO POSITIVONOI VOGLIAMO:essereinnovaTiviIndividuare soluzionia lungo termine aiproblemi dell’infanziaa rischio attraversoapprocci innovativi3La Teoria del Cambiamento, per la primavota pubblicato da Carol Weissdell’Università di Harvard nel 1978, è unimportante modello logico di riferimentonella pianificazione, analisi e valutazione dimatrici programmatiche complesse.GaranTirerisulTaTisu larGa sCalaRendere i propri interventireplicabili su larga scalaattraverso la messa in retedelle risorse piùcompetenti e funzionaliagli obiettivi.lavorarein ParTnershiPIn ognuno di questi passaggi<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavorainsieme ai partner piùstrategici quali i governi, lealtre organizzazioni, il settoreprivato, il mondo accademico,i media, la società civile egli stessi bambini e comunitàcoinvolte, al fine dicondividere la conoscenzae amplificare i risultati.esserela voCe DeiBamBiniCreare consensopresso gli stakeholders diriferimento - pubblici e privati -rispetto l’opportunità degliinterventi nonché dareascolto e voce ai bambinicoinvolti nei nostriprogetti.10


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>Ma cosa significaeffettivamente essereinnovatori?Analizziamo i contesti e sviluppiamo nuove soluzioni specifiche chegarantiscano miglioramenti sostanziali per i bambini; capitalizziamosulle migliori pratiche, documentiamo i nostri risultati e miriamo allamassima efficacia degli interventi.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> seleziona i partner programmatici capaci dicontribuire con le migliori competenze in materia e coinvolgeattivamente i beneficiari direttamente interessati.Cosa intendiamoper essere “la voce”dei bambini?Essere la voce per noi significa fare pressione sulle istituzioni eorganizzare campagne affinché vengano adottate le prassi e le politichepiù adatte alla realizzazione dei diritti dell’infanzia, con particolareattenzione alle fasce più vulnerabili e marginalizzate.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> informa e coinvolge i governi, il settore privato, imedia, la società civile e i bambini stessi sui diritti dell’infanzia epromuove l’ambiente favorevole al cambiamento.Come raggiungiamorisultati su larga scala?Miriamo ad un mondo in cui l’impatto positivo per i bambiniavvenga su larga scala e ci impegniamo attivamente quale agentedi cambiamento attraverso la replica e l'implementazione diprogrammi di successo.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora in partnership con gli attori più strategici delsettore pubblico e privato al fine di massimizzare l’impatto sui minori.Perché è fondamentalecoinvolgere partnerin ognuna di queste fasi?Sappiamo di avere obiettivi molto ambiziosi per i bambini del mondoe siamo consapevoli del fatto che si possano raggiungere soloattraverso uno sforzo congiunto. Lavoriamo con i governi, le altreorganizzazioni, il mondo accademico, i media, la società civile e gli stessibambini, beneficiari dei nostri progetti, al fine di condividere laconoscenza e amplificare i risultati.In tutti i suoi interventi <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora con un approccio checonsidera il minore quale soggetto attivo e consapevole.Al fine di ottenere dei cambiamenti positivi per i bambini e una maggioretutela e attuazione dei loro diritti, l’Organizzazione si impegna perchénorme, politiche e prassi - nazionali e internazionali - siano conformi aiprincipi della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenzae affinché i bambini siano sempre al centro della propria azioneprogrammatica, quali detentori di diritti.Cosa significamettere i bambinial centro?<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora con un approccio fondato sui diritti (Child RightsProgramming) per pianificare, implementare e monitorare tutti i propriinterventi programmatici ed azioni di advocacy. Questo significa in primoluogo riconoscere il minore non soltanto come oggetto di tutela eassistenza ma come soggetto di diritto, e quindi titolare di diritti in primapersona. Significa quindi fare in modo che tutti i diritti riconosciuti dallaConvenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sianoeffettivamente attuati per tutti i bambini, a partire dal diritto all’ascolto sututte le questioni che lo riguardano.11


Cosa faCCiamoNel mondo 6,9 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono per causefacilmente prevenibili e curabili. 61 milioni di bambini non hanno lapossibilità di andare a scuola e più della metà di essi vive in paesi in conflitto opost-conflitto. 250 mila bambini prendono parte attiva nei combattimenti indecine di paesi del mondo arruolati negli eserciti come bambini soldato, 215milioni sono coinvolti in attività lavorative e 115 di essi svolgono lavoripericolosi per la loro salute, 5 milioni di bambini sono coinvolti in lavoroforzato, che include lo sfruttamento sessuale e il lavoro per ripagare un debito.Questi sono solo alcuni dei numeri che testimoniano come nel mondomoltissimi bambini non abbiano la possibilità di vivere serenamente la propriainfanzia perché privi della possibilità di curarsi o di andare a scuola, perché incondizioni di povertà e sfruttamento, perché senza protezione e spesso senzasufficiente cibo né acqua. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora per tutelare e promuovere idiritti di tutti i bambini del mondo e interrompere questa ingiusta spirale disofferenza.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> realizza programmi di medio-lungo termine, in strettocontatto con le comunità locali e fa pressione su governi e istituzioni nazionali einternazionali affinché mettano al centro delle proprie politiche i diritti deiminori sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia edell’Adolescenza.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> realizza attività e progetti in <strong>Italia</strong> e in altri 27 paesi delmondo operando principalmente nei seguenti ambiti di intervento: salute,educazione, risposta alle emergenze, protezione dall’abuso e sfruttamento,contrasto alla povertà e sicurezza alimentare, rafforzamento dei sistemi di tuteladei diritti e partecipazione dei minori.12


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>SALUTE E NUTRIZIONENel mondo ogni cinque secondi muore un bambino prima di avercompiuto 5 anni per cause facilmente prevenibili e curabili come ilmorbillo, la diarrea o la polmonite. Eppure basterebbero semplici soluzionia basso costo per dare loro il diritto alla sopravvivenza. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>lavora per garantire l’accesso alle cure sanitarie di base a tutti i bambini ealle loro famiglie. Sviluppa progetti di nutrizione, prevenzione, assistenzamaterno-infantile e informazione.• Nell’autunno 2009 <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha lanciato internazionalmente EveryOne, una nuova campagna per dire basta alla mortalità infantile conl’obiettivo di raggiungere ogni anno 50 milioni di bambini e donne in etàriproduttiva entro il 2015. Nel <strong>2012</strong> in <strong>Italia</strong> abbiamo raccolto quasi 2,5milioni di Euro anche grazie al grande successo di pubblico e ampiarisonanza mediatica che ha portato al coinvolgimento attivo - in 3 anni - di2,8 milioni di persone.• Nel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha raggiunto oltre 1 milione di beneficiaricon progetti di salute e nutrizione.RISPOSTA ALLE EMERGENZEIn caso di gravi disastri naturali o a seguito di guerre, carestie e tutti queifenomeni che causano drammatiche crisi umanitarie, i bambini sono le vittimepiù vulnerabili. Privati di tutto, spesso devono affrontare la perdita dellafamiglia, possono andare incontro a fame, malattie, traumi fisici e psicologici.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è da sempre in prima linea in questi contesti, per provvedereai bisogni primari della popolazione e ripristinare nelle zone colpite un sistemadi vita quanto più possibile normale per i bambini, dando loro la possibilità ditornare a giocare, a studiare e a sentirsi protetti.• Nel <strong>2012</strong>, come <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>, abbiamo risposto a 9 emergenzeinternazionali e siamo intervenuti direttamente in Emilia Romagna a seguitodel sisma che ha colpito la regione lo scorso maggio.Siria, Sahel, Filippine, Yemen, Sud Sudan, India, Corea del Nord, Myanmar eRepubblica Democratica del Congo sono stati i paesi in cui siamointervenuti con programmi di protezione, educazione, salute e nutrizione,senza dimenticare naturalmente la distribuzione di generi di prima necessitàa famiglie e bambini.• Come <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>, nel <strong>2012</strong> abbiamo raggiunto circa 63.000beneficiari con progetti di risposta alle emergenze, dei quali 1.150 in <strong>Italia</strong>.13


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>EDUCAZIONEIl diritto all’educazione è la premessa fondamentale per lo sviluppo e la stabilitàed è lo strumento più valido per combattere povertà, emarginazione esfruttamento. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora per garantire questo diritto a tutti ibambini senza alcuna discriminazione, a partire dalle ragazze, dai disabili e daigruppi etnici minoritari.• Ci sono 61 milioni di bambini in età scolare che non possono andare ascuola e 250 milioni incapaci di leggere e scrivere adeguatamente sebbeneabbiano passato gli ultimi 4 anni a scuola. Nel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>ha proseguito il suo impegno pluriennale nel settore dell’educazione,realizzando principalmente interventi di istruzione di base, educazioneprescolare e salute e nutrizione nelle scuole.• Nel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha raggiunto direttamente circa 870.000beneficiari con progetti di educazione, dei quali oltre 7.000 in <strong>Italia</strong>.PROTEZIONEMilioni di minori in tutto il mondo sono, ancora oggi, vittime di sfruttamentoe abuso. Questo comprende una vasta gamma di violazioni, come la tratta diminori, l’abuso sessuale, il lavoro minorile, l’utilizzo dei bambini come soldati,i maltrattamenti e le punizioni corporali. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora perproteggere i bambini e gli adolescenti da ogni forma di sfruttamento offrendoopportunità educative e professionali, supporto psicofisico, protezione esicurezza.• Nel mondo 215 milioni di minori sono coinvolti in attività lavorative e115 milioni di essi svolgono lavori pericolosi per la loro salute. In <strong>Italia</strong> e nelmondo i minori migranti sono alcuni dei minori più a rischio di violenza,sfruttamento e tratta. Sono minori che migrano per varie ragioni, tra cui laguerra e la povertà, spostandosi internamente ad un paese oattraversando svariati confini. In <strong>Italia</strong> nel <strong>2012</strong> sono arrivati 1.850 minorinon accompagnati.• Nel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha raggiunto direttamente oltre 110.000beneficiari con progetti di protezione, dei quali oltre 5.000 sul territorioitaliano.14


CONTRASTO ALLA POVERTàE SICUREZZA ALIMENTARE 44A livello internazionale questa areatematica porta il nome di “Food Securityand Livelihoods”, letteralmente “sussistenzae sicurezza alimentare”, dove “sussistenza”indica quei programmi che mirano allariduzione della povertà garantendo allepersone quanto è necessario al propriosostentamento, supportando l’accesso a benie servizi, creando opportunità generatrici direddito. Per semplificazione in questoRapporto attività abbiamo scelto latraduzione di “Contrasto alla povertà esicurezza alimentare” ma è importanteprecisare che per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ilconcetto di “povertà” ha un’accezione piùampia e si estende trasversalmente anche adaltri settori di intervento.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora per supportare i bambini, le famiglie e le comunitàaffinché abbiano accesso alle risorse alimentari, a un reddito garantito e adalloggi sicuri. Per fare questo l’Organizzazione implementa progetti disviluppo, contrasto alla povertà e microcredito, soprattutto a beneficio digiovani e donne, che possano incentivare la crescita delle comunità locali inmodo sostenibile e duraturo.• Secondo le ultime statistiche, 925 milioni di persone sono denutrite,eppure 1/3 della produzione mondiale di cibo viene perduta o sprecataogni anno, pari a 1,3 miliardi di tonnellate. Circa 200 milioni di bambinisotto i 5 anni nel mondo soffrono di qualche forma di malnutrizione e171 milioni di bambini soffrono di malnutrizione cronica. Nell’Africasubsahariana il 48% della popolazione vive con meno di 1,25$ al giorno.Sulla base delle stime attuali nel 2015 il 16% della popolazione mondialevivrà ancora in condizioni di povertà assoluta.• Nel <strong>2012</strong> abbiamo raggiunto direttamente oltre 100.000 beneficiari conprogetti di contrasto alla povertà e sicurezza alimentare dei quali circa29.000 sul territorio italiano.DIRITTI E PARTECIPAZIONETutti i progetti e le attività di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, dalla risposta alleemergenze ai progetti di accesso all’educazione, si fondano sul principio ditutela e promozione dei diritti dei minori e incentivano la loro pienapartecipazione e coinvolgimento. Inoltre <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> sviluppainiziative specifiche per promuovere questi diritti facendo pressione sugoverni e istituzioni locali in tema di politiche dell’infanzia edell’adolescenza.• <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in <strong>Italia</strong> coordina il gruppo di lavoro per laconvenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel qualesono coinvolte più di 85 organizzazioni.Trasversalmente a tutte le aree tematiche e in modo complementare alleattività programmatiche, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> svolge un’importante azionedi Advocacy che mira a creare consenso presso gli stakeholder di riferimentoal fine di ottenere cambiamenti positivi e duraturi per i bambini in <strong>Italia</strong> enel mondo.Che cosa significafare Advocacy?È un’intensa attività di pressione sulle istituzioni (governi, Nazioni unite,organizzazioni multilaterali) affinché vengano migliorate le norme, le politichee le prassi a favore dei diritti dei bambini, delle bambine e degli adolescenti. Ilnostro lavoro è basato sull’esperienza che maturiamo sul campo, attraverso inostri programmi, e quella che condividiamo con i nostri partner. Per farcimaggiormente portavoce di queste istanze realizziamo anche campagne, chepromuoviamo a livello territoriale e a livello globale, in alcune occasionianche in network con altre associazioni, per coinvolgere l’opinione pubblica eamplificare così la nostra voce e quella dei bambini.15


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>effiCienZa eresPonsaBiliTàEssere efficienti vuol dire fare il migliore uso delle proprie risorse per ilraggiungimento dei propri obiettivi. Questo aspetto è un elementocaratterizzante di tutti i contesti, ma in una ONG assume una connotazioneancora più pregnante e strettamente connessa al concetto di responsabilità.Siamo responsabili nei confronti dei nostri stakeholder ed in particolare deinostri beneficiari e donatori sull’impiego delle risorse a nostra disposizione e sulraggiungimento degli obiettivi.Gli indicatori di incidenza indicano la destinazione dei fondi raccolti.Nel <strong>2012</strong>, per ciascun Euro speso:• Circa 78 centesimi sono stati destinati ad attività di programma;• 18 centesimi sono stati utilizzati per attività di Raccolta Fondi eComunicazione. Più in dettaglio 17 centesimi sono stati impiegati perraccogliere i fondi necessari a garantire la sostenibilità futura dei progettirealizzati e a aggiornare i proprio donatori sui programmi sostenuti; 1centesimo è stato destinato ad attività di comunicazione finalizzate asensibilizzare l’opinione pubblica;• 4 centesimi sono stati spesi per le attività di supporto e gestionedell’Organizzazione.78centesimisono destinatia salvare i bambiniComesPenDiamo1 euro18centesimisono usatiper raccoglierealtri fondi perpoter salvareancorapiù bambini4centesimiservono persostenerele nostre attività16


L’indicatore di efficienza invece si riferisce invece al rapporto tra investimentoe ritorno delle attività di raccolta fondi: esprime quanto l’investimento inraccolta fondi sia in grado di fruttare nuove risorse per l’Organizzazione.Nel <strong>2012</strong>, ogni 20 centesimi investiti in attività di raccolta fondi hanno - inmedia - permesso di ricavare 1 Euro.20CComeraCCoGliamo1 euro20 CenTesimiinvesTiTiin raCColTa fonDiMAILINGE-MAILINGDIALOGO DIRETTOCONTATTI TELEFONICIPUBBLICITà1€1 euroraCColToChe cosa è laPolicy per la Tuteladi bambine, bambinie adolescenti(Child Safeguarding Policy)In tanti anni di lavoro <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha capito che, mentre combattiamoper i diritti dei bambini in quasi 120 paesi del mondo, noi per primi dobbiamoassicurarci di non recare assolutamente mai danno, anche inconsapevolmente,ai minori né abusare della fiducia che viene riposta in noi.A questo fine abbiamo stabilito una politica e un protocollo che impegnanotutti i membri della famiglia <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> e i loro partner. Questoconcretamente significa che, in tutto il mondo:• ogni persona associata al lavoro di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> deve essere resaconsapevole del rischio che i bambini con i quali lavoriamo possano esserevittime di abuso o sfruttamento sessuale;• <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> fa tutto il possibile per prevenire, riferire e gestire ognipossibile rischio e problema;• il nostro staff e quello dei nostri partner deve dimostrare standard dicomportamento irreprensibili, sia nella vita privata che professionale;• attraverso il controllo di tutti i fattori di rischio nelle attività implementate,<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> si impegna a garantire la sicurezza per i bambini coinvolti.A seguito del terremoto in Emilia Romagna, hoavuto il ruolo di Coordinatrice educativa epsicosociale all’interno del Progetto Emergenzache <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha portato avantinelle zone più fortemente colpite, in supportoalla popolazione locale, in particolare ibambini e le famiglie. All’interno di questoprogetto, la Child Safeguarding Policy hadimostrato di avere il potenziale per essere unfondamentale punto di riferimento, un vero eproprio ‘pilastro’, lo strumento più efficace pergarantire la protezione, la tutela e la sicurezzadei bambini durante tutte le fasidell’emergenza, in particolare all’interno delletendopoli dove risiedono insieme alle lorofamiglie. La mia esperienza in Emilia hadimostrato che questa policy è uno strumento diadvocacy molto potente ed innovativo che puòavere un impatto sui bambini non solo positivoma realmente significativo e duraturotrasformando il modo in cui la protezione deibambini è concepita da tutti gli attori nellasocietà, in modo che venga posta in prima lineae non venga intesa come una componente inqualche modo aggiuntiva o supplementareall’interno dei progetti. Questa policy puòdivenire uno strumento privilegiato attraverso ilquale <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> divengarealmente la voce dei bambini, dia il via anuove partnership e garantisca un impattopositivo su larga scala continuando a svilupparesoluzioni innovative.Luisa Nannini, Education and PsychosocialCoordinator in National EmergenciesResponse17


16115141312222321171826519282791032024252711468DOVELAVORIAMO1 <strong>Italia</strong>Africa Subsahariana2 Costa d’Avorio3 Etiopia4 Malawi5 Mali6 Mozambico7 RepubblicaDemocraticadel Congo8 Sudafrica9 Sud Sudan10 uganda11 zambiaMedio Orientee Nord Africa12 Egitto13 Territori PalestinesiSud-Est Europa14 Albania15 Kosovo16 Bosnia ErzegovinaAsia17 Cina18 Giappone19 India20 Indonesia21 Nepal22 Afghanistan23 Pakistan24 FilippineCentro e Sud America25 Bolivia26 haiti27 Brasile28 ColombiarisulTaTiraGGiunTiI problemi e i rischi che affrontano i minori sono sempre più senza confinie così devono essere le strategie per affrontarli. Il lavoro di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>prevede un approccio trasversale alle varie tematiche e una forteintegrazione tra programmi domestici e internazionali al fine di produrrecambiamenti significativi e durevoli nelle condizioni dell’infanzia edell’adolescenza in <strong>Italia</strong> e nel mondo.BENEFICIARI DIRETTI:2.234.154SALuTEE NuTRIzIONE EDuCAzIONE PROTEzIONE1.059.798868.456133.662CONTRASTOALLAPOVERTàE SICuREzzAALIMENTARE109.258RISPOSTAALLEEMERGENzE62.98018


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong><strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà 2009NEL <strong>2012</strong> ABBIAMORAGGIuNTO2.128.796 BENEFICIARICON 92 PROGETTIIN 27 PAESIBeneficiari raggiuntiEducazione860.739Protezione127.999Salutee nutrizione1.059.798Contrastoalla povertàe sicurezzaalimentare80.258ProGrammiinTernaZionaliNel mondo le crescenti diseguaglianze incidono sul benessere e lo sviluppo deibambini, in modo molto evidente in ambito educativo dove si calcola cheancora oggi 61 milioni di minori non vadano a scuola. Nel corso del <strong>2012</strong> <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha garantito un’istruzione di qualità per alcuni dei bambinipiù vulnerabili e difficili da raggiungere nel mondo, con particolare attenzionea quelli esclusi e marginalizzati (Albania, Bolivia, Cina, India), a quelli chevivono in contesti di guerra o post conflitto (Afghanistan, Colombia, Mali,Sud Sudan), ai bambini colpiti da situazioni di emergenza o disastri naturali(Filippine, Haiti, India, Myanmar, Yemen).In ambito sanitario, nonostante siano stati fatti progressi nella riduzione dellamortalità infantile, in alcuni paesi i tassi di mortalità dei bambini più poverisono alti più del doppio di quelli che si registrano tra i bambini più ricchi. Il99% delle morti infantili sotto i 5 anni avviene nei paesi in via di sviluppo emuore ancora un bambino ogni cinque secondi. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> haquindi rinnovato il suo forte impegno nella salute materno-infantile e circa 1/4delle risorse destinate ai progetti è stato indirizzato ad interventi in ambitosanitario. Si segnalano, in particolare, i programmi in Egitto, Malawi, Uganda,Etiopia, Mozambico, India, Nepal e Pakistan.Nel corso dell’anno sono stati anche rafforzati gli interventi contro lamalnutrizione, una delle principali cause della mortalità infantile e,parallelamente, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha mantenuto un focusprogrammatico su sviluppo economico e sicurezza alimentare con interventivolti a promuovere l’autonomia produttiva delle comunità locali.Milioni di minori in tutto il mondo sono vittime di sfruttamento e abuso e<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>, anche nel <strong>2012</strong>, ha continuato il proprio impegno peri minori senza adeguata assistenza e tutela intervenendo per proteggere ibambini e gli adolescenti da ogni forma di sfruttamento e offrendo supportopsicofisico, opportunità educative e professionali. Nel settore della protezione,abbiamo mantenuto un focus geografico sui Balcani (in particolar modosull’Albania), ma abbiamo realizzato anche importanti interventi, nello stessosettore, in Afghanistan, Brasile, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Sudafrica,Territori Palestinesi e Zambia.19


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>afriCasuBsaharianaIN AFRICASuBSAhARIANAABBIAMO OPERATOIN 10 PAESI, CON35 PROGETTI,RAGGIuNGENDO1.031.112 BENEFICIARIPROGETTI BENEFICIARICOSTA D’AVORIO 1 30.000ETIOPIA 7 335.704MALAWI 8 279.694MALI 1 56.211MOzAMBICO 7 230.970REPuBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO 1 979SuDAFRICA 1 7.500SuD SuDAN 2 58.247uGANDA 6 19.807zAMBIA 1 12.000I 20 paesi del mondo con l’Indice di Sviluppo Umano più basso appartengonotutti all’Africa subsahariana. Crescenti povertà e diseguaglianze annullano i lentiprogressi economici di alcune aree del continente. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> hacontinuato a garantire l’accesso ai servizi e beni essenziali cui ogni bambino hadiritto, quali l’istruzione primaria, la salute e la nutrizione, l’acqua e la protezioneda ogni forma di abuso e violenza. Nelle zone colpite da insicurezza e conflitti,<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> si è impegnata a garantire l’accesso ad un’istruzione di qualitàai bambini e a promuove programmi di protezione in favore dei bambini e dellebambine vittime di abuso, violenza e sfruttamento. Nel corso del <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> è anche intervenuta a sostegno della gravi emergenze umanitariein Sahel e nella Repubblica Democratica del Congo.20


i ProGeTTi PiÙ siGnifiCaTiviin afriCa suBsaharianaeTioPia BAMBINI RAGGIUNTI: 660PREVENZIONE E ASSISTENZA AI BAMBINI A RISCHIODI IMMIGRAZIONE INSICURA NEL DISTRETTODI WEST ESTIE, PROVINCIA DI GONDARIl progetto che copre 23 municipalità del distretto, ha come obiettivo ilrafforzamento dei sistemi di protezione per i minori migranti nonaccompagnati, i minori vittime di tratta a rischio di immigrazione insicura.Il progetto ha garantito ai minori supporto psicosociale e l’inserimento inun programma di sostegno economico (attività generatrici di reddito) e,ove possibile, la riunificazione familiare.Mi chiamo Getachew Asrade ho 15 anni e sono nato a Gota, nel distretto diEstie. Mio padre è morto qualche anno fa ed io sono rimasto solo. Nel 2011sono stato affidato ad un tutore. Purtroppo fra di noi si erano creati molticonflitti, per questo motivo avevo deciso di migrare e sono andato in un altropaese. Non avevo un futuro e non sapevo bene cosa avrei fatto ma per fortuna èintervenuta l’Organizzazione (<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>) che mi ha riportato dal miotutore. All’inizio non ero felice di dover vivere con lui ma poi ho capito che erala soluzione migliore per me. L’Organizzazione ci ha aiutati a risolvere i nostriproblemi e ha deciso di darmi fiducia affidandomi 4 pecore in modo da iniziareun’attività che mi permettesse di essere indipendente. Oltre a lavorare, ho ancheavuto l’opportunità di continuare la scuola: è molto importante per me acquisirenuove conoscenze e riuscire, nello stesso tempo, a costruirmi un futuro.suD suDan BAMBINI RAGGIUNTI; 8.692MIGLIORARE L’ACCESSO ADUN’ISTRUZIONE APERTA A TUTTIE DI qUALITà NELLO STATO DI JONGLEI.L’obiettivo del progetto è aumentare le opportunità di scolarizzazione per ibambini delle comunità nomadi che vivono di pastorizia e per i bambinisfollati a causa della guerra, permettendo a questi minori non iscritti ascuola di avere accesso ad una educazione di qualità in un ambiente sicuro eprotetto. Tra le attività previste: campagne di sensibilizzazione alla soluzionepacifica dei conflitti, aumento dei corsi di apprendimento accelerato,individuazione e formazione di insegnanti nelle comunità pastorali,fornitura di materiali scolastici, costruzione di piccole aule con materialilocali per la formazione degli insegnati, formazione e supporto ai comitatidi genitori e insegnanti.Nyaluak Kuich Deng vive nella comunità pastorale di Karam a Motot Payam.Negli ultimi tre anni è stata alunna di una scuola di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> allestitain alcune delle zone più remote nello Stato di Jonglei. “Le mie materie preferitesono scienze ed inglese. – racconta Nyaluak – È la prima volta che abbiamo unascuola qui grazie a <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. Prima dovevo curare il bestiame: lamattina portavo al pascolo le mandrie, procuravo l’acqua per loro e mi occupavosoprattutto dei vitellini, non facevo altro, lavoravo tutta la giornata con la miafamiglia. Da quando c’è <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> la mia vita è cambiata. Nessun’altraorganizzazione prima era arrivata fin qui”. In questo Stato imparare latolleranza e la comprensione è fondamentale, perché il ricorso alla violenza èuna pratica quotidiana: “Le maestre – prosegue Nyaluak – ci hanno spiegatocome risolvere i nostri problemi senza usare la forza”.21


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>norD afriCae meDio orienTeIN NORD AFRICAE MEDIO ORIENTEABBIAMO OPERATOIN 2 PAESI, CON6 PROGETTI,RAGGIuNGENDO356.418 BENEFICIARIPROGETTI BENEFICIARIEGITTO 5 346.418TERRITORI PALESTINESI 1 10.000La regione continua a vivere situazioni di conflitto, povertà, instabilità politicaed esclusione sociale che influiscono in maniera drammatica sulla vita dimigliaia di bambini. Devono ancora essere affrontate sfide sociali importantiquali l’inclusione (delle donne, dei giovani e dei gruppi vulnerabili), la coesionesociale (nelle aree urbane così come in quelle rurali) e una maggiore presa diresponsabilità dei governi nei confronti dei cittadini. La rapida urbanizzazioneha inoltre minato il consolidato sistema di solidarietà sociale che costituiva unarete di sicurezza per i membri delle comunità.i ProGeTTi PiÙ siGnifiCaTiviin norD afriCa e meDio orienTeeGiTTo BAMBINI RAGGIUNTI: 2.956MIGLIORARE LA SALUTEDELLE MAMME E DEI BAMBININELL’ALTO EGITTO E AL CAIROL’obiettivo del progetto è ridurre il tasso di mortalità di madri, neonati ebambini nelle aree più svantaggiate dell’Egitto attraverso l’aumento dell’accessibilità ai servizi sanitari, il miglioramento della qualità dei servizi stessi alivello locale, il cambiamento dei comportamenti nutritivi e sanitari dellefamiglie e il miglioramento della gestione dell’offerta di servizi sanitari. Inparticolare <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha realizzato 33.000 visite domiciliari a 11.000donne in gravidanza e contemporaneamente ha condotto campagne disensibilizzazione sull’importanzadell’allattamento al seno. Il progetto haanche consentito di formare leinfermiere sulle principali cure prenatalie sull’ancora molto diffusa piagadelle mutilazioni genitali femminili.Treza Aziz ha 22 anni e vive conMohammed, un bimbo di 16 mesi, ospitedella famiglia del marito a Izbet Bekheet,un quartiere della periferia del Cairo.Treza ha partecipato alle attività di salutematerno-infantile realizzate da <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> e, quando Mohammed è statomale, ha chiesto consiglio all’operatoresanitario del progetto. “Per la prima volta– racconta Treza – mi sono resa conto diquanto fosse grave la situazione di miofiglio. Non me ne ero mai preoccupataabbastanza: prima pensavo fosse normaleche un bambino così piccolo potesse averela diarrea. La mia vita, grazie alleinformazioni e alle cure di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong>, è completamente cambiata. Adesso sono molto attenta, ho imparato che lecause principali della diarrea sono il cibo e l’acqua contaminati, e che la diarrea senon trattata può essere fatale per un bambino.”22


IN ASIA ABBIAMOOPERATO IN 8 PAESI,CON 24 PROGETTI,RAGGIuNGENDO587.020 BENEFICIARIasiaPROGETTI BENEFICIARIAFGhANISTAN 7 98.749CINA 1 413FILIPPINE 1 35.515GIAPPONE 1 4.644INDIA 4 78.868INDONESIA 1 3.521NEPAL 7 209.903PAKISTAN 2 155.409Nel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha continuato a concentrare i propri sforzi inaree del continente dove più forti sono le diseguaglianze e dove più grande è lanecessità di realizzare interventi a sostegno delle fasce più deboli dellapopolazione. La salute e la nutrizione, lo sviluppo economico e la sicurezzaalimentare, l’educazione sono al centro della nostra strategia in Afghanistan, inCina, nelle Filippine, in India, in Indonesia e in Nepal. Nel corso dell’anno ècontinuato il progetto nato in seguito all’emergenza nucleare in Giappone esono stati realizzati interventi in risposta ai disastri naturali in Corea del Nord,nelle Filippine, in India e in Myanmar.i ProGeTTi PiÙ siGnifiCaTivi in asiaGiaPPone BAMBINI RAGGIUNTI: 4.644SOSTENERE L’ISTRUZIONE EGARANTIRE PROTEZIONE AI BAMBINICOLPITI DAL SISMA IN GIAPPONEL’intervento di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> intende assicurare ai bambini delle aree colpitedal terribile terremoto e tzunami del marzo 2011 un ambiente educativo sicuro eprotetto che consenta loro di ritornare il più possibile aduna vita normale. Il progetto garantisce il trasporto a scuolaai circa 3.600 studenti delle scuole di Ofunato; ai bambinidi Kamaishi sono state restutuite tutte le attrezzaturescolastiche e parchi giochi che erano andate distrutte; aYamada e Ishinomaki sono in costruzione un nido e unasilo per i più piccoli. Nel corso del <strong>2012</strong> i bambinicoinvolti nel progetto hanno avuto la possibilità dipartecipare ad attività extra-curriculari: calcio, baseball,basket, pallavolo, una band di ottoni e un coro.Quando la squadra di basket femminile ha ripreso gliallenamenti due mesi dopo il disastro, in palestra c’era ungrande affollamento perché gli spazi erano condivisi con glialtri ragazzi delle squadre di baseball e calcio. “Non vedevol’ora di avere un canestro da basket!”, racconta Nozomi Sasaki,il capitano della squadra. Il terremoto ha causato degliavallamenti nel terreno, rendendo impossibile utilizzare ilcortile della scuola. Tutte le squadre che si allenavano nelcortile della scuola prima del terremoto, erano costrette adutilizzare la palestra. Questo affollamento ha naturalmentereso molto difficile la possibilità di allenarsi.Con il supporto di materiale scolastico e attrezzature sportive, iragazzi sono adesso in grado di giocare liberamente e ritrovare la normalità nelpraticare sport che amano con le persone che amano. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> continuerà afornire un sostegno per i bambini a ristabilire la loro vita di tutti i giorni.23


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>inDia BAMBINI RAGGIUNTI: 15.887 MADRI RAGGIUNTE: 5.303LOTTA ALLA MALNUTRIZIONENELLE ZONE DEL BENGALA OCCIDENTALEIn India 1,8 milioni di bambini muoiono ogni anno prima di raggiungere ilquinto anno di età, quasi la metà di essi a causa della malnutrizione: 25 milionidi bambini sono deperiti, 54 milioni sono sottopeso e 61 milioni soffrono dimalnutrizione acuta. L’obiettivo dell’intervento è ridurre il tasso di mortalitàinfantile attraverso la prevenzione e la cura della malnutrizione. <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> ha sviluppato un modello che consente, grazie ad un percorso diformazione rivolto ad operatori sanitari e di comunità, di identificarevelocemente i casi di malnutrizione all’interno e facilitarne il processo dideferimento alle strutture sanitarie di competenza.Priti è la sesta figlia di una delle famiglie del Ward 58, uno slum di Calcutta.Il padre di Priti è disoccupato e Nilam, la madre, è costretta a lavorare comedomestica per portare a casa 3.000 rupie al mese (circa 40 euro) e sfamare tutta lafamiglia. Durante l’ultima gravidanza Nilam non ha avuto tempo per riposarsi,prendersi cura di se stessa e mangiare in maniera adeguata per cui, al momento dellanascita, Priti era già sottopeso. Quando i nostri operatori l’hanno visitata, Pritiaveva 9 mesi, pesava circa 6 chili, e le è stata diagnosticata una forma dimalnutrizione acuta. Dopo aver ricevuto le cure adeguate Priti ha iniziatovelocemente a prendere peso e a diventare più vivace. Uno dei nostri operatori che haseguito il caso ci ha raccontato che prima di questo episodio Nilam non prestavaattenzione al peso dei propri figli. Notando il rapido miglioramento della salute dellabambina, Nilam ha imparato a dare un’attenzione diversa alla salute dei proprifigli. Oggi Priti ha quasi un anno. È vivace, allegra e gode di una buona salute.24


CenTroe suD ameriCaIN CENTRO E SuDAMERICA ABBIAMOOPERATO IN 4 PAESI,CON 10 PROGETTI,RAGGIuNGENDO142.782 BENEFICIARIPROGETTI BENEFICIARIBOLIVIA 3 21.663BRASILE 2 25.857COLOMBIA 2 45.161hAITI 3 50.101Nonostante la crescita economica della regione, persistono gravi disparitàall’interno della popolazione, con un crescente divario che allontana i piùpoveri dall’accesso ai servizi sanitari ed educativi di qualità.La percentuale della popolazione che vive in povertà è in gradualediminuzione, ma comunque resta oltre il 28% con preoccupanti picchi nellezone rurali e nelle periferie urbane. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha scelto diconcentrare i propri sforzi in alcune aree del Brasile, della Bolivia, dellaColombia e di Haiti con progetti di educazione, salute e protezione dei minori.i ProGeTTi PiÙ siGnifiCaTiviin CenTro e suD ameriCaColomBia BAMBINI RAGGIUNTI: 43.527 INSEGNANTI FORMATI: 1.594PROMOZIONE E PROTEZIONEDEL DIRITTO ALLO STUDIO E LAPARTECIPAZIONE DEI BAMBINI A NARIñOLa vita nella parte rurale della Colombia può essere estremamente difficile epericolosa. Molte zone sono totalmente sotto il controllo delle bande armate, checostringono intere comunità a sfollare altrove. Nelle zone più remote l’accessoall’istruzione è molto scarso e a farne le maggiori spese sono i bambiniappartenenti a gruppi indigeni. Il progetto mira agarantire il diritto all’educazione di qualità e allapartecipazione per i bambini, gli adolescenti e lefamiglie appartenenti alla comunità indigena degliAwa. Le principali attività includono: la produzionedi materiale pedagogico, corsi di formazione per gliinsegnanti e attività extrascolastiche per coinvolgeree motivare i ragazzi.Racconta Yesid: “sono stato vittima di violenza all’etàdi 12 anni, mentre vivevo a Putumayo. Mio padre èmorto in uno scontro armato, quindi ho dovutolavorare per la mia famiglia. Ora viviamo a Pasto,Nariño: abbiamo deciso di trasferirci qui perché lasituazione è diventata sempre più complicata. Pasto èun po’ fredda, ma qui, grazie a Dio, siamo in grado distudiare e lavorare, devo aiutare la mia famiglia, mavoglio anche imparare qualcosa di nuovo”. Iltrasferimento forzato è una diretta conseguenza delconflitto che imperversa nelle aree in cui operano igruppi armati: intere famiglie subiscono minacce edevono abbandonare le loro proprietà per paura dimorire nel fuoco incrociato degli scontri. Questo generanuovi bisogni di alloggi, assistenza sanitaria, integrazione scolastica ed occupazione.“Quando ho scoperto la Scuola Superiore per la Pace sono stato molto contento, hoincontrato persone che avevano davvero la volontà di insegnarmi qualcosa e tenevanoalla mia istruzione” aggiunge Yesid.25


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>Bolivia BAMBINI RAGGIUNTI: 20.864EDUCAZIONE NEL DISTRETTODI COCHABAMBANel paese oltre il 50% della popolazione si riconosce come indigena e, nellezone rurali, più della metà della popolazione vive al di sotto della soglia dipovertà. Nel distretto di Cochabamba realizziamo importanti programminell’area dell’educazione. In particolare le classi di Sviluppo della prima infanziae il programma di Educazione di Base per garantire un’istruzione di qualitàattraverso un ambiente favorevole all’apprendimento grazie ad insegnantiformati e materiali didattici adeguati. Infine il programma di Sviluppo degliadolescenti che incoraggia i giovani ad adottare scelte responsabili dal punto divista della salute sessuale, accresce la consapevolezza dei ragazzi nei processidecisionali e crea opportunità economiche per il loro futuro.Ernesto, 6 anni, si sentiva intimidito e sfiduciato nel momento in cui ha iniziato aimparare a leggere e scrivere. Era sul punto di arrendersi quando i suoi docentihanno iniziato ad utilizzare un nuovo metodo di apprendimento chiamato“Metodo Koch”. Questo sistema utilizza segni fatti con le dita e suoni persemplificare il processo di apprendimento. Questo programma ha cambiato inpositivo le vite di molti bambini che vi hanno preso parte, compreso Ernesto, i suoicompagni di classe, gli insegnanti e perfino i genitori. Ora Ernesto è in 1ªelementare. Il piccolo si sente più sicuro di sé ed è entusiasta quando legge. È moltograto a <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> per aver migliorato la qualità della sua istruzione: “Oraè molto più facile! Mi piace questo sistema e sono tanto felice di poter imparare.All’inizio avevo un po’ paura, ma in realtà è semplice...”.26


IN SuD EST EuROPAABBIAMO OPERATOIN 3 PAESI, CON 17PROGETTI,RAGGIuNGENDO11.464 BENEFICIARIsuD esT euroPaPROGETTI BENEFICIARIALBANIA 13 5.395BOSNIA-ERzEGOVINA 3 5.541KOSOVO 1 528A vent’anni dalla disgregazione violenta della Jugoslavia, i Balcani restanoancora un’area instabile con numerosi indicatori economici e sociali lontanidagli standard europei: elevati tassi di disoccupazione, emarginazione e povertàcrescente, corruzione e criminalità. In quest’area, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> hacontinuato a concentrare il suo intervento nel campo dell’educazione e dellaprotezione. Tra i gruppi di minori maggiormente vulnerabili identificati da<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ci sono i bambini affetti da varie forme di disabilità e iminori coinvolti nel sistema della giustizia minorile.i ProGeTTi PiÙ siGnifiCaTiviin suD esT euroPakosovo BAMBINI RAGGIUNTI: 269INCLUSIONE DEI BAMBINI CONDISABILITà NELLA SCUOLA DELL’INFANZIAE PRIMARIA IN KOSOVOAttraverso le attività di sensibilizzazione e di creazione di reti fra tutti gli attorilocali, si mira ad ampliare la consapevolezza del diritto all’educazione e a unavita sociale piena per i bambini con disabilità, potenziando la domanda equindi l’offerta di servizi. Questo progetto si basa sul coinvolgimento dellefamiglie dei bambini con disabilità, degli operatori, dei membri dellecomunità e delle autorità locali per assicurare sostenibilità e continuitàall’intervento. È realizzato in 8municipalità nelle 7 regioni del Kosovotra cui anche Mitrovica Nord, amaggioranza serba, dove <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> ha stabilito unacollaborazione forte con le autoritàserbe e vari attori della società civile.“Ho visitato nel Dicembre <strong>2012</strong> le scuolesupportate dal progetto a Ferizej e hopotuto scambiare molte opinioni con leeducatrici, le maestre, i presidi e i bimbi.Tutti hanno confermato che i risultati delmodello di educazione inclusiva promossoda <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> e i suoi partner sonoparticolarmente soddisfacenti. Il paese esceda una guerra crudele che ha lasciatoferite profonde nelle popolazionisopravissute, ogni settore necessita diinvestimenti ingenti, ponendo l’inclusione della disabilità in fondo alla lista dipriorità del governo nazionale. L’inclusione di bimbi con disabilità nelle scuolenormali favorisce la promozione di una cultura della tolleranza e apertura alladiversità e allo scambio, caratteristiche non scontate in un paese toccato da conflittie divisioni ancora vive”.Luz Larosa, Regional Program Officer27


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>NEL <strong>2012</strong> I MINORIRAGGIuNTI DAINOSTRI PROGETTIIN ITALIA SONOOLTRE 43.530Beneficiari raggiunti:Educazione7.717Protezione5.663Contrastoalla povertàe sicurezzaalimentare29.000ProGrammaiTaliaNel <strong>2012</strong> oltre 40.000 bambini e adolescenti, dal nord al sud d’<strong>Italia</strong>, sonostati coinvolti direttamente da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in attività nelle aree della lottaalla povertà minorile, della protezione, dell’educazione e della scuola.L’obiettivo del Programma <strong>Italia</strong> è molto ambizioso: vogliamo contrastare igravi effetti che la crisi sta producendo sulla vita dei bambini e degli adolescentinel nostro Paese, rafforzando e rinnovando le infrastrutture sociali ed educativededicate ai diritti dei minori. Non è un obiettivo che possiamo raggiungere dasoli. Da qui l’attivazione di reti e di alleanze con tutti coloro che condividono,con noi, il senso della profonda ingiustizia che sta colpendo tanti bambiniprivati delle essenziali opportunità per la loro crescita.I programmi che realizziamo in <strong>Italia</strong> hanno la funzione di indicare quali sianoqueste ingiustizie e, allo stesso tempo, quale rotta seguire per porvi rimedio. Perquesto, abbiamo deciso di impegnarci su “progetti faro”: programmiterritoriali che affrontano, in modo emblematico, le principali criticità,cercando di farlo in modo innovativo, con una rigorosa valutazione di impattoche consenta di verificare, con trasparenza e fino in fondo, l’efficacia dellenostre proposte e il rapporto tra le risorse investite e i risultati raggiunti.Le domande di fondo che questi progetti affrontano sono cruciali per il nostrofuturo. Come contrastare gli effetti della povertà nella vita dei bambini? Comecombattere la dispersione scolastica, specialmente nelle zone caratterizzate dallapresenza della criminalità organizzata? Come accogliere e proteggere i minoristranieri che arrivano da soli in <strong>Italia</strong>? Come promuovere la partecipazioneattiva di ragazzi e ragazze di fronte alle sfide del nostro tempo, come l’usoconsapevole delle nuove tecnologie? Come riformare il welfare, costruendo vere“comunità educanti”, per garantire ad ogni bambino di crescere in unambiente sereno e protetto?28


CONTRASTARE GLI EFFETTIDELLA POVERTàCOMBATTERE LADISPERSIONE SCOLASTICAACCOGLIERE E PROTEGGEREI MINORI STRANIERIINCORAGGIARE LAPARTECIPAZIONE ATTIVAPROMUOVEREL’USO CONSAPEVOLEDEI NUOVI MEDIAGARANTIRE UN AMBIENTESERENO E PROTETTOASSISTERE I MINORI NELLEEMERGENZECon i “progetti faro” siamo ogni giorno al fianco di tanti minori a rischio. Allostesso tempo, con questi progetti, vogliamo tracciare una strada anche a favore ditantissimi altri bambini e ragazzi che oggi non raggiungiamo direttamente, ma chepotranno comunque beneficiare di queste attività, se riusciremo a fare in modoche le metodologie di intervento che sperimentiamo, di riconosciuta efficacia,divengano patrimonio comune e siano replicate, anche dalle istituzioni, su largascala.È quindi fondamentale unire all’impegno sul campo una pressante mobilitazioneverso il governo e le istituzioni, affinché i diritti dell’infanzia tornino ad essere unapriorità per il nostro Paese, chiudendo una fase di grave trascuratezza eabbandono.Il <strong>2012</strong> infine è stato segnato dal terremoto dell’Emilia Romagna che ci ha datoimpulso a sviluppare attività di prevenzione delle emergenze nel nostro territoriosu base continuativa. Il team emergenze di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> si è attivato sulcampo dall’indomani delle prime scosse, cercando di attutire l’impatto del traumasui bambini colpiti dal sisma e sfollati nelle tendopoli. Come in Abruzzo nel 2009,abbiamo potuto constatare quanto sia essenziale occuparsi dei più piccoli nelle fasidella prima emergenza così come in quelle della ricostruzione. Di qui la decisionedi consolidare la nostra capacità di risposta ad ogni tipo di emergenza che colpiscai minori in <strong>Italia</strong> al fine di poter essere in futuro subito operativi al fianco deibambini, delle loro famiglie e delle loro comunità.TorinoGenovaMilanoBresciaPratoPisaVeneziaFinale EmiliaNovi di ModenaConcordia sullaSecchia San PossidonioAnconaSEDESAVE THECHILDRENPROGRAMMICONTINUATIVINEL <strong>2012</strong>EMERGENZATERREMOTOEMILIA ROMAGNAEqUIPE MOBILI“PRAESIDIUM”SassariRomaApriliaBariNapoliPalermoScaleaCrotoneIN EMILIAROMAGNAABBIAMODIRETTAMENTERAGGIuNTO400 MINORICatania29


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>NEL <strong>2012</strong> ABBIAMORAGGIUNTO 5.663 MINORICON PROGETTIDI PROTEZIONE29.000 MINORICON PROGETTIDI CONTRASTO ALLAPOVERTà7.717 MINORICON PROGETTI DIEDUCAZIONENello scenario italiano, come nel mondo, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> si concentra suiminori a rischio, partendo da un’attenta identificazione dei target chemaggiormente necessitano il nostro intervento: minori stranieri migranti insituazioni di vulnerabilità e a rischio di sfruttamento, violenza e abuso;bambini e adolescenti che si trovano al centro di un processo diimpoverimento delle famiglie e delle reti dei servizi pubblici; ragazzi il cuidiritto ad un’educazione di qualità è compromesso, precludendo loro ogniopportunità per il futuro; bambini e adolescenti coinvolti in situazioni diemergenza; minori potenziali vittime di altre forme di sopruso, dai rischi dellacriminalità organizzata a quelli dei nuovi media.save The ChilDren nel <strong>2012</strong> ha ulTeriormenTeConsoliDaTo il suo imPeGno Per:• COMBATTERE LA POVERTà MINORILE• GARANTIRE AD OGNI BAMBINO IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE• EDUCARE ALLA CITTADINANZA E PROMUOVERE UN USOSICURO DEI NUOVI MEDIA• ASSICURARE LA PIENA INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI• CONTRASTARE qUALUNqUE FORMA DI SFRUTTAMENTOMINORILE• ASSISTERE I MINORI NELLE EMERGENZE• PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DI BAMBINI EADOLESCENTIesemPi Di ProGeTTi sul CamPoDel <strong>2012</strong>a28ROMARAGAZZI E BAMBINIRAGGIUNTI: 666MADRI: 13ACCOGLIENZA PER MINORISTRANIERI IN TRANSITOIl Centro A28 offre accoglienza notturna a minori stranieri non accompagnati intransito su Roma nel loro percorso migratorio verso il nord Europa, in stato diparticolare marginalità e a rischio di sfruttamento. Questi minori, in gran parteafgani, spesso rifiutano le procedure di identificazione diventando di fatto“invisibili” e quindi incapaci di esercitare i diritti propri di minore straniero nonaccompagnato, in primis il diritto all’accoglienza in una casa famiglia. Il CentroA28 si pone l’obiettivo di garantire ai ragazzi un posto sicuro e le necessarieinformazioni sui propri diritti per poter assumere decisioni consapevoli. NelCentro A28 viene offerta la possibilità di sottoporsi ad una visita medica,approfittare di bevande calde e frutta, fare una doccia, ricevere biancheria pulita epoter lavare gli indumenti, riporre gli effetti personali in un armadietto disicurezza, parlare con operatori sociali, svolgere attività come disegnare, giocare acarte, suonare musica, pregare, e riposare al sicuro in uno dei 22 posti letto.Sono andato a Patrasso. Volevo raggiungere l’<strong>Italia</strong> da solo, senza l’aiuto di uncontrabbandiere e mi ero nascosto sotto un camion. Ho visto le condizioni in cuivivevano gli afghani, costretti a dormire in un cantiere edile. Alcuni avevano le bracciarotte, altri le gambe o i denti rotti. Ho chiesto loro cosa fosse accaduto e mi hannorisposto che era stata la polizia.Un giorno ho cercato di entrare all’interno del parcheggio per i camion e mentreeravamo in mezzo alla strada la polizia ha tentato di investirci con la macchina. Misono buttato verso l’isola pedonale e per arrampicarmi sull’isola di traffico mi sono fattomale alla gamba. Sono dovuto restare fermo lì per una settimana perché la gamba mifaceva malissimo. Dopo questa brutta avventura sono andato a Kerentus e dopo unasettimana il contrabbandiere ci ha messo sul camion, nascosti in un carico di cavi30


elettrici. Ventiquattro ore dopo il camion ci ha imbarcati su una nave. Due giorni doposiamo arrivati in <strong>Italia</strong> e scesi dal camion. Dopo un’ora di lungo cammino hoconosciuto un ragazzo afghano di origine pashtun. Ho chiesto se potevo stare da lui peruna notte e siamo andati insieme a casa sua. Ho potuto fare una doccia, mi ha datovestiti puliti e ho riposato. Il giorno dopo ho comprato un biglietto del treno che costa76 euro e sono partito per Roma. Ora sono a Roma e vorrei andare in un altro paeseeuropeo.Azar, 15 anni, AfghanistanleGal CliniCROMARAGAZZI RAGGIUNTIDIRETTAMENTE: 32MADRI: 8STUDENTI FORMATI: 54PERSONE INDIRETTAMENTERAGGIUNTE DALPROGETTO: 100SPORTELLO LEGALEPER I DIRITTI DEI MINORIIl progetto consiste in uno sportello legale dedicato ai diritti dei minori a rischioed è realizzato, per la prima volta in <strong>Italia</strong>, da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in collaborazionecon la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre. Attraverso questoprogetto, gli studenti di giurisprudenza hanno potuto svolgere un’esperienzalegale sul campo, offrendo servizi pro bono a quei minori e famiglie che spessohanno difficoltà di accesso a servizi di orientamento e assistenza legale, a causa deicosti e dei possibili ostacoli discriminatori.La proposta formativa agli studenti, a cura di avvocati esperti del settore, haaffrontato un ampio ventaglio di temi attinenti ai minori a rischio di esclusionesociale: normativa e giurisprudenza in materia di immigrazione, pubblicasicurezza, anti-discriminazione, diritto all’istruzione, lavoro minorile, abuso,affidamento e responsabilità genitoriale.La Legal Clinic in diritti dei minori supera i confini di attività formativa collateralealla normale carriera accademica e si pone come ponte tra lo studio delle disciplinenormative e l’attività pratica, volta alla risoluzione di fattispecie concrete. Credo siastato il tassello che mancava per completare questo mio ciclo di studi. Già assistendo alprimo colloquio, tra un operatore dello sportello e un ragazzo egiziano da pocomaggiorenne e destinatario di un decreto di espulsione, ho capito che il primo passoper costruire un valido progetto di «aiuto» è ottenere la fiducia di questi ragazzi, in uncontesto rilassato e familiare. Ed è proprio questo che ho visto fare agli operatori di<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>: costruire un ambiente accogliente e senza pressioni. Lo specificocaso di cui mi sono occupata riguarda l’erroneo accertamento medico dell’etàanagrafica di un ragazzo del Bangladesh. È stato particolarmente interessante perché,per la prima volta in cinque anni di studi, non avrei dovuto limitarmi a studiare maricercare la soluzione ad un problema che toccava più ambiti e riguardava aspetti divaria natura, dal burocratico-amministrativo al diritto penale.Marina S., studentessa di Giurisprudenzala Buona TavolaTORINO ROMA NAPOLIBAMBINI RAGGIUNTI: 17.380MAMME CON BAMBINOPRESE IN CARICO: 398UNA RETE DI SOSTEGNOPER LE MAMMEPartendo dal monitoraggio del fenomeno della povertà minorile nelle areeurbane il progetto prevede un rafforzamento delle capacità e delle risorse dellemamme superando un approccio esclusivamente assistenziale. In ognuna delletre città è stato attivato un centro pilota (Spazio Mamme) per supportare lemamme nelle loro responsabilità genitoriali (orientamento e consigli espertisulla cura dei bambini, sulla vita domestica, sull’accesso alla rete dei servizi),promuovere una rete di auto aiuto con le altre mamme del territorio (gruppidi acquisto), attivare percorsi di formazione e laboratori occupazionali(tirocini, borse di lavoro, accesso al micro credito).31


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>Foto Francesca LeonardiMina, 7 anni, è bionda e minuta. Vive a Torino - Vallette - con il fratello Paolo,di 9 anni e la mamma Veronica, giovane donna coraggiosa a cui è crollatoaddosso il mondo quando il marito, emersi segni di instabilità mentale, ha persoil lavoro ed è tornato con la sua famiglia di origine. Mamma e bambini, senzauna dimora fissa, sono entrati in relazione con gli operatori del progetto “LaBuona Tavola”. Lo Spazio Mamme ha provveduto ai generi di prima necessità,mentre l’attività degli educatori si è concentrata sul benessere dei bambini esulla ricerca di una soluzione abitativa. I bambini sono stati inseriti nelleattività di supporto scolastico, laboratori espressivi, danza e calcio - dove hannoricominciato a sorridere come tutti gli altri bambini. Quanto alla casa si è resodisponibile un appartamento in condivisone con un altro nucleo monoparentale.Mina, Paolo e Veronica, nello Spazio Mamme si sentono a casa, sono inseritinel gruppo dei pari. Ora guardano al futuro con più serenità perché si sentonomeno soli.unDeraDioROMARAGAZZI RAGGIUNTI: 800INSEGNATI FORMATI: 30PERSONE INDIRETTAMENTERAGGIUNTE: 20.000ONLINE E 5.000 IN EVENTIDI SENSIBILIZZAZIONETERRITORIALEDIVERSI MA UGUALI:LA PAROLA AI RAGAZZIIl progetto coinvolge 12 scuole di Roma, dislocate in municipi con fortepresenza di minori di origine straniera, e ha previsto la creazione di unaredazione radiofonica partecipativa che oggi coinvolge 800 studenti.Attraverso percorsi di giornalismo sulla cittadinanza, in particolare sui temidell’integrazione, partecipazione e non discriminazione, si promuove lasocializzazione fra studenti italiani e di origine straniera. La web radio è unostrumento innovativo che permette agli studenti di essere protagonisti dellescelte editoriali, della costruzione dei contenuti, della raccolta ditestimonianze, della sensibilizzazione dei pari e li rende soggetti attivi nellatutela dei loro diritti e nel contrasto ad ogni forma di discriminazione.Nel V° Municipio di Roma è nato il “Il Suk delle idee”, all’interno dei locali delLiceo Scientifico Croce. In questo spazio i ragazzi e le ragazze di UnderRadiohanno promosso una fiera delle idee e dei saperi, realizzata attraverso banchetti,piazzette tematiche, discorsi pubblici ed una diretta radiofonica. Circa 500studenti hanno partecipato all’iniziativa confrontandosi sui temi dellaintegrazione, partecipazione e non discriminazione. Il risultato è stato unastaffetta radiofonica di 4 ore, l’alternarsi ai microfoni di circa 100 studenti estudentesse, il confronto sul campo con altre iniziative presenti nel quartiere e inquelli limitrofi, l’incontro con attori rilevanti che operano sul territorio, lacreazione di una rete informale, orizzontale e partecipata gestita, qui è lanovità, direttamente dai giovani.DiriTTi in CamPo!UMBRIA,TOSCANA, TRENTINO ALTO ADIGEBAMBINI RAGGIUNTI: 813INSEGNANTI FORMATI: 25DOCENTI OPERATORIFORMATI: 120PERSONE INDIRETTAMENTERAGGIUNTE DALPROGETTO: 3.200PERCORSI EDUCATIVIFUORI DALLA SCUOLAIn <strong>Italia</strong> un minore su 4 è a rischio povertà. La povertà incide sulrendimento scolastico e limita le opportunità di crescita e socializzazione neltempo libero. Diritti in Campo! è un programma che prevede larealizzazione di campi scuola e campi estivi, coinvolgendo bambini eadolescenti che, per le loro condizioni socio economiche, non avrebbero lapossibilità di accedere ad esperienze educative di questo tipo.Lorenzo è un bambino di 9 anni che abita a Napoli, in un quartiere periferico.Ha partecipato, insieme ad altri bambini, ad un campo estivo in barca a vela32


Foto William Tullioorganizzato da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in partnership con Panda Avventure. Ilquartiere da cui proviene Lorenzo è ad alto tasso di dispersione scolastica; Lasituazione familiare non è delle migliori in un quartiere in cui molte personefanno parte di organizzazioni mafiose e gli uomini sono in carcere o agli arrestidomiciliari. Parlando con lui emerge la convinzione che se nasci in un postosbagliato diventi e rimani sbagliato anche tu perché se provi a cambiare seimorto. Per tutta la durata del campo ha degli atteggiamenti altalenanti, canta epartecipa con gli altri alle attività e poi d’improvviso si isola e diventa serio. Ilcampo in barca a vela ci aiuta nel nostro lavoro con lui e con il resto del gruppo.L’ultimo giorno del campo Lorenzo afferma di voler continuare a studiare perimbarcarsi su una barca a vela e, soprattutto, appare consapevole dellapossibilità di cambiare quello che riteneva essere un destino già scritto.inTeraCTITALIA, BULGARIA, ROMANIARAGAZZI RAGGIUNTI: 121USO SICURO DEI NUOVI MEDIAPER MINORI SOLIIl progetto INTERACT è volto a informare e aiutare minori migranti,soprattutto non accompagnati, nell’uso sicuro delle nuove tecnologie.La situazione di marginalità sociale nella quale vivono questi ragazzi, la scarsaistruzione scolastica e le difficoltà linguistiche, li espone a maggiori rischi ditruffe e sfruttamento. INTERACT consiste nella definizione di una strategiadi intervento per favorire l’utilizzo consapevole della rete internet da parte deiminori soli che vivono in comunità e proteggendoli dai rischi di sfruttamento edi tratta che possono incontrare proprio online.Il progetto, oltre che in <strong>Italia</strong>, è condotto anche in Bulgaria e in Romania.Una ragazza rumena è stata contattata su Messenger da un uomo che sosteneva diessere il rappresentante di un'agenzia di moda. Dopo aver ottenuto la sua fiducia,l’uomo ha convinto la giovane a mandargli una sua foto in costume da bagno.In seguito, ha cominciato a minacciarla dicendole che se non avesse fatto quello chelui voleva, avrebbe pubblicato le immagini su internet e che le avrebbero viste tuttii suoi amici. Nonostante la ragazza si vergognasse e fosse spaventata ha raccontatola storia ad uno degli operatori. Il nostro operatore ha discusso personalmente conl'aggressore, ha spiegato che la ragazza era minorenne intimandolo a smettereimmediatamente altrimenti avrebbe chiamato la polizia. Il nostro intervento nonsolo ha messo fine alle molestie ma è stato anche un utile precedente per rendere iragazzi più consapevoli dei rischi che possono correre e sensibilizzarli ad un usosicuro di internet.33


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>COREA DEL NORD,FILIPPINE, GIAPPONE,INDIA, ITALIA, MYANMAR,PAKISTAN, REPUBBLICADEMOCRATICA DEL CONGO,SAHEL (BURKINA FASO,MALI, MAURITANIA, NIGER),SIRIA, SUD SUDAN,YEMENNEL <strong>2012</strong> CONGLI INTERVENTIDI RISPOSTAuMANITARIA ALLEEMERGENzE ABBIAMOSuPPORTATATO 16PROGETTI IN 15 PAESI,RAGGIuNGENDO62.980 BENEFICIARIrisPosTaalle emerGenZeNel corso del <strong>2012</strong>, oltre alla sua attività programmatica pianificata e continuativa,<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha anche realizzato, in <strong>Italia</strong> e all’estero, interventi di rispostaumanitaria a situazioni di emergenza. Queste attività hanno assunto un ruolosempre più importante in termini di numero di interventi e risorse dedicate. Leoperazioni hanno coperto diverse aree, dalla salute alla nutrizione, dai programmidi protezione dei minori ai progetti di educazione, oltre alle attività di supportopsicologico, intervenendo con tempestività a tutela dei bambini, i soggetti piùvulnerabili in situazioni di emergenza.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha contribuito ai più urgenti bisogni dei bambini nellaregione del Sahel e in Siria. Abbiamo inoltre fornito risposte immediate alle gravicrisi umanitarie che si sono avute in Corea del Nord, Filippine, Etiopia, India,Myanmar, Repubblica Democratica del Congo e Yemen. È stato inoltre portato atermine l’intervento di post-emergenza relativo al terremoto del 2011 inGiappone.A livello nazionale è da segnalare l’importanza dell’intervento in Emilia Romagnadove, a partire dalle prime violente scosse del terremoto, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>ha supportato direttamente 400 minori nei 4 Spazi a misura di bambino allestitinelle tendopoli.A seguire un calendario che evidenzia l’intervento nel corso del <strong>2012</strong> e i paesi neiquali <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> è intervenuta direttamente a supporto dellepopolazioni.In Siria, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è al fianco dei bambini dall’inizio del conflitto nel2011, con dei progetti specifici in Iraq, Libano e Giordania dove sono statiallestiti campi profughi per ospitare le famiglie che ogni giorno sono costrettead abbandonare il Paese. Gli ultimi dati ufficiali dicono che ci sono più di600.000 profughi siriani nella regione di cui il 54% è composto da minori. Alcampo profughi di Za’atari in Giordania <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha allestito diversiGEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DICSIRIASUD SUDANSAHEL*EMILIA-ROMAGNAFILIPPINE*YEMENINDIACOREA DEL NORDMYANMARREPUBBLICADEMOCRATICADEL CONGO* L’intervento nel Sahel si è concentrato in Burkina Faso, Mali, Mauritania e Niger* Nelle Filippine ci sono state due alluvioni distinte, una ad agosto e una a dicembreRisposta emergenza acutaIntervento post emergenza34


servizi per minori: i nostri Spazi a misura dibambino hanno accolto più di 600 bambini trai 3 e i 5 anni, circa 930 bambini al giorno soprai 5 anni. L’educazione rimane uno dei puntiprincipali dell’attività di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, perquesto nell’intera regione la nostraOrganizzazione conduce la campagna “Back toschool” per permettere l’inserimento allanormalità scolastica dei bambini siriani neipaesi che li stanno ospitando. In Libano, adesempio, grazie a questo programma, 9.075minori possono tornare a scuola e continuarecosì il loro curriculum scolastico.Ho lasciato la Siria a causa dei bombardamenti ele torture. I bambini sono tutti terrorizzati, noncapiscono cosa sta succedendo. Sono stato arrestato.Vedi questi segni? Le mie mani erano legate condel filo di plastica talmente stretto da lasciare ilsegno. I bambini che erano con me nella cella avevano le mani legate come me.Quando chiedevamo che ci slegassero i polsi, stringevano le corde più forte. Hoprovato a scappare, ma mi hanno portato in prigione. Solo che non era unaprigione, era la mia vecchia scuola: è assurdo, mi hanno portato lì a torturarmi,nello stesso posto in cui andavo a scuola per imparare. Mi hanno tenuto lì per diecigiorni. Mentre mi interrogavano, appeso per i polsi, sono svenuto: allora mi hannoslegato e gettato dell’acqua in faccia per svegliarmi. Poi mi hanno spento le sigarettesul corpo. È stato terrificante. Molti altri bambini come me sono morti.Khalid, 15 anniNel terremoto in Emilia Romagna, il 20 e il29 maggio <strong>2012</strong>, ci sono state 27 vittime eoltre 400 feriti. A poche ore dal terremoto<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> era già operativa sul campoe, in collaborazione con altri enti eassociazioni locali, abbiamo potutorispondere in maniera efficace all’emergenzacon un particolare focus sui minori. Ibambini colpiti dal sisma erano fortementetraumatizzati ed avevano urgente bisogno diattività che li riportassero ad un contesto dinormalità, dove potersi sentire al sicuro eprotetti. Per questo il nostro team ha allestito4 “Spazi a misura di bambino” con ilsupporto di psicologi ed educatori. Il nostrolavoro in Emilia Romagna ci ha permesso diaiutare più di 400 bambini e minori coinvoltidal sisma.Andrew, di 8 anni, e sua sorella Grace, di 6, hanno frequentato lo spazio a misuradi bambino di San Possidonio. I genitori hanno raccontato agli educatori che laloro casa era stata completamente distrutta dalla scossa del 29 maggio e che ibambini ne sono rimasti scioccati. Gli educatori, in effetti, hanno subito notato inentrambi i bambini un senso di paura di tutto e atteggiamenti ansiosi e regressivi.Col tempo, la frequenza dello Spazio e la cura degli educatori Antrew e Gracehanno gradualmente riacquistato fiducia in se stessi e nel ruolo protettivo degliadulti intorno a loro. Gli educatori dello Spazio hanno messo i genitori in contattocon il Comune e i bambini adesso vengono seguiti da professionisti locali, cheinsieme ai genitori li aiutano a superare questo momento difficile.35


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>CamPaGnePer <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> il Campaigning è un processo di sensibilizzazione delpubblico di riferimento su una determinata tematica legata all’infanzia,allo scopo di promuovere cambiamenti concreti – e dove possibilemisurabili - a livello sociale, culturale, politico o giuridico. Può prevedereuna serie di azioni di advocacy, mobilitazione, creazione di partnership,comunicazione, raccolta fondi, sostegno dei nostri progetti.Le principali campagne promosse nel <strong>2012</strong> da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in <strong>Italia</strong>sono: Every One, la campagna internazionale di sensibilizzazione,mobilitazione e raccolta fondi per dire basta alla mortalità infantile eRicordiamoci dell’Infanzia, una campagna nazionale con l’obiettivo disviluppare una forte sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delleistituzioni sul tema dell’infanzia a rischio in <strong>Italia</strong>, con un focus specificosul tema della povertà. A queste si aggiungono altre campagne su specificitemi relativi ai diritti dell’infanzia, quali: la campagna di sensibilizzazioneper un uso responsabile dei nuovi media da parte di adolescenti epreadolescenti, promossa ogni anno da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in particolare inoccasione del Safer Internet Day, la giornata mondiale per un uso sicurodelle nuove tecnologie; e A mani ferme, per sensibilizzare genitori,insegnanti, pediatri e altri operatori del settore a una genitorialità positiva eun’educazione priva di ogni forma di punizione corporale.Perché il “fare campagne”ha assunto un ruolo semprepiù importante per <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong>?L’importanza crescente del Campaigning nelle strategie e nei piani di <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> si basa sulla necessità imprescindibile che le sue azioni indifesa dei diritti dell’infanzia siano caratterizzate da un elevato livello dicondivisione. Il coinvolgimento infatti dell’opinione pubblica sulletematiche che per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> esigono urgente attenzione è lapremessa indispensabile perché il cambiamento possa avvenire e siasostenibile nel tempo. Il Campaigning permette quindi di amplificare ilsostegno alle azioni che <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> realizza in difesa dei diritti deibambini in <strong>Italia</strong> e nel mondo.36


EVERY ONE: LA CAMPAGNA GLOBALEE IL CONTRIBUTO ITALIANOOgni anno nel mondo quasi 7 milioni di bambini muoiono prima del quintoanno di vita, per cause facilmente prevenibili e curabili come la malaria, ilmorbillo, la diarrea, la polmonite, o per complicazioni neonatali. Eppure persalvare la vita di questi bambini spesso basterebbero soluzioni semplici e a bassocosto. Per questo nel 2009 <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> a livello internazionale ha lanciatoEvery One, una campagna globale per dire basta alla mortalità infantile.L’obiettivo è di salvare la vita a centinaia di migliaia di bambini ogni anno,contribuendo al raggiungimento del 4° obiettivo di sviluppo del millennio,ovvero ridurre di 2/3 il tasso di mortalità infantile entro il 2015.Per contribuire ad un risultato tanto ambizioso, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> articola il suosforzo con un approccio integrato che prevede una totale sinergia tra attivitàprogrammatiche, di raccolta fondi, comunicazione, mobilitazione e advocacy. Unodegli obiettivi della campagna, lanciata in più di 40 paesi nel mondo, è lasensibilizzazione e la mobilitazione dell’opinione pubblica.I PAESI NEIQuALI ABBIAMOCONCENTRATOIL NOSTROINTERVENTONEL <strong>2012</strong> SONO:EGITTO, ETIOPIA,INDIA, MALAWI,MOzAMBICO, NEPALE uGANDA EPAKISTAN.alCuni Dei TraGuarDi raGGiunTi Dasave The ChilDren iTalia nel <strong>2012</strong> Per EvEry OnE<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> svolge un ruolo molto attivo all’interno della campagnainternazionale Every One. In Etiopia abbiamo fornito cure per 38.141 bambini etrattato 5.470 bambini malnutriti. Abbiamo raggiunto 8.878 donne con attivitàdi pianificazione familiare e 9.020 con cure prenatali. Abbiamo assistito 2.440donne durante e dopo il parto. In Nepal invece, oltre 16.000 bambini sono statiraggiunti con il nostro intervento di sicurezza alimentare. 23.000 bambini e 4.664donne incinta sono stati visitate in Mozambico e nei centri sanitari riabilitati esostenuti da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> abbiamo somministrato oltre 12.000 dosi divaccini e 7.000 di vitamina A. Mentre in India, nell’ambito del progetto di lottaalla malnutrizione, abbiamo curato oltre 7.000 bambini e assistito 1.860 madri infase di allattamento e 551 donne incinta. In alcune delle zone più poveredell’Egitto abbiamo condotto 7.843 visite domiciliari, curato 1.175 bambinimalnutriti e 1.409 donne con gravidanze a rischio hanno ricevuto assistenzaspecialistica. In Pakistan abbiamo curato oltre 500 bambini gravementemalnutriti, mentre in Malawi oltre 1.000 operatori sanitari sono stati formati sulla“marsupioterapia” per i neonati. Infine in Uganda oltre 24.000 donne sono statesensibilizzate all’allattamento esclusivo al seno e formate al miglioramento dipratiche igieniche.37


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>NEL <strong>2012</strong> IL “VIAGGIODEL PALLONCINOROSSO”, SIMBOLODELLA LOTTAALLA MORTALITàINFANTILE, hARAGGIuNTO 31 CITTàIN TuTTA ITALIAGRAzIE AD uNA SERIEDI EVENTIDI SENSIBILIzzAzIONESuL TERRITORIO.Nel <strong>2012</strong>, grazie ad una distintiva campagna di comunicazione e numerosieventi di piazza abbiamo coinvolto oltre 610 mila persone che si sono schieratea fianco di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.NEI TRE ANNI DI CAMPAGNA IN ITALIA, CIRCA 2,8 MILIONIDI PERSONE hANNO SOSTENuTO EVERY ONE PARTECIPANDOAI NOSTRI EVENTI, MANDANDO uN SMS, O AIuTANDOCI ADIFFONDERE LA CAMPAGNA ONLINE.uSCITE EVERYONE <strong>2012</strong>(ottobre-novembre)54agenzie262press559online52radio115tvIN TERMINI DI uFFICIO STAMPA, LA CAMPAGNA EvERy OnE NEL <strong>2012</strong>hA GENERATO uN TOTALE DI 1.042 uSCITE MEDIATIChE, CON uNINTERESSANTE CRESCITA DELL’ONLINE (+55,27%) E DELLA STAMPA(+67,94%) GRAzIE ANChE AGLI EVENTI SuL TERRITORIO.38


save mewww.palloncinorosso.itUN PALLONCINOROSSO PER DIRE BASTAALLA MORTALITàINFANTILEAnche quest’anno abbiamo potutocontare sull’appoggio di numerosipartner e testimonial, tra questi:Aldo, Giovanni e Giacomo, AmbraAngiolini, Caterina Balivo, DaniloBrugia, Roberta Capua, RobertoCiufoli, Paolo Conticini, GiobbeCovatta, Tosca D’Aquino, Gaia DeLaurentiis, Irene Ferri, FrancescoFacchinetti, Christiane Filangieri,Fabrizio Frizzi, Caterina Guzzanti,Flavio Insinna, Vinicio Marchioni,Alessia Marcuzzi, Maurizio Mattioli,Filippo Nigro, Cesare Prandelli,Alessandro Roja, MassimilianoRosolino, Rossella Brescia, SergioRubini, Andrea Sartoretti, PietroSermonti, Margot Sikabonyi, EnricoSilvestrin, Emilio Solfrizzi, FrancescaValla, Nicolas Vaporidis, le StelleOlimpiche e la squadra ACFFiorentina.Foto Daniele Fiore


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>le azioni ed i risultati di Advocacyper la campagna Every One in italiaNel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha esercitato una significativa azione disensibilizzazione verso le autorità locali, coinvolgendo direttamente nellacampagna Every One 18 Comuni italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catanzaro,Firenze, Genova, L’Aquila, Melfi, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pisa,Roma, Torino, Trento, Trieste e Venezia.la campagna ha raggiunto importanti risultati anche intermini di creazione e rafforzamento di partnership conaziende e raccolta fondi da individui:• grazie all’utilizzo della numerazione unica concessa dai principali operatoritelefonici dal 15 ottobre all’11 novembre <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha ricevuto573.742 sms/telefonate, raccogliendo complessivamente 1.334.384 Euro;• grazie al supporto di numerose aziende, il messaggio di Every One ha avutouna elevata visibilità e importanti opportunità di raccolta fondi.Acqua Lete ha sostenuto Every Onecon una donazione liberale, lacampagna “Lete per la Vita” veicolataattraverso la distribuzione di oltre 3milioni di bottiglie per un mese, attivitàdi raccolta fondi attraverso lanumerazione solidale e una campagnadi promozione e sensibilizzazione suimedia.Barilla anche nel <strong>2012</strong> ha garantitocon un’importante donazione ilsostegno alla campagna Every Onecon particolare attenzione al progettoin Malawi che mira a migliorare lanutrizione e le condizione di saluteper bambini e mamme.Luxottica ha finanziato il “Viaggiodel Palloncino,” iniziativa disensibilizzazione e raccolta fondi cheha toccato 31 città e coinvolto circa2.000 bambini che sono stati informatisui temi della campagna attraverso lapartecipazione ad un gioco creato adhoc per loro (il “salva gioco”).OVS ha rinnovato il proprio supportoattraverso un libro di Fiabe per <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> a firma di noti personaggiArisa, Francesco Facchinetti, TeresaMannino, Vincenzo Montella, DavideOldani, Francesco Renga e ValeriaSolarino.unilever , attraverso la sua Fondazione,ha avviato una partnership globale con<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, e donerà 15 milionidi euro a sostegno di Every One percontribuire all’obiettivo di aiutare oltreun miliardo di persone a migliorare lasalute e il benessere.40


RICORDIAMOCI DELL’INFANZIA:LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONESULL’INFANZIA A RISCHIOIN ITALIA uNBAMBINO Su 4 È ARISChIO POVERTàNel nostro Paese un bambino su 4 è a rischio povertà 5 a causa di una fortecontrazione dei servizi sociali a favore delle famiglie e dalla pesante la crisieconomica. Per questo abbiamo deciso di lanciare una nuova grande campagnadi sensibilizzazione dell’opinionepubblica sul tema dei bambini arischio povertà in <strong>Italia</strong> al fine dimettere l’infanzia al centrodell’agenda politica e promuoverecambiamenti a livello sociale,culturale, politico o giuridicoattraverso attività di Advocacy sulleIstituzioni nazionali e locali.Una creatività di grande impattoha fatto leva sull’immagine dabambini di tre figure chiave per lepolitiche dell’infanzia, quali MarioMonti, Elsa Fornero e CorradoPassera, incoraggiandoli ad unimpegno in difesa dei diritti deiminori. Il video virale ha registrato circa 200.000 visualizzazioni tra il 15 ed il 25maggio e nello stesso periodo il sito ha ricevuto 19.576 visite.La distintiva campagna pubblicitaria e virale, la concretezza delle proposte rivolteal Governo e le molteplici attività di comunicazione hanno contribuito alsuccesso di Ricordiamoci dell’Infanzia, che ha registrato una buona coperturamediatica, una forte partecipazione dell’opinione pubblica sia online che nelle 15piazze italiane che hanno ospitato l’evento.uSCITERICORDIAMOCIDELL’INFANzIA<strong>2012</strong>5I dati si riferiscono al <strong>2012</strong>192online25agenzie81press29tv37radio41


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>la campagna ricordiamoci dell’infanzia ha permesso larealizzazione di significative azioni di advocacy:• Ha registrato importanti adesioni istituzionali da parte di rappresentantidel Governo, del Parlamento e di enti locali;• È stato prodotto un documento di proposte specifiche di contrastoalla povertà minorile;• È stata presentata in Parlamento una mozione parlamentare;• Alcune proposte sono state recepite dal Governo.l’appoggio da parte dei nostri testimonial.Hanno aderito alla campagna con videomessaggi, partecipando all’evento diRoma o diffondendo il messaggio sui social: Danilo Brugia, Roberta Capua,Gianrico Carofiglio, Roberto Ciufoli, Paola Cortellesi, Giobbe Covatta,Carolina Crescentini, Tosca D‘Aquino, Gaia De Laurentiis, Alex Del Piero,Erri De Luca, Isabella Ferrari, Irene Ferri, Claudia Gerini, Caterina Guzzanti,Sabrina Impacciatore, Luciano Ligabue, Vinicio Marchioni, Neri Marcorè,Alessia Marcuzzi, Emma Marrone Marco Marzocca,Valerio Mastandrea,Margaret Mazzantini, Filippo Nigro, Laura Pausini, Ottavia Piccolo, AndreaSartoretti, Margot Sikabonyi, Enrico Silvestrin, Valeria Solarino, FrancescaValla, Nicolas Vaporidis, Massimo Wertmuller, e Luca Zingaretti.Foto Francesco Alesiper <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>42


aCColTafonDiDesTinaZionefonDi


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>raCColTa fonDi<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> porta avanti le sue attività grazie alle donazioni dicittadini, aziende e istituzioni che attraverso il loro contributo permettonoall’Organizzazione di sviluppare programmi per la difesa dei diritti dei bambini in<strong>Italia</strong> e nel mondo, con l’obiettivo di generare un impatto positivo e duraturo nelleloro vite.Nel <strong>2012</strong>, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha raccolto 52,6 milioni di Euro con unacrescita del 16% rispetto all’anno precedente, che ha consentitoall’Organizzazione di destinare una percentuale ancora più ampia dei fondiraccolti alle attività sul campo, a beneficio dei bambini e delle loro comunità.Per garantire questa sostenibilità, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> è da sempre focalizzatasu azioni che consentono di raccogliere fondi da sostenitori privati: singole personee aziende, le cui donazioni nel <strong>2012</strong> hanno costituito il 92 % dei fondicomplessivi.I donatori privati si confermano dunque uno dei pilastri della crescita di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>. La loro centralità e numerosità infatti è uno dei più importantitasselli per garantire autonomia e indipendenza all’Organizzazione, valori cheverrebbero fortemente indeboliti nel caso in cui si dipendesse da pochi grandidonatori e fonti istituzionali di finanziamento.In particolare, i quasi 153.000 donatori regolari (coloro che contribuiscono conuna donazione mensile, trimestrale, semestrale o annuale continuativa),rappresentano la principale fonte di supporto ai progetti dell’Organizzazione(62% sul totale dei fondi generati). Il loro sostegno continuativo assicura stabilità aprogetti di lungo respiro, contribuendo in questo modo a generare un impattosignificativo e duraturo nelle vite di centinaia di migliaia di bambini in <strong>Italia</strong> e nelmondo.Un altro aspetto da sottolineare è relativo alla costante attenzione ad ottimizzarel’utilizzo dei fondi raccolti e questo si evidenza nella crescita delle risorse destinateai progetti sul campo.Questo significa che per ogni euro raccolto nel <strong>2012</strong>, ben 78 centesimi sonoandati ai progetti, 4 sono stati utilizzati per costi di struttura e 18 centesimi sonostati investiti in attività di Raccolta Fondi, per permettere dunque di poterCRESCITADEI PROVENTI TOTALI(MILIONI DI EuRO)AltroEnti e IstituzioniAziende e FondazioniIndividui0,53,520111,23,38,7<strong>2012</strong>0,43,720108,87,0+25% +16%25,332,739,436,4 45,5 52,644


accogliere l’intero Euro. In questa cifra rientrano anche i costi per attività dicomunicazione volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche relative aidiritti dell’infanzia e ad aggiornare i proprio donatori sui programmi sostenuti.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> inoltre è molto attenta a garantire la tracciabilità delledonazioni che provengono dai donatori privati - sia individuali che aziendali - eprevede rigorosi meccanismi di rendicontazione in base a standard internazionalicondivisi.Il sostenitore per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha un ruolo centrale e per questa ragionel’Organizzazione sviluppa una costante attività di aggiornamento sui propriprogetti in <strong>Italia</strong> e nel mondo, informando in modo regolare i donatori rispettoall’utilizzo dei fondi ricevuti e all’avanzamento delle attività sostenute.Perché servono soldiper raccogliere soldi?La pianificazione delle attività di raccolta fondi, siano esse di reclutamentoo fidelizzazione dei donatori, implica l’avvalersi di competenze e partnerprofessionali - questo per garantire la maggiore possibilità di successodelle azioni intraprese. È necessario quindi poter investire in attività diRaccolta Fondi che - nel medio lungo periodo - garantiscano stabilità econtinuità ai nostri programmi.Inoltre per poter contare su una raccolta fondi prevalentementesostenuta da privati (in <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> le donazioni di singoliindividui ed aziende sono oltre il 90% della raccolta complessiva), ènecessario un investimento costante che è tuttavia compensato da unamaggiore indipendenza e stabilità dell’Organizzazione.PERCENTuALEDI PROVENIENzADELLA RACCOLTAFONDI <strong>2012</strong>RACCOLTAFONDIRACCOLTAFONDI INDIVIDUI:% sul totale dellaraccolta fondiINDIVIDUI 75%AZIENDE E FONDAZIONI 17%ENTI E ISTITUZIONI 6%ALTRO 2%PROGRAMMA CHILD GUARDIANE SOSTEGNO A DISTANZA 48%PROGRAMMA “IO SAVE THE CHILDREN” 14%DONAZIONI UNA TANTUM 5%SPECIAL GIFT 4%5 PER MILLE 3%GRANDI DONATORI E LASCITI 1%Dall’analisi delle fonti di entrata si evidenzia che:• 39,4 milioni di Euro – il 75% dei proventi totali – provengono dalledonazioni di singoli individui con un incremento di oltre 6,7 milioni diEuro rispetto al 2011 (+21%);• 8,7 milioni di Euro – il 17% dei proventi totali – sono stati raccoltiattraverso programmi di partnership con aziende e fondazioni bancarie od’impresa, sostanzialmente in linea con l’anno precedente, un risultato daleggere in modo comunque positivo, considerando il momento direcessione economica;45


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>• 3,3 milioni di Euro – il 6% dei proventi totali – proviene da Enti eIstituzioni, e in particolare dalla Commissione Europea, dal Ministerodegli Affari Esteri, dal Ministero dell’Interno, dal Ministerodell’Economia, da altre Associazioni ed altri membri di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong>;• circa 1,2 milioni di Euro – il 2% dei proventi totali – è rappresentato daproventi finanziari, straordinari e da ricavi per attività svolte su richiestadi Enti ed Istituzioni (attività connesse).RACCOLTA FONDI DA PRIVATIDonatori individualiNel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha raccolto oltre 39 milioni di Eurograzie alle donazioni di singoli sostenitori. Una cifra molto rilevante, increscita del 21% rispetto al 2011, nonostante la crisi economica che hacolpito il nostro Paese. Questo conferma il ruolo strategico dei donatoriindividuali, con particolare riferimento ai sostenitori che donanoregolarmente, i quali costituiscono per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> la fonte piùpreziosa di sostentamento. I fondi raccolti da donatori regolarirappresentano infatti circa il 62% dei ricavi del <strong>2012</strong>.Il numero totale di donatori individuali è cresciuto del 20% con unincremento totale di circa 44.000 donatori rispetto al 2011, sfiorando laquota di 268.000 donatori attivi totali. Di questi il 57% è costituito dadonatori regolari, che a fine <strong>2012</strong> sono circa 153.000.300.000250.000200.000150.000100.00050.0002011 <strong>2012</strong>DONATORIREGOLARIDONATORIUNA TANTUMPerché i donatori regolarisono i più preziosiper l’Organizzazione?I donatori regolari rappresentato “il cuore” dell’Organizzazione. Il lorosostegno continuativo alle progettualità di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è il piùsignificativo, sia in termini di donazione media che di continuità negli anni.Grazie al loro supporto costante è possibile pianificare i progetti disviluppo sul lungo periodo, garantire stabilità ai nostri programmi e quindiottenere un cambiamento significativo nella vita di tanti bambini.46


LE PRINCIPALI MODALITà DI RACCOLTA FONDI “REGOLARI”I DONATORIChE hANNOSOSTENuTOIL PROGRAMMA“SOSTEGNOA DISTANzA”NEL <strong>2012</strong> SONOSTATI 29.200I DONATORIChE hANNOSOSTENuTOIL PROGRAMMA“ChILD GuARDIAN”NEL <strong>2012</strong> SONOSTATI 62.5006I “dialogatori” sono collaboratori di <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> che lavorano per unprogramma di raccolta fondi denominato"face to face" o "dialogo diretto" le cuiattività si svolgono in luoghi pubblici(eventi, strade, piazze) o “porta a porta” perinformare e sensibilizzare i potenzialisostenitori sulle condizioni dei diritti deibambini nel mondo e promuovere unamodalità di sostegno regolare.• Programma “Sostegno a Distanza” per il sostegno di un bambino edella sua comunità. Per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> avviare un programma di“Sostegno a Distanza” significa identificare un’area di intervento,pianificare un aiuto a lungo termine e collaborare con le famiglie e lecomunità presenti per garantire cambiamenti duraturi nelle vite dimigliaia di bambini. Aderendo al programma si viene associati ad unbambino di uno di questi paesi, dando inizio ad un legame speciale tra ildonatore e il bambino stesso. Attraverso le sue foto e gli aggiornamentiperiodici sui suoi progressi, il sostenitore può seguire la crescita delbambino e più in generale conoscere i risultati raggiunti nel paese graziealle attività dell’Organizzazione. Oltre a poter scrivere al bambino, ildonatore può anche decidere di conoscerlo di persona, pianificando unviaggio in collaborazione con <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. Il Sostegno a Distanza èattualmente attivo in 8 paesi: Mozambico, Mali, Malawi, Egitto, Nepal,Filippine, El Salvador e Bolivia.Gli interventi all’interno dei programmi di Sostegno a Distanza siconcentrano su 4 aree principali: sviluppo della prima infanzia, perfornire ai bambini più piccoli le basi per il successivo percorso di studi;istruzione di base, al fine di garantire ai bambini il diritto adun’istruzione di qualità; salute e nutrizione, con l’obiettivo dipromuovere all’interno delle scuole programmi di educazionenutrizionale e corrette pratiche igienico-sanitarie e infine formazionedegli adolescenti, per sensibilizzare i ragazzi sui temi della prevenzione edella salute, garantendo loro l’accesso a centri sanitari e a cure medicheadeguate.Il sostenitore contribuisce con un sostegno regolare (mensile, trimestrale,semestrale o annuale), da effettuare attraverso metodi di pagamentoautomatici con carta di credito o domiciliazione bancaria o postale. Leadesioni sono raccolte soprattutto tramite Internet, spot televisivi eradiofonici.• Programma “Child Guardian: fai crescere un bambino e il suocontinente”. Il programma “Child Guardian” ci consente di donare unfuturo migliore a centinaia di migliaia di bambini in Africa, Asia,America Latina o nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Grazie alcontributo continuativo dei nostri sostenitori possiamo essere accanto abambini di un intero continente per assicurare loro un’educazioneadeguata, cure mediche, cibo e protezione. Ci impegniamo per esserepresenti dove il bisogno è maggiore e rispondiamo anche a situazioni diemergenza. I progetti finanziati con il “Child Guardian” mirano amigliorare la vita del bambino scelto come rappresentante delprogramma, assieme a quella dei bimbi della sua comunità e delcontinente in cui vive. Attraverso aggiornamenti costanti sulla sua vita,mostriamo ai sostenitori come possiamo cambiare il futuro di tanti altribambini, raccontiamo loro le difficoltà che i bimbi più vulnerabiliaffrontano ogni giorno e gli importanti traguardi raggiunti con il nostrolavoro. Le adesioni sono raccolte attraverso i nostri “dialogatori” 6 .• Programma “Io per i bambini in <strong>Italia</strong>”. Grazie al programma “Io per ibambini in <strong>Italia</strong>” <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> lavora su tutto il territorionazionale - da nord a sud - per sostenere i bambini più vulnerabili.I fondi raccolti permettono all’Organizzazione di implementare progettiin tre principali ambiti di intervento: lotta alla povertà, per contrastarnegli effetti e garantire una vita dignitosa; protezione, per assicurare a tantiadolescenti, italiani e stranieri, un’adeguata assistenza contro losfruttamento in tutte le sue forme; contrasto alla dispersione scolastica,per evitare che i ragazzi lascino precocemente la scuola segnando per47


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>I DONATORI ChEhANNO SOSTENuTOIL PROGRAMMA“IO PER I BAMBINI INITALIA” NEL <strong>2012</strong>SONO STATIQuASI 1.400I DONATORIChE hANNOSOSTENuTO ILPROGRAMMA “IOSAVE ThE ChILDREN”NEL <strong>2012</strong> SONOSTATI QuASI 60.000sempre il loro futuro. I donatori del programma ricevono aggiornamentiperiodici sulle attività realizzate da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in <strong>Italia</strong>. Attraversoil racconto della storia di un bambino e della sua quotidianità, vengonoillustrate le difficoltà che affrontano tanti altri piccoli della stessa area e ilcambiamento che l’intervento di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> porta nella loro vita.Ad oggi le adesioni sono raccolte attraverso contatti diretti deidialogatori in luoghi pubblici, per strada o a domicilio.• Programma “Io <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>”. Con questo programma è possibilesostenere tutte le attività che <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> realizza in <strong>Italia</strong> e nelmondo a beneficio di centinaia di migliaia di bambini. Grazie ai fondigenerati da “Io <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>”, l’Organizzazione può intervenire a360 gradi, dove vi è più bisogno: dai settori dell’educazione, della salutee della nutrizione, a quelli sulla protezione, dalla risposta alle emergenzealla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Il donatore diventa inquesto modo parte integrante di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, contribuendo inmaniera regolare agli interventi realizzati sul campo e ai risultatiraggiunti. Le adesioni sono raccolte principalmente attraverso contattidiretti con il pubblico, effettuati dai nostri dialogatori (in luoghipubblici o a domicilio). Altri canali di acquisizione sono rappresentatidagli spot televisivi e dal sito Internet.I NOSTRIDONATORIREGOLARIIO SAVETHE CHILDRENCHILDGUARDIANIO PERI BAMBINIIN ITALIASOSTEGNOA DISTANZA59.900 62.500 1.370 29.200LE PRINCIPALI MODALITà DI RACCOLTA FONDI “UNA TANTUM”• Nel <strong>2012</strong> le donazioni “una tantum” hanno rappresentato il 5% dei fondiraccolti nell’anno. Le principali azioni effettuate possono essere riassunte in:- campagne rivolte a potenziali nuovi donatori tramite lettere o inserti nelleprincipali riviste (incluse le donazioni spontanee dei simpatizzanti);- invio di appelli tramite posta per informare e coinvolgere i donatori suspecifiche tematiche;- invio della Newsletter trimestrale “Il Mondo dei Bambini” e una voltaall’anno del report sulle attività svolte dall’Organizzazione e una sintesisull’uso dei fondi;- invio di comunicazioni online volte ad informare ed aggiornare isostenitori sui vari progetti portati avanti dall’Organizzazione e rispetto alleiniziative di raccolta fondi, con particolare focus agli appelli in caso diemergenza.LE PRINCIPALI MODALITà DI RACCOLTA FONDIPER OCCASIONI SPECIALI: GLI “SPECIAL GIFT”• Partners for <strong>Children</strong> – È il gruppo di sostenitori che contribuisce condonazioni particolarmente generose a sviluppare i progetti di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> in difesa dei diritti dei bambini. Nel <strong>2012</strong> ci hanno sostenutocirca 990 “Partners for <strong>Children</strong>”, che abbiamo costantemente aggiornatoe coinvolto sui temi prioritari per l’Organizzazione.48


• Lista dei Desideri - È il portale dei regali solidali di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, tanteproposte originali per i regali di Natale, un pensiero per San Valentino, la Festadella Mamma o del Papà e tutte quelle ricorrenze nelle quali si vuole abbinareun regalo originale ad un gesto di solidarietà. I doni vengono acquistatidirettamente online e inviati alla persona cara. Si può scegliere tra vaccini, latteterapeutico, giocattoli e animali vari, regali simbolo attraverso i quali vengonosostenuti progetti in tutto il mondo in favore dei bambini. 7.902 personehanno scelto la Lista dei Desideri nel <strong>2012</strong>.• Bomboniere solidali - Matrimoni, nascite, battesimi, comunioni, lauree: nel<strong>2012</strong> sono 2.843 le persone che per festeggiare gli eventi più belli della loro vitahanno scelto le bomboniere solidali, contribuendo così a costruire un futuromigliore per migliaia di bambini in <strong>Italia</strong> e nel mondo. Amici e parenti hannocondiviso l’emozione di una scelta di solidarietà così importante portando a casaun ricordo unico e speciale della festa.• Liste Regalo Solidali - Per una festa davvero solidale, 98 persone nel <strong>2012</strong>hanno scelto le Liste di Nozze, di Compleanno, di Battesimo di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong>, suggerendo ai propri invitati - in tutto 999 - di farsi regalare non ilsolito servizio di piatti o la classica penna stilografica e neppure la torta dicompleanno, bensì vaccini, kit parto, libri, aule scolastiche, alimenti terapeuticie tanto altro ancora. Il tutto scelto tra i vari regali previsti dalla Lista dei Desideridi <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.• Donazioni in memoria - Sono 426 le persone che nel <strong>2012</strong> hanno sceltodi mantenere vivo il ricordo di una persona cara attraverso una donazione inmemoria e hanno così regalato cibo, acqua pulita, cure mediche e libri ai tantibambini seguiti dai nostri progetti. I familiari della persona venuta a mancarehanno ricevuto da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> una pergamena personalizzata in ricordodi un prezioso gesto che dura nel tempo perché in grado di cambiareconcretamente la vita di un bambino.• Eventi - Vengono proposti e gestiti da sostenitori, associazioni, gruppidi volontari o simpatizzanti di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> al fine di raccogliere fondi dadestinare ai progetti per l’infanzia realizzati dall’Organizzazione. Nel <strong>2012</strong>abbiamo ricevuto oltre 700 proposte e portato a compimento circa 180 eventi.I NOSTRI DONATORISPECIAL GIFTPARTNERSFORCHILDREN990BOMBONIERESOLIDALI2.843DONAZIONIIN MEMORIA426PICCOLIEVENTI180LISTEREGALO999LISTADEI DESIDERI7.902Il 5 per mille: oltre 45.000 firme a favore dei bambiniI fondi provenienti dal 5 per mille sono quelli ricevuti dai contribuenti chehanno scelto di destinare a <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> la quota pari a 5 per milledell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Dal 2006 l’Organizzazione haregistrato una crescita continua di preferenze dei firmatari arrivando in soli 4anni ad un aumento del 153%. Nel 2010 - ultimo dato disponibilecomunicato dall’Agenzie delle Entrate - ben 45.660 persone hanno firmato afavore di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, il 26% in più confronto il 2009.I Grandi DonatoriAnche nel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha proseguito nello sviluppo delprogramma dedicato ai donatori individuali che sostengono i nostri progetticon contributi più rilevanti. A loro sono state rivolte iniziative ad hoc49


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>(incontri, visite ai progetti, partecipazione a momenti della vita istituzionaledell’Organizzazione), con l’obiettivo di costruire con ciascun donatore unarelazione personalizzata, fondata sulla fiducia e su una conoscenza piùapprofondita del lavoro di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.I Lasciti TestamentariI Lasciti Testamentari testamentari sono un importane strumento di raccoltafondi che consiste nel destinare il proprio patrimonio, o una sua parte, a <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong>, per sostenere il futuro di tanti bambini attraverso il propriotestamento. Nel corso del <strong>2012</strong> l’Organizzazione ha continuato a promuovere laraccolta fondi generata da lasciti, che si confermano uno strumento strategico,registrando una raccolta pari a 267.713 Euro nell’anno, in linea con il 2011.NEL <strong>2012</strong> SAVEThE ChILDRENhA RICEVuTODONAzIONI PARIA 8.7 MILIONI DIEuRO DA AzIENDEE FONDAzIONIRaccolta fondi da Aziende e FondazioniFin dall’avvio delle attività di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in <strong>Italia</strong>, le partnership conle aziende e le Fondazioni bancarie e d’impresa hanno rappresentato uno deiprincipali assi strategici e hanno dato la possibilità alla nostraOrganizzazione di crescere sia in termini di raccolta fondi che di notorietà.Dal 2010 ad oggi <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha realizzato partnership con circa 140aziende, molte delle quali continuano a rinnovare il loro impegno neglianni. Solo nel <strong>2012</strong> sono state oltre 40 le collaborazioni avviate con aziendenazionali ed internazionali e con Fondazioni bancarie e di impresa. Questepartnership ci hanno dato la possibilità di ricevere donazioni per 8,7milioni di Euro 7 , sostanzialmente invariati rispetto al 2011, un datocomunque importante, considerando la pesante crisi economica che hariguardato l’<strong>Italia</strong>.Dal 2008 al <strong>2012</strong>, nonostante la difficile congiuntura economicainfatti, la raccolta fondi da aziende e fondazioni ha registrato unacrescita significativa.RACCOLTA FONDIDA ENTI E ISTITUZIONINel corso del <strong>2012</strong>, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha ricevuto donazioni pari a 3,3milioni di Euro da Enti e Istituzioni che costituiscono il 6,3% dei ricavicomplessivi del <strong>2012</strong>.PERCENTuALEDI PROVENIENzADEI PROVENTI <strong>2012</strong>ENTI EISTITUZIONI7Il dato è relativo al totale della raccoltada partnership con Aziende e Fondazioni,Programmi “Natale Aziende” e “Impresaper i bambini”.INDIVIDUI 75%AZIENDE E FONDAZIONI 17%ENTI E ISTITUZIONI 6%ALTRO 2%COMMISSIONE EUROPEA 3,1%ALTRE ORGANIZZAZIONI 1,4%MINISTERO INTERNO 0,9%MINISTERO AFFARI ESTERI 0,8%ALTRE ISTITUZIONI 0,1%50


In particolare, come si evidenzia dal diagramma:• il 3,1% del totale dei ricavi del <strong>2012</strong> si riferisce a fondi dellaCommissione Europea per i progetti di Educazione e Protezionerealizzati in <strong>Italia</strong>, in Malawi, in Albania, in Egitto e nei TerritoriPalestinesi;• l’1,8% proviene da Istituzioni Nazionali ed Internazionali, e inparticolare:- lo 0,9% dal Ministero dell’Interno principalmente per il progetto“Praesidium” di protezione realizzato in <strong>Italia</strong>;- lo 0,8% dal Ministero degli Affari Esteri per interventi di salute inMozambico, di educazione inclusiva in Kosovo e di protezione inEgitto;- lo 0,1% dalla Regione Friuli Venezia Giulia per un progetto dieducazione inclusiva per bambini con disabilità in Albania.• il restante 1,4% proviene da Organizzazioni Nazionali edInternazionali, ed in particolare:- l’1,1% si riferisce ai fondi di altre <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> per l’emergenzain Emilia e per lo sviluppo di attività in <strong>Italia</strong>;- lo 0,3% da diverse associazioni tra cui la Fondazione con il Sud perprogetti realizzati in <strong>Italia</strong> di lotta alla dispersione scolastica e diadvocacy.DesTinaZionefonDiI fondi raccolti in <strong>Italia</strong> sono destinati ai Programmi e al sostegno delleattività di sviluppo dell’Organizzazione (costi di supporto generale, raccoltafondi e comunicazione).Nel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha destinato alle attività di programma40 milioni di Euro con un aumento del 18% rispetto al 2011.<strong>2012</strong>2011+18%CRESCITADEI FONDI DESTINATIAI PROGRAMMI(MILIONI DI EuRO)2010+26%27,0 34,140,451


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>In particolare, nel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha speso 51 milioni di Euroche ha destinato per il 78% ad attività di programma e per il restante 22% adattività di sviluppo dell’Organizzazione. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> è infattiun’Organizzazione che si auto-finanzia e destina quindi parte dei fondiall’acquisizione e fidelizzazione dei suoi sostenitori e allo sviluppo di fonti didonazione, nonché alla gestione della struttura.COME VIENESPESO uN EuROCome evidenziato nel diagramma che segue, il 22% degli oneri destinati adattività di sviluppo si suddivide nelle seguenti categorie:• il 17% ad attività di raccolta fondi;• l’1% ad attività di comunicazione;• il 3% per coprire i costi generali dell’Organizzazione;• l’1% per coprire oneri straordinari, finanziari e tributari.DESTINAzIONEFONDI <strong>2012</strong>ATTIVITÀ DI PROGRAMMAATTIVITÀ DI PROGRAMMA 78%RACCOLTA FONDI 17%COMUNICAZIONE 1%SUPPORTO GENERALE 3%ALTRO 1%PROGRAMMI INTERNAZIONALI 64%PROGRAMMI ITALIA - EUROPA 12%CAMPAIGNING 1%COSTI INDIRETTI 1%52


I diagrammi che seguono descrivono la ripartizione per area tematica e per areageografica dei costi sostenuti nel <strong>2012</strong> per programmi internazionali enazionali.DESTINAzIONEFONDI <strong>2012</strong>PER AREE TEMATIChEPROGRAMMIITALIA-EUROPAPROGRAMMIINTERNAZIONALIPROTEZIONE 41%CONTRASTO ALLA POVERTÀE SICUREZZA ALIMENTARE 23%DIRITTI E PARTECIPAZIONE 15%EDUCAZIONE 13%RISPOSTA ALLE EMERGENZE 8%EDUCAZIONE 48%SALUTE E NUTRIZIONE 29%PROTEZIONE 12%CONTRASTO ALLA POVERTÀE SICUREZZA ALIMENTARE 6%RISPOSTA ALLE EMERGENZE 5%DESTINAzIONEFONDI <strong>2012</strong>PER AREEGEOGRAFIChEMEDIO ORIENTE ED EUROPA 29%AFRICA AUSTRALE 19%ASIA CENTRO-MERIDIONALE 17%AFRICA ORIENTALE 15%AMERICA LATINA 13%ASIA ORIENTALE 4%AFRICA CENTRO-OCCIDENTALE 3%I PRIMI DIECI PAESISOSTENuTI NEL <strong>2012</strong><strong>Italia</strong>EtiopiaMalawiNepalMozambicoEgittoBoliviaAfghanistanHaitiAlbaniaEURO 4,8EURO 3,5EURO 3,0EURO 2,8EURO 2,5EURO 2,2EURO 1,8EURO 1,8EURO 1,7EURO 1,2EURO MILIONI 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,653


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>PROVENTI Esercizio <strong>2012</strong>1. PROVENTI DA PRIVATI 48.072.2201.1 Sostenitori individuali 39.413.0941.1.1 Donazioni una tantum 2.552.1651.1.2 Programma Child Guardian e Sostegno a distanza 25.355.8711.1.3 Programma “Io <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>” 7.388.7391.1.4 Special Gift 2.135.0851.1.5 Grandi Donatori e Lasciti Testamentari 437.0251.1.6 Cinque per mille 1.544.2091.2 Aziende e Fondazioni 8.659.1261.2.1 Aziende partner e Fondazioni 7.984.1841.2.2 Programma “Natale Aziende” 674.9422. PROVENTI DA ENTI E ISTITUZIONI 3.292.2282.1 Commissione Europea 1.632.8372.2 Istituzioni Nazionali/Internazionali 956.6702.3 Organizzazioni Nazioni/Internazionali 702.721TOTALE PROVENTI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI 51.364.4483. PROVENTI ATTIVITÀ CONNESSE 254.8734. UTILIZZO RISERVE 653.5815. PROVENTI FINANZIARI 267.9166. PROVENTI STRAORDINARI 53.437TOTALE PROVENTI 52.594.255ONERI Esercizio <strong>2012</strong>1. ATTIVITÀ DI PROGRAMMA 40.358.9801.1 Programmmi Internazionali 32.995.7261.1.1 Educazione 16.617.8331.1.2 Protezione dall’abuso e sfruttamento 3.570.5751.1.3 Salute e nutrizione 9.473.7881.1.4 Risposta alle emergenze 1.478.9101.1.5 Contrasto alla povertà e sicurezza alimentare 1.854.6201.1.6 Diritti e partecipazione di bambini/e e adolescenti -1.2 Programmi <strong>Italia</strong>-Europa 6.091.7271.2.1 Educazione 797.4681.2.2 Protezione dall’abuso e sfruttamento 2.483.4721.2.3 Salute e nutrizione -1.2.4 Risposta alle emerigenze 483.3591.2.5 Contrasto alla povertà e sicurezza alimentare 1.506.4061.2.6 Diritti e partecipazione di bambini/e e adolescenti 821.0221.3 Campagne di sensibilizzazione 564.2981.4 Costi indiretti di programma 520.3981.5 Costi da attività connesse 186.8312. ATTIVITÀ DI SVILUPPO 11.121.1272.1 Comunicazione 453.1832.2 Raccolta Fondi 9.075.8992.3 Supporto Generale 1.592.044TOTALE ONERI ATTIVITÀ (1+2) 51.480.1073. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 6.9374. ONERI STRAORDINARI 50.6405. ONERI TRIBUTARI 205.000TOTALE ONERI 51.742.683RISULTATO D’ESERCIZIO (AVANZO) 851.572ONERI ATTIVITÀ di PROGRAMMA/ONERI 78,0%54


STATO PATRIMONIALE 31 DICEMBRE <strong>2012</strong>ATTIVO1. IMMOBILIZZAZIONI 7.707.6401.1 Immateriali 5.558.0351.1.1 Concessioni licenze e marchi 120.6311.1.2 Altre 5.437.4041.2 Materiali 84.1381.2.1 Altri beni 84.1381.3 Finanziarie 2.065.4672. ATTIVO CIRCOLANTE 10.141.0442.1 Crediti 1.595.5452.1.1 Crediti verso clienti 80.281Entro 12 mesi 80.281Oltre 12 mesi -2.1.2 Crediti verso altri 1.515.264Entro 12 mesi 1.515.264Oltre 12 mesi -2.2 Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 2.000.0002.2.1 Altri titoli 2.000.0002.3 Disponibilità liquide 6.545.4992.3.1 Depositi bancari e postali 6.541.3632.3.2 Danaro e valori in cassa 4.1363. RATEI E RISCONTI 161.455TOTALE ATTIVO 18.010.139PASSIVO1. PATRIMONIO NETTO 3.591.6901.1 Fondo di Dotazione 50.0001.2 Patrimonio vincolato 2.690.1181.2.1 Riserva Volontaria 1.693.6991.2.2 Riserva per Programmi 696.4191.2.3 Riserva per Emergenze 300.0001.3 Patrimonio Libero 851.5721.3.1 Risultato gestionale dell'esercizio in corso 851.5721.3.2 Risultato gestionale da esercizi precedenti -2. FONDI PER IMPEGNI E RISCHI 8.832.7222.1 Fondo impegni 8.769.0142.1.1 Programmi internazionali 7.630.7972.1.2 Programmi <strong>Italia</strong> - Europa 1.138.2172.2 Fondo rischi 63.7083. TRATTAMENTO DI FINE <strong>RAPPORTO</strong> PER LAVORO SUB. 538.5494. DEBITI 5.028.2414.1 Debiti verso fornitori 2.107.467Entro 12 mesi 2.107.467Oltre 12 mesi -4.2 Debiti tributari 273.454Entro 12 mesi 273.454Oltre 12 mesi -4.3 Debiti verso istituti previdenziali 220.954Entro 12 mesi 220.954Oltre 12 mesi -4.4 Altri debiti 2.426.366Entro 12 mesi 2.426.366Oltre 12 mesi -5. RATEI E RISCONTI 18.937TOTALE PASSIVO 18.010.13955


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>inDaGine iPsossulla noTorieTàDi save TheChilDren in iTaliaMarzo 2013 (riflette <strong>2012</strong>)• 26% NOTORIETàSPONTANEA * TRAONG INFANzIA• 75% NOTORIETàQuALIFICATA ** TRAONG INFANzIA*Notorietà spontanea significa averrisposto “<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>” alladomanda “Saprebbe direil nome di organizzazioni nongovernative, non profit che conosce,anche solo di nome?”**Notorietà qualificata esprimecoloro che conoscono <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> non solo di nome.ComuniCaZioneLa comunicazione svolge un ruolo strategico per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> e strettamentefunzionale tanto alla raccolta fondi quanto all’attività programmatica.L’informazione e la sensibilizzazione dei target di riferimento sono stati lapremessa fondamentale della costante crescita e accreditamento di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> presso i propri stakeholder, il mondo dei media e più in generale il grandepubblico. Negli anni la comunicazione di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è aumentataesponenzialmente e l’Organizzazione ha sviluppato un’ampia rete di strumenti,materiali e azioni per tenere i propri interlocutori informati sulle proprie azioni esu un diversificato spettro di tematiche legate all’infanzia. Il Campaigning, inparticolare, ha svolto un ruolo decisivo in termini dicomunicazione integrata e coinvolgimento dell’opinionepubblica. L’interesse dei media nei confrontidell’Organizzazione è il segnale più importantedell’autorevolezza raggiunta da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> inmateria di infanzia. L’Organizzazione registra unapresenza significativa su tutte le tipologie di media e larassegna stampa annuale, con un totale di 9.086 uscitenel <strong>2012</strong>, non solo si conferma in crescita quantitativa(+8% rispetto all’anno precedente) ma soprattuttocontinua ad alzarsi la qualità degli interventi mediatici,con pezzi di alcune delle firme più autorevoli delgiornalismo italiano.Anche quest’anno <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha emesso oltre 100comunicati, con informazioni, rapporti eapprofondimenti su tematiche strategiche perl’Organizzazione, campagne di sensibilizzazione e diraccolta fondi, progetti nazionali ed internazionali,partnership aziendali e prodotti di raccolta fondi.Nel corso dell’anno sono state organizzate 11 conferenze stampa, lanciati 16briefing o rapporti. Inoltre l’Ufficio Stampa ha seguito e sensibilizzato il pubblicoattraverso i media in relazione a emergenze internazionali e nazionali.Grazie a queste attività ad oggi <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> si è guadagnata la considerazionedei media quale fonte autorevole, competente e al contempo proattiva, presentesulla cronaca e attenta all’attualità.CRESCITADELLE uSCITEMEDIA147721412518326845646313839290862005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 <strong>2012</strong>56


In un contesto di crescente utilizzodei media online, <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> nel corso del <strong>2012</strong> haincrementato notevolmentel’investimento nei canali digitali dicomunicazione e raccolta fondiottenendo notevoli risultati intermini di sensibilizzazione,coinvolgimento e crescitaeconomica. Le attività dicomunicazione sugli spazi socialpresidiati dall’Organizzazionehanno consentito di registrare unaumento del 66% dei fan suFacebook e del 195% dei followersu Twitter, per un totale di 128.933persone raggiunte alla fine del<strong>2012</strong>. Le opportunità dicomunicazione e relazione offerteda tali canali, hanno registrato circa170.000 interazioni compiute da119.000 persone diverse, chehanno espresso commenti alleiniziative o ai progetti, formulatorichieste di informazioni sucampagne o modalità didonazione e segnalato fatti dicronaca relativi all’infanzia. Ad oggiquesto importante canale dicomunicazione bidirezionale èconsiderato un gran valore per leattività di comunicazione e per<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in generale,soprattutto in termini ditrasparenza, campaigning emobilitazione.uSCITE <strong>2012</strong>PER TIPOLOGIADI MEDIA600agenzie2707press305radio3335141online9086totaleNel <strong>2012</strong> <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> ha prodotto quasi 30 pubblicazioni, per lamaggioranza di carattere divulgativo su tematiche relative ai programminazionali. Tutte le pubblicazioni sono disponibili sul sitowww.save<strong>the</strong>children.it/pubblicazioni.Altro importante strumento di aggiornamento è la Newsletter quadrimestrale“Il Mondo dei Bambini” sulle attività dell’Organizzazione che viene spedita inversione cartacea a circa180.000 donatori.tv57


i nosTriParTner,amiCi esosTeniTori<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è un’Organizzazione indipendenteche si finanzia attraverso le donazioni di individui,aziende e istituzioni. Tutti i nostri progetti in difesadei bambini sono possibili solo attraverso il preziososupporto dei nostri sostenitori. Il riferimento è inparticolare alle aziende e alle fondazioni che sono alnostro fianco da molti anni e quelle con cui abbiamoavviato nuove collaborazioni nel <strong>2012</strong>. Ad esse siaggiungono i sostenitori individuali che ogni giorno cipermettono di sviluppare e rafforzare i nostri in ter ventiin <strong>Italia</strong> e nel mondo. E ancora, non possiamo noncitare i partner della comunicazione, che affiancandocinelle nostre campagne, contribuiscono al nostro lavoroin modo significativo. Infine, ci teniamo in modoparticolare a citare le tante personalità del mondo dellacultura, dello spettacolo, della musica e dello sportche ci aiutano a dare voce ai diritti dei bambini conpassione e generosità.58


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>IL SOSTEGNO DEI NOSTRIPARTNER: IMPRESE E FONDAZIONIRingraziamo tutte le Aziende e le Fondazioni Bancarie ed’Impresa (di seguito in ordine alfabetico), che nel <strong>2012</strong>hanno sostenuto le attività di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> conerogazioni in denaro e/o cessione di beni e servizi per unvalore complessivo superiore a 25.000 Euro.aCe europePartner storico dell’Organizzazione,ha sostenuto importanti progetti dieducazione, salute e risposta alleemergenze. Nel <strong>2012</strong> ha dato continuitàal proprio sostegno per il progetto dieducazione e sicurezza alimentare inTigray - Etiopia - già finanziato nel 2008 e2009.aCf fiorentinaDalla stagione calcistica 2010 - 2011l'ACF Fiorentina è scesa in campo con<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. Oltre ad avere il logodell'Organizzazione sulle maglie ufficialidella squadra, da 2 anni sostiene conimportanti donazioni progetti di salutematerno-infantile in Etiopia. I calciatori piùrappresentativi della squadra sonoimpegnati in qualità di testimonial di <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> in attività di promozione,sensibilizzazione e raccolta fondi per ilsostegno della campagna Every Onecontro la mortalità infantile. Inoltre, incollaborazione con Galata Edizioni edErredi Grafiche Editoriali hanno devolutoal progetto una parte del ricavato dellavendita dell’album di figurine 2011 - <strong>2012</strong>.acqua leteNel <strong>2012</strong> diventa partner di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> sostenendo la campagnainternazionale Every One in Malawi.Attraverso uno strutturato piano media ela personalizzazione di tutte le confezionid’acqua in distribuzione in negozi esupermercati, ha promossoun’importante Campagna di raccoltafondi attraverso la numerazione unica.alitaliaOgni anno sono tantissimi i passeggeriiscritti al Programma MilleMiglia Alitaliache scelgono di devolvereall’Organizzazione le miglia accumulate,che trasformate da Alitalia in bigliettiaerei, vengono utilizzati nell’ambito delleattività di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> nel mondo.american expressDal oltre 10 anni i Titolari di CartaAmerican Express in <strong>Italia</strong> rispondonocon generosità ai nostri appelli eutilizzano i punti del programma fedeltà“Membership Rewards®” in favore di<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.BarillaRinnova con un’importante donazione ilsostegno alla campagna Every One conparticolare attenzione al progetto inMalawi che mira a migliorare la nutrizionee le condizioni di salute per bambini emamme.Bonelli erede PappalardoPartner storico dell’Organizzazione, dal2009 sostiene - anche con donazioninatalizie - la campagna Every One perdire basta alla mortalità infantile.BulgariDal 2009 Bulgari è al fianco di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> con l’impegno di finanziareprogetti di educazione nel mondo. Ifondi sono raccolti principalmenteattraverso le vendite di un anello inargento e ceramica nera - il Bzero1 -dedicato a <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. Adicembre <strong>2012</strong> la donazione di Bulgariha già raggiunto la straordinaria cifra di16 milioni di Euro, migliorando la vita di500.000 bambini in 21 paesi. Sono piùdi 130 le personalità italiane einternazionali ritratte dal celebrefotografo Fabrizio Ferri per promuoverele vendite del Bzero1, tra queste: RickyMartin, Willem Dafoe, Sting, AndyGarcia, Isabella Ferrari, Valeria Golino,Isabella Rossellini, Adrien Brody e zhangziyi.Campi avventuraRinnova il sostegno a favore delprogetto sul territorio nazionale “Dirittiin Campo”, rivolto a bambini e ragazziprovenienti da situazioni di disagio e diemarginazione che, attraversol’esperienza di campi scuola e campiestivi, vivono importanti esperienzedidattiche, formative e ludiche miratealla accettazione dell’altro e allaconoscenza della Convenzione ONusui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.Coop vocePartner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraverso lanumerazione unica.De CeccoPartner storico, dal 2009 sostiene laCampagna Every One. In particolareper il periodo natalizio l’azienda realizzae mette in vendita, come strenna, unavaligetta dei propri prodotti alimentarimigliori il cui package - dedicato a <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> - ha l'obiettivo disensibilizzare i consumatori sui temidella campagna e raccogliere fondi dadestinare ad un progetto di salutematerno-infantile in Mozambico.enel CuoreRinnova il sostegno al progetto “Labuona tavola” rivolto ai minori dellearee più disagiate nelle città di Torino,Roma e Napoli, con l’obiettivo dimigliorarne il regime alimentareattraverso il sostegno e ilcoinvolgimento attivo delle famiglie incondizione di povertà alimentare.fasTWeBPartner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraverso lanumerazione unica.59


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>filaPartner storico, dal 2011 sostienela campagna Every One. ha inoltrerisposto immediatamente al nostroappello per l'emergenza in Emilia,fornendo colori, matite e materiale diconsumo per le attività portate avantida <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> all'interno degli"Spazi a Misura di Bambino".fondazione CariploPromotrice ed ente sostenitore insiemea Intesa Sanpaolo di Project Malawi,programma di intervento pluriennaleiniziato nel 2005.fondazione Giuseppee Pericle lavazzaPartner storico di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, dal2010 sostiene con generose donazioni lacampagna Every One e, nello specifico, unprogetto di salute e nutrizione in WestBengal e Jharkhand, India.fondazione vodafoneDa sempre vicina ai progetti di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong>, nel <strong>2012</strong> la Fondazione e suoidipendenti hanno sostenuto l’interventodell’Organizzazione in risposta al terribileterremoto in Emilia permettendo diallestire 4 “Spazi a Misura di Bambino” econtribuendo ai “Campi Avventura”,mostrando grande attenzione ai bambinipiù vulnerabili.Gallerie Commercialiauchan italiaDal <strong>2012</strong> sostiene il progetto “Fiocchi inOspedale”, che negli ospedali piùimportanti delle città di Milano(Niguarda) e Bari (Policlinico) mira a uncreare un punto di ascolto e di sostegnoa neomamme e neopapà che affrontanoproblemi quali povertà, solitudine,depressione, scarsa conoscenza dellecure genitoriali.GiocamondoNel <strong>2012</strong> è diventato partner di <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> e sostiene il progetto dieducazione di base e sicurezza alimentarein Etiopia, nella regione del Tigray. Inoltresensibilizza e informa i propri clienti sulprogetto.Gruppo editoriale l'espressoLe società del Gruppo, in occasione diNatale <strong>2012</strong>, hanno deciso di sostenerecon un’importante donazione il progettoSpazio Mamme dedicato alle donne indifficoltà nei quartieri periferici di Napolie Torino. Grazie a due centri diurni,l’Organizzazione sostiene le mamme ebambini che vivono un disagioeconomico ed alimentare.Gruppo GeneraliIn occasione del Natale il Gruppo Generaliha rinnovato il pluriennale supporto a <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> coinvolgendo i dipendentidelle diverse società e contribuendo conuna donazione alla realizzazione dei nostriprogetti.ikeaPartner storico a livello internazionale,sostiene <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>attraverso diverse modalità. Accoglieall’interno dei propri punti venditacampagne di sensibilizzazione e raccoltafondi e finanzia il progetto Civicozero,il centro diurno per minori stranieri.Inoltre nel corso del <strong>2012</strong> hadonato gli arredamenti per la sededell’Organizzazione, per il centro “A28”- centro di accoglienza notturna perminori stranieri non accompagnati - e pergli "Spazi a Misura di Bambino" realizzatiin Emilia a seguito del terremoto.infostradaPartner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraverso lanumerazione unica.intesa sanpaoloContinua l’impegno, insieme aFondazione Cariplo, per Project Malawi.All’interno del programma di interventopluriennale <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è attiva dal2005 nella tutela e nel sostegno deibambini più vulnerabili e degli orfani daAIDS.luxotticaPartner della campagna Every One,ha contribuito alla realizzazione del“Viaggio del Palloncino”, iniziativa disensibilizzazione e raccolta fondi sututto il territorio nazionale.maire TecnimontConferma il proprio sostegno a <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> finanziando la realizzazione di unnuovo progetto di educazione a favoredi oltre 4.000 bambini di Mumbay, India.mondelēz internationalfoundationSostiene con un generoso contributo econ il coordinamento di MondelezInternational in <strong>Italia</strong> il progetto "Pronti,partenza, via!", che, in collaborazione conCsi e uisp, mira a promuovere stili di vitaattivi e una corretta alimentazione per ibambini e gli adulti in 10 città italiane.nòvercaPartner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraversola numerazione unica.ovsDal 2010 sostiene la campagna EveryOne e, nel <strong>2012</strong>, attraverso il libro “Sognida raccontare” distribuito in tutti i propripunti vendita d’<strong>Italia</strong>, raccoglie fondi dadestinare ad un progetto di salute enutrizione per i bambini e le madri inEtiopia. L’intervento mira a garantiresalute e nutrizione a circa 100.000bambini e 150.000 donne in etàriproduttiva attraverso la ristrutturazionee l’equipaggiamento delle strutturesanitarie, la formazione di personalemedico, la distribuzione di medicine dibase e di cibi altamente nutritivi, oltre allasensibilizzazione delle comunità locali.60


PostemobilePartner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraverso lanumerazione unica.Procter & Gamblefater spafameccanicaDurante il periodo natalizio, le treaziende, hanno organizzato unmercatino di raccolta fondi che ha vistouna straordinaria partecipazione di tuttii dipendenti. La donazione generatagrazie a questa attività è destinata a treprogetti italiani: “Spazio Mamme” e “SaniStili di Vita” rientrano tra le azionifinalizzate al contrasto alla povertàalimentare minorile; “Vie d’uscita” aiutae protegge le minori vittime di tratta osfruttamento.reckitt BenckiserPartner a livello internazionale dal 2003,ha confermato il suo impegno con lacampagna “Con l’igiene fai del bene”,un’iniziativa del brand Napisan che ha“vestito” le confezioni del prodotto conun packaging dedicato all’Organizzazioneper sostenere i progetti di salute edigiene che <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> realizza inAfrica.safe BagDal <strong>2012</strong> ha deciso di intraprendereun’attività di responsabilità socialeaziendale a favore di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.Nello specifico ha contribuito con unadonazione alla realizzazione di unprogetto di educazione di base esicurezza alimentare nella regione delTigray nel nord dell’Etiopia.sisalRinnova il proprio a sostegno allacampagna Every One coinvolgendo lapropria rete di ricevitorie - oltre 42.000- e il canale TV interno alla rete, per unacampagna di sensibilizzazione e raccoltafondi. Inoltre destina un'importantedonazione istituzionale al progetto “W laScuola”, intervento volto a contrastare ladispersione scolastica dei minori nellescuole primarie e secondarie di Napoli.Telecom italiaIl Gruppo Telecom è uno dei partnerstorici di telefonia fissa e mobile nellecampagne di raccolta fondi vianumerazione unica. Nel <strong>2012</strong> Telecomha realizzato una campagna disensibilizzazione nei confronti dei propridipendenti e di quelli delle aziendecollegate al Gruppo che ha favoritol’adesione dei dipendenti ai nostri progettidi sostegno a distanza permettendo disostenere oltre 400 bambini.TeletuPartner di telefonia fissa nelle campagnedi raccolta fondi attraverso lanumerazione unica.TimPartner di telefonia mobile nelle campagnedi raccolta fondi attraverso la numerazioneunica del gruppo Telecom <strong>Italia</strong>. Nel <strong>2012</strong> ilsupporto a <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> si è arricchitograzie a “Dona un pasto”, la campagna disensibilizzazione e raccolta fondi rivolta atutti i clienti TIM che, grazie all’attivazione diuna numerazione solidale ad hoc, hannocontribuito a contrastare la malnutrizione inAfrica, Asia e America Latina.TiscaliPartner di telefonia fissa e mobile nellacampagna di raccolta fondi attraverso lala numerazione unica.ToD’sha sostenuto con una generosa donazioneil progetto di post-emergenza a favore deibambini e delle famiglie colpite dalterremoto avvenuto in Giappone nel 2011.Con il generoso sostegno dell’azienda èstato possibile raggiungere oltre 7 milabambini nelle prefetture di Miyagi e Iwatecostruendo ed attrezzando un nuovo asilonido, un centro doposcuola e una scuolamaterna. Sono state inoltre attrezzate 7scuole e garantita agli studenti la possibilitàdi partecipare alle lezioni e alle attività deldoposcuola attraverso un servizio ditrasporto per coloro che si trovavano agrande distanza dagli edifici scolastici.3Partner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraversola numerazione unica.TWTPartner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraversola numerazione unica.unipol Gruppo finanziarioRinnova in occasione del Natale ilproprio sostegno ai progettidell'Organizzazione con un’importantedonazione.unileverNel Piano unilever per il Vivere Sostenibile,è presente, fra gli altri, l’obiettivo di aiutareoltre un miliardo di persone a migliorare lasalute e il benessere. La Fondazioneunilever, costituita per contribuire araggiungere questo ambizioso obiettivo, haavviato una partnership globale con <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> e donerà 15 milioni di euroa sostegno di Every One, la campagna percombattere la mortalità materno-infantile.WindPartner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraversola numerazione unica.vodafonePartner di telefonia mobile nellecampagne di raccolta fondi attraversola numerazione unica.61


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>Grazie a Claro e a tutti i suoi negozi,diretti o affiliati, per l’importantecontributo a favore del FondoEmergenze per i bambini.Grazie a tutte le aziende che hannoaderito al nostro programma “Impresaper i Bambini”. Tra le più generose:Azimut sgr, ABB, Blue Edge, Cassaassistenza dirigenti Swiss RE <strong>Italia</strong>,Crocco Prima Infanzia, ErrezetaPharma srl, GVS, Mistral Consulting,Pooltrend, SCA Packaging <strong>Italia</strong>,Selexelsag, Taiss, Toscofin, ubi PramericaSGR.Grazie infine a tutte le imprese chehanno aderito alle nostre iniziativenatalizie. Tra le più generose: BancaPopolare di Milano, Banca CARIGE,BCC Vita, BCC Assicurazioni, Bolton,Blueteam, Brembana & Rolle, Celli,Coopservice Group, ConsultaNazionale CAAF, Domino, Falmec,Geavis, Patrizia Pepe, Sapio, SCAhygiene Products, Sda Express Courier,SINV, Studio Legale Caporale eAssociati, Technip Italy.sostenitoriindividualiun grazie di cuore a tutti i 268.134sostenitori che nel <strong>2012</strong> ci hannopermesso di realizzare i nostri progettiin favore dei bambini in <strong>Italia</strong> e nelmondo. Grazie in particolare alle29.200 persone che hanno attivato unsostegno a distanza, ai 62.500 chehanno scelto il programma “ChildGuardian”, e ai 59.900 aderendo alprogetto “Io <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>”supportano ogni giorno le nostreattività. un ringraziamento specialeanche ai 115.179 donatori che cihanno sostenuto con donazioni unatantum, ai nostri “Partners for<strong>Children</strong>” che contribuiscono in modosignificativo i nostri progetti e a chi hascelto di sostenere <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>con le bomboniere, le liste nozzesolidali e i regali della Lista dei Desideri.La nostra gratitudine a chi ha scelto didestinare <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> unadonazione in memoria o un lascitotestamentario, trasformando unricordo personale in un gesto solidaleper tanti bambini.Partner della comunicazioneÈ importante per noi menzionare i partner della comunicazione che nel <strong>2012</strong> hannosupportato il nostro lavoro contribuendo al successo delle nostre attività:Francesco AlesiPHOTO JOURNALISTMeckifilm srlProduzione e postproduzione televisivaGrazie ancora ai nostri volontari, aigruppi e alle scuole che hannoorganizzato eventi di raccolta fondiaiutandoci a diffondere i nostri valori ea sensibilizzare l’opinione pubblica,senza dimenticare i nostri dialogatoriche promuovono le nostre iniziativeogni giorno, contribuendo attivamentealle nostre attività di raccolta fondi.62


un riconoscimento particolare va atutti i quotidiani, periodici, radio, tv,concessionarie di pubblicità, siti, portalie società che, ospitando gratuitamente inostri annunci, hanno dato visibilità eforza alle nostre campagne econtribuito così a dare un futuromigliore a tanti bambini. Grazie anche auISP e CSI con le quali abbiamoorganizzato il “Viaggio del palloncinorosso”.La nostra più sincera gratitudine a tuttele personalità dello spettacolo, dellosport, della musica e della cultura chehanno prestato la loro voce e il lorovolto alle nostre campagne:Ambra Angiolini, Caterina Balivo, DaniloBrugia, Roberta Capua, Roberto Ciufoli,Giobbe Covatta, Tosca D’Aquino, GaiaDe Laurentiis, Christiane Filangieri,Fabrizio Frizzi, Caterina Guzzanti, FlavioInsinna, Vinicio Marchioni, AlessiaMarcuzzi, Alessandro Roja, MaurizioMattioli, Paolo Conticini, Irene Ferri,Sergio Rubini, Francesco Facchinetti,Filippo Nigro, Alessia Pieretti,Massimiliano Rosolino, AndreaSartoretti, Margot Sikabonyi, EmilioSolfrizzi, le Stelle Olimpiche e lasquadra ACF Fiorentina.Come sosTenerei ProGeTTisave The ChilDren• BOLLETTINO POSTALEintestato a <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> <strong>Onlus</strong>Via Volturno 58, 00185 Romada versare sul c/c n.43019207• CARTA DI CREDITOtelefonando allo 06.48.07.001 oppure onlinesul nostro sito www.save<strong>the</strong>children.it/sostieni• BONIFICO BANCARIOintestato a <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> <strong>Onlus</strong>Via Volturno 58, 00185 Romac/o Unicredit Private Banking IBANIT10G0200805084000004173982c/o Banco Posta IBANIT19Z0760101600000043019207un grazie speciale ai conduttori Rai:Carlo Conti, Antonella Clerici, Pupo edi Radio Rai: Antonello Dose e MarcoPresta, Max Giusti e Francesca zanniLuca Barbarossa, Federica Gentile,Massimo Cirri, Paolo Maggioni e Sarazambottii. Grazie alla FIGC e a CesarePrandelli, a RaiSport e a MarcoMazzocchi e Enrico Varriale, alla LegaCalcio Serie A.Infine grazie a Fabrizio Ferri e allenumerosissime celebrità, nazionali einternazionali, che hanno acconsentitoall’utilizzo della loro immagine perpromuovere la grande raccolta fondi diBulgari per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.63


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>le voCi Dello sTaffe Dei volonTariFaccio parte del Consiglio di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> dal 2010.È emozionante vedere comepersone tra loro molto diverse ma con esperienze professionali importanti alle spalle sirimettano in gioco per cercare di supportare al meglio l’organizzazione e le tante personeche, con entusiasmo e determinazione, lavorano per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.Piccolo è il contributo che posso dare, grande l’arricchimento che ricevo.Patrizia Grieco, Presidente e Amministratrice Delegata OlivettiMembro del Consiglio Direttivo di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>Ho 32 anni e da maggio <strong>2012</strong> lavoro per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> nell’area corporate partnership.Mi ha colpito fin da subito il fatto che in questa organizzazione sia dato molto valore allacreazione di profonde sinergie con le aziende con le quali collaboriamo facendo in modo chela relazione diventi un reciproco percorso di crescita.Non potrò mai dimenticare l’entusiasmo e la soddisfazione negli occhi dei dipendenti diun’azienda mentre visitavamo uno dei nostri progetti in India realizzato grazie alla lorodonazione. Dall’interno ti rendi conto di quanto bisogno nel mondo ed in <strong>Italia</strong> ci sia evorresti fare sempre di più.Alice Celletti, Corporate and Foundations ExecutiveDa 8 anni lavoro per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in progetti rivolti alla protezione dei minori, sia in<strong>Italia</strong> che all’estero. Ogni nostro intervento inizia dall’ascolto dei nostri beneficiari, dei lorobisogni immediati e futuri. Ed è l’ascolto dei minori stranieri, incontrati per le strade diRoma, che ha fatto nascere Civico Zero, un centro a bassa soglia rivolto a minori stranierinon accompagnati; o l’ascolto dei bambini sui marciapiedi di Tirana, per strada sia digiorno che di notte, che ci ha portato ad aprire un centro dedicato proprio a loro; o infineascoltando ciò che le mamme italiane riescono a mettere sulla tavola in un periodo di crisifinanziaria, che abbiamo potuto far nascere spazi mamme in svariate città, dal nord al sud<strong>Italia</strong>. Ed è questo essere “artigiani del welfare” che ci permette di costruire programmi epolitiche su larga scala per la protezione dei minori.Giancarlo Spagnoletto, Project coordinator of poverty and emergencydepartment – Italy – EU programmesHo “incontrato” personalmente <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ormai 14 anni fa.Credo che ciò che mi abbia affascinato sin da subito sia stata la capacità di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> di cambiare e adattarsi alla realtà che ci circonda, incluse le situazioni chegiornalmente ci troviamo ad affrontare, mantenendo sempre chiaro l’obiettivo che tieneunite nel mondo oltre 17.000 persone: <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, salvare i bambini.Ed il cambiamento è ormai diventato una sorta di mantra della mia vita lavorativa,mantenere pochi punti fermi, molto chiari, ma cambiare ed adattare continuamente tuttociò che in qualche modo allontana da questi. E <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in <strong>Italia</strong> e nel mondodimostra ogni giorno nei fatti che questo è il segreto del suo successo e che i problemi sorgonoquando la naturale paura o preoccupazione legata a ciò che non conosciamo bene, chepensiamo di non poter controllare, impedisce o rallenta il cambiamento.Emilia Romano, Resources and Organisational Development Head of DivisionPerché ho scelto proprio <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>? Forse perché come donna mi piace l’idea dicontribuire al sogno di un’altra donna, Eglantyne Jebb, che fondando <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, hasalvato milioni di bambini.Forse perché ho sviluppato la consapevolezza che solo agendo di concerto con gli altri, il mioamore può raggiungerli tutti, perché là dove le mie mani non potranno mai arrivare, ci saràla mano di un altro volontario e così attraverso gli altri potrò prendermi cura anche di quelbambino lontano e sarà per me come stringere tra le mie braccia tutti i bambini del mondo.Per questo ho scelto <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>: perché attraverso la collaborazione mondiale ilmondo si trasformi in braccia accoglienti per tutti i bambini.Francesca, Coordinatrice volontari di PisaEssere volontari per <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> significa secondo me mettere a disposizione di questamissione etica, morale, civile, umana, concreta un poco del proprio tempo e delle proprieenergie per contribuire insieme a migliorare oggettivamente la vita dei bambini in <strong>Italia</strong> enel mondo, impegnandosi a far rispettare, conoscere, diffondere i diritti dei bambini,substrato fondamentale affinché ogni azione ed intervento possa essere efficace e duraturo.Supportare <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> significa avere la certezza di dare la propria fiducia adun’organizzazione indipendente, rigorosa, d’impatto, con programmi e progetti importanti,ambiziosi ma realistici, efficaci, incisivi e lungimiranti.64


Noi gruppo di Verona, siamo orgogliosi di spogliarci ogni tanto dei nostri abiti usuali eindossare una maglietta rossa con un’importante ed impegnativa scritta bianca: Salviamo iBambini.Francesca, Coordinatrice volontari di VeronaLavoro con <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> dal 2006, nell’area dei programmi internazionali. Nel corsodi una mia visita in Malawi, dove il tasso di mortalità neonatale è altissimo, ho “seguito”un HSA (Health Surveillance Assistants) nelle sue visite domiciliari alle madri e ho avutomodo, di sedermi in circolo con un gruppo di madri e chiedere loro che influenza il progettoavesse avuto sulle loro vite. Il riscontro è stato eccezionale: ognuna di loro aveva un esempioda raccontare di come fosse riuscita, grazie all’ applicazione di alcune indicazioni di basericevute, ad evitare il rischio di infezioni per i propri neonati o a riconoscere in tempo isegnali di una polmonite o di un potenziale stato di malnutrizione. Tutte si sentivano piùforti e consapevoli.Francesca Petrecca, Head of Portfolio Management-International ProgrammesLavoro in <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> da 6 anni e mi occupo di protezione dei minori, cioè di queiprogrammi volti a prevenire e combattere situazioni di abuso, violenza, sfruttamenti e trattadi minori. Nel <strong>2012</strong> è stato prioritario per me e per i miei colleghi che lavorano su questotema, concentrarci sui minori migranti. Infatti sono molti, milioni , i minori che si spostanoda un paese all’altro ogni anno, spesso soli o rimasti soli durante il viaggio. Alcuni di loroscappano da conflitti, altri da povertà, percorrendo chilometri e chilometri, attraversandoanche svariati confini. Sono tra i più vulnerabili ed è per questo che è prioritario per <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> in <strong>Italia</strong> e nel mondo realizzare programmi specificatamente rivolti a loro,innovativi, sostenibili, programmi che possano garantire assistenza, supporto e preveniresituazioni rischiose. E’ al loro fianco che <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha camminato nel <strong>2012</strong> e vuolee deve rimanere anche nel futuro.Carlotta Bellini, Child Protection Head of DepartmentNel Sahel la carestia arrivava puntuale, in media ogni cinque anni. Ma negli ultimi annilo scenario è cambiato e le crisi alimentari si susseguono con frequenza ridottissima el’autosufficienza alimentare è divenuta un miraggio.In queste settimane stiamo misurando migliaia di piccole braccia, purtroppo il rosso è ilcolore più diffuso, significa malnutrizione grave. Ma Nanà è fortunata, ha una madre cheha ancora la forza di camminare per portarla dagli operatori di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. E diecichilometri, quando non hai mangiato a sufficienza e hai una figlia in braccio che sta male,sono tanti. Ma Nanà per fortuna se la caverà grazie alle razioni di alimenti terapeutici chericeve una volta a settimana.La penombra definisce i contorni di 30 letti, che da gennaio hanno ospitato 162 bambiniai quali la malnutrizione si è associata ad altre patologie. Madri e operatori di <strong>Save</strong> <strong>the</strong><strong>Children</strong> per 72 ore, tanto in media basta a tirar fuori dai guai un bambino che arriva inquesto reparto, vegliano su di loro. In tre giorni con reidratazione e antibiotici, il 90% deipiccoli si salva.Marco Guadagnino, International Programs Communication Senior OfficerI bambini hanno partecipato ad un laboratorio creativo. Per la prima volta hannodisegnato case, ed è un segnale importante: vuol dire che stanno superando il trauma. C’èaddirittura chi ha disegnato una casa tridimensionale, con la porta che si apre: si trattadella piccola N.; nel suo disegno si è ritratta adulta e sorridente, mentre apre la porta dellasua nuova casa.Katia, educatrice dello spazio di ConcordiaAvevo 9 anni il 23 novembre del 1980 quando un boato, seguito da un forte tremore hainterrotto lo scorrere di una tipica domenica napoletana. Noi bambini dell’80 non avevamonulla che ci proteggesse da tutto ciò: non c’era la Protezione Civile e soprattutto, non c’era<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.In Emilia, ho ripreso le fila di quel trauma, di quella scossa che dopo 30 anni ancora oggimi tormenta. <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è stata presente in 4 tendopoli con altrettanti “Spazi amisura di bambino”: ambienti protetti dove i minori possono giocare, socializzare,apprendere ed esprimersi durante il percorso di ricostruzione della propria vita.Potrei dire tante cose sul perché l’intervento di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in Emilia è statoimportante, ma ne voglio citare solo uno: perché ci siamo stati.Io non so se ora il conto col “mio terremoto” è chiuso, se sognerò ancora caselli di carte checrollano ma spero che, con il mio lavoro e quello dell’organizzazione, il bimbi dell’Emiliapossano riprendere la loro vita con maggiore serenità.Valeria Combattente, Team leader di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> nella tendopoli di Novi diModena65


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>le voCi Dei sosTeniTorie Dei ParTnerDal giorno in cui ho incontrato un gruppo di volontari <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> sostengo ilprogramma Child Guardian per l’Asia e il sapere che il mio modesto contributo aiuta amigliorare la vita di tanti bambini mi riempie il cuore di gioia. Oggi ho ricevuto la foto diDipendra, che ho già incorniciato e posta fra le foto dei miei cari. Spero in futuro di poteraumentare il mio contributo…Intanto mi impegno a far conoscere <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> e il meraviglioso lavoro che stafacendo in tutto il mondo. Grazie di cuore.Anna Maria Catania, sostenitrice “Child Guardian” di Bagheria (Palermo)Tante volte mi è balenata in testa l’idea di “dover” fare qualcosa per le persone piùsfortunate, perché purtroppo oggi noi che “abbiamo tanto”, dimentichiamo quali sono i verivalori della vita.Poi finalmente mi sono deciso… Ho un lavoro, non guadagno molto, ma volevo almeno inpiccola parte dare sostegno a chi ha meno di me. Mi sento felice e siamo appena all’inizio JLa piccola Deborah è bellissima e sarò ben lieto di scriverle e ricevere le sue lettere.Un ringraziamento a voi per tutto ciò che fate per questi bambini!Fabio Caracciolo, sostenitore “Sostegno a Distanza” di CatanzaroLeggendo i racconti dei bimbi che mi arrivano per posta sono sempre commossa nelconstatare come il mio aiuto, seppur piccolo, venga concretizzato per dare un futuro migliorea tante creature più svantaggiate. Vedo una parte di me nella costruzione delle scuole, negliaiuti alle attività economiche di sostentamento, nei pasti caldi, ma soprattutto nei sorrisi enegli occhi di quei bambini.In occasione del nostro matrimonio, Alessandro ed io eravamo concordi nello scegliere comericordo del nostro giorno più bello le bomboniere solidali. Auguro a coloro che operano in<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> di continuare a far sorridere i bambini e che il sostegno di tutti sia semprepiù significativo. Quanto a noi, speriamo di ricorrere a voi molto presto… magari perun’altra piacevole ricorrenza.Gli sposi Simona e Alessandro di Perugia hanno scelto le nostre BomboniereDecidere per una Lista Nozze solidale con <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è stata un’esperienzabellissima, un ricordo che porteremo sempre nel cuore. Abbiamo riscosso calorosi consensi daparte di tutti, e soprattutto c’è stata una grande sensibilità e partecipazione.Lavorare un intero week-end per preparare personalmente, uno ad uno, i sacchetti di <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> scelti come bomboniere di nozze, è stata un’esperienza unica e preziosa cherimarrà tra i più bei ricordi di questo nostro matrimonio.Ringraziamo ancora <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> per questa opportunità.Gli sposi Gianfede e Yunet di Mazzano (Brescia) hanno scelto le nostre Liste NozzeA mio figlio pochi giorni fa è caduto il primo dentino. Come da tradizione, nella notte èpassata la fatina dei denti e gli ha lasciato dei soldini. Pensando a cosa ci potesse fare, misiete venuti in mente voi di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. Ho preso il mio piccolo, l’ho portato davantial pc e gli ho fatto vedere le foto della lista dei desideri. Gli ho spiegato che nel mondo cisono bambini come lui ma che, al contrario di lui, hanno una vita più difficile perché aloro mancano le cose da mangiare, le medicine per curarsi e anche un semplice giocattolo perloro è un lusso. Mi ha chiesto: “Mamma sono i bambini poveri? Quelli sfortunati?” ed io gliho risposto:” No tesoro. Loro non sono sfortunati perché hanno al mondo altri bambinicome te che pensano a loro e gli vogliono bene. Hanno solo bisogno del nostro aiuto”.Emanuela Silla ha acquistato regali solidali dalla Lista dei DesideriCon riferimento alla risposta alle emergenze sul territorio nazionale, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong><strong>Italia</strong> è intervenuta nel <strong>2012</strong> nella mia amata Emilia Romagna. Con un grandissimo sensodi pragmatismo, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> ha chiesto alla società per cui lavoro una mano adorganizzarsi per essere ancora più efficace ed efficiente proprio in questa nuova area che èl’intervento in emergenza. Ho lavorato per 10 settimane con l’Organizzazione, fianco afianco con il team Emergenze e tutte le altre funzioni, dall’AD a chi lavora sul campo, dagliuffici di Roma alle tende di Finale Emilia, dalle 8 di mattina alle 8 di sera. 10 settimanein cui ho capito perché <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è un’Organizzazione mondiale a cui milioni dipersone affidano le proprie speranze di un futuro migliore: perché lavora per fare accadere lecose, per cambiarle, sporcandosi la mani e mettendoci la testa.Nicola Somenzi, Project Leader al The Boston Consulting GroupHa collaborato per BCG con <strong>Save</strong> The <strong>Children</strong>66


L’attenzione ai bambini ed ai giovani è da sempre una priorità per la Fiorentina, cosìcome la diffusione di messaggi costruttivi e positivi. E’ per questo che abbiamo deciso disostenere le attività di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. In questi anni la nostra maglia viola, il benepiù prezioso che abbiamo, quello che portiamo sul petto, è diventata un simbolo concretodel nostro impegno e siamo davvero felici che abbia contribuito a garantire salute enutrizione a centinaia di migliaia di bambini ed alle loro madri.Dott.Sandro Mencucci, Amministratore Delegato ACF FiorentinaEssere parte della storia e al tempo stesso poter contribuire a cambiarla, dando aibambini più svantaggiati la possibilità di un futuro migliore, si è dimostrato il modoideale per celebrare il 125° anniversario di Bulgari nel 2009. Da allora l’azienda hacollaborato attivamente al successo di questa partnership, che è un impegno in linea conle iniziative a sostegno dell’istruzione giovanile in tutto il mondo sponsorizzate daBulgari già da molto tempo. Crediamo che ogni bambino meriti un futuro colmo disperanza e di opportunità. Questa partnership è per noi il modo migliore di diffondere emettere in pratica questi valori.Francesco Trapani, Presidente della Divisione gioielli e orologi di LVMHdi cui fa parte BulgariI siriani continuano ad abbandonare il loro Paese. Ogni mese, ogni giorno, anno dopoanno. Oltre 700.000 mila persone hanno lasciato le proprie case con i vestiti cheavevano indosso per arrivare in Libano, Turchia e Giordania dove ad attenderli, spesso,c’è solo discriminazione e miseria. Dopo due anni, infatti, l’accoglienza si trasforma inintolleranza e la generosità in paura. Dopo due anni, i massacri di civili smettono difare notizia mentre i risparmi dei profughi svaniscono in acqua, pentole, riso, medicinee pannolini. Lentamente si sprofonda in una zona grigia in cui, finita la celebrazionedella sopravvivenza, s’inizia ad odiare lo squallore del proprio accampamento e a perderela speranza di tornare a casa. E’nella fase terribile del “dopo”, quindi, cheorganizzazioni come <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> offrono un’alternativa alla disperazione,proponendo una concreta varietà di attività strutturate, come: campagne discolarizzazione, lezioni integrative, insegnanti di sostegno, spazi a misura di bambino,distribuzione di beni primari e individuazione di casi sensibili. In zone di guerra comein Libano poi vengono distribuiti kit esplicativi per insegnare, giocando, a riconoscere lemine antiuomo.C’è sempre tanta voglia di giocare e di emulare gli adulti. Spesso nei loro comportamentipiù o meno inconsapevolmente sbagliati. E’ in questo contesto di famelico desiderio dinormalità che i bambini assalgono affettuosamente gli operatori di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.C’è sempre una buona ragione per restituire, a chi l’ha momentaneamente perso, ildiritto alla serenità.Susan Dabbous, giornalista italo-siriana basata a Beirut,collabora con Avvenire, l’Espresso e Rainews24Il diritto alla salute e alla sopravvivenza e il diritto al cibo vanno garantitiuniversalmente e un contributo significativo può arrivare dalle istituzioni a tutti livelli.Per questo, come sindaco del Comune di Firenze ho voluto supportare l’azione di <strong>Save</strong><strong>the</strong> <strong>Children</strong> nell’ambito della campagna EveryOne contro la mortalità infantile checoinvolge quasi 7 milioni di bambini e bambine nel mondo.Ho accolto con entusiasmo la richiesta di sottoscrivere il Manifesto della campagnaperché ritengo che la collaborazione tra le organizzazioni della società civile, lacittadinanza e le autorità locali sia uno strumento fondamentale per mantenere altal’attenzione sui temi di massima urgenza quale quello del diritto alla salute.Matteo Renzi, Sindaco di Firenze firmatario del Manifesto dei Comuni <strong>Italia</strong>niper Dire basta alla Mortalità InfantileIl comitato CSI di Trento, da un paio di anni a questa parte, si sta impegnando perampliare il proprio impegno sociale, portando la propria filosofia sportiva a tutti ilivelli e, soprattutto, provando ad utilizzare lo sport come strumento di educazione.Abbiamo messo lo sport al servizio della valorizzazione dei giovani, al servizio delladiffusione di buone pratiche di educazione al genere e alle pari opportunità, alservizio della solidarietà internazionale. Abbiamo quindi accolto con entusiasmo lapossibilità di veicolare anche la campagna di sensibilizzazione di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>su temi delicati e importanti quali la malnutrizione, l’urgenza e lo spreco. Noi delcomitato di Trento crediamo molto nelle collaborazioni e nella forza della rete.Meglio ancora se si mettono a sistema anche le reti che ciascuno ha già attivato nelcorso della propria storia.Sandro Scarpitti, presidente CSI TRENTO67


<strong>RAPPORTO</strong> ATTIVITà <strong>2012</strong>“Venerdì 19 ottobre, siamo andati in piazza San Carlo per far sentire le nostre voci infavore di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>. Abbiamo praticato diversi giochi a cui corrispondeva unproblema come ad esempio lo spreco, la malnutrizione e l’urgenza. La nostra presenzaserviva per far capire alle persone come si vive in paesi come l’Africa dove si può morire perun raffreddore. Abbiamo contribuito con la nostra presenza a risvegliare la coscienza dellepersone che non hanno rispetto per i meno fortunati”.Studenti I C della Scuola Ippolito Nievo“I bambini a distanza di un mese ricordavano i temi della giornata e quindi avevanopercepito il significato dei giochi. Il lavoro che UISP ha fatto nelle scuole, con il supportodei volontari di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è stato efficace ed essenziale per la buona riuscita dellagiornata e per il bagaglio educativo dei ragazzi.”Elena Ceselin, educatrice UISP TorinoLa proposta di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> di dotarci di una Policy per l’infanzia e l’adolescenza è statasubito accolta con grande entusiasmo e interesse da tutti i livelli della nostra associazione… Noi,che, con lo sport, tutti i giorni ci troviamo a stretto contatto con bambini e ragazzi. Una policyche riteniamo necessaria, perché anche i luoghi dello sport possano essere sicuri e a misura dibambino/ragazzo… al fine di prevenire situazioni di rischio e di disagio.Lo sport, se giocato con determinate regole e a certe condizioni, può essere un valido strumentoeducativo. La sicurezza dei ragazzi deve essere responsabilità di noi adulti!Alessandra Pietrini, Responsabile ufficio progetti, Area Welfare e Promozione SocialeCSI – Centro Sportivi <strong>Italia</strong>no – Referente CSI per la PolicyLa partnership si è sviluppata lungo l’asse della Tutela dei Minori nell’ambito delle attività delloSportPerTutti e per portare al nostro interno approcci e procedure che consentano di megliotutelare tutte le bambine e tutti i bambini che frequentano le attività promosse dall’UISP atutti i livelli.Siamo giunti pertanto alla condivisione di un percorso utile alla stesura di una Carta dellePolitiche verso tutti i nostri iscritti allo scopo di avviare un’omogeneizzazione degli interventi edelle didattiche che consentano il migliore avviamento alla pratica ludico-motorio-sportiva dibambine e bambini nello sport; favorire l’elaborazione di procedure di tutela dei minorenni edella consapevole e coerente gestione della quotidianità e del rischio di abusi, maltrattamenti,violenze o disagi; prevenire ogni tipo di danno nei confronti dei minorenni.Alessandro Ariemma, Responsabile Nazionale delle Politiche EducativeUISP – Unione <strong>Italia</strong>na Sport Per Tuttile voCi Dei BamBiniBENEFICIARI DI PROGRAMMI CHILD GUARDIAN“Ho pianto tante volte vedendo gli altri bambini andare a scuola perché ero sola e nonavevo libri né vestiti per stare in classe. Un giorno mio padre ha incontrato Suela, unamediatrice culturale che lavora nel Centro per Bambini di Strada di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>.Adesso vengo qui al Centro ogni giorno e sono felice perché posso studiare, giocare e avere ilcibo di cui ho bisogno”.Marsida, 11 anni, una bimba rom cresciuta nelle strade di Tirana, in AlbaniaBENEFICIARI DI PROGRAMMA DI SOSTEGNO A DISTANZAMabel, una bimba boliviana di 11 anni, beneficiaria dei nostri progetti di Sostegno aDistanza, scrive alla sua sostenitrice:“Ciao! Sono stata molto contenta di ricevere la tua lettera e mi piacerebbe tanto potertiabbracciare. Sono felice anche perché, grazie all’aiuto di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>, ho passato gliesami e andrò presto alle scuole superiori. Mi piacerebbe tanto che un giorno tu mi venissi atrovare e che mi raccontassi di più di te e della tua famiglia. Ancora grazie per la tua lettera,mi fa sentire più vicina a te”.BENEFICIARI DI PROGRAMMI IO SAVE THE CHILDREN“Prima che <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> costruisse la nuova pompa a scuola non avevamo acqua,mentre adesso ne abbiamo a volontà. Grazie alle lezioni sull’igiene, abbiamo imparato alavarci le mani correttamente: ora lo faccio tutte le volte che vado in bagno e prima dimangiare”.Dipshika, una bimba nepalese di 9 anni68


<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è la piùgrande organizzazioneinternazionale indipendenteche lavora per migliorareconcretamente la vita deibambini in <strong>Italia</strong> e nel mondo.Esiste dal 1919 e opera in119 paesi con una rete di 30organizzazioni nazionali e unastruttura internazionale.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è statacostituita in <strong>Italia</strong> alla finedel 1998 come <strong>Onlus</strong> ed hainiziato le sue attività nel 1999.Oggi è una Ong riconosciutadal Ministero degli Affari Esteri.LA NOSTRA MISSIONEPromuovere miglioramentisignificativi nel modo in cuiil mondo si rivolge ai bambinie ottenere cambiamentiimmediati e duraturi nelleloro vite.LA NOSTRA VISIONEUn mondo in cui ad ognibambino sia garantito il dirittoalla sopravvivenza, allaprotezione, allo sviluppoe alla partecipazione.<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong> <strong>Onlus</strong>Via Volturno 58 - 00185 Romatel +39 06 480 70 01fax +39 06 480 70 039info@save<strong>the</strong>children.itwww.save<strong>the</strong>children.it6969

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