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CONAI Education2I RIFIUTICOME NASCONO?QUANTI SONO?QUALI SONO?I PERCORSI…


CONAI Education3ALLE ORIGINI DEL PROBLEMA RIFIUTI…… fattori <strong>di</strong> carattere socio-economico, quali:• crescita <strong>del</strong> benessere e<strong>di</strong>versificazione dei consumi;• <strong>di</strong>stribuzione moderna;• famiglie più picco<strong>le</strong>/popolazionepiù anziana.Tali nuove con<strong>di</strong>zioni hanno portato a unamaggiore produzione <strong>di</strong> rifiuti ecrescenti <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> smaltimentoOvvero unFORTE IMPATTO AMBIENTALE


CONAI Education4MA QUANTI RIFIUTI SI PRODUCONO IN ITALIA?Nel 2005 la produzione annua<strong>le</strong> <strong>di</strong> rifiutiurbani è stata pari a33000300002700024000210001800015000+18%1996 200531,6 milioni <strong>di</strong> tonnellateVa<strong>le</strong> a <strong>di</strong>re che ciascun citta<strong>di</strong>no ha prodotto539 kg <strong>di</strong> rifiuto nell’annoovvero 1,5 kg al giorno.… ma qual è la COMPOSIZIONE dei rifiuti?Fonte: APAT 2005


CONAI Education5LA COMPOSIZIONE DEI RIFIUTI URBANIaltro18,0%met alli3,0%carta/cartone23,0%acciaio0,4%tessi<strong>le</strong>5,0%<strong>le</strong>gno5,0%Imballaggi 20 %(stima)alluminiocarta/cartone<strong>le</strong>gnoplastica0,2%7%1%5%organico28,0%vetro7,0%plastica11,0 %vetro7%Fonte: ONR, report 2004Fonte: Analisi merceologiche CONAI - 2005


CONAI Education6GLI IMBALLAGGI


CONAI Education7QUANTI SONO GLI IMBALLAGGI?Gli imballaggi costituiscono circa il 30% in peso e circa il 50% involume dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani.Si caratterizzano per:- avere una presenza pervasiva e trasversa<strong>le</strong> a tutti i settori economici;- essere percepiti in modo consapevo<strong>le</strong> dal consumatore fina<strong>le</strong> soloquando se ne deve <strong>di</strong>sfare;- poter essere reintrodotti efficacemente nel ciclo produttivo.


CONAI Education8QUANTE FUNZIONI SVOLGE L’IMBALLAGGIO?Ogni volta che acquistiamo un prodotto, acquistiamo anche unimballaggio.E l’imballaggio permette/contiene:- il trasporto, la conservazione e la protezione <strong>del</strong>la merce- e<strong>le</strong>menti per facilitare l’uso e migliorare <strong>le</strong> prestazioni <strong>del</strong> prodotto- un supporto informativo e comunicativo.


CONAI Education10MA ANCHE FACILITARE L’USO… IN QUALE MODO?Gli imballaggi sono dei FACILITATORI D’USO e MIGLIORANO LEPRESTAZIONI <strong>di</strong> servizio <strong>del</strong> prodotto.Pensiamo al successo dei vari contenitori <strong>di</strong> molti prodotti come i succhi <strong>di</strong>frutta, e bevande in genere, preferiti perché <strong>le</strong>ggeri, soli<strong>di</strong> e spesso dotati<strong>di</strong> comode chiusure/aperture.Gli imballaggi celano anche <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> "intelligenza" ideati perfacilitare l'azione (es. contagocce).


CONAI Education11E INFINE INFORMARE E COMUNICARE…L'imballaggio PARLA AL CONSUMATORE più <strong>di</strong> quanto non faccia il prodotto.L'imballaggio trasferisce informazioni importanti all’acquirente:modalità <strong>di</strong> consumo, scadenza <strong>del</strong> prodotto, quantità ma anche informazionisul materia<strong>le</strong> con cui l’imballaggio è stato prodotto.Design, materia<strong>le</strong>, uso dei colori rappresentano la rea<strong>le</strong> interfaccia traprodotto e consumatore: catturano l'attenzione, identificano il prodotto e lo<strong>di</strong>fferenziano.


CONAI Education12E QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI IMBALLAGGIO?Gli imballaggi vengono sud<strong>di</strong>visi in PRIMARI, SECONDARI e TERZIARI.L’imballaggio PRIMARIO costituisce l’unità <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta per il consumatore.Qualche esempio? La bottiglia <strong>del</strong>l’acqua, la lattina <strong>del</strong><strong>le</strong> bibita, l’astuccio incartoncino <strong>del</strong>la pasta…L’imballaggio SECONDARIO è il raggruppamento <strong>di</strong> un certo numero <strong>di</strong> unità<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta. Sono, ad esempio, imballaggi secondari gli espositori chetroviamo sugli scaffali dei supermercati, <strong>le</strong> cassette <strong>del</strong>l’acqua, il filmplastico che racchiude più confezioni (far<strong>del</strong>lo)…Infine, l’imballaggio TERZIARIO, l’imballaggio <strong>di</strong> trasporto come il pal<strong>le</strong>t o <strong>le</strong>gran<strong>di</strong> casse.


CONAI Education13MA COME GESTIRE TUTTO QUESTO MATERIALE?In un’ottica <strong>di</strong> SVILUPPO SOSTENIBILE, ovvero <strong>di</strong> definizione <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong>rego<strong>le</strong> che garantisca un approccio <strong>di</strong> insieme ai prob<strong>le</strong>mi socio-ambientali,è stata definita, nella <strong>le</strong>gislazione italiana ed europea, una SCALAGERARCHICA <strong>del</strong><strong>le</strong> attività:1- PREVENZIONE2- RIUTILIZZO3- RICICLO4- RECUPERO ENERGETICO


CONAI Education141. LA PREVENZIONEPREVENZIONE significa riduzione, in particolare attraverso lo sviluppo <strong>di</strong>prodotti e <strong>di</strong> tecnologie non inquinanti, <strong>del</strong>la quantità e <strong>del</strong>la nocività perl'ambiente dei materiali costituenti gli imballaggi: dalla fase <strong>del</strong> processo <strong>di</strong>produzione, a quella <strong>del</strong>la commercializzazione, <strong>del</strong>la <strong>di</strong>stribuzione,<strong>del</strong>l'utilizzazione e <strong>del</strong>la gestione post-consumo.La PREVENZIONE rappresenta il primo obiettivo, nella scala gerarchica <strong>del</strong>lagestione dei rifiuti <strong>del</strong>la normativa vigente.CONAI promuove azioni rivolte alla minimizzazione <strong>del</strong>l’impatto ambienta<strong>le</strong>in relazione all’intero ciclo <strong>di</strong> vita <strong>del</strong>l’imballaggio, dalla produzione al postconsumo.Tali iniziative mirano a <strong>di</strong>ffondere una cultura <strong>di</strong> sostenibilità.Conai segue <strong>le</strong> linee guida europee e promuove con il Progetto “PensareFuturo” una concezione integrata <strong>di</strong> prevenzione.


CONAI Education151. LA PREVENZIONE: DOSSIER PREVENZIONE CONAIDistribuzione <strong>del</strong><strong>le</strong> attività <strong>di</strong> prevenzione descritte nel Dossier 200411%1%8%Risparmio <strong>di</strong> materia primaRiutilizzo37%Utilizzo <strong>di</strong> materia<strong>le</strong> riciclatoOttimizzazione <strong>del</strong>la logistica21%Facilitazione <strong>del</strong><strong>le</strong> attività <strong>di</strong> ricicloSemplificazione <strong>del</strong> sistema imballo19%3%Altro


CONAI Education161. LA PREVENZIONE: DOSSIER PREVENZIONE CONAII settori merceologici analizzati sono tra i più significativi dalpunto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la quantità <strong>di</strong> imballaggi immessi al consumo.Alimentari liqui<strong>di</strong>16%12%Alimentari soli<strong>di</strong>Detergenza16%20%Cura <strong>del</strong>la personaChimicoBeni durevoli e non12%9%4%11%MovimentazioneIdee per contenere


CONAI Education171. IL DOSSIER PREVENZIONE: ESEMPIRisparmio<strong>di</strong> materia primaNel 2001, attraversoun’operazione <strong>di</strong> restyling, èstato al<strong>le</strong>ggerito il peso <strong>del</strong>vasetto <strong>di</strong> vetro.g/UV*ton/anno%Imballo primario- 20,0- 1.000-8,6%Imballo comp<strong>le</strong>ssivo- 20,0- 1.000-7,8%*: unità <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta


CONAI Education181. IL DOSSIER PREVENZIONE: ESEMPIRisparmio<strong>di</strong> materia primaFacilitazione<strong>del</strong><strong>le</strong> attività<strong>di</strong> ricicloOttimizzazione<strong>del</strong>la logisticaLa tanica è realizzata in PET tramiteil soffiaggio <strong>di</strong> preforme:trasportando e stoccando preformeanziché contenitori finiti, siimpiegano per il trasporto unnumero <strong>di</strong> mezzi quasi 10 volteinferiore. Pesa circa il 30% in menorispetto al tipo <strong>di</strong> tanica usato inprecedenza (-23,3 grammi per unità<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta), e sarà prodotta conmateria<strong>le</strong> riciclato, che a regimecostituirà circa il 50% <strong>del</strong>la materiaprima utilizzata. È monomateria<strong>le</strong> intutte <strong>le</strong> sue componenti (tanica,tappo ed etichetta), facilitando cosìla raccolta <strong>di</strong>fferenziatae il riciclaggio.


CONAI Education191. IL DOSSIER PREVENZIONE: ESEMPIRisparmio<strong>di</strong> materia primaMateria primacertificataUn software apposito permette <strong>di</strong> progettare un pal<strong>le</strong>trispondente agli standard <strong>di</strong> sicurezza e al<strong>le</strong> specificheesigenze <strong>del</strong> cliente, mentre i vincoli <strong>le</strong>gislativi in materiaambienta<strong>le</strong> sono introdotti dall’operatore. Si fabbricanoperciò pal<strong>le</strong>t <strong>del</strong> volume e <strong>del</strong> peso necessari allo scoporichiesto: in me<strong>di</strong>a si ottiene un risparmio <strong>di</strong> materia prima<strong>del</strong> 6% sui pal<strong>le</strong>t progettati col software. Il <strong>le</strong>gno utilizzatoè ecocertificato FSC e PEFC.


CONAI Education202. IL RIUTILIZZOIl RIULIZZO sono <strong>le</strong> operazione <strong>di</strong> riempimento o reimpiego <strong>di</strong> unimballaggio già utilizzato per un uso identico a quello per il qua<strong>le</strong> è statoconcepito.L’esempio più tipico è quello <strong>del</strong><strong>le</strong> bottiglie in vetro, che vengono restituitedal consumatore e reimpiegate dal produttore <strong>di</strong> bevande.È comunque consigliabi<strong>le</strong> vagliare queste pratiche attraverso unbilancio ambienta<strong>le</strong> in cui si in<strong>di</strong>vidua con chiarezza la soglia <strong>di</strong> sostenibilità,dove i costi ambientali generati dal<strong>le</strong> procedure <strong>di</strong> riuso sono ancoracompensati dal mancato prelievo <strong>di</strong> materie prime.


CONAI Education213. IL RICICLOIl RICICLO è il trattamento dei rifiuti da imballaggio me<strong>di</strong>ante un processo <strong>di</strong>produzione, identico a quello originario o <strong>di</strong> altro tipo, per ottenere prodottiuguali a quelli iniziali o altri prodotti o materie prime seconde.Riciclare significa conseguire un doppio risparmio: <strong>di</strong> risorse e <strong>di</strong> energia.Attraverso il riciclaggio i rifiuti da imballaggio possono <strong>di</strong>ventare vere eproprie materie prime, dette “materie prime seconde", che hanno<strong>le</strong> stesse caratteristiche <strong>di</strong> quel<strong>le</strong> prodotte con materiali vergini.


CONAI Education224. IL RECUPERO ENERGETICODai rifiuti bruciati in appositi impianti, i termovalorizzatori, è possibi<strong>le</strong>effettuare il cosiddetto RECUPERO ENERGETICO, ovvero la produzione <strong>di</strong>energia e<strong>le</strong>ttrica e termica grazie alla quantità <strong>di</strong> calore che si sprigionadurante il processo <strong>di</strong> combustione.Il RECUPERO ENERGETICO consente <strong>di</strong>:- utilizzare l’energia contenuta nella massa dei rifiuti- risolvere il prob<strong>le</strong>ma <strong>del</strong>lo smaltimento dei rifiuti urbani- risparmiare sull’utilizzo dei combustibili tra<strong>di</strong>zionali (petrolio e carbone)


CONAI Education23ANALISI DEL CICLO DI VITA(LCA)


CONAI Education24ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA*)Una nuova coscienza ecologica degli in<strong>di</strong>vidui, <strong>del</strong><strong>le</strong> aziende produttrici e dei<strong>le</strong>gislatori ha introdotto l’uso <strong>del</strong> LCA, ossia uno strumento che permette <strong>di</strong>valutare gli impatti ambientali dei prodotti e dei beni, da quando nascono aquando vengono smaltiti o recuperati.Obiettivo: farli costare il meno possibi<strong>le</strong> all’ambiente.Il concetto <strong>di</strong> eco-sostenibilità, ossia <strong>di</strong> riduzione dei costi ambientali,comporta un ripensamento <strong>del</strong> prodotto e considera tutto il suociclo <strong>di</strong> vita: dal<strong>le</strong> materie prime alla produzione, al design, alla ven<strong>di</strong>ta, finoall’uso e al suo smaltimento come rifiuto (“dalla culla alla tomba”, come suol<strong>di</strong>rsi) o al suo recupero (“dalla culla alla culla”).*Life Cyc<strong>le</strong> Assessment


CONAI Education25ANALISI DEL CICLO DI VITA: LA CATENAMetalliLegnoCartaPlasticaVetro…….LattineFustiScato<strong>le</strong>FlaconiBottiglie…CasaScuolaBarUfficioMensa.….DISCARICARACCOLTADIFFERENZIATAMineraliAlberiPetrolioSabbia…….M a t e r i aE n e r g i aMateriaEnergiaRicicloRecuperoEnergetico


CONAI Education26ANALISI DEL CICLO DI VITA: IPOTESI DI STUDIOProdotto D: 700 g, smaltito in <strong>di</strong>scaricaInq: in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> inquinamentogPe: grammi <strong>di</strong> petrolioequiva<strong>le</strong>ntiMateriePrimeProdottoD1 Inq-70 g100 gPe 2 gPe700 gConsumo1 Inq1000 g100 gPe3 Inq-230 g300 gPeRisorseNaturaliIN DEFINITIVA:1505 g risorse naturali8 inquinamento3 Inq3 gPeDISCARICA….se D pesasse 100 g... 220 g <strong>di</strong> ris. naturali….1 inquinamento


CONAI Education27ANALISI DEL CICLO DI VITA: IPOTESI DI STUDIOProdotto R: 700 g, fatto <strong>di</strong> materia<strong>le</strong> riciclatoInq: in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> inquinamentogPe: grammi <strong>di</strong> petrolioequiva<strong>le</strong>nti1 Inq-70 g100 gPeProdottoR700 g2 gPeMateriePrimeConsumo1 Inq-50 g50 gPe(600 g <strong>di</strong> materiarecuperata)R.D.-30 g3 g Pe220 g22 g PeRisorseNaturaliIN DEFINITIVA:497 g risorse naturali3 inquinamento1 Inq-70 g100 g PeRiciclo….se R pesasse 100 g…..70 g <strong>di</strong> ris. naturali… un inquinamento


CONAI Education28ANALISI DEL CICLO DI VITA: IPOTESI DI STUDIOProdotto RE: 700 g, a recupero energeticoInq: in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> inquinamentogPe: grammi <strong>di</strong> petrolioequiva<strong>le</strong>nti1 Inq-70 g100 gPeProdottoRE700 g2 gPeMateriePrimeConsumo3 Inq-230 g300 gPeIN DEFINITIVA:(ProduzioneCDR)-30 g35 gPe1 Inq1000 g100 gPeRisorseNaturali1137 g risorse naturali7 inquinamento-400 gPe<strong>di</strong> energiarecuperataRecup.Energ.2 Inq….se RE pesasse 100 g…160 g <strong>di</strong> ris. naturali…1 inquinamento


CONAI Education29LA RACCOLTA E IL RECUPERO DEGLIIMBALLAGGIIL SISTEMACONAI-CONSORZI DI FILIERA


CONAI Education30L’IMPIANTO LEGISLATIVO: IL DECRETO RONCHI (Titolo II) ora Dlgs 152/2006Principi:“CHI INQUINA PAGA”“RESPONSABILITA’ CONDIVISA”SCALA GERARCHICA (<strong>del</strong><strong>le</strong> azioni)Obiettivi:RECUPERO E RICICLO dei rifiuti <strong>di</strong> imballaggiOggetto:TUTTI GLI IMBALLAGGIResponsabilità:TUTTI GLI OPERATORI ECONOMICILA PUBBLICA AMMINISTRAZIONI


CONAI Education31PRINCIPI: “CHI INQUINA PAGA”- “RESPONSABILITA’ CONDIVISA”Tutti devono contribuire allo sviluppo sostenibi<strong>le</strong>:Imprese, Pubblica Amministrazione e Citta<strong>di</strong>ni.Chi inquina <strong>di</strong> più deve pagare <strong>di</strong> piùe maggiori sono <strong>le</strong> sue responsabilità.Inquinamento significa“mo<strong>di</strong>fica irreversibi<strong>le</strong> <strong>del</strong>l’ambiente”Gli operatori economiciinquinano più dei citta<strong>di</strong>ni.


CONAI Education32PRINCIPI: “RESPONSABILITA’ CONDIVISA” PER GLI OPERATORI ECONOMICISi passa dallaRESPONSABILITA’ DI PROCESSOallaRESPONSABILITA’ DI PRODOTTOL’attenzione si focalizza lungo l’intero ciclo <strong>di</strong> vita <strong>del</strong> bene.Non solo durante la produzione, la <strong>di</strong>stribuzione e il consumo <strong>del</strong> bene, maanche sul fine vita <strong>del</strong> prodotto.


CONAI Education33OBIETTIVI: LA RESPONSABILITA’ CONDIVISAIl principio <strong>del</strong>la responsabilità con<strong>di</strong>visa tra tutti gli attori, viene articolatoin una strategia <strong>di</strong> interessi concreti che prevede:• Per i Comuni: l’obiettivo <strong>del</strong> 35% <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata entro il 2003 ecosti crescenti per lo smaltimento in <strong>di</strong>scarica (ecotassa);• Per il Citta<strong>di</strong>no: la trasformazione da Tassa a Tariffa che rendeconveniente <strong>di</strong>fferenziare i propri rifiuti (meno rifiuti produco e più<strong>di</strong>fferenzio, meno pago);• Per il sistema economico: obiettivo <strong>del</strong> 50% minimo <strong>di</strong> recupero sul tota<strong>le</strong>degli imballaggi immessi a consumo entro il 2002 e <strong>del</strong> 60% minimoentro il 2008.


CONAI Education34I NUOVI OBIETTIVI DA RAGGIUNGEREentro 2002 entro 2008RECUPERO 50%-65% min. 60%RICICLO COMPLESSIVO 25%-45% 55%-80%RICICLO PER MATERIALE min. 15% min. 60% vetro50% metalli60% carta26% plastica35% <strong>le</strong>gnoNota: Recupero = Riciclo + Recupero Energetico


CONAI Education35CONAI: COME NASCEPRODUTTORI e UTILIZZATORIRaggiungere gli obiettivi…perciòdevono costituireCONAI + CONSORZI DI FILIERA(“SISTEMA CONAI”)PUBBLICA AMMINISTRAZIONE(Comuni)organizzarela raccolta <strong>di</strong>fferenziatadei rifiuti <strong>di</strong>imballaggio domesticidevono pagare un “contributoconcordato” per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata


CONAI Education36CONAI: CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGIOQuando: 30 OTTOBRE 1997Chi:Produttori e Utilizzatori pariteticamente(1.412.606 aziende iscritte al 31.12.04)Come:Statuto approvato con Decreto Ministeria<strong>le</strong>Senza fini <strong>di</strong> lucroAUTOFINANZIATO con il CONTRIBUTO AMBIENTALE CONAISussi<strong>di</strong>arietà rispetto al mercato


CONAI Education37CONAI: LE FUNZIONICONAI ha come target:• raggiungere gli obiettivi <strong>di</strong> riciclo e recupero;• garantire il raccordo con la raccolta <strong>di</strong>fferenziata effettuata dalla PubblicaAmministrazione.Quin<strong>di</strong>:• Definisce <strong>le</strong> modalità <strong>di</strong> ritiro <strong>del</strong> materia<strong>le</strong> raccolto• Promuove Accor<strong>di</strong> con gli Enti Locali• Organizza campagne informative e <strong>di</strong> sensibilizzazione sul territorio naziona<strong>le</strong>• Coor<strong>di</strong>na e collabora con i 6 Consorzi <strong>di</strong> Filiera (uno per ogni materia<strong>le</strong> <strong>di</strong>imballaggio):- CNA per l’acciaio- CIAL per l’alluminio- COMIECO per la carta- RILEGNO per il <strong>le</strong>gno- COREPLA per la plastica- COREVE per il vetro


CONAI Education38CONAI: FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONECampagna Naziona<strong>le</strong>“Un futuro più <strong>le</strong>ggero senza il pesodei rifiuti”Campagne Locali “Riciclando si impara” :seminari per insegnanti <strong>del</strong><strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> me<strong>di</strong>einferiori (circa 3000 insegnanti)Seminari per corsi <strong>di</strong> laureae master post universitari


CONAI Education39LE FORME DI FINANZIAMENTO DEL SISTEMAINIZIALE:• adesione tramite quota “una tantum” a costituzione <strong>del</strong> fondoconsorti<strong>le</strong>PERMANENTE (finanziamento <strong>del</strong> sistema):Applicazione <strong>del</strong> CONTRIBUTO AMBIENTALE con due fasi <strong>di</strong> prelievo:• al momento <strong>del</strong>la cosiddetta “prima cessione” dall’ultimoproduttore al primo utilizzatore <strong>del</strong>l’imballaggio• al momento <strong>del</strong>l’importazione <strong>di</strong> imballaggi pieni o vuoti sulterritorio naziona<strong>le</strong>


CONAI Education40MA QUANTO E’ IL CONTRIBUTO AMBIENTALE?Lit/KgEuro/TonACCIAIO 30 15,49ALLUMINIO 50 25,82CARTA 58 30,00LEGNO 7,7 4,00PLASTICA 140 72,30VETRO 13,9 10,32Il Contributo Ambienta<strong>le</strong> comp<strong>le</strong>ssivo è stabilizzato intorno ai230-240 milioni <strong>di</strong> € annui.


CONAI Education41IMBALLAGGI IMMESSI AL CONSUMO14000721200056110000576002.1601.800kton800060001.9052.360Tota<strong>le</strong>10.7452.1302.852Tota<strong>le</strong>12.245400020004.0234.47001998 2006Carta Legno Vetro Plastica Acciaio Alluminio


CONAI Education42I RISULTATI DI RICICLO RAGGIUNTI NEL 200670,060,0Obiettivi 2008*50,055%65,850%66,760%58,754,740,030,0Obiettivi 200220,055,525%50,315%26%28,135%10,00,0Tota<strong>le</strong> acciaio alluminio carta vetro plastica <strong>le</strong>gnoFonte: PSP Conai 2007, elaborazioni Conai su dati Consorzi <strong>di</strong> Filiera* Obiettivi contenuti nel T.U. 152/2006, al<strong>le</strong>gato E.


CONAI Education43IL RICICLO E IL RECUPERO % DEGLI IMBALLAGGIkton9.0008.0007.0006.0005.0004.0003.0002.0001.000-15,8%84,2%6,6%93,4%1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006Recupero energetico 236 301 374 585 787 858 1.038 1.365 1.279Riciclo 3.335 3.647 4.141 5.062 5.745 6.011 6.394 6.422 6.801


CONAI Education44RECUPERO COMPLESSIVO E DISCARICA9.0008.0007.0006.0007.1748.080Kton5.0004.0003.0004.1652.0001.000-3.5711998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006Recupero imballaggiDiscaricaLe quantità recuperate nel 2006 hanno superato quel<strong>le</strong> avviate in <strong>di</strong>scarica nel 1998


CONAI Education45IL CICLO DEL RICICLO…Citta<strong>di</strong>ni:sono chiamati a partecipareattivamente alla raccoltaConsorzi <strong>di</strong> Filiera:si prendono carico <strong>del</strong> materia<strong>le</strong>raccolto e ne garantiscono l’avvio aricicloImballaggiR.D.Centri <strong>di</strong>se<strong>le</strong>zioneCentri <strong>di</strong>RICICLOComuni:organizzano sul territorio la raccolta<strong>di</strong>fferenziata e ne danno comunicazione aicitta<strong>di</strong>ni


CONAI Education46COSA SI RACCOGLIE: ALCUNI ESEMPI…Cosa si può mettere nella raccolta <strong>di</strong>fferenziata, per esempio?Nell’ALLUMINIO: lattine per bibite, bombo<strong>le</strong>tte, spray per deodoranti o panna,scato<strong>le</strong>tte per alimenti, creme, tubetti per conserve e cosmetici, tappi, fogliosotti<strong>le</strong>, involucri per cioccolato e coperchi per yogurt, etc…Nell’ACCIAIO: scato<strong>le</strong>tte dei <strong>le</strong>gumi, <strong>del</strong> tonno, <strong>del</strong>la salsa <strong>di</strong> pomodoro,bombo<strong>le</strong>tte, etc…Nella CARTA: riviste, giornali, quaderni, opuscoli, scato<strong>le</strong> <strong>di</strong> pasta, <strong>di</strong> detersivo,scato<strong>le</strong> <strong>di</strong> cartone, cartoncino, ect….Nel LEGNO: cassette ortofrutta, scato<strong>le</strong>, contenitori per alimenti vari, etc…Nella PLASTICA: bottiglie <strong>di</strong> acqua e bibite, flaconi <strong>di</strong> detersivi, vaschette peralimenti, buste e sacchetti, barattoli, film e pellico<strong>le</strong>,coperchi, ect…Nel VETRO: bottiglie <strong>di</strong> acqua e vino, vasi e vasetti, etc..IN OGNI CASO E’ IL COMUNE CHE DECIDE E COMUNICA AI CITTADINICOSA RACCOGLIERE E COME FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA.


CONAI Education47COME SI RACCOGLIE: ALCUNI ESEMPI…Più usato…Meno usato…AlluminioAlluminioAlluminioAlluminioAcciaioAcciaioAcciaioAcciaioPlasticaVetroPlasticaPlasticaVetroVetroPlasticaVetroCarta/cartoneCarta/cartoneCarta/cartoneCarta/cartoneLegno/ ingombrantiISOLE ECOLOGICHE


CONAI Education48COME AGISCE CONAI PER IMPLEMENTARE LA RACCOLTADIFFERENZIATA?Lo strumento principa<strong>le</strong> utilizzato per incentivare la raccolta <strong>di</strong>fferenziata èl’ACCORDO QUADRO ANCI-CONAI.Attraverso un meccanismo <strong>di</strong> CONVENZIONAMENTO, il Comune che haattivato sul proprio territorio la raccolta <strong>di</strong>fferenziata degli imballaggi, puòaccedere al riconoscimento <strong>di</strong> un corrispettivo economico sulla quantitàraccolta e conferita.I CONTENUTI principali <strong>del</strong>l’Accordo sono:• determinazione <strong>del</strong> riconoscimento economico in funzione <strong>del</strong> costosostenuto per l’organizzazione <strong>del</strong><strong>le</strong> raccolte <strong>di</strong>fferenziate;• in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> criteri qualitativi per il materia<strong>le</strong> raccolto;• modalità <strong>di</strong> ritiro <strong>del</strong> materia<strong>le</strong>;• definizione <strong>di</strong> campagne <strong>di</strong> comunicazione presso i citta<strong>di</strong>ni.


CONAI Education49I CORRISPETTIVI ECONOMICI RICONOSCIUTI PER LA RACCOLTAI corrispettivi economici che sono riconosciuti dai Consorzi <strong>di</strong> Filiera agli EntiLocali sono in funzione <strong>del</strong>la QUALITA’ <strong>del</strong> materia<strong>le</strong> raccolto e conferito.I corrispettivi massimi e minimi per materia<strong>le</strong> sono:€/ton€/ton• ACCIAIO max 72 min 33• ALLUMINIO max 368 min 150• CARTA max 84 min 63• LEGNO max 12 min 6• PLASTICA max 242 min 170,5• VETRO max 30,98 min 15,49


CONAI Education50CONVENZIONI PER SINGOLO MATERIALE A DICEMBRE ‘06MATERIALEN° SOGGETTICONVENZIONATIN° ABITANTI%POPOLAZIONECOPERTAN° COMUNI% COMUNISERVITIACCIAIO38542.350.31872%5.00662%ALLUMINIO21432.559.90156%3.55544%CARTA60748.919.18086%6.11676%LEGNO27132.875.45256%3.67745%PLASTICA83953.165.45492%6.93585%VETRO23734.003.12959%4.03053%


CONAI Education51LA GESTIONE DEI RIFIUTIQUADRO REGIONE LOMBARDIA


CONAI Education52GESTIONE DEI RIFIUTI: I PARAMETRIEfficacia <strong>del</strong> settore:Efficienza economica:1. Capacità <strong>di</strong> contenere laproduzione comp<strong>le</strong>ssiva <strong>di</strong>rifiuti urbani, misurata dalrapporto tra produzionerifiuti e PIL;2. Livello <strong>di</strong> “in<strong>di</strong>pendenza”dallo smaltimento in<strong>di</strong>scarica;3. Autosufficienzacomp<strong>le</strong>ssiva <strong>del</strong> ciclo deirifiuti.1. Livello dei costi per unità <strong>di</strong>prodotto;2. Grado <strong>di</strong> autosufficienzaeconomica (grado <strong>di</strong>copertura dei costi);3. Spesa sostenuta dai citta<strong>di</strong>niper il servizio.Fonte: Rapporto sulla competitività <strong>del</strong> settore dei rifiuti in Italia, Cnel, 2007


CONAI Education53GESTIONE DEI RIFIUTI: ANALISI PER REGIONE"Efficacia costosa""Best performer"4,5Lombar<strong>di</strong>aIn<strong>di</strong>catore sintetico <strong>di</strong> efficacia3,52,5PiemonteToscanaLazioPugliaLiguriaSicliaBasilicataTrentino Alto A<strong>di</strong>geVenetoFriuli Venezia GiuliaEmilia RomagnaUmbriaSardegnaAbruzzoVal d'AostaMarche1,5CampaniaCalabriaMolise"Underperfomer""Efficienza inefficace"1,5 2,5 3,5 4,5In<strong>di</strong>catore sintetico <strong>di</strong> efficienzaFonte: Rapporto sulla competitività <strong>del</strong> settore dei rifiuti in Italia, Cnel, 2007


CONAI Education54PERCENTUALI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PER REGIONE (Anno 2005)44,230,428,442,547,7La raccolta <strong>di</strong>fferenziata in Italiasi attesta al 24,3% (la proiezioneper il 2006 è <strong>del</strong> 25,2%).37,230,231,430,717,624,2Al Nord si <strong>di</strong>fferenzia in me<strong>di</strong>a il38,1%, al Centro il 19,37%, al sudl’8,74%.Il dato relativo alla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><strong>Bergamo</strong> è pari al 49,23%.9,910,315,65,210,65,58,28,65,5Fonte: elaborazioni CONAI su dati APAT 2006


CONAI Education55ANALISI A MATRICE PER REGIONE (Anno 2006)Comuni attivi (%)100%50%CalabriaSiciliaSUDCampaniaPugliaBasilicataMoliseLazioUmbriaCENTROAbruzzoSardegnaLiguriaMarcheITALIAvirtua<strong>le</strong>vacantePiemonteNORDVenetovirtuosoVal d'AostaToscanaEmilia RomagnaTrentino Alto A<strong>di</strong>geFriuli Venezia GiuliaLombar<strong>di</strong>a0%18 64 110Resa raccolta per abitante (kg/ab)Percorsi <strong>di</strong>miglioramento


CONAI Education56LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEGLI IMBALLAGGI PER PROVINCIAProvince ItaliaQ.ta' raccolte procapi teFino a 15 kg/ab. conv. (5)Tra 15 e 35 kg/ab. conv. (30)Tra 35 e 65 kg/ab. conv. (23)Oltre 65 kg/ab conv. (45)Anno 2006Anno 2005Fonte: elaborazione CONAI su dati Consorzi <strong>di</strong> Filiera


CONAI Education57ANALISI A MATRICE IN LOMBARDIA (Anno 2006)95%LeccoSondrio85%Comuni attivi (%)75%65%MantovaMilanoPaviaComoBrescia55%<strong>Bergamo</strong>Lo<strong>di</strong>Varese45%60 71 82 93 104 115 126 137 148Resa per abitante (kg/ab)

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