La qualità di vita nel paziente prostatectomizzato - Casettagiovanni.it

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12.07.2015 Views

La pubblicazione dei risultati oncologici ottenuti nei pazienti trattati con questainnovativa tecnica di impianto per carcinoma localizzato della prostata, hasuscitato enorme interesse in ambito scientifico: infatti le percentuali di cura(espresse in termini di pazienti vivi e liberi da progressione biochimica dimalattia e cioè senza risalita del PSA ) sulle prime serie di pazienti trattati circa12 anni fa, sono risultate sovrapponibili a quelle ottenute con la chirurgia( intervento di prostatectomia radicale ) e superiori a quelle conseguite con laradioterapia convenzionale a fasci esterni (comparazioni retrospettive).La Brachiterapia (BT) può e deve essere proposta in alternativa all'interventochirurgico di prostatectomia radicale nei pazienti affetti da adenocarcinomaprostatico clinicamente localizzato.Ciascun paziente presenta caratteristiche cliniche, fisiche e psicologiche cheporteranno il medico a suggerire il trattamento più idoneo (Brachiterapia,intervento chirurgico o altre forme di trattamento del tumore prostatico).La BT viene proposta come monoterapia nel tumore prostatico localizzato, abasso rischio di avere diffusione extraprostatica; nei pazienti a rischiointermedio o alto di avere una malattia extraprostatica viene proposta inassociazione alla radioterapia esterna.Brachiterapia Brachiterapia +Radioterapia EsternaStadio Clinico T1, T2a, (T2b) T2b, T2cPSA < 10 ng/ml 10-20 ng/mlSomma di Gleason < 7 7Esplorazione rettaleNegativaNodulo (> T2a)

Nodulo (T2a)Al di là delle indicazioni squisitamente oncologiche, è inoltre indispensabileuna accurata selezione dei pazienti, al fine di ridurre al minimo il rischio dieffetti collaterali e di eventuali complicanze.Controindicazioni alla BTLe dimensioni prostatiche, la presenza di una sintomatologia ostruttiva urinariae pregressi interventi sulla prostata possono costituire una controindicazione altrattamento. Non sono candidabili i pazienti con volume ghiandolare prostatico< di 20cc e > di 60cc (stimato in base alle dimensioni ecografiche).Qualora il peso della ghiandola ecceda i 60cc è possibile far precedereall'impianto una terapia ormonale (3mesi) che andrà poi continuata per 3 mesidopo il trattamento; tale terapia porta ad una riduzione del volume prostaticosino al 40%.Precedenti interventi sulla prostata possono esporre il paziente ad un rischio diincontinenza urinaria dopo l'impianto e ciascun caso dovrà essere valutatosingolarmente.Una condizione di ostruzione al deflusso dell'urina (flusso massimo urinario 50 cc, punteggio al questionariosintomatologico inerente la minzione IPSS > 19) espone il paziente ad unaumentato rischio di ritenzione urinaria dopo l'impianto.L'impianto andrà sconsigliato ai pazienti affetti da turbe psichiatriche e infine aquei pazienti che non possano assumere durante l'impianto la posizione "ginecologica" ad esempio per patologie dell'anca.Indicazioni alla BT

Nodulo (T2a)Al <strong>di</strong> là delle in<strong>di</strong>cazioni squis<strong>it</strong>amente oncologiche, è inoltre in<strong>di</strong>spensabileuna accurata selezione dei pazienti, al fine <strong>di</strong> ridurre al minimo il rischio <strong>di</strong>effetti collaterali e <strong>di</strong> eventuali complicanze.Controin<strong>di</strong>cazioni alla BTLe <strong>di</strong>mensioni prostatiche, la presenza <strong>di</strong> una sintomatologia ostruttiva urinariae pregressi interventi sulla prostata possono cost<strong>it</strong>uire una controin<strong>di</strong>cazione altrattamento. Non sono can<strong>di</strong>dabili i pazienti con volume ghiandolare prostatico< <strong>di</strong> 20cc e > <strong>di</strong> 60cc (stimato in base alle <strong>di</strong>mensioni ecografiche).Qualora il peso della ghiandola ecceda i 60cc è possibile far precedereall'impianto una terapia ormonale (3mesi) che andrà poi continuata per 3 mesidopo il trattamento; tale terapia porta ad una riduzione del volume prostaticosino al 40%.Precedenti interventi sulla prostata possono esporre il <strong>paziente</strong> ad un rischio <strong>di</strong>incontinenza urinaria dopo l'impianto e ciascun caso dovrà essere valutatosingolarmente.Una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> ostruzione al deflusso dell'urina (flusso massimo urinario 50 cc, punteggio al questionariosintomatologico inerente la minzione IPSS > 19) espone il <strong>paziente</strong> ad unaumentato rischio <strong>di</strong> r<strong>it</strong>enzione urinaria dopo l'impianto.L'impianto andrà sconsigliato ai pazienti affetti da turbe psichiatriche e infine aquei pazienti che non possano assumere durante l'impianto la posizione "ginecologica" ad esempio per patologie dell'anca.In<strong>di</strong>cazioni alla BT

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