La qualità di vita nel paziente prostatectomizzato - Casettagiovanni.it

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12.07.2015 Views

È importante che il patologo dia un'indicazione dell'estensione della cosiddettaEPE, cioè focale oppure non-focale, poiché questa caratteristica ha unarilevanza prognostica.L'estensione extra-prostatica viene considerata focale quando è uguale oinferiore a due campi ad alto ingrandimento (40 x) e non-focale quando èpresente in più di due campi.Stato dei margini chirurgici.I margini sono definiti come postivi o negativi.Il margine è positivo quando la neoplasia raggiunge il margine segnato conl'inchiostro utilizzato per la identificazione dei margini chirurgici.È importante che il patologo dia un'indicazione dell'estensione dei marginipositivi, positività focale oppure non-focale, in quanto ha una rilevanzaprognostica.Non vi è consenso sul metodo da utilizzare per la definizione dell'estensionedella positività dei margini.In generale, la distinzione tra focale e non-focale è basata sugli stessi criteriutilizzati per la definizione di EPE.Stato linfonodale (pN).Metastasi parenchimali (pM).Volume tumoraleIl volume della neoplasia ha un valore prognostico aggiuntivo a quello delgrado e dello stadio sia nelle biopsie che nelle prostatectomie.Non esistono metodi standardizzati per la determinazione del volume.Sono stati proposti diversi metodi per quanto riguarda le biopsie: percentuale dibiopsia occupata dalla neoplasia o misura lineare della biopsia e dellaneoplasia.Metodi tridimensionali sono utilizzati per la valutazione delle dimensioni deltumore nella prostatectomia.

APPROCCIO TERAPEUTICOBRACHITERAPIA1. DefinizioneLa Brachiterapia permanente (BT) è una forma di radioterapia in cui dellepiccole capsule ("semi") contenenti sorgenti radioattive (Palladio 103/Pd-103 oIodio 125/I-125) vengono impiantate nella prostata sotto guida ecografica. Sitratta di una procedura minimamente invasiva che si completa in un'unicaseduta operatoria della durata di circa 90 minuti.Ciascun "seme" rilascia continuamente una piccola quantità di energia radiantead una limitata porzione di tessuto prostatico.Il "ristretto" raggio di azione di ciascun seme e la assoluta precisione con cuiviene eseguito l'impianto consentono, rispetto alla radioterapia a fasci esterni,di non danneggiare strutture adiacenti alla prostata quali il retto, la vescica el'uretra.Per contro, l' elevato numero di sorgenti impiantate nella prostata (in media 80-100 per il Pd 103 e 70-90 per lo I-125) consente di trattare il tumore con unadose di radiazioni estremamente elevata (13.500 rad o 135 Gy per il Pd -103 e14.500 rad o 145 Gy per lo I-125).I "semi", essendo sorgenti radioattive, decadono in un tempo caratteristico perogni tipo di radioisotopo.

È importante che il patologo <strong>di</strong>a un'in<strong>di</strong>cazione dell'estensione della cosiddettaEPE, cioè focale oppure non-focale, poiché questa caratteristica ha unarilevanza prognostica.L'estensione extra-prostatica viene considerata focale quando è uguale oinferiore a due campi ad alto ingran<strong>di</strong>mento (40 x) e non-focale quando èpresente in più <strong>di</strong> due campi.Stato dei margini chirurgici.I margini sono defin<strong>it</strong>i come postivi o negativi.Il margine è pos<strong>it</strong>ivo quando la neoplasia raggiunge il margine segnato conl'inchiostro utilizzato per la identificazione dei margini chirurgici.È importante che il patologo <strong>di</strong>a un'in<strong>di</strong>cazione dell'estensione dei marginipos<strong>it</strong>ivi, pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à focale oppure non-focale, in quanto ha una rilevanzaprognostica.Non vi è consenso sul metodo da utilizzare per la definizione dell'estensionedella pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à dei margini.In generale, la <strong>di</strong>stinzione tra focale e non-focale è basata sugli stessi cr<strong>it</strong>eriutilizzati per la definizione <strong>di</strong> EPE.Stato linfonodale (pN).Metastasi parenchimali (pM).Volume tumoraleIl volume della neoplasia ha un valore prognostico aggiuntivo a quello delgrado e dello sta<strong>di</strong>o sia <strong>nel</strong>le biopsie che <strong>nel</strong>le prostatectomie.Non esistono meto<strong>di</strong> standar<strong>di</strong>zzati per la determinazione del volume.Sono stati proposti <strong>di</strong>versi meto<strong>di</strong> per quanto riguarda le biopsie: percentuale <strong>di</strong>biopsia occupata dalla neoplasia o misura lineare della biopsia e dellaneoplasia.Meto<strong>di</strong> tri<strong>di</strong>mensionali sono utilizzati per la valutazione delle <strong>di</strong>mensioni deltumore <strong>nel</strong>la prostatectomia.

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