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23 maggio 2008 - Italia Nostra

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Gli incendi boschivi.Convegno nazionale di <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong> per una prossima emergenza (Roma, <strong>23</strong> luglio <strong>2008</strong>)_________________________________________________________________________Boschi per il Futurodi Luigi MorucciPresidente di AFI ‐Associazione Forestale <strong>Italia</strong>naAutorità, Signore e Signori,prima di procedere con il mio breve intervento, desidero esprimere la mia gratitudine per l’invito rivoltomida <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong> a partecipare a questo importante convegno, invito che ho subito accolto con grandeentusiasmo.Vorrei condividere con voi una citazione a me cara:“Come tutto l’universo, l’albero è dono di Dio, uno dei più belli fatti all’uomo anche perché è in parte a luisomigliante: nasce, cresce, opera, poi muore ma, come per l’uomo, un altro individuo potrà prendere il suoposto e continuare a raccontare la bella favola della vita”.Ritengo che questa bella frase, pronunciata dal compianto dott. Maurizio Magni, direttore per tanti annidell’Associazione che mi onoro di presiedere, abbia il merito di riconoscere al bosco il valore “multiplo” epotenzialmente inesauribile che gli è insito: ambientale, sociale, economico. Un valore che tutte leAssociazioni e gli Enti oggi qui presenti si premurano da tempo di rispettare, promuovendone l’utilizzosostenibile e rispettoso.Un bosco vivo, sano, amato, fa bene all’aria, al cuore, alla mente ma anche all’economia e permette diintravedere all’orizzonte lo sviluppo ed il benessere del nostro Paese, includendovi opportunitàoccupazionali che permettano di progettare il futuro e l’avvenire di tutti, in particolare delle giovanigenerazioni.Il mondo forestale e del bosco è purtroppo estremamente parcellizzato, così come i settori a monte(proprietari) e a valle (industrie trasformatrici). Le problematiche in esso presenti sono le più varie:ambientali, produttive, nonché relative alla meccanizzazione e alla gestione sostenibile. La più grande sfidache però ci troviamo ad affrontare è quella della difesa delle nostre risorse forestali, che giocano un ruoloparticolarmente significativo per affrontare quella che appare oggi la principale emergenza planetaria, ossiai cambiamenti climatici. Dette risorse infatti, favorendo la rimozione del carbonio dall’atmosfera,contribuiscono considerevolmente a mitigare il ciclo delle alterazioni del clima. In altre parolecontribuiscono a ridurre l’emissione dei gas serra.È più che mai necessario un punto d’incontro rappresentativo, capace di metabolizzare le varie istanze etrasformarle poi in proposte operative verso chi riveste ruoli decisionali.Vorrei a tal proposito citare alcuni positivi ed incoraggianti risultati conseguiti attraverso questa importanteed imprescindibile convergenza collaborativa.- Il protocollo per la definizione di un accordo quadro contro gli incendi boschivi, firmato al Viminaleil 16 aprile u.s. dai ministri Paolo De Castro e Giuliano Amato, per stabilire, di concerto tra CorpoForestale dello Stato e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, le linee guida di coordinamento e diintervento sul territorio per contrastare in maniera efficace un fenomeno così insidioso comequello degli incendi boschivi, che incide sulla sicurezza dei cittadini oltre che sul sistema economicoe paesaggistico.- Il decreto che istituisce il Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio agro‐forestali, firmatomartedì 1° aprile u.s dal precedente Ministro dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del MareOn. Alfonso Pecoraro Scanio, d'intesa con l’ex Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e65

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