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23 maggio 2008 - Italia Nostra

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Gli incendi boschivi.Convegno nazionale di <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong> per una prossima emergenza (Roma, <strong>23</strong> luglio <strong>2008</strong>)_________________________________________________________________________Ricordiamo che la legge 353/200, art.4, prevede un finanziamento ai privati per una corretta manutenzionedelle superfici boscate, proprio per prevenire il pericolo di incendi.I parchi devono essere oggetti di tutela non di mercatoOltre ai gravissimi danni causati dagli incendi boschivi, altri gravi problemi incombono sui Parchi nazionali diCalabria: lo sfruttamento economico dei boschi, con tagli di alberi anche secolari per alimentare le centralia biomasse presenti nella regione. Altro rischio è che siano installate delle centrali eoliche anche in areeprotette. Questa “politica” di “valorizzazione” a nostro avviso non pare conciliabile con la legge quadro394/91, la legge che per la prima volta in <strong>Italia</strong> ha disciplinato l’intera materia dei parchi nazionali e dellealtre aree naturali protette. La protezione degli ecosistemi e della biodiversità hanno infatti un ruolo diassoluta priorità, dato che la conservazione della natura non è solo un valore in sé ma crea nuovaoccupazione ed alimenta iniziative economiche come il turismo naturalistico. Ogni attività deve però essereovviamente compatibile con la finalità del parco.ConclusioniPer evitare una nuova Emergenza Incendi in Calabria si deve:‐ applicare integralmente (da parte dei Comuni e della Regione) la legge quadro 353/2000* mettendo inatto i PIANI AIB regionali;‐ migliorare l’intero sistema organizzativo così da essere preparati ad affrontare in modo adeguatol’emergenza incendi. Un intervento immediato infatti, entro la prima mezz’ora, contribuisce a fermarel’incendio prima che (favorito dai venti caldi) possa estendersi in aree limitrofe;‐‐ rendere effettivamente operativo il CFS, dotandolo di un congruo numero di uomini e di mezzi perl’avvistamento ed il telerilevamento;‐ investire sulla prevenzione degli incendi, come previsto dalla 353/2000, puntando sulla correttamanutenzione del territorio, piuttosto che intervenire a livello centrale con una pioggia di milioni di europer la ricostruzione di tanti ettari bruciati (secondo la prassi finora seguita della politica risarcitoria);‐ dotare inoltre ciascun Parco di elicotteri antincendio distribuiti in modo omogeneo per il prontointervento;‐ fare opera di informazione sulle conseguenze dannose ed i rischi dovuti agli incendi e di sensibilizzazioneperchè siano adottati comportamenti responsabili da parte dei cittadini;‐ preparare attività formative ed educative nelle scuole (delle quali tratterà ampiamente la collega Gaudio),ad esempio favorendo l’adozione di un giardino, di un parco, o di un’area protetta.Visto l’avvicinarsi della stagione estiva, si chiede un particolare impegno anche per la prevenzione degliincendi nei centri abitati e nel territorio limitrofo, attivando degli interventi di manutenzione quali pulitura,diserbo, decespugliamento dei bordi stradali, ferroviari e degli spazi incolti, spesso ricoperti di erbacce efacile esca di roghi.<strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong>, attraverso la sua rete di Sezioni e di Consigli Regionali, farà la sua parte affinché si diffonda uncomportamento responsabile ed un atteggiamento di empatia e di cura (opposta all’incuria tanto diffusa)nei confronti dell’ambiente, patrimonio di tutti e dimora di ciascuno, bene prezioso da custodire congrande rispetto anche per le generazioni future affinchè, come affermava Hans Jonas, “il nostro agire siacompatibile con la permanenza di una vita autenticamente umana sulla terra”.* Legge quadro in materia di incendi boschivi‐353/2000All’art.10. comma 1, la legge prevede che le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsidai fuochi non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno 15anni, sono altresì vietate per 5 anni le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale, sostenute conrisorse finanziarie pubbliche. E’ inoltre fatto divieto per 10 anni, limitatamente ai soprassuoli delle zoneboscate percorse dal fuoco, il pascolo e la caccia.Al comma 2 si prevede che tutti i Comuni provvedano alla realizzazione di un catasto delle aree percorse dalfuoco, con l’ausilio eventuale del CFS e che tale catasto debba essere aggiornato annualmente.Al fine di58

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