12.07.2015 Views

23 maggio 2008 - Italia Nostra

23 maggio 2008 - Italia Nostra

23 maggio 2008 - Italia Nostra

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Gli incendi boschivi.Convegno nazionale di <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong> per una prossima emergenza (Roma, <strong>23</strong> luglio <strong>2008</strong>)_________________________________________________________________________Considerazioni e proposte di <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong>di Mirella BelvisiConsigliere nazionale di <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong>Con questo mio breve discorso vorrei provare a trarre considerazioni e proposte emerse dopo questoconvegno. Ma ci tengo a ringraziare in particolare il Dott. Vadalà per la disponibilità che ci ha dimostratoanche fornendoci informazioni e dati che prima di questa giornata importante non avevamo.La prima cosa che <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong> si impegna a fare è di cercare di informare, e non solo i propri soci, con unnumero speciale del Bollettino su tutto quello che si sta avviando per impedire i disastri enormi che ognianno subisce il nostro Paese.E perché non avvengano più scempi di questo genere, che oggi si confermano in gran parte dolosi, ènecessario che associazioni come la nostra mettano in campo tutta una serie di alleanze con le Istituzioni. Apartire dal Corpo Forestale, un organo al quale dobbiamo riconoscere di aver raggiunto ormai unapreparazione e una passione che probabilmente tempo fa non aveva. Durante lo scempio che avvenival’estate scorsa io personalmente ho ricevuto dal Corpo Forestale un enorme aiuto per rendere pubblico suimedia dello scandalo della mancata applicazione della legge …. che prescriva la redazione della mappacatastale delle aree percorse dal fuoco. E’ un fatto gravissimo: i vincoli che scattano in quelle aree nonhanno valore se non viene pubblicato il dato, cioè la mappa catastale all’albo pretorio. E mi sembraincredibile che questi dati non siano pubblici e facilmente accessibili a tutti, ma che invece occorrarivolgersi ai prefetti, o almeno dovrebbe bastare chiedere alle Regioni e ai Comuni per poter avere questemappe, sia come associazione che come cittadini che vogliono controllare che veramente su quelle areenon avvengano poi speculazioni o altri tipi di attività vietate dalla legge.Altro punto fondamentale da mettere in pratica è avviare un’intensa attività di sensibilizzazione, dicoinvolgimento dei cittadini e delle strutture culturali a partire sicuramente dalla scuola. Per questo sirende indispensabile un’alleanza con il Ministero della Pubblica Istruzione (ma su questo Elena Gaudio neparlerà più avanti nel suo intervento).Da non tralasciare poi il coinvolgimento necessario del Ministero del Turismo: dobbiamo renderci conto deldanno enorme che viene prodotto da queste vicende se non si interviene con una prevenzione efficace.Pensiamo infatti al danno enorme all’immagine del Paese e quindi alle ripercussioni sul turismo. Il turistastraniero, e lo stesso italiano, che voleva andare in vacanza in certi luoghi, dopo aver visto come son ridottidi certo non ci va più!Altro partner fondamentale è il Ministero dell’Ambiente, che da ciò che ho appreso oggi sembra non siastato molto coinvolto come si sarebbe immaginato. Gran parte degli incendi abbiamo visto che avvengonoinfatti nelle aree protette per numerose ragioni. Ad esempio ci sono i cacciatori che hanno la possibilità dicacciare in aree contigue a quelle protette e quindi per loro è logico bruciare queste ultime per costringeregli animali a spostarsi nelle aree dove, appunto, è permessa la caccia. O vediamo che le aree protettesubiscono attacchi come la centrale a biomasse nel Pollino o per altri interventi che in qualche modocercano di levare le aree dal perimetro e così via. Insomma, il Ministero dell’Ambiente deve esserecoinvolto nella prevenzione.Infine, c’è da affrontare il problema del volontariato e delle associazioni che si mobilitano sull’anti incendio.So che in alcune zone, tipo in Sicilia non sta funzionando, ma in altre si rivela un fatto positivo come inTrentino dove il tema della prevenzione funziona perché la cittadinanza è coinvolta direttamentenell’impedire il problema degli incendi. Dobbiamo infatti fare in modo che i cittadini abbiano un compito divigilanza e che sappiano chi contattare alla prima avvisaglia di un incendio. Ma, soprattutto in prossimità di48

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!