12.07.2015 Views

23 maggio 2008 - Italia Nostra

23 maggio 2008 - Italia Nostra

23 maggio 2008 - Italia Nostra

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Gli incendi boschivi.Convegno nazionale di <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong> per una prossima emergenza (Roma, <strong>23</strong> luglio <strong>2008</strong>)_________________________________________________________________________ma anche dopo questa legge costituzionale ha continuato a dire che l’ambiente è un valore astratto equando si inizia a parlare di valore astratto qualcuno reagirebbe dicendo “ma allora è una chimera, unqualcosa che non si afferra”, un valore astratto, indicato anche come un qualcosa di immateriale e si diceinfine che protegge degli equilibri naturali. E’ una visione statica perché se c’è qualcosa che constatiamodegli ultimi 10‐20 anni è che i nostri equilibri naturali conosciuti da tanti anni, aria, acqua, suolo, si vanno amodificare continuamente e non riusciamo a stare appresso a queste modifiche perché ci siamo resi contoche se continuiamo con questo ritmo di uso e consumo delle risorse naturali andiamo ad attaccare lacapacità della natura di rinnovarsi e quindi di continuare a darci quelle prestazioni naturali che per milionidi anni son state date rendendo precaria addirittura la vita dell’uomo sulla terra.Si deve capire che davanti a queste definizioni qualcuno si copre dicendo “bellissime queste costruzioniideologiche ma molto poco vicine alla realtà della scienza ecologica, dell’ingegneria, della chimica cheinvece ci mostrano queste trasformazioni affrettate che come ha scritto recentemente uno dei giuristi chesi è avvicinato alla cultura scientifica con una cultura rarissima a mio avviso nel mondo dei giuristi, con laconsiderazione che in realtà a ben pensarci l’ambiente è un sistema formato da tanti ecosistemi così comela realtà sociale è un sistema che si modifica continuamente, pensiamo all’evoluzione delle nostre cittànegli ultimi 30 anni, sicchè questi due sistemi sono l’uno interconnesso all’altro, quindi il sistema uomomodifica la natura, ma la natura reagendo, pensate ad esempio ai problemi climatici (desertificazione,innalzamento del livello del mare, ecc) modifica a sua volta il sistema di vita umano. Abbiamo cioè duesistemi in continua interconnessione e in continua mobilità l’uno sull’altro”.Parlare quindi di valori immateriali e equilibri della natura significa staccarsi completamente da “ambiente”che invece, ecco la nuova giurisprudenza, è un valore fatto di un tutto e delle parti materiali (aria, acqua,suolo, flora, fauna, clima, ecc) e interagenti, complesso e sistemico per cui ogni influenza su unacomponente può generare effetti su altre componenti e queste sul sistema secondo profili a volte diresistenza a volte di trasmissione, sicuramente dinamico ed adattabile (espressione quest’ultima moltointeressante, e senza fare del “terrorismo” (anche se a volte serve): che l’uomo scompaia dalla Terra è unproblema assolutamente marginale per l’esistenza stessa della Terra dato che l’uomo non c’è stato permilioni di anni, quindi è solo a noi che interessa rimanere in questo habitat per le future generazioni, eallora se è così la legislazione deve lasciare il campo dei soli principi generali, delle linee guida, che sonosicuramente la bussola con la quale camminare nell’evoluzione legislativa ma soprattutto calare nellalegislazione i problemi concreti, attuativi di questi principi tenendo presente che proprio questo dinamismoche accelera il suo ritmo potrebbe far si che l’arrivo della legislazione sia sempre tardivo, inutile,macchinosamente inefficace. E questo, appunto, significherebbe da parte del legislatore avere un approccioal problema ambientale molto più serio, più organico, complessivo, globale, di quanto stiamo facendo. Diqui il rilievo che istituzioni universali internazionali e comunitarie sono quelle che hanno una visione piùglobale dell’Europa e del mondo cui noi ci dobbiamo adeguare lasciando quella nostra abitudine di cercarela “via italiana” alla tutela dell’ambiente.25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!