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23 maggio 2008 - Italia Nostra

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Gli incendi boschivi.Convegno nazionale di <strong>Italia</strong> <strong>Nostra</strong> per una prossima emergenza (Roma, <strong>23</strong> luglio <strong>2008</strong>)_________________________________________________________________________Il catasto delle aree percorse dal fuoco.La situazione dopo le ordinanze del 2007di Riccardo ColozzaUfficio Previsione, Valutazione, Prevenzione e Mitigazione dei Rischi NaturaliDipartimento della Protezione CivileIl decreto legislativo 112/98 trasferisce alle regioni la competenza in materia di previsione, prevenzione elotta attiva agli incendi boschivi. Il contesto normativo è definito dalla legge 353/2000 e dalle linee guidarelative ai Piani Regionali emanate con DPCM del dicembre 2001, che definiscono un quadro normativocompleto e dettagliato volto al raggiungimento degli obiettivi, attraverso le azioni di:- Previsione- Prevenzione- lotta attiva agli incendi- vincoli / catasto delle superfici percorse dal fuoco- norme di repressione.Alle regioni spetta l'organizzazione delle attività per la lotta attiva agli incendi boschivi sia con le azioni dicontrasto a terra che l'uso di mezzi aerei regionali. Attraverso specifiche convenzioni esse possono avvalersidel Corpo Forestale e dei Corpo Nazionale dei vigili del Fuoco nonché di organizzazioni di volontariato,mentre per il coordinamento delle azioni di lotta attiva vengono istituite le SOUP ‐ Sala Operativa UnificataPermanente, nella quale tutte le componenti citate sono presenti.Il Dipartimento della Protezione civile resta competente per la gestione del concorso della flotta aerea diStato.A questo quadro si aggiunge la pianificazione di emergenza da predisporsi a cura del Sindaco quale autoritàdi protezione civile ai sensi dell’art.15 della legge 225/1992.L’azione delle Regioni è definita attraverso un Piano Regionale per la programmazione delle attività controgli incendi boschivi, il cui contenuto, di seguito riportato, viene puntualmente dettagliato nelle sue parti dalDPCM del dicembre 2001. I contenuti del Piano devono riportare:- cause determinanti ed i fattori predisponenti- aree percorse dal fuoco nell’anno precedente- aree a rischio d’incendio- periodi a rischio d’incendio ed indici di pericolosità- consistenza, localizzazione dei mezzi e delle risorse umane- sistemi di previsione e prevenzione- le procedure per la lotta attiva contro gli incendi boschivi- le operazioni silvicolturali e di manutenzione del bosco- la formazione del personale- l’attività informativa.Tra le norme della legge 353/2000, si evidenzia l’istituzione di un regime vincolistico conseguente aglieventi, che prevede che nelle zone boscate e pascoli i cui soprassuoli sono stati percorsi dal fuoco è fattodivieto- di cambiare la destinazione d’uso per 15 anni;- realizzare edifici, strutture, infrastrutture ed attività produttive per 10 anni;- praticare attività di caccia o pascolo per 10 anni;- realizzare le attività di rimboschimento o ingegneria ambientale per 5 anni.Il vincolo deve essere richiamato negli atti di compravendita.15

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