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di Emanuela Cherubini - Confindustria

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PRIMO PIANOÈ Giorgio Squinzi ilnuovo presidente <strong>di</strong><strong>Confindustria</strong>. Dopo EmmaMarcegaglia sarà unimpren<strong>di</strong>tore chimico – è laprima volta – a guidare gliindustriali italiani.68 anni, milanesedoc, laurea inchimica industriale eamministratore unico<strong>di</strong> un’azienda, la Mapei,fondata dal padre Rodolfonel 1937 e che oggi è trai leader mon<strong>di</strong>ali negliadesivi e prodotti chimiciper l’e<strong>di</strong>lizia, ha chiuso il2011 con un fatturato <strong>di</strong>2,1 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, conta7.500 <strong>di</strong>pendenti, il 12% deiquali impegnati in attività<strong>di</strong> ricerca, e 60 stabilimentisparsi in 29 paesi <strong>di</strong> 5continenti


PRIMO PIANOLa prima voltaDI UN CHIMICO<strong>di</strong> <strong>Emanuela</strong> <strong>Cherubini</strong>Dopo una donna, la sola in centoanni <strong>di</strong> storia, ritorna unuomo sulla poltrona più alta<strong>di</strong> viale dell’Astronomia, ma anchelui può vantare un primato: è laprima volta, infatti, che un impren<strong>di</strong>torechimico viene eletto alla presidenza<strong>di</strong> <strong>Confindustria</strong>.Lui è Giorgio Squinzi, 68 anni, milanesedoc, laurea in chimica industrialee amministratore unico <strong>di</strong> un’azienda,la Mapei, fondata dal padre Rodolfonel 1937 e che oggi è tra i leader mon<strong>di</strong>alinegli adesivi e prodotti chimiciper l’e<strong>di</strong>lizia, ha chiuso il 2011 conun fatturato <strong>di</strong> 2,1 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro,conta 7.500 <strong>di</strong>pendenti, il 12% deiquali impegnati in attività <strong>di</strong> ricerca,e 60 stabilimenti sparsi in 29 paesi<strong>di</strong> 5 continenti.Un’azienda famigliare e globale insieme,una <strong>di</strong> quelle multinazionalitascabili vincenti che fanno la storiadel made in Italy: che partonoda intuizioni – fu il padre Rodolfoad avere quella <strong>di</strong> produrre collantiper il linoleum – e da piccole realtàterritoriali per andare alla conquistadei mercati mon<strong>di</strong>ali.Oggi Mapei sta lavorando alla costruzionedegli impianti olimpici <strong>di</strong>Londra 2012, dopo aver esor<strong>di</strong>to aMontreal, con la pista per i Giochi del1976, ai lavori per il canale <strong>di</strong> Panamae alla realizzazione della <strong>di</strong>ga più altaal mondo, in Etiopia. Tutto sempre infamiglia e con la testa sempre in Italia:insieme a lui lavorano alla Mapei lamoglie Adriana, che segue il marketinged è accanto a lui fin dai tempidell’università, e i figli Marco, che sioccupa della ricerca, e Veronica, allapianificazione strategica.Carattere riservato, uomo pragmaticoe <strong>di</strong>alogante, e per questo ‘apprezzato’dai sindacati, Squinzi è anche ungrande sportivo, ama, e pratica, ilciclismo (passione ere<strong>di</strong>tata dal padre,corridore professionista e concretizzatain una squadra, la Mapei, che dal1993 al 2002, ha collezionato ben654 vittorie), il calcio (tifosissimodel Milan, è patron del Sassuolo, chevorrebbe vedere in serie A), e la musicalirica (non perde mai una primaalla Scala). Non solo.Ha sempre trovato il tempo <strong>di</strong> partecipareattivamente anche alla vitaassociativa <strong>di</strong> <strong>Confindustria</strong>. Un’esperienza– come ha spiegato allaGiunta <strong>di</strong> aprile cui ha presentato ilprogramma <strong>di</strong> presidenza, che pubblichiamointegralmente in questonumero – “che lo ha arricchito moltoL’impren<strong>di</strong>tore aprile-maggio 201211


PRIMO PIANOcome uomo e come impren<strong>di</strong>tore”e che si è articolata in <strong>di</strong>versi ruoli<strong>di</strong> prestigio.Presidente <strong>di</strong> Federchimica per duevolte, dal 1997 al 2003 e dal 2005al 2011, è famoso per aver firmato– e con tutte le sigle sindacali, Cgilcompresa, per capirci – ben sei rinnovicontrattuali senza aver dovutosubire un’ora <strong>di</strong> sciopero. Dall’ottobredel 2010 è presidente del Cefic,l’associazione dell’industria chimicaeuropea che riunisce i gran<strong>di</strong> nomi. Eha fatto parte della squadra <strong>di</strong> EmmaMarcegaglia, da cui ora raccoglie iltestimone, come presidente del Comitatotecnico per l’Europa.Molte le posizioni e gli in<strong>di</strong>rizzi delprogramma <strong>di</strong> presidenza che comeSquinzi ha sottolineato in Giunta èuna sintesi, frutto, oltre che <strong>di</strong> suepersonali valutazioni, anche dell’ascoltodelle richieste emerse nel confronto<strong>di</strong>retto con gli impren<strong>di</strong>tori,sul territorio.Un ascolto cui il neo presidente tienemoltissimo: ne è prova la numerosaserie <strong>di</strong> assemblee territoriali e <strong>di</strong> categoriacui ha deciso <strong>di</strong> parteciparesubito dopo l’Assemblea pubblica <strong>di</strong><strong>Confindustria</strong>, proprio per continuarela raccolta <strong>di</strong> istanze e in<strong>di</strong>cazionie dare il giusto spazio a tutti gli argomentiche interessano le imprese.Sono già tanti quelli sul tavolo <strong>di</strong>questa presidenza: dalla necessità <strong>di</strong>uscire dalla finanza fine a se stessa etornare alla centralità dei valori delprodurre, dell’industria, del manifatturiero;dalla riforma “non rinviabile”della Pubblica amministrazione alManifesto programmatico <strong>di</strong> azio-ni concrete per una nuova politicaindustriale; dalle liberalizzazioni alcre<strong>di</strong>to (perché carenza e costi stannosoffocando il tessuto produttivo),alla capitalizzazione; dai pagamentidella Pa alle infrastrutture, alle retid’impresa; dal rafforzamento dellapresenza in Europa alla legalità, alfisco, all’energia; dalla ricerca e l’innovazioneall’internazionalizzazione.E molto altro ancora. Compresa lariforma <strong>di</strong> <strong>Confindustria</strong>, affidata auna Commissione ad hoc.Un programma complesso e impegnativo,per ammissione dello stessoSquinzi, e su cui lavorerà una squadrache presenta qualche conferma e <strong>di</strong>versenovità.Insieme a Diana Bracco (vice presidenteper Ricerca e Innovazione) eAldo Bonomi (vice presidente per leReti d’impresa), già nella presidenzaMarcegaglia, arrivano Aurelio Regina(vice presidente per lo Sviluppo economico),Gaetano Maccaferri (vicepresidente per le Politiche regionali ela Semplificazione), Antonella Mansi(vice presidente per l’Organizzazione),Ivan Lo Bello (vice presidente perl’Education), Stefano Dolcetta (vicepresidente per le Relazioni industriali),Fulvio Conti (vice presidente peril Centro Stu<strong>di</strong>) e Alessandro Laterza(vice presidente per il Mezzogiorno).Sono 5 i Comitati tecnici: fisco (AndreaBolla), internazionalizzazione(Paolo Zegna), sicurezza (SalomoneGattegno), ambiente e internazionalizzazionedel sistema associativo(Edoardo Garrone), tutela del madein e lotta alla contraffazione (LisaFerrarini).E poi alcune deleghe: tra queste, confermatiGiuseppe Recchi (per gli investitoriesteri) e Antonello Montante(per la legalità), ringraziato pubblicamentein Giunta per il forte impegnoe le <strong>di</strong>verse proposte messe in camponella battaglia contro l’illegalità, daultimo quella sul rating per le imprese.Completano la squadra i due vicepresidenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto, Vincenzo Boccia(presidente Piccola Industria) e JacopoMorelli (presidente dei GiovaniImpren<strong>di</strong>tori).L’impren<strong>di</strong>tore aprile-maggio 2012 13

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