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11_novembre - Porto & diporto

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prodotti e conferiti dalle navi; servizi e controlli nella movimentazionedi merci pericolose; dragaggi; impatto dialtre grandi opere infrastrutturali. Le politiche ambientalinei porti non si limitano al cold ironing, ma prevedonol’utilizzo di fonti di energia alternative, dal solare all’eolico,ed ancora costruzione in aree portuali di impianti perla produzione di energia da fonti rinnovabili, o l’utilizzo disistemi di illuminazione a tecnologia led.Alcuni porti italiani stanno lavorando su progetti dicold ironing, cioè l’alimentazione elettrica della nave durantela sosta in porto attraverso la connessione con ilsistema da terra e lo spegnimento dei motori ausiliari dibordo. L’elettrificazione delle banchine è già stato realizzatain alcuni porti dell’Europa del Nord ed in Usa e stainteressando i più importanti porti nel mondo. Grazie aquesto sistema è possibile ridurre del 30% l’emissionedi CO2, del 95% l’emissione di ossidi di azoto e particolati,azzerando l’inquinamento acustico.Le best practices della green logistic, sia nel settoreportuale che in quello dei trasporti, saranno presentatein occasione di Port&ShippingTech, il forum internazionaleche per la seconda edizione si terrà il 22 e 23 <strong>novembre</strong>a Genova presso Palazzo Ducale.Nei due giorni del Forum dedicati all’innovazione tecnologicaper lo sviluppo competitivo e sostenibile delsistema logistico e portuale saranno trattati numerositemi in occasione di convegni e workshop. In aperturala presentazione di UIRnet - partecipata da 24 interportiitaliani oltre che da Slala, Elsag Datamat, Telespazio,Autostrade per l’Italia e Telecom Italia - nata per renderepiù competitivo e sostenibile il sistema trasportisticonazionale. Un “fiume” di automezzi si muovono nel nostroPaese, anche se la merce maggiormente trasportataè l’aria, su percorsi scarsamente noti, quasi pernulla monitorati, con la conseguenza di diseconomie eirrazionalità nella gestione logistica complessiva di infrastrutture,mezzi e risorse, che grava pesantemente sulPIL del sistema paese. Si tratta di creare, attraverso unattuatore pubblico caratterizzato dalla presenza di alcunifra i principali soggetti industriali del settore, una grandeinfrastruttura immateriale in grado di dare, attraversol’up-grading funzionale del sistema logistico italiano, uncontributo aggiuntivo alla crescita del Paese.Un nuovo tema sarà quello delle nuove tecnologie, disistemi e di nuovi prodotti ecosostenibili nel mondo delloshipping, sia per l’aspetto giuridico-normativo che faràda cornice al know how ed alle best practices sia perquello operativo, cioè i prodotti e le tecnologie ecocompatibili.Verranno prese in rassegna le aziende “virtuose”,le tecnologie all’avanguardia per la riduzione delleemissioni inquinanti generate dal trasporto marittimo,sia durante la navigazione che in porto.Infine, in occasione di Port&ShippingTech si terrà ilForum Internazionale PORT ID Summit, il primo eventoitaliano dedicato ai CIO di aziende di logistica e trasportiinteressati a vedere l’identificazione automatica - inparticolare con RFID - diventare da tecnologia tattica a“collante” strategico nello scambio tra le aree dei sistemiinformativi aziendali (SCM, ERP, PLM). In uno scenarioormai prossimo la codifica di identificazione automaticadi un oggetto uscirà dai confini di una singola aziendaper essere condivisa nella filiera produttiva e ogni puntodi rilevamento dell’oggetto sarà connesso in rete.In quest’ottica nasce PORT ID Summit, che si ponel’obiettivo di fornire ai CIO delle principali aziende utentiitaliane una chiara e concreta visione dell’integrazionedelle tecnologie RF-Id e auto-id con le soluzioni legacyesistenti, quali ad esempio i sistemi SCM, ERP e PLM.Patrizia Lupi<strong>novembre</strong> 2010 - 5

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