aziende / porto&<strong>diporto</strong>Giovani imprenditori in CinaSulle orme di Marco Polo, laCampania ha creato un pontecon la Cina grazie all’iniziativadei Giovani dell’Unione Industrialidi Napoli, guidati dal presidenteAndrea Bachrach e dall’armatriceMariella Bottiglieri, delegata all’Internazionalizzazione.La delegazione partenopea ha stabilitoimportanti contatti che porterannoopportunità e possibili collaborazioni,in termini di affari e di scambiodi know how, con partner cinesi o perintraprendere new business in EstremoOriente. L’occasione è stata quelladella visita all’Expo di Shanghaidove l’Italia è presente con un padiglionefra i più visitati, giudicato dallaplatea internazionale come uno deipiù belli anche da un punto di vistaarchitettonico, dove, oltre alla suggestionedelle immagini e dei sottofondimusicali, si vive l’essenza della culturae della storia del nostro Paese chesi traduce in prodotti dell’industria,dell’artigianato, della terra. Dai vinie dai prodotti agricoli alle città d’arte,dalla moda alla gioielleria, dallaproduzione industriale al patrimonioarcheologico e culturale, dall’Operaalla robotica.Alla delegazione hanno partecipatorappresentanti di diversi settoridell’impresa campana. Anna PaolaEvangelista della Banca di CreditoPopolare di Torre del Greco. AntoniaBalsamo della Costruzioni GeneraliBalsamo specializzata dal 1974nella realizzazione, oltre che di edificie complessi civili e industriali, disiti militari lavorando per il Ministerodella Difesa, utilizzando tecnologiaEAD per protezioni radio e sistemi disicurezza. Alessandro Di Ruocco, delGruppo RDR, azienda nata nel 1970,certificata UNI EN ISO 9001 e 14001e Osas 18000, specializzata nellaprogettazione ed esecuzione di sistemielettronici, meccanici e idraulici,nella produzione di sistemi elettrici ecabine MT/BT e nel trattamento delleacque. Gaetano Di Ruocco della EdilCava Santa Maria La Bruna che oltread operare nel settore civile delle demolizioni,costruzioni e restauri e nelsettore stradale, lavora nel settoreambientale per la raccolta, il depositoed il trattamento di rifiuti urbanied industriali. Mario Palma della StarEnergy specializzata nell’installazionedi impianti fotovoltaici che operadirettamente o in joint venture conaziende straniere nel settore delleenergie rinnovabili. Il PresidenteAndrea Bachrach opera con la STISocietà Telecomunicazioni Integratenata nel 1920 nei diversi settori delletelecomunicazioni e del trasferimentodati, in particolare con il sistema VOIPe nei sistemi di controllo e sicurezza.Mariella Bottiglieri, la primogenitadel Comandante Giuseppe Bottiglieri,è l’AD della omonima Compagniadi navigazione che ogni anno movimenta32 milioni di tonnellate di mercisecche e 10 milioni di merci liquidecon una flotta che si è arricchita di<strong>11</strong> nuove navi delle quali dieci Post-Panamax e 1 Capesaize per un investimentodi oltre 500 milioni di dollarifra il 2009 e il 20<strong>11</strong>. I giovani industrialihanno condividono una missionprecisa, finalizzata ad approfondirele opportunità di investimento nel colossoasiatico, ma anche a verificarele possibilità di scambi culturali e diesperienze con i partner del Far East.La delegazione a Shanghai“Abbiamo incontrato numerosi uffici– ha dichiarato Andrea Bachrach- fra i quali lo studio legale Rouse,specializzato nella tutela dei marchie dei brevetti, lo studio Chiomenti,impegnato nell’assistenza alle aziendeitaliane interessate ad aprire filialiin Cina e il prestigioso China Councilfor the Promotion of International Trade.In una economia globalizzata èindispensabile aprirsi ad esperienzecome questa, interessanti sotto tutti iprofili, che ci permetteranno di svilupparenuove occasioni di business edi partnership allargando i nostri orizzontie le opportunità di lavoro”.In occasione della visita alcuni deipartecipanti, associati al Rotaract diNapoli, hanno stretto contatti con igiovani rotariani di Shanghay per ungemellaggio che sarà ratificato nelmese di dicembre.La prossima missione prevista peril 20<strong>11</strong> porterà questa volta i giovaniindustriali ad Ovest, negli Stati Uniti,nella città di Boston.Pat Lupi50 - <strong>novembre</strong> 2010
aziende / porto&<strong>diporto</strong>Un bassotto che corre lontanoIl marchio è un bassotto giallodalle zampe corte. Un bassottoche Domenico Menniti, amministratoreunico di Harmont&Blaine, hadeciso di far correre più velocemente.Soprattutto all’estero. Il simpatico cagnolino(il bassotto che nel 18° secoloaccompagnava in giro per il mondocon il suo veliero il duca di Harmontalla ricerca dei tessuti di maggiorepregio da consegnare ai migliori sartipartenopei) è anche il sogno di duecoppie di fratelli, Domenico ed EnzoMenniti e Paolo e Massimo Montefusco,di dare vita ad una griffe cheportasse in giro per il mondo la qualitàdella manifattura sartoriale napoletana.“Ci fa piacere che a vestire inostri capi siano state autentiche star,come Fiorello, Bonolis, Cannavaro,tanto per citarne alcuni, che hannofatto passi da gigante nella loro carriera- spiega Domenico Menniti - Unpo’ come la nostra azienda che, partitauna quindicina di anni fa, è riuscitaa raggiungere traguardi significativi ead imporre sul mercato dello sportswearuno stile caratterizzato dallavitalità e dal dinamismo, dal colore edalla fantasia tutta italiana”. Anni fa,dopo un’esperienza nel segmentodei guanti in pelle, fu proprio Mennitia lanciare la linea di abbigliamentocontrassegnata dal bassotto con dellescelte precise sul colore: il rosso, ilblu, il rosa, il verde e così via. “Amoi colori, mi piacciono le persone chesanno osare e che non indossanouna divisa grigia per apparire eleganti.D’altronde, se non la pensassicosì, come potrei pensare di cambiarelook ai cinesi?”. Già, è proprio laCina la nuova frontiera del bassotto.E’ qui che jeans, magliette ed altricapi trovano e troveranno ancora postonelle vetrine di Shangai, Pechino,Hanghzou, Shenzen, Chadzu e HongKong. Oggi, sostengono autorevoliricerche di mercato, la società trainaun’azienda, con 150 dipendenti e oltre600 addetti nell’indotto, tra le piùdinamiche nell’economia meridionalee nazionale, forte di un fatturato vicinoai 50 milioni di euro a fine annoe che ha chiuso il primo semestredell’anno con una crescita del 7,3 percento rispetto allo stesso periodo del2009. Sono numeri di tutto rispetto,soprattutto perché conseguiti in unperiodo di sfavorevole congiunturainternazionale e con “sacrifici dolorosi”,sottolinea Menniti. E il futuronon prevede soste. Perché gli stilistiPaolo e Massimo Montefusco miranosempre più all’internazionalizzazionedel marchio. E un caleidoscopio dipossibilità proietta nel futuro non solola collezione uomo ma anche quelladonna, bambini ed accessori, nonchégli Harmont&Blaine Cafè, per sbarcarepoi in Borsa, quando il vento dellacrisi si sarà calmato. Nel frattempo,il bassotto procede veloce nel pianodi espansione messo a punto dalmanagement aziendale. Ed apre aNapoli una nuova boutique, 150 metriquadrati situati nel distretto dellamoda, con quattro vetrine su Piazzadei Martiri e due su via Calabritto, ilsecondo punto vendita nel capoluogodopo quello di via Scarlatti, nel cuoredel Vomero.Con il nuovo punto vendita debuttain Italia il nuovo concept dei negoziHarmont & Blaine, nato dalla volontàdi creare un contenitore tale daesaltare le radici dell’essenza mediterraneadel marchio. Spazio quindi acolori e materiali che ricordano le abitazionidi Capri, Ischia, Saint Tropezcon mobili in legno decapato di chiaraispirazione sarda, ceramiche di Vietrie capriate in legno chiaro. Da Napoli,si può. Parola del bassotto.Eduardo Cagnazzi<strong>novembre</strong> 2010 - 51